
Ma quali convenzioni per realizzare imprese, ma quale centrale turbogas da 850 megawatt la notizia del giorno del settimo Consiglio Comunale del Brescia bis è senza alcun dubbio la mia nomina, quasi all’unanimità, nella Commissione Comunale per la formazione degli elenchi comunali dei giudici popolari. MICA CAZZI!!!
Finalmente ho avuto il mio tanto agognato incarico, da oggi non potrò più dire che sono l’unico consigliere di maggioranza senza incarico.
Già ieri sera, visto il grande impegno che mi aspetta, ho provveduto: ad annullare tutti i miei impegni, a revocare il viaggio in Malesia che stavo sognando da anni, ho mandato una mail di licenziamneto al mio ufficio tutto questo per decicarmi anima e core a questa grande possibilità che mi si apre davanti per assolvere il mio impegno di amministratore pubblico.
Finalmente, dopo tanta sofferenza, una cosa di cui essere fiero e da raccontare ora ai miei figli e tra 20 anni ai miei nipoti…
Ah dimenticavo… se qualcuno non se ne fosse accorto… SONO IRONICO!!!
SCANDALE – Sulla carta i 5 punti all’ordine del giorno davano l’impressione di un Consiglio Comunale che sarebbe stato sbrigato in quattro e quattro otto.
D’altra parte a Scandale si è abituati a Consigli velocissimi, invece, a dispetto di tutto, quello tenutosi nella sala consigliare del Comune martedì 13 marzo non solo è stato quello che ha fatto registrare il maggior ritardo rispetto all’orario programmato (infatti è iniziato alle 16,20 e non alle 16,00 nell’attesa del Sindaco Brescia e dei consiglieri Barberio e Vasovino che si erano attardati a discutere nella stanza del Sindaco) ma è stato anche quello tra i più lunghi di questa seconda legislatura Brescia essendosi prolungato per quasi 90 minuti: un record!
Il tutto per colpa (o per merito) soprattutto del consigliere di minoranza Antonio Barberio che sul terzo punto all’ordine del giorno, che riguardava l’approvazione di una convenzione per un in insediamento industriale al quale non si poteva che essere favorevoli (come poi è stato) ha voluto fare una cronistoria sulla centrale turbogas di Santa Domenica un po’ fuori tema ma che, forse, ha chiarito un po’ le idee al discreto, per Scandale, pubblico presente. D’altra parte i consiglieri di minoranza, ma anche alcuni di maggiornanza, hanno solo il Consiglio Comunale per farsi sentire e dovrebbero usarlo tutti come fanno i Consiglieri Barberio e Chiaravalloti.
Ma torniamo all’inizio. All’appello della graziosa segretaria comunale, Stefania Tutino, manca solo il consigliere ed assessore Filippo Lettieri.
Approvato il verbale della seduta precedente con l’astensione dei consiglieri Barberio, Riolo e Vasovino perché assenti al precedente Consiglio si è passati alla nomina, a scrutinio segreto, della Commissione Comunale per la formazione degli elenchi comunali dei giudici popolari.
Il Sindaco Brescia ha dato alcune direttive spiegando che sarebbero stati eletti un consigliere per la maggioranza e uno per la minoranza; nominati come scrutatori i consiglieri Bennici e Scaramuzzino si è passati alla velocissima votazione. Dal segreto dell’urna è uscita la seguente situazione: Rizzuto 9 voti, Scaramuzzino 5 voti, Bennici 1 voto ed una scheda bianca così venivano nominati il consigliere Rizzuto per la maggioranza e il consigliere Scaramuzzino per la minoranza.

Si passa al terzo punto: approvazione schema di atto unilaterale d’obbligo e convenzione per la realizzazione di un insediamento industriale nel Comune di Scandale, località Mezzaricotta.
Prima però una doverosa annotazione, tutti i consiglieri ma in generale tutti i cittadini hanno i loro problemi e la loro necessità di reperibilità ma crediamo che durante il Consiglio Comunale i cellulari, quelli di tutti, debbano stare spenti: ad un certo punto l’aula consigliare sembrava una calll-center!
Il Sindaco Brescia spiega come l’insediamento industriale al terzo punto, da realizzarsi nella nascente zona industriale di Scandale di Danta Domenica nella località denominata Mezzaricotta, è una fornace e più precisamente una filiera dell’argilla per la realizzazione di laterizi e prodotti ceramici ma non solo. Infatti i quella zona è stata individuata una gran quantità di questo materiale di ottima qualità. La ditta interessate alla realizzazione dell’opera è la Laterizi Calabria s.r.l.. Quello che rende la località di Mezzaricotta appetibile per la realizzazione di tale opera è, oltre alla presenza dell’argilla, la possibilità di avere energia (il metano) a costo conveniente sfruttando anche il vapore della centrale. L’area interessata all’opera non sarà superiore ai 5 ettari mentre tra le clausole inserite nella convenzione c’è quella che riserva alla popolazione di Scandale le assunzioni del personale, dagli operai ai manager, dopo una adeguata formazione.
C’è un primo intervento del consigliere Chiaravalloti che chiede lumi circa l’estrazione dell’argilla e sul rischio per il territorio quindi la parola passa al consigliere Barberio che chiede qualche minuto per fare una veloce cronistoria sulla centrale turbogas da 850 megawatt che sta nascendo a Santa Domenica. Una centrale mica da ridere sottolinea Barberio che fa presente come le tre centrali di Cutro, Strongoli e Crotone messe assieme arrivino a 90 megawatt, un decimo di quella scandalese, e come, una volta terminata ed entrata a regime, la centrale di Scandale produrrà l’85% dell’energia dell’intera provincia di Crotone e il 3% del Pil (prodotto interno lordo) della Regione Calabria.
Barberio fa presente come la collocazione della centrale sul territorio di Scandale abbia dato al Comune di Scandale una consistente dote economica “che ha fatto del nostro Comune uno dei più ricchi dell’intera Calabria”. Però dal lontano 2003, dall’inizio di questa avventura si sono perse per strade tante iniziative legate alla centrale come il pastificio spostato a Crotone e le serre spostate prima a Sieri Crichi e ora a rischio anche nella località catanzarese.
Infatti Barberio spiega che la forza della centrale di Scandale, unica di questo tipo nel mezzogiorno d’Italia, è la cogenerazione cioè, in parole povere, la possibilità di utilizzare il vapore, che si genera per produrre energia bruciando metano, per alimentare le industrie che nasceranno attorno alla centrale dando loro energia a basso costo. Se non ci sono le industrie in un certo senso la centrale non conviene. Barberio spiega che fallito il primo accordo di programma bisogna realizzarne un altro e che il Comune di Scandale “deve pretendere molto di più di quello che è stato fatto finora” spiegando come in altri parti d’Italia dove esistono centrali di questo tipo la popolazione dei Comuni interessati ha immensi vantaggi. Mentre a Scandale finite le royaltes previste per alcuni anni si rischia di restare solo con questa grande centrale che benché non produca grande inquinamento ha sempre un impatto notevole. Quindi Barberio ha detto che c’è la necessità di garantire la cogenerazione favorendo l’insediamento di nuove industrie.
Barberio, che è anche consigliere provinciale, ha chiarito di essere d’accordo con la realizzazione della fornace ma che ha necessità di fare le sue considerazione concludendo: “Se volete la mia collaborazione sono a disposizione. Io lavoro per tutti i Comuni della Provincia ma trovo difficoltà a lavorare per Scandale”. Barberio dichiara che voterà a favore del punto precisando di apportare alcune modifiche alla convenzione mettendo bene in chiaro che i lavori per la costruzione dell’opera devono essere eseguiti dalle imprese di Scandale e anche il personale che ci lavorerà dovrà ricadere su Scandale: “Chiedere 100 – dice Barberio – per ottenere 30”.
Pronta la risposta del Sindaco Brescia che accetta la collaborazione spiegando che è stata sempre bene accetta sottolineando che se alcune iniziative imprenditoriali si sono spostate non è certo colpa del Comune di Scandale e precisa, per esempio, che il decreto di delocalizzazione delle tanto nominate Serre è stato firmato dall’assessore regionale Adamo anche lui dei Ds come Barberio.

C’è l’intervento, dal pubblico, anche del presidente di una cordata di imprese locali, Giuseppe Valente, che si stanno battendo per ottenere un primo appalto di lavori alla centrale in costruzione e alcune precisazione del consigliere Scaramuzzino. Si passa al voto e il punto viene approvato all’unanimità.
Il quarto punto all’ordine del giorno prevede l’approvazione dello schema di convenzione regolante la concessione per la realizzazione di un Parco Eolico nel territorio del Comune di Scandale. Il Sindaco Brescia spiega come, soprattutto dopo le ultime notizie proprio di questi giorni secondo le quali l’energia pulita deve passare dal 7% al 20% del totale delle energie prodotte, sia importante riuscire a produrre energia tramite le fonti rinnovabili. Dice che l’amministrazione comunale ha inviato una richiesta per delle offerte alle maggiori imprese specializzate in questo settore molte delle quali nel frattempo, sono anche fallite. Alla fine sono arrivate tre proposte di cui una fuori termine, è la migliore per il Comune di Scandale è quella della “Nuova Energia s.r.l.” che dà vantaggi sia al Comune ma anche ai cittadini dei terreni dove dovranno essere montate le pale, di cui ancora non si conosce il numero preciso, accordi con i proprietari terrieri che Brescia ha tenuto a precisare dovranno avvenire direttamente con l’impresa e che quindi in Comune non interverrà con espropri. Comunque, anche alla richiesta di chiarimenti del consigliere Chiaravalloti, il sindaco ha precisato che in questa fase si tratta di approvare solo lo schema di convenzione e che successivamente, anche dopo che l’impresa avrà installato gli anemometri per rilevare il vento e individuata la zona dove realizzare il parco eolico (che quasi certamente sarà molto vicina alla sottostazione Enel di Santa Domenica perché il costo maggiore in questo tipo di impianti è quello di portare l’energia prodotta dalle pale alla centrale elettrica che quindi più vicina è e più conveniente diventa per chi realizza l’impianto), il Consiglio Comunale sarà chiamato per decidere sui progetti esecutivi. Anche questo punto passa all’unanimità. Si passa a discutere dell’istanza di Angelo Costanzo per assenso alla trasferibilità della licenza di noleggio n°. 5 del 23.01.2002 per atto tra vivi. Chiarito, su richiesta di Barberio, che per trasferire la licenza dalla Casa della Carità di Scandale ad Angelo Costanzo ci vuole l’assenso del Consiglio Comunale, l’aula approva anche questo punto all’unanimità. I lavori vengono chiusi alle 17.45.
ROSARIO RIZZUTO