Posts Tagged ‘emozione’
Nov
2012
Aug
2012
Elisa Forgianni poetessa di Roccabernarda… S c r i v e r e. . .
Ci sono belle persone in rete, si fanno incontri che ti lasciano senza fiato e ti fanno riflettere; incontri ragazze, quasi bambine, che fanno a gara, in quanto a maturità, anche con 50enni… certo incontri anche il contrario, ma questo ora non ci interessa…
Da qualche giorno ho avuto il piacere di incontrare un’altra folle come me, una che magari, invece di andare in discoteca, preferisce isolarsi, prendere la penna e scrivere, e ce ne vuole a 19 anni di coraggio…
Una diversa, di quelle che mi piacciono e mi danno i brividi, come brividi ed emozioni forti mi ha dato questo suo testo che segue…
Lei è Elisa Forgianni, scrive poesie e farà molta strada…
Questo è uno dei suoi pochi testi scritto in prosa…
“Tra il silenzio della notte, ed un buio interrotto solo dalla luce di una bajour, la mia penna scivola su questo foglio.
Avverto i brividi percorrermi leggermente la schiena, e la consapevolezza di essere viva mi avvolge completamente.
Scrivere, il solo modo che ho per raccontarmi.
L’unico mezzo per sentirmi bene, che diventa l’unico fine per cui lo faccio.
Sono io, che approfitto del silenzio della notte, mentre tutti dormono, per assaporare interamente sensazioni che nel trambusto del giorno non percepisco.
Per restare da sola col mio ego, e scoprire che qualcosa ancora mi emoziona.
Scrivendo, percorrendo strade infinite nella mia mente, mi spoglio dell’effimero e trattengo in me l’essenza delle cose.
Il resto rimane solo a farmi da sfondo in un momento di pura serenità.
Diventa vano tutto ciò che mi circonda, mi nutro di immaginazione evadendo dalla realtà.
Resto sveglia, eppure riesco a vedere orizzonti lontani, inimmaginabili, esistenti solo nel mio cuore.
Vedo davanti ai miei occhi distese infinite di sogni, contando ogni passo che manca a raggiungerli.
La penna è la mia sola amica, quando le stelle riflettono il mio volto sui vetri di un balcone chiuso. Cresce la mia serenità, un vuoto profondo dentro me si colma di inchiostro.
Le parole scorrono velocemente, sono irraggiungibili, seguono la scia di mille emozioni”.
ELISA
Nov
2011
Aug
2011
Rien ne va plus…
La mia macchina sempre più vecchia e sporca, il mio lettore cd, il cd di Enrico Ruggeri… "Rien ne va plus" sto ascoltando fino a consumarla… E qui che ritorno me stesso, che ritornano i brividi, dopo le non emozioni di gente che non sa essermi amica!
Scappo via anche se vorrei restare, corro via nella mia macchina, dalla mia musica, come cazzo farei senza: ci sono momenti che c'è solo lei, SOLO E SOLTANTO LEI!
Ma forse sono io quello sbagliato, sono sempre io: quello che non sa cantare (figurarsi poi "Ti scatterò una foto!"), quello che non sa giocare a calcetto e così partono le telefonate per quelli più bravi, quelli che la palla la sanno toccare!
Che mondo strano: pensate c'è anche chi vende i biglietti di una riffa per lavoro, per guadagnarci: ASSURDO!!!
Io però quando l'ho visto così' preso l'ho pensato subito.
Sono solo io il solito fesso che non riesco a farmi pagare nemmeno le foto che stampo pagando e le regalo, che mi metto sempre a disposizione e poi la prendo spesso a 90 gradi.
Chissà che fine ha fatto Lorenza di Pescara: quei 1.574 euro gridano vendetta e prima o poi l'avranno!!!
Per fortuna che c'è Rino, nonostante tutto; stamane una certa Nancy Squitieri, una violinista di cui, io, non avevo mai sentito parlare (ma ha un curriculum mica male di prezzemolate su varie emittenti telvisive), ne parlava a Rai 1, aveva studiato bene la paginetta ma come ho scritto poco fa su Facebook: "… per parlare di Rino ci vuole Cuore, per parlare di Rino ci vogliono brividi, per parlare di Rino BISOGNA AVERLO DENTRO!!!".
Chissà chi l'appoggia, chissà chi la porta o, forse, bastano due tette o i capelli biondi.
Ti ricordi Antonio?
Se dovessimo rinascere: donna e puttana!!! Ti ricordi, quante risate mentre ai piatelli sparavamo!
Anche quest'anno niente giro in barca, Antò, ma lo so è solo colpa mia che non riesco a vivere la mia vita per me stesso…
"Fa caldo Antò", vedi che ti chiama!
Già che caldo, ho acceso l'aria condizionata alle 06,00 poi si è alzata Maria e, secondo lei, si gelava!!!
Ascanio Celestini, grande comico sociale, recita a La7d, che grande; ho avuto modo di vederlo tempo fa dal vivo durante una manifestazione: che brividi.
Ma però (sì lo so non sci scrive ma però!) Berlusconi è ancora al suo posto e non servono le canzoni, non servono i monologhi lui è sempre lì, quando sta per cadere spende un po' di soldi, compra qualche deputato e va avanti… Tanto lui può andare avanti all'infinto a comprare come la contessa nella famosa partita a scopone scientifico con Alberto Sordi, avrebbe potuto raddoppiare a vita prima o poi avrebbe vinto.
Lo psiconano può offrire qualsiasi cifra, visto il pozzo infinito, prima o poi lo trova lo Scilipoti di turno!!!
VAFFANCULO.
IN CHE CAZZO DI MONDO VIVIAMO!!!
Sul marmo di una delle 8 finestrelle della mia mansarda uno dei tanti colombi che mi fanno compagnia dal tetto, si pulisce il becco da un po', ci gioca, io ne vedo solo l'ombra visto che è coperto dalla tenda ma è lo stesso uno spettacolo.
Ieri si è svolta l'Ottava Sagra del Fico d'India a Scandale, come sempre un successo: Teresa De Paola è come re Mida, trasforma in oro tutto quello che tocca, ma ieri sera dopo la sagra era, diciamo così, contrariata. Non ho capito del tutto il perchè ma posso solo dire che, insieme ad alcune persone, si è fatta un culo così.
Ieri sera, per esempio, l'ho vista e, a volte, pure fotografata (per fortuna, visto che le malelingue non mancano mai!!!):
- partecipare al convegno e fare la moderatrice (in realtà questo non l'ho visto ma me l'hanno detto),
- arrivare in piazza,
- coordinare la sistemazione della piazza,
- spostarsi ed intanto fare foto,
- fare Pubbliche Relazioni con le artisti che hanno esposto le loro opere,
- fare Pr con gli scandalesi e gli emigrati,
- servire la pasta e
- dare disposizioni affinchè si mantenesse l'ordine e si rispettasse la fila,
- sbucciare i fichi d'India…,
- arrabbiarsi,
- pulire la piazza a fine serata; e questo è solo quello che ho visto io, qualche altra cosa mi sarà pure sfuggita… E SCUSATE SE E' POCO!!!
Te vai sempre avanti, non permettere ad alcuno di farti cambiare strada, sceglila sempre Tu!
Buona domenica a tutti, io vado nella mia macchina, accendo lo stereo dal quale partirà per la centesima volta "Rien ne va plus" di Enrico Ruggeri poi passerò ad Enzo Jannacci, che, dopo la paura che ha fatto avere ai suoi familiare ed ai suoi fans nei giorni scorsi, spero stia meglio e si sia ripreso!
Buona domenica a tutti, ultimo giorno vero d'estate, forse… da domani si comincerà a respirare aria di settembre e sarà tutta un'altra musica che non significa che sia peggiore: si può stare ed essere felici anche in ufficio, a volte più che durante una strana Estate!!!
Jul
2011
Sciiiiiii!!! 110 e lode: laurea con il massimo dei voti per la Presidentessa della Pro Loco di Scandale, Teresa De Paola!
Io non avevo dubbi e lei non mi ha deluso.
Alla fine di un ciclo universitario favoloso nonostante il lavoro, un figlio, la presidenza della Pro Loco di Scandale e chi più ne ha più ne metta, stamane ha coronato il suo sogno ottenendo la Laurea in Scienze dell'Amministrazione con il massimo del punteggio, ossia 110 e lode, la mia grande Amica Teresa De Paola.
A lei, al marito Giuseppe, al piccolo Nicholas ed ai familiari di Teresa, anzi della neo Dottoressa Teresa De Paola, giungano le mie più liete felicitazioni!
Sei GRANDE amica mia!!!
Jun
2011
Rino Gaetano vive nel ricordo di chi nn lo dimenticherà mai: grande commemorazione a Roma il 2 giugno al Verano e P.za Sempione
ROMA - Ed eccoli lì, anche quest’anno, decine di “pazzi” che arrivano, singolarmente o a gruppi, al cimitero del Verano, lì in fondo entrando dallo Scalo San Lorenzo, dove è sepolto il mitico Rino Gaetano. L’appuntamento ufficiale, per i componenti del fanclub, è alle 10,30 davanti al Verano, ma molti sono già davanti la tomba da tempo. C’è chi è arrivato dalla Calabria è sta con Rino già pochi minuti dopo le 07,00, anche quest’anno non è voluto mancare e si è portato dietro i propri bimbi.
Poco dopo arriva Anna Gaetano, stanca ma allo stesso tempo energica come sempre, sistema la tomba dei fratello con fiori freschi, dà una pulita alla tomba e alla zona circostante, lamentadosi che è sempre lei a pulire quella zona.
Anna non sa nulla di quello che, nello stesso 2 giugno, è stato organizzato dalla rediviva (e per lei illeggittima) fondazione “Una Casa per Rino”, non ne è molto contenta ma è ferma e convinta nell’affermare che Crotone non si è comportata molto bene con lei ed il fratello.
“Ho chiesto perdono a mia mamma (alla quale avevo promesso che avrei traslato Rino a Crotone dove riposa lei e mio padre) ma non c’è la faccio, qua ci sono io, i miei figli, il mio nipotino; Rino resterà a Roma dove tu sai e vedi quanta gente viene a trovarlo, cosa succederebbe se la sua tomba fosse a Crotone? non voglio che sia dimenticato per una seconda volta!”.
Non si può non dare ragione ad Anna che tra una parola e l’altra continua a sistemare la tomba, poi legge l’articolo, la pagina intera, che Il Crotonese ha dedicato a questo appuntamento, gli si illuminano gli occhi: lei è sempre contenta quando si parla del fratello. Ci ringrazia e si raccomanda con noi di farla avere anche il successivo articolo in cui sarà raccontata questa giornata.
Intanto cominciano ad arrivare i primi fan.
Anna, che sul tavolino di fronte la tomba, sistema ogni volta un quaderno, su cui i fan lasciano delle frasi, i propri pensieri, ha tolto il “vecchio” quaderno, sistemandone uno nuovo con la fatidica data 02 giugno 2011. Ognuno che arriva ha un suo tipo di approccio, c’è ci saluta Anna poi va a baciare la tomba, chi va subito da Rino e si ferma davanti alla sua lapide per una preghiera, quasi tutti poi non possono fare a meno di lasciare un pensieRino. Un ricordo, una preghiera, una richiesta. Durante l’anno c’è anche chi va da Rino per raccomandarsi per un esame. D’altronde che il cantautore crotonese sia un po’ santo e un po’ profeta noi lo abbiamo scritto molti anni fa nella hame page di quello che è stato il sito della cover band Kathmandu.
Al Verano c’è anche Cinzia, che, in un suo ricordo sul 2 giugno 2011 pubblicato su Facebook, scrive: “A volte nella vita succedono delle cose che noi chiamiamo “il caso”, ma più passa il tempo, più mi rendo conto che niente nella vita accade per caso. Più o meno un anno e mezzo fa, mi sono trovata a pensare di mettermi a letto e fare in modo di non svegliarmi più… e più passava il tempo, più la sofferenza aumentava, più l’idea di mettere davvero in atto ciò che avevo pensato, prendeva pericolosamente piede. E allora proprio in quei giorni: accendo la tv e, nella pubblicità di una banca, tu canti “Ma il cielo è sempre più blu”… accendo la radio e trasmettono “Ma il cielo è sempre più blu”… metto l’mp3 e la prima canzone che trovo è “Ma il cielo è sempre più blu”… .
E poi quella voglia irrefrenabile di andare su Youtube a guardarmi tutti i tuoi video e quell’improvvisa sensazione di calma che mi prende vendendo il tuo volto e il tuo sorriso. E poi, tutto in un crescendo: lo special su di te su Rete 4, il 1 Maggio del 2010 e subito dopo, gruppi in tuo nome che spuntano come funghi su Facebook e l’incontro, un po’ magico (ci siamo chieste l’amicizia quasi in contemporanea!) con Valeria che poi mi ha introdotto nell’ambiente degli “Amici di Rino”, facendomi conoscere Domenico, Elio, Dora e via via tutti gli altri… Non riesco a credere che si tratti sempre di casualità, sono convinta e lo sono veramente, che tu ci sei, in un’altra dimensione ma ci sei, e guidi le mie mosse, come guidi tutte quelle di chi, come me, ti ama con tutto il cuore e l’affetto possibili”.
Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro. Rino è anche e soprattutto questo. Rino c’è e regna sovrano, come troviamo scritto su qualche muro in giro per l’Italia.
Rino è li al Verano dove ci si ritrova tutti assieme almeno due volte all’anno nel giorno che ricorda la sua scomparsa appunto ed in quello della sua nascita (29 ottobre 1950); tanti i volti noti, gli stessi volti visti lo scorso anno o negli anni scorsi come Cinzia, Giulia ed Asia (che quest’anno hanno fatto un po’ tardi perché non hanno trovato mezzi e sono arrivate a piedi!!!), Elio, Maria Cristina, Dionigi di Crotone ma tanti anche quelli che sono al Verano per la prima volta. Poco prima delle 11,00 arrivano i nostri: ecco Dario con la sua chitarra e allora via alla musica: tutti intorno alla tomba di Rino a cantare le sue canzoni.
Sempre Cinzia scrive: “Tutti uniti, abbracciati a cantare a squarciagola le tue canzoni, con il cuore traboccante di gioia… un centinaio di amici e un paio di chitarre. E a nessuno è venuto in mente di essere fuori luogo o di mancare di rispetto a qualcuno perché stavamo cantando in un cimitero: eravamo solo pieni di amore per te e di voglia di esternarlo”.
La mattinata continua, tra gli aerei che sorvolano il Verano per la vicina parata della Festa della Repubblica che lì, vicino alla tomba di Rino, non interessa ad alcuno.
Poi un gruppetto va a mangiare assieme: persone che poche ore prima nemmeno si conoscevano che diventano amici nel nome di Rino.
Ma la festa per i 30 anni dalla scomparsa di Rino Gaetano è speciale, non può bastare l’incontro del Verano e così in serata è prevista una grande manifestazione in Piazza Sempione, zona Montesacro, più o meno dove si è cresciuto Rino, alla cui organizzazione hanno contribuito Anna ed Alessandro Gaetano, Timisoara Pinto e Fabio Dionisi.
Alle spalle del palco, infatti, c’è il IV Municipio, palazzo dove Rino, a suo tempo, frequentò la scuola media. Sono previste varie partecipazione di cantanti anche famosi e, cavolina, ci sono tutti.
Si esibirà quasi alla fine ma non possiamo non partire dalla partecipazione del nostro Sergio Cammariere che è anche parente di Rino Gaetano. Anna Gaetano se lo coccola, Sergio è molto atteso, nel retropalco non si tira indietro a foto ed autografi insieme con il suo “gemello” (mamma come si somigliano!) Andrea Rivera.
Ma sul palco di Piazza Sempione salgono vari personaggi, amici di Rino dell’epoca o nuove proposte. Il filo conduttore è il concerto della Rino Gaetano Band (la cover band ufficiale di Rino Gaetano seguita personalmente da Anna Gaetano e nella quale canta anche il nipote di Rino, Alessandro) con Marco Morandi. Ogni tre/quattro canzoni, sul palco sale un ospite annunciato da una frase proposta su un maxi scherzo.
Quella di Cammariere è la seguente: “Sei nato nella mia terra, hai respirato il mio stesso azzurro, come me un giorno sei partito…, un legame di parentela ci univa anche se non ti ho mai conosciuto. Oggi è la musica che torna a sovrapporre i nostri cuori. La Musica che non ha confini. Grazie Rino”.
Ma a rompere il ghiaccio è Ernesto Bassignano (voi lo avete mai sentito?) che scrive “Amarcord”, ricorda alcuni episodi della vita di Rino, spara anche qualche cazzata che infastidisce più di un fan del cantautore crotonese, poi storpia, anche leggendola, una canzone di Rino.
Per fortuna finisce presto ed è la volta della bella Diana Tejera; sul suo messaggio c’è scritto: “L’estate sta arrivando con le nuvole rigonfie di speranza e tu torni a Piazza Sempione”.
Si susseguono le canzoni della Rino Band e dei vari ospiti. Francesco Di Giacomo (con Paolo Sentinelli) lancia un “provocatorio” “Beati i vostri quattro sì”, il riferimento al referendum è chiaro e durante la serata saranno più cantanti a ricordare l’appuntamento referendario chiedendo al numeroso pubblico presente (alcune migliaia di persone) soprattutto di andare a votare ed alcuni anche di votare sì.
Sul palco anche il calabrese Peppe Voltarelli, ex voce del Parto delle Nuvole Pesanti, anche lui ricorda Rino con il suo timbro tipicamente calabrese. Seguono i Babalot, la provocante Roberta Carrieri che, al termine della sua esizione, fa più giri su se stessa lasciando intravedere le calze autoreggenti, e quindi Zibba.
C’è poi spazio per la consegna, da parte del IV Municipio, di una targa ad Anna Gaetano ed una scultura ad Alessandro Gaetano e a Timisoara Pinto.
Sul palco è la volta dell’acclamatissimo attore Claudio Santamaria protagonista della fiction su Rino tanto criticata perché, così come ha tenuto a sottolineare l’amico di Rino, Bruno Franceschelli, salito anche lui sul palco, quello visto su Rai 1 non era proprio Rino.
Spazio anche per un altro nipote di Rino, Danilo, che con l’uculele saluta lo zio “Ciao zio mi manchi tanto” la sua frase! Andrea Rivera (noto per le sue interviste al citofono) afferma che avrebbe citofonato solo a lui e lo ricorda con un testo realizzando mettendo assieme i titoli di alcune canzoni di Rino. C’è spazio anche per Gianni Mauro, che al Festival di Sanremo del 1978 era nel coro che accompagnava Rino, anche lui, commosso, ha parole di elogio per il cantante crotonese.
Tra gli ultimi sul palco anche gli impegnati Tetes de Bois, a luglio 2010 visti ad Isola Capo Rizzuto ad una manifestazione contro la ‘ndrangheta.
Tutto molto bello, come quando tutti insieme hanno cantato “Ma il cielo è sempre più blu”; è quasi l’una di notte ma piazza Sempione è ancorea piena di gente.
Rino ha ancora una volta fatto centro, il suo ricordo rimane indelebile, la sua musica dà ancora forti brividi.
Intanto il 7 giugno 2011 in Via Nomentana Nuova 53, all’ingresso della casa che lui abito è stata scoperta una targa, vi si legge: “Qui è vissuto dal 1970 al 1981, Rino Gaetano (1950-1981) grande autore ed interprete della canzone italiana. Ma il cielo è sempre più blu. S.P.Q.R. 2011”.
A seguire i link alle mie foto:
Fans di Rino al Verano,
Festa in Piazza Sempione 1
Festa in Piazza Sempione 2.
[Rosario Rizzuto]
Dec
2010
Giovannino Drammis torna a casa guarito: l'articolo
SCANDALE - “Rosà l’hai saputo?” mi dice tutta euforica l’altro giorno mia madre. “Cosa?” le chiedo.
“Giovannino Drammis non è più malato, non c’è più niente, gli hanno fatto un’ecografia e la macchia è sparita: un miracolo! Sì Sì non c’è altra spiegazione è sicuramente un miracolo”.
Giovannino Drammis, 65 anni, è un personaggio, conosciuto da tutti in paese, grande uomo di chiesa, fratello, tanto per restare sul locale, dell’ex Dsga del Liceo Classico “Pitagora” di Crotone, Guglielmo, nonché del sindacalista della Uil scuola di Crotone, Salvatore.
Grande amico dello scomparso Don Renato Cosentini (centinaia le messe servite con lui o nelle quali ha letto le letture o promosso il rosario), Giovannino che è componente della famiglia nobile per eccellenza di Scandale, i baroni Drammis, da anni si occupa della madre 86enne: insomma un uomo tutto casa e chiesa, preghiera e vicinanza verso i malati, verso chi sta male.
E se, come si dice: “Dopo a quarantina nu guaiu a matina!” figurarsi dopo i 60!
Ma Giovannino vive abbastanza bene la sua vita fino a questa estate quando alcuni problemi al fegato lo mettono in guardia e lo convincono a farsi ulteriori accertamenti.
All’ospedale di Crotone viene individuata una macchia al fegato e il terrore piomba sulla famiglia Drammis tutta con Guglielmo che rischia anche di ammalarsi per lo stress; non convinti, Giovannino parte con alcuni familiari per Reggio Emilia dove vive un altro fratello.
All’inizio qui la cosa viene sottovalutata ma una serie di accertamenti e un ricovero lungo 23 giorni portano più o meno alla stessa conclusione di Crotone: la macchia c’è, è innegabile; nel fegato c’è qualcosa.
A Giovanninno però viene somministrata anche una cura, con un farmaco sperimentale, per la pancreatite, cura rivelatasi in parte sbagliata che gli porta atroci sofferenze che per fortuna durano poco.
Il tempo passa ed a fine novembre viene fissata la data per effettuare la biopsia per essere certi di cosa si tratti.
Prima di questo esame invasivo i medici decidono di fare un’altra ecografia e nel guardare le lastre i luminari gridano al miracolo e ridono dalla gioia.
Immaginate la scena: Giovannino si alza di scatto e dice loro: “Miracolo? Certo che è un miracolo io ho in tasca una reliquia della Santa Maria De Mattias!!!”.
Vengono fatti altri accertamenti ma non c’è più nulla, sul volto triste di Giovannino di settembre ritorna il sorriso, nella sua mente ritorna il pensiero di Scandale dal quale manca, esclusa una settimana, da settembre…
Accolto da alcuni amici e parenti Giovanni è tornato nella sua casa baronale sabato 4 dicembre 2010, il nipotino Antonio ha stappato una bottiglia di spumante e i presenti hanno fatto a gara per abbracciarlo.
Giovannino non si è mai scomposto e, come fosse la cosa più naturale del mondo, ha raccontato a tutti i presenti cosa gli fosse successo ed il miracolo (lui ne è fortemente certo) che gli era capitato.
“Forse il Signore mi ha voluto premiare per tutto il bene che ho voluto e che ho fatto. In tanti hanno pregato per me in questi giorni, a Scandale, nei gruppi di preghiera di Crotone. Il mondo è pieno di gente cattiva ma i miracoli esistono”. Giovannino nonostante la stanchezza è un fiume in piena.
Lo salutiamo e gli diamo appuntamento la mattina successiva, domenica, dopo la messa delle 08,30 nella chiesa dell’Addolorata.
Don Antonio Buccarelli, durante la celebrazione non fa nessun cenno alla guarigione di Giovannino ma a fine messa è una processione praticamente di tutti i presenti, compreso il parroco, per abbracciarlo: che fosse mancato è cosa certa, che la gente è contenta di vederlo pure e forse in molti ancora nemmeno sanno cosa sia capitato a questo cittadino di Scandale.
Dopo la Messa lo seguiamo nella vicina, quasi contigua, casa baronale, la madre è al camino e sta pregando. Sabato ci aveva detto: “Il Signore mi ha ascoltato, quante preghiere ho fatto in questi giorni, finalmente me lo ha mandato indietro!”.
Ma non si prega solo per chiedere ma anche per ringraziare e lei e lì con il rosario in mano e non si interrompe nemmeno al nostro arrivo.
Giovannino, invece, è tranquillo, felice per le tantissime persone che lo hanno avvicinato e stretto forte forte in chiesa ma io, provo a stuzzicarlo: “Professò, come lo chiamo da quando è stato il mio educatore di catechismo, allora è stato un miracolo?”. Lui quasi si stizza: “Allora cosa? Tu non ci credi?”. Ci ripete le tante preghiere che sono state fatte per lui, la presenza della reliquia di Maria De Mattias (la Santa protettrice delle suore presenti a Scandale, e che proprio una di queste suore, Suor Anna, aveva dato a Giovannino) ma anche l’invocazione di altre persone degni tra le quali cita Padre Pio, San Gaspare del Bufalo, Santa Chiara (una ragazza molto devota della Madonna che è morta per un tumore), la piaga di Gesù e la Madonna anche se poi alla fine a fare i miracoli è sempre il Signore. Giovannino poi ci dice come ogni mattina mettesse addosso l’acqua benedetta che gli avevano portato da Lourdes.
Poi parla di coincidenze: “Quanto sono partito angosciato in quel modo per Reggio Emilia una coppia di amici, Nicola e Barbara, che si stavano per recare a San Giovanni Rotondo, nei luoghi di Padre Pio, mi hanno chiesto una foto da portare in quel luogo santo ed io ho dato loro una foto in cui ero con il bambinello Gesù; l’11 febbraio 2011, quando dovrò tornare a Reggio Emilia per un controllo, sarà l’anniversario della Madonna di Lourdes: io ci credo a queste coincidenze e combinazioni”.
“Però nel mondo c’è tanta cattiveria – ci dice ancora Giovannino – e il Signore non si esprime per questa cattiveria; se mettessimo in pratica quello che dice il Vangelo il mondo sarebbe diverso. Il rosario o la lettura prima di dirli bisogna averli nel cuore altrimenti a che serve! E’ il giudizio di Dio quello che conta. Lo scorso anno non ho fatto la Comunione per un anno perché mi sentivo indegno. C’è molto cristianesimo di facciata in giro!”
“Non lo so – continua – perché il Signore abbia scelto me; io in passato sono stata vittima di tante cose e pregiudizi e il Signore mi ha fatto sempre uscire vittorioso; ho accettato la mia croce ma non ho mai agito con cattiveria”.
Giovannino, nella casa baronale in cui sono stati ospiti anche Garibaldi e Vittorio Emanuele II, facendo mente locale, ricorda anche un episodio di quando era piccolo, di quando il padre cadde dal tetto e si salvò e lui vide un quadro della Madonna di Capo Colonna muoversi, un altro miracolo, forse, in questa casa dove è molto presente il Signore e dove Egli, a quanto pare, è voluto tornare per graziare questo uomo di Dio, Giovannino Drammis.
[Rosario Rizzuto]
[06 Dicembre 2010]
Jun
2010
Le foto del saggio di Musica x Sempre di Scandale
Caterve di emozioni anche ieri sera, presso i locali Bella Blu, per il saggio di fine anno della Scuola "Musica x Sempre" diretta da Gianni Carvelli.
A parte la presenza tra gli allievi del mio piccolo batterista Alessandro Rizzuto, ricordare, fare un omaggio a Fabrizio De Andrè è stato qualcosa di emozionante e di troppo bello.
Tutti bravi i ragazzi grazie all'impegno di preparatissimi maestri di musica che si sono impegnati tantissimo per portare a ottimi livelli i nostri ragazzi già al primo anno di corso.
Che poi "nostri" è relativo visto che la scuola di Gianni viene frequentata anche da ragazzi che provengono da Petilia Policastro, San Mauro Marchesato, Casabona e Crotone (che è tutto dire!!!).
La serata è stata magistralmente presentata da quella ragazza, da quella donna che, sul mio blog e non solo su esso, non ha bisogno di presentazioni e complimenti, anche perchè sarebbe difficile trovare nuovi aggettivi per definire cotanta bellezza e bravura, per chi ancora non avesse capito sto parlando della nostra Teresa De Paola che è stata coaudivata, nella presentazione di Fabrizio De Andrè e nella spiegazione dei suoi testi da Nicola Carvelli.
Sì lo so, lo so, ho capito, non sapete che farvene delle mie parole, a voi interessano le foto, oltre 400, che ho scattato ieri (ed ora ne pago le conseguenze con un forte dolore nell spalla destra) per rivedere i vostri piccoli e non, e allora eccovi accontentati, vi basta cliccare qui per entrare, anche senza esserci stati, nella fantastica serata della musica scandalese.
Jun
2010
Grandissima Francesca Schiavone: vince alla grande, prima italiana il Rolland Garros
Storie di diritti televisivi internazionali, credo, mi hanno impedito di vedere la stupenda vittoria di Francesca Schiavone visto che da mia suocera la tv si vede solo con la parabola e sulla parabola la parita era criptata, bastardi.
La partita l'ho seguita su Radiouno sempre tramite la parabola grazie a mio figlio Alex che ha trovato il canale.
Ora sto seguendo la premiazione tramite internet su Rai.Tv, peccato non averci pensato prima.
Ma fa nulla, anche via radio mi sono arrivate e mozioni fortissime, ultimamente sto facendo overdose di emozioni (devo stare attento): grandissima Francesca, veramente fantastica… Grazie…
E checchè ne dicano certi (uno ha mandato un sms in radio dicendo se ti chiamassi Francesco e anche mio figlio Antonio ti aveva preso per un maschio) per me sei anche carina!!!
GRAZIEEEEEEEE x le emozioni!
Jun
2010
29 anni dopo RINO VIVE!
In una Roma tutta presa dalla Festa della Repubblica con la parata che ha attirato tanta gente nella zona del Colosseo, a non molti chilometri, nel cimitero monumentale del Verano, c’è un altro micro mondo, un gruppo di persone, provenienti da ogni parte d’Italia, che canta davanti ad una tomba.
Non una tomba qualunque ma quella di uno dei nostri concittadini più famosi, quel Rino Gaetano di cui proprio il 2 giugno si ricorda l’anniversario di morte.
Quella tragica nottata tra l’1 e il 2 giugno 1981 quando un destino atroce, o qualcosa di più (in rete girano varie ipotesi sulla scomparsa di Rino), rubarono al mondo una delle voci più scanzonate ma allo stesso tempo serie ed impegnate d’Italia (in molti se ne stanno accorgendo a distanza di anni), uno del quale Vasco Rossi ha detto: “Io non so se mi sono mai ispirato a lui, ma sento che se lui non fosse morto io non sarei mai nato”.
Sono passati 29 anni da quella tragedia e puntualmente ogni anno decine e decine di fans, provenienti da ogni parte d’Italia, quest’anno aiutati anche dal social network Facebook, sul quale, soprattutto negli ultimi giorni, si è scatenata la Rinomania, si radunano lì al Verano, al riquadro 119 cappella V dopo essere arrivati allo Scalo San Lorenzo.
C’è Chiara, storica fan di Rino, che arriva da Firenze; Lorenza, con la piccola Paoletta, mascotte della mattinata con i suoi tre anni che canta allegra “I Love you Marianna”, con la sorella Vittoria (che su Facebook ha aggiunto il nome Gaetano al suo), accompagnate dalla mamma sono arrivate da Pescara; Asia (che fa parte di una cover band che canta le canzoni di Rino) e Giulia, 19 e 21 anni, arrivano al Verano prestissimo: per essere lì hanno preso il pullman alle 23,00 del giorno prima a Trebisacce, nel cosentino; il calabresissimo Elio Scarola, altro storico fan di Rino, arriva da Milano con alcune amiche; la piccola Rossella, appena 10 anni è venuta da Brindisi col papà e conosce tutte le canzoni di Rino a memoria.
A fare da chioccia a tutti c’è l’unica erede di Rino, la sorella Anna Gaetano, emozionata come sempre e triste al ricordo del fratello scomparso 29 anni prima.
Anna è al Verano già alle 07,45, sistema la tomba con fiori freschi, lumini e cambia il quaderno sul quale i fans dal 1986 (quando sistemò il primo) scrivono frasi, chiedono aiuto, ringraziano Rino Gaetano.
“Ciao Rino sono tornato, ora sono dottore in legge anche grazie a te. Tornerò avvocato?” ha scritto un ragazzo qualche giorno addietro, ma le frasi, i disegnini sono costanti nel tempo: tutti i giorni c’è qualcuno che passa dal Verano per salutare il suo Rino che non è mai solo, lascia una sigaretta, una frase, un fiore… per Rino!
Poi arriva Dario, il romano, una vaga somiglianza con il cantante crotonese-romano che toglie la chitarra dalla fodera ed accompagnato da Asia, Rossella e tutti gli altri inizia a suonare ed a cantare molte della canzoni di Rino.
Arriva altra gente, di ogni età, con un fiore, si fermano davanti la lapide, baciano la foto, pregano e poi iniziano a cantare anche loro.
Qualche visitatore di altri defunti rimane colpito da quella “baldoria” ma ormai tutti sanno chi riposa lì, nessuno dice niente e la “festa” può continuare.
Arriva anche Nicodemo Iapalucci, l’ultimo, in ordine di tempo, ad aver scritto un libro su Rino Gaetano che sta andando a ruba tra chi veramente ama Rino.
I fans di Rino, almeno un centinaio quelli passati dal Verano il 02 giugno (e tanti altri saranno lì nei giorni successivi) accompagnati da Dario (al quale si è aggiunto un altro personaggio, Dionigi Frisenda, vestito alla Rino, che canta anche lui e che arriva da Crotone) vanno avanti con le canzoni di Rino fino a quasi le 13,00, ogni tanto ci si stacca, si fa amicizia, qualcuno racconta qualche aneddoto poco noto di Rino, Anna Gaetano è disponibile con tutti.
Ci si saluta e, con chi può fermarsi per la sera, ci si dà appuntamento alla Stazione Birra, un noto locale alla periferia di Roma nel quale viene anche prodotta la birra, dove in serata Rino Gaetano sarà omaggiato dalla cover band ufficiale, la Rino Gaetano Band, nella quale cantano anche il nipote Alessandro e Marco Morandi, sul palco con una maglietta che farebbe impallidire Bossi, c’è scritto infatti, citando Rino: “Ad esempio a me piace il Sud”.
La sera il locale comincia a riempirsi, la gente prende posto nei tavoli, si rivedono alcune delle faccia della mattina, Chiara è sempre lì in prima fila poi ci sono Nicodemo, Elio e tantissimi altri, un gruppetto di amici arriva da Cotronei.
La band inizia con “La ballata di Renzo”, un brano inedito di Rino, pubblicato nell’ultimo lavoro su Rino (Live & Rarities) uscito qualche mese fa, nel cui testo praticamente Rino racconta la propria morte!
L’emozione è palpabile, la gente canticchia in silenzio, poi l’emozione lascia il posto alla festa, iniziano le canzoni di Rino più movimentate, i ragazzi si accalcano sotto il palco ed iniziano a ballare, ci si spinge a vicenda allegramente.
Sul palco, in un angolino, ci sono Rossella, la bimba di 10 anni di Brindisi, che si è liberata dall’abbraccio del papà e che canta e balla con due amichetti; ogni tanto Alessandro Gaetano si avvicina a lei, le porge anche il microfono e lei canta canta canta.
Sorprende come una bambina di questa età, nata 19 anni dopo la morte di Rino, possa avere questa passione per il cantante crotonese e non è l’unica.
La serata trascorre alla grande, dal palco annunciano che a fine concerto i proprietari del locale ed Anna Gaetano offriranno una birra a tutti, la gente continua a cantare, l’emozione in sala è tanta e la band, tra il tripudio generale, ricorda ai fans che il 14 luglio sarà di nuovo lì.
La band (Alessandro Gaetano, voce, chitarra e percussioni; Federico D'Angeli, voce e chitarra; Yuri Carapacchi, batteria; Menotti Minervini, basso; Andrea Ravoni, chitarra elettrica; Giorgio Amendolara, tastiere e cori; Marco Morandi, voce e chitarra, Ivan Almadori, voce) saluta ma viene richiamata sul palco per i bis.
Alessandro, Marco, Federico ed il jolly del gruppo, Ivan, cantano altri pezzi e salutano con la bellissima “Ma il cielo è sempre più blu”, sotto il palco tutti alzano le mani al cielo quasi a voler toccare Rino che, come qualcuno ha scritto sul quadernino del Verano, vive!, perché, come Laura, anche lei presente sia al Verano che alla Stazione Birra, ricorda sul suo profilo su Facebook: “Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta!”.
[Rosario Rizzuto]
[05 Giugno 2010]
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* Vent'anni senza Rino Gaetano
* Ricordo di Rino Gaetano
May
2010
Anche Cutro dedica una piazza a Rino Gaetano
Dopo piazzetta Rino Gaetano a Crotone e via Rino Gaetano a Roma (ma esistono strade intitolate al grande cantautore romano-crotonese anche in altre città) dalle 17,35 di Lunedì 03 Maggio 2010 esiste anche piazza Rino Gaetano a Cutro.
L'inaugurazione della piazzetta dedicata a Rino Gaetano, ritrovo abituale dei giovani cutresi, è avvenuta alla presenza di autorità civili e religiose; assente giustificata la famiglia del cantautore, la sorella Anna e il nipote Alessandro, il cui arrivo a Cutro (anche per il concerto che la Rino Gaetano Band, della quale fa parte lo stesso Alessandro, terrà stasera in piazza Giò Di Bona) è stato tardato dal traffico presente sulla Salerno-Reggio Calabria.
E' stato il Sindaco di Cutro, Salvatore Migale a scoprire la targa che indica il nome della piazza.
Nei pressi della stessa fa bella mostra di sè, una gigantografia di Rino Gaetano, realizzata senza scopo di lucro dalla brava, ed anche molto bella, artista cutrese Dorotea Li Causi, un'artista a tutto tondo visto che, oltre a dipingere, canta e recita.
All'inaugurazione hanno partecipato anche il gruppo delle Majorettes "Città di Cutro" nonchè la Banda Musicale "Isola – Cutro".
[Rosario Rizzuto]
Jan
2010
Jan
2010
A Barcellona Pozzo di Gotto per ricordare Beppe Alfano…
Tra meno di un’ora mi dovrei alzare e allora che senso ha dormire!?
E sì, dopo San Giovanni in Fiore e la manifestazione pro Abbazia, oggi parteciperò ad un’altra manifestazione, questa volta in Sicilia.
L’08 Gennaio 1993, quindi 17 anni fa come oggi, veniva ucciso dalla mafia il giornalista siciliano Beppe Alfano.
Martedì 5 Gennaio il figlio di Beppe, Chicco, era a San Giovanni in Fiore a manifestare con noi; la protesta della società civile deve andare oltre i confini regionali e così, anche se osteggiato da tutta la mia famiglia, tra poco salirò in macchina e mi recherò fino a Falerna, dove incrocerò il pullam proveniente da Roma con altre 50 persone, con le quali proseguirò il viaggio fino a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina per partceipare al ricordo di questa grande persona, forse finora troppo spesso dimenticata dai media, dagli altri ma non certo dalla famiglia: oltre a Chicco anche la figlia, ora eurodeputata, Sonia Alfano combatte giornalmente, nel ricordo del padre, contro quella montagna di merda che è la mafia.
Non so effettivamente il perchè di questa decisione, ma non ci ho pensato nemmeno un secondo quando me ne hanno parlato a San Giovanni in Fiore, sento che devo farlo… mi basta!!!
Federica Menciotti da Roma, che ci ha anticipato in Sicilia in aereo, sul suo Facebook mi fa emozionare scrivendo: "In Sicilia tra persone che amo, vigilia di uno dei giorni in assoluto più importanti della mia vita"… e con persone così, come Federica e Serenetta Monti, come Sonia Alfano, come Emiliano Morrone, Salvatore Borsellino o Francesca Munno che voglio continuare il mio cammino.
Vado a prepararmi… non lasciateci soli…
Dec
2009
E siamo alla settima. Lo Scandale sfida il Cirò del presidente Mario Sculco
Vincono le prime 5 nel girone E di Terza Categoria calabrese e quindi ai vertici della classifica non cambia nulla.
Se il campionato fosse finito domenica, il Papanice sarebbe stato promosso in Seconda Categoria mentre Altilia, Cirò, Casabona e Roccabernarda si sarebbero qualificate per i play off.
Ma la stagione è ancora lunga e tutto può cambiare ed inoltre dalla prossima gara potrebbe esserci una rivoluzione perchè dal primo dicembre, e fino al 17 dicembre, è stato riaperto il mercato e sono quindi possibili trasferimenti di calciatori tra le squadre.
La sesta giornata del girone è stata caratterizzata dalle cinque vittorie già dette più il pareggio tra Scandale e Real Cotronei, 16 le reti realizzate.
Non è stata una domenica felice per gli arbitri, oltre ai problemi di Esposito a Scandale con il Real Cotronei (ma l’arbitro di Strongoli ha preferito sorvolare sulle offese ricevute dai calciatori ospiti non scrivendo nulla nel proprio referto), c’è da segnalare che, nonostante la cronaca della gara di martedì non riportasse nulla (chissà perchè?) che qualche cosa (ma anche più di qualche cosa) deve essere successa anche a Santa Severina durante la gara tra Nuova Siberene e Cirò vinta dagli ospiti per 1 a 0 ed arbitrata da Spataro di Rossano.
L’arbitro cosentino, al contrario di Esposito, ha scritto e questo è il risultato: ammenda di 200,00 euro alla Nuova Siberene “per tentativo di invasione da parte di sostenitori durante la gara”.
E poi le squalifiche tutte per la Nuova Siberene: per quanto riguarda i calciatori espulsi dal campo: Mario Mirante rimarrà lontano dai terreni di gioco fino al 13 maggio 2010 (di fatto stagione finita per lui considerato che l’ultima giornata di campionato è in programma per il 09 maggio) “per atto di protesta di scarsa violenza nei confronti dell’arbitro”, Giuseppe Cardelli salterà invece 12 turni (11 gare visto che in una la sua squadra riposa) essendo stato squalificato fino all’11 marzo 2010 e, scherzo del destino, potrebbe tornare a giocare proprio nella gara di ritorno contro il Cirò il 14 marzo 2010, “per comportamento offensivo e minaccioso e ripetuto tentativo di aggressione nei confronti dell’arbitro a fine gara”. Infine Domenico Galasso, appena rientrato dopo aver scontato due turni di squalifica dopo l’espulsione ricevuta a Scandale, è stato appiedato per altre due gare nonostante non sia stato espulso dal campo.
Insomma qualche cosa deve essere successa nella cittadina col castello ed infatti il presidente del Cirò, Mario Sculco, si è molto stizzito per come è stata riportata la cronaca della gara perchè, secondo lui, e alla luce dei fatti riportati sul comunicato ufficiale non gli si può che dare ragione, non corrispondente al vero: la gara può essere vista in modi diversi ma non si può sorvolare su episodi determinanti.
Il quadro delle decisioni del giudice sportivo Antonio Manica si chiude con tre diffide: resteranno fermi un turno alla prossima ammonizione: Domenico Cortese (Real Cotronei), Giovanni Daniele (Scandale) e Giuseppe Vrenna (Sporting Crotone).
Il 6 dicembre, nella giornata che la Chiesa dedica a San Nicola Vescovo, venerato in più comuni della nostra provincia, le squadre, tranne la capolista Papanice che riposa (unico modo, forse, in questo periodo per perdere la vetta della classifica), toneranno in campo per la settimana giornata, ossia siamo nella gara di mezzo del girone d’andata.
L’Altilia (13 punti) se la vedrà a Strongoli con l’ormai ex capolista Marina di Strongoli (9) che dopo un bell’avvio è reduce da due sconfitte consecutive, l’altra vice capolista, il Cirò (13), ospita lo Scandale (5) che contro la squadra di Mario Sculco in trasferta, nelle due passate stagioni non ha mai preso punti ma ha, per due volte, disputato splendide gare mettendo in difficoltà gli avversari lanciatissimi anche allora in classifica.
Il sorprendente Casabona (12 punti, 9 dei quali conquistati in casa) non dovrebbe avere problemi a Roccabernada, contro lo Sporting (zero punti), a meno che i locali non si siano rinforzati in questi primi giorni di mercato mentre l’altra squadra del paese attraversato dal Tacina, il Roccabernarda (10), sarà ospite dello Sporting Crotone (3).
Il turno si chiude con le gare tra Real Cotronei e San Leonardo e tra Camellino e Nuova Siberene, tutte squadre alla ricerca di punti preziosi per non dire già addio alla possibilità di un posto per gli spareggi.
ROSARIO RIZZUTO
Perchè ascolto Fabrizio De Andrè (Faber) e mi escono da sole le lacrime?!
Se poi parte Rino Gaetano vado in brodo di giugiule…
Dec
2008
Il piccolo ospedale di Maria Lucà e Franco Noce
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SCANDALE – Maria Lucà e Franco Noce sono due scandalesi che, come tanti altri loro paesani, anni fa decisero di partire alla volta della Germania.
Loro non scelsero St. Georgen ma una cittadina a pochi chilometri dal paese gemellato con Scandale, Schwenningen.
E qui hanno trovato la loro America. Stanno trovando la loro America. Ma non una America fine a se stessa.
Maria e Franco sono diventati imprenditori della salute realizzando delle strutture e centri di accoglienza per anziani malati, strutture che portano il nome di “Sr. Marias”.
Lavorano sodo da anni dando lavoro a decine di tedeschi ma soprattutto aiutano le famiglie che avrebbero parecchie difficoltà a gestire in casa notte e giorno questi vecchietti.
Ma le strutture in loro possesso col passare del tempo sono iniziate a diventare piccole e così in loro è nata l’idea di realizzare qualcosa di grande e nei loro sogni si è materializzata una struttura, un piccolo ospedaletto che grazie alla snella burocrazia tedesca e alla loro voglia di fare, bene e presto, in pochi anni è quasi giunto alla fine: Maria e Franco sperano di inaugurare il tutto per febbraio/aprile 2009.
Nei giorni scorsi, durante l’ultimo viaggio dell’amministrazione comunale di Scandale a St. Georgen, siamo stati a visitare le vecchie e la nuova struttura insieme al sindaco di Scandale Fabio Brescia anche lui favorevolmente sorpreso da quanto sono riusciti a realizzare i coniugi Noce.
L’ospedaletto, chiamiamolo così, all’esterno praticamente è già finito: si presenta come una struttura di 3 piani fuori terra più il piano terra e il piano sotto tetto, in totale 5 piani.
Il piano terra sarà utilizzato per trasferire qui tutti gli uffici della “Sr. Marias” attualmente ospitati presso l’abitazione della famiglia Noce.
Il primo piano sarà dato in gestione ad una cooperativa che si occuperà di curare i malati terminali, il secondo e terzo piano sarà gestito direttamente dalla Sr. Marias e sarà destinato all’accoglienza diurna e notturna di 20 anziani, ancora da decidere come utilizzare l’immenso “salone” creato nel sotto tetto.
Maria stravede per i “suoi” vecchietti, li cura e li assiste con gioia, è instancabile Maria che per non lasciarli soli non scenderà dai suoi affetti a Scandale nemmeno a Natale.
Maria e Franco sono aiutati nella loro opera anche da una forte fede evangelica cristiana e Franco (Asco) tra i suoi tanti impegni trova anche il tempo di dispensare pillole evangeliche tramite il suo blog: www.franconoce.splinder.com.
Per chi lo conosceva da piccolo è davvero cambiata tanto la piccola peste scandalese.
E che cambiamento!
Franco e Maria certamente avranno avuto agevolazioni da parte dell’amministrazione comunale locale nel realizzare una struttura utile alla cittadina tedesca ma, a differenza di quando ormai succede in Italia dove i cosiddetti imprenditori non investono più soldi propri, i giovani (nonostante abbiano una figlia già sposata) imprenditori scandalesi hanno investito anche tanti soldi propri accendendo un mutuo a sette cifre.
Ma nonostante le paure ci siano, è la forte fede di entrambi a farli andare avanti con gioia e con un pensiero rivolto agli anziani che potranno aiutare.
E’ una certezza: a differenza di quanto si sente soprattutto in Italia in questo settore, con anziani chiusi, maltrattati e portati spesso alla morte se non addirittura uccisi, per Maria e Franco il farli stare bene, lo star loro vicini viene prima dell’eventuale guadagno.
E quindi non possiamo che fare gli auguri a loro per fare sempre meglio e bene: Franco vorrebbe anche investire in Italia, a Reggio Emilia (dove ci sono tanti scandalesi e dove gli piacerebbe aprire una struttura dedicata a i bambini) o a Scandale stesso ma in Italia è tutta un’altra cosa e la burocrazia una cosa dura a morire!
Solo pochi mesi è il sogno di questi due scandalesi, fattisi da soli partendo dal basso e con la politica dei piccoli passi, diventerà realtà: sarebbe bello se nel giorno dell’inaugurazione, l’intera comunità scandalese, non solo quella tedesca ma anche da Scandale, venisse a fare festa con Maria e Franco!
ROSARIO RIZZUTO
Oct
2008
Rosario Rizzuto (io) Assessore: manca solo l'ufficialità!
Gino Pingitore, che a quest’ora poteva essere da maggio 2006 vice sindaco del paese in tranquillità e gioia, si butta la zappa sui piedi per la seconda volta e così, questa volta, il Sindaco Fabio Brescia, è costretto a ritirargli la delega di assessore che, credo, in parte, sarà conferita al sottoscritto a partire da lunedì 27 ottobre 2008.
Una data storica per me, nonostante l’amarezza per l’allontamento da questa carica di un amico che stimo e che continuerò a stimare nonostante gli elevati picchi di delusione delle ultime ore.
Dopo quanto da me vissuto negli ultimi mesi, non mi posso permettere di preocuparmi più di tanto per gli altri e voglio GODERMI questo momento. Due anni fa sono stato esurpato di una carica che i numeri (i voti) mi assegnavano quasi di diritto e nessuno, dicasi nessuno, ha speso una parola per Rosario Rizzuto. In questo momento mi viene dato, in ritardo, quanto, credo, mi aspettasse già da tempo…
Ho aspettato con pazienza e sarei stato felice lo stesso se non fosse arrivata questa nomina e fosse rimasto Gino, non era il suo posto quello che spettava a me e la persona "nominata al mio posto" (logicamente nella mia mente perchè la sua nomina è stata del tutto leggittima) si sta comportando benissimo quindi era tutto ok… Cercherò di far bene, di certo non mi arricchirò facendo l’assessore al Comune di Scandale ma cercherò di fare il bene del mio paese, il bene del circondario e fare parlare, positivamente di Scandale nella Provincia, e, se ci riesco, anche oltre!!! La mia mail è già disponibile per le vostre proposte e i vostri consigli.
Sep
2008
Grazie… grazie… grazie…
Rieccomi, anche la prova del nove è andata bene e scrivo per il secondo giorno di fila, cosa che non accadeva da tempo, se si esclude la veloce parentesi di luglio.
E’ bello ritornare… difficile spiegare.
Grazie a chi imperterrito è entrato sul mio blog (lo dicono i contatti, infatti ora la mia "paura" è che, scrivendo, siano di meno!!!) tutti i giorni, impaziente di trovare un traccia di Rosario.
Di certo ci saranno stati anche quelli che gioivano nel vedere il blog maledettamente fermo, ora, forse, saranno meno contenti per mia fortuna!
Grazie a chi ha cercato a modo suo di spronarmi, a tutti gli amici che si sono fatti vivi nel box messaggi (così a memoria: Amedeo, Giusy, Flaminia, Libera, Agapito, Ca., Franco M., e mi perdonerete se dimentico qualcuno) a chi mi ha contattato per sms (grazie Sara – giusto in tempo, che dici? – grazie Lu, grazie Francesca ).
Grazie alla mia luce: che pazienza!
Grazie alla mia famiglia, a mia mamma (santa donna!), a mio padre coi suoi silenzi più forti della predica del venerdì santo di Don Renato, fosse per lui mi porterebbe anche in America!; alle mie sorelle: Maria, Tania, Wilma, ai miei bimbi: Antonio, Alessandro… Valentina, a mia moglie (che spesso continua a non ascoltarmi ma ci voglio due coglioni così per stare vicino a me!).
Grazie ai miei colleghi a scuola: a Elisa, Filomena, Lucia, Marisa, Pietro, Rosella, Simona, ai miei superiori Giuseppe, Tonino, Alessandra, al Presidente Enrico.
Grazie a Giuseppe Pipita, c’ero spesso nel suo giro di telefonate per stimolare gli articoli dei collaboratori del Crotonese, nonostante i miei continui "Ora no".
Grazie a Gregorio di Area Locale che nonostante i suoi guai non si è dimenticato di me; grazie a Gino Promenzio che forse avrebbe cambiato specializzazione per potermi aiutare ma questo succede solo nei film invece questa è vita vera.
Grazie a chi non ha dimenticato il mio numero come Amedeo da Bari ma soprattutto GINO PINGITORE: c’era poco da fare con me… ma lui imperterrito!!!
Forse dimentico qualcuno, ma mi ero messo al pc per scrivere due parole e, partendo dal saluto di Agapito nel box [(20 set 08, 15:39 Agapito: Indro sarebbe contento. Bentornato.) mi viene in mente un solo Indro ma non ho capito perchè sarebbe contento!], ringraziare lui per tutti postando il testo della canzone di Rino Gaetano (che trovate sotto) da dove lui ha preso il nome - anche per colmare il vuoto di Rino lasciato dal programma "Ritratti" di Rai 3 che per la terza volta non ha mandato la programmata puntata sul cantante calabrese - ed invece le dita hanno cominciato a muoversi da sole…
GRAZIE A TUTTI!!!
… questa volta non ci credevo proprio…
Agapito Malteni era un ferroviere
viveva a Manfredonia giù nel Tavoliere
buona educazione di spirito cristiano
ed un locomotore sotto mano
Di buona famiglia giovane e sposato
negli occhi si leggeva : molto complessato
faceva quel mestiere forse per l’amore
di viaggiare sul locomotore
Seppure complessato il cuore gli piangeva
quando la sua gente andarsene vedeva
perché la gente scappa ancora non capiva
Dall’alto della sua locomotiva
La gente che abbandona spesso il suo paesello
lasciando la sua falce in cambio di un martello
ricorda nei suoi occhi nel suo cuore errante
il misero guadagno di un bracciante
Una tarda sera partì da torre a mare
doveva andare a Roma e dopo ritornare
pensò di non partire o pure senza fretta
di lasciare il treno a Barletta
Svelò il suo grande piano all’altro macchinista
buono come lui ma meno utopista
parlò delle città di genti emigrate
a Gorgonzola oppure a Vimercate
E l’altro macchinista capì il suo compagno
felice e soddisfatto del proprio guadagno
e con le parole cercava di calmarlo
fu una mano ad addormentarlo
Feb
2008
Un tuffo nel passato e nel Blog di Valentina…
Grazie ad un link su Heracleum (il servizio in basso alle pagine del Blog che mi permette di vedere da dove si è arrivati al mio Blog) sono tornato indietro nel blog ad Aprile 2005, un bel salto all’indietro.
Ho ritrovato un commento di Valentina titolare di questo blog, la mia risposta nella quale le facevo i complimenti per il suo blog e la promessa di ritornaci: be’ c’ho messo un po’ ma alla fine ci sono ritornato .
Non ricordo se all’epoca c’era lo stesso profilo ma oggi, [sarà che avendo litigato di brutto (se n'è appena andata dalla madre) con quella che non mi ascolta, che spero non lo debba fare più, sono più concerato del solito], mi ha molto colpito quello che Valentina scrive in esso e del quale vi faccio partecipi dicendo inoltre che lo condivido quasi al 100%: "Nome: Valentina. Dedicato A tutti quelli che non sanno dove andare, a quelli che hanno perso la strada o che una stada non ce l’hanno avuta mai, a chi mette giù il telefono prima dello squillo, a chi mi conosce e a chi ancora no. Dedicato a tutti quelli che non guardano mai dietro la foto, a chi ha paura e a chi non ne ha avuta mai…a chi non dorme, a chi sa sempre cosa dire e a quelli che hanno perso le parole. Dedicato ai cattivi, a chi dice NO, a chi non sa cosa sia una carezza, a chi, di carezze, ne ha donate molte. Alle persone sbagliate come me, che non si bastano mai, a chi si sente stretto e a chi ancora non lo sa. Alle parole che ho perso e a chi le ha trovate, a chi ho amato, a chi ho fatto del male e a chi ne farò. Dedicato a tutti quelli che hanno un’ossessione, a chi ama e a chi odia, dedicato a te. Proprio a te. Odio in ordine sparso Chi rispetta sempre e comunque i limiti, di qualunque genere essi siano. Chi ti da sempre ragione. Chi non ha un’opinione Propria. Chi fa sempre la cosa giusta. Quelli che si alzano di mattina e sono pieni di buoni propositi che non realizzeranno Mai. Chi mi predica bene e razzola malissimo. Chi mi dice "smetti di fumare!" (ai quali rispondo sempre "io la mia morte l’ho scelta… e Tu?"). Le donne al volante. I viziati (ndr: i viziati, non i Viziosi). Chi ha sempre una risposta per tutto. Chi non ha Passioni. Le vergini dai candidi manti (rotte di dietro ma sane davanti). Chi ti sorride sempre e appena ti giri ti copre di Merda. Chi non ha mai voglia di fare un cazzo. Chi cerca di cambiarmi. Chi mi chiede in continuazione "come va?" "stai bene?" "qualcosa non va?" (ecche palle…girano anche a me i coglioni di tanto in tanto!!! lo sapevi???). Chi scarta Sempre qualcosa del piatto che sta mangiando. chi mi interrompe lo sbadiglio o lo starnuto. Chi ride sempre a qualunque battuta. Chi tira pacco senza nemmeno degnarsi di avvisare. Chi "faccio tutto io". Chi pretende i ricoscimenti che Non gli spettano".
Bè che ne dite?
Una ragazza interessante Valentinano?
Inoltre mi ha permesso di vedere, grazie al suo ultimo post, il video di Giorgio Gaber in cui canta Destra-Sinistra.
Anche questo da pelle d’oca!