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Pedace, Devona e Trocino scrivono, a chi di dovere, per sistemare la nostra strada. Vasovino, Barberio e Frandina, invece, che fanno?

Al 
Prefetto di Crotone
Dr. Vincenzo PANICO
Via Giovanni Palatucci, 11
88900 Crotone (KR)

Presidente della Provincia di Crotone 
Avv. Stanislao Francesco Zurlo
Via Mario Nicoletta
88900 Crotone (KR)

Presidente del Consorzio di Bonifica 
“IONIO CROTONESE” 
Dott. Roberto Torchia
Via S. Ramelli, 10 
88900 Crotone ( KR)

Oggetto: Richiesta interventi URGENTI di manutenzione straordinaria strada di collegamento Località Passovecchio con i centri abitati di Papanice e Scandale.

Con la presente, i sottoscritti Pedace Enrico, Devona Giancarlo e Trocino Antonio Fabio, nella qualità di consiglieri comunali e provinciali, chiediamo degli interventi urgenti, immediati e definitivi di manutenzione per garantire sicurezza ai numerosi abitanti di Papanice e Scandale che percorrono la strada che li collega alla località Passovecchio.

L'incrocio per Scandale sulla strada per Papanice. Foto Enrico Pedace
La chiusura delle strade Sp 52 (Crotone/Papanice) e Sp 56 (Crotone/Scandale), situazione aggravata a causa del maltempo che si è abbattuto nella nostra provincia che purtroppo ha reso insicure ed in alcuni casi impercorribili molte arterie di tutto il territorio, ha fatto si che oggi l’unica strada percorribile quotidianamente dai numerosi automobilisti (autoambulanze incluse) è la strada che porta i residenti dei centri sopra citati alla vicino Crotone. 
Percorrendo la strada del Consorzio di Bonifica e la SS 107 bis si può notare l’assenza di segnaletica verticale e orizzontale specie nei tre pericolosi bivi e nell’incrocio con la stradella della Turbogas
Altri interventi richiesti sono la pulitura delle cunette di scolo delle acque piovane e la sistemazione del manto stradale.
Sicuri di un vostro interessamento, cordiali saluti.

Crotone li, 26 Marzo 2012

F.to Consigliere Comunale 
Pedace Enrico

F.to Consigliere Comunale e Provinciale
Devona Giancarlo

F.to Consigliere Comunale 
Trocino Antonio Fabio

A Papanice in piazza per la festa di fine anno. Sugli scudi la Ds Padovano ed il Prof. Gigliarano

Le cose importanti si fanno in piazza e poi che c’è di più bello che coinvolgere i cittadini in qualcosa di bello?! Deve aver pensato anche questo la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo di Papanice, Giuseppina Tonia Padovano, quando ha deciso di tenere la manifestazione di fine anno, della scuola in cui lei è reggente, non nel piazzale della scuola media ma nella piazza principale della frazione crotonese.
 La Dirigente Giuseppina Padovano con il presidente del Consiglio d'Istituto, Enrico Pedace. Foto Rosario RizzutoGente ce n’è tanta ed una serata di festa praticamente gratis per la cittadinanza fa piacere a chiunque; per di più c’è la possibilità di vedere all’opera tanti bimbi del luogo ed alcune mamme.
Lo spettacolo in parte ricalca quanto lo stesso gruppo ha messo in scena, alcuni giorni prima, presso la scuola “Ernesto Codignola” di Crotone, ma è di più ampio respiro e con più iniziative.
Si tratta sempre dello stesso progetto Pon e la serata comincia con una bella tarantella messa in scena dai dolcissimi bambini della scuola dell'infanzia. Prima era stata la dirigente Padovano a salire sul palco insieme con il presidente del Consiglio d’Istituto, Ernico Pedace, per presentare l’iniziativa e mostrare la prima copia della prima edizione del libro (annuario) che dopo la Codignola, la dirigente Padovano ha introdotto anche all’Istituto Comprensivo di Papanice che oltre alle scuole di Papanice comprende anche la scuola media di Margherita; per la dirigente anche un fascio di fiori consegnatole da una bimba.
 I bambini della Scuola dell'Infanzia impegnati nella loro tarantella. Foto Rosario RizzutoE’, quindi, la volta del bel sociodramma scritto dal maestro Ernesto Maffei e, quasi in modo professionale, messo in scena dai bambini della scuola primaria.
A loro viene quindi consegnata una copia dell’attestato, personalizzata, ricevuto dalla scuola al festival di teatro scuola di Altomonte, in provincia di Cosenza, dove la loro rappresentazione è arrivata terza vincendo anche 150 euro.
E’ stata quindi la volta di una bella recita in dialetto messa in scena dalle mamme dei bambini della scuola primaria. La gente segue con attenzione e gli appalusi non si risparmiano. Tutte brave le mamme, Rosaria Corrado ha circa 30 anni, ma con le treccine, nel suo ruolo di figlia, è troppo carina e sembra un po’ Pippi Calzelunghe.
Finita la recita sullo schermo gigante, predisposto in piazza, viene proposto il primo di alcuni video che saranno visti in serata: si tratta di alcune foto relative al presepe vivente di Papanice, sempre organizzato dalla scuola e dalla dirigente Padovano a dicembre, con annesso record del tardillo più lungo: rivedere quelle immagine è motivo di emozione per molti. Durante la serata tante altre emozioni per i video sulla manifestazione dei 150 anni dall’Unità d’Italia e quello sui nonni.
 Una parfte della gente presente in piazza. Foto Rosario RizzutoMa le emozioni diventano così spesse da poterle tagliare a fette quando sul palco, insieme con la dirigente Padovano ed Enrico Pedace, sale lui e sullo schermo parte un video con le foto ricordo di un amore durata 28 anni e, per motivi burocratici, giunto alla fine. Il professore per antonomasia di Papanice, colui che ha visto crescere e formato (insegna educazione fisica) decine di bambini, molti dei quali ora adulti, il professore Antonio Gigliarano dal primo settembre andrà in pensione. Per lui grida di esultanza, lacrime, parole di elogio della dirigente Padovano e dal presdiente del Consiglio d’Istituto Enrico Pedace. Un professore difficilmente sostituibile, che dal palco racconta come al suo primo giorno di lavoro a Papanice avesse pensato e detto: “Questo è il mio primo ed ultimo giorno di lavoro: qua non ci vengo più!”. Per poi starci, praticamente senza soluzione di continuità, 28 anni, senza mai presentare domanda di trasferimento per Crotone dove lui vive e diventando un papanicese di adozione. Infatti lui non si defila, non abbondonerà i suoi ragazzi per i quali chiede il campo di calcio per ripartire con la squadra di calcio senza dover elemosinare un campo in giro per la provincia!
Per lui vere ovazioni e richieste di foto come si fa con i vip!
 Le mamme durante la loro recita. Foto Rosario RizzutoAdriana Facente, che di Gigliarano, se non andiamo errati, è stata alunna ed ora è lei una docente di educazione fisica, chiama a raccolta le “sue” mamme ed i “suoi” bambini (lei è stata una delle esperte nel progetto Pon) che si esibiscono sul palco in un ballo con tanti esercizi fisici.
Quindi è la volta del canto con il maestro Campagna: ancora una volta insieme, per un quadro che più bello non si può, mamme e figli; tante le canzoni proposte come Volare, Se Telefonando ed altre, una delle quali cantata, accompagnata da una bravissima bambina in abito da danza e che ha fatto svolazzare benissimo il nastro della danza ritmica, da Raissa. Questa dolce bimba papanicese, alcuni minuti prima era stata anche la destinataria di un bel momento. Infatti, come ha spiegato la dirigente Padovano, legata alla manifestazione teatrale di Altomonte c’era anche una riffa con circa 300 biglietti venduti anche a Papanice, ebbene il personal computer è stato vinto proprio da Raissa che era salita sul palco molto emozionata non riuscendo a trattanere le lacrime per un’apparecchiatura elettronica che di certo le sarà utile nel preseguio dei suoi studi.
La scena aveva emozionato anche la dirigente Padovano e molti dei presenti!
 Raissa (di spalle) canta diretta dal maestro Luca Campagna ed accompgnata da una bimba col nastro. Foto Rosario RizzutoI momenti si susseguono fino alla sfilata ormai diventa famosa, e già celebrata dal nostro giornale delle mamme (non ci meraviglieremo se le stesse fossero chiamate in qualche manifestazione o concorso per esibirsi coi loro abiti), con gli abiti in stile anni 60-70.
Isabella Aracri, Mariella Benvenuto, Elisa Cardace, Alessandra Cau, Linda Comità, Rosaria Corrado, Adelina Elia, Flavia Elia, Luisella Elia, Daniela Laratta, Giuseppina Lerose, Novella Lerose, Teresa Lerose, Patrizia Megna, Rosa Giovanna Pace, Mary Spina, Rosy Stricagnoli, Francesca Turco e Maria Turco sono fantastiche e meravigliose e se alla Codignola, in palestra era stata più facile la cosa, sfilare anche in vestaglia nella piazza principale del proprio paese non deve essere stato facile anche se non abbiamo notato sbavature da emozione.
Sui titoli di coda, le mamme non si accontantato e vogliono mettere in scena anche il loro socio dramma che era precedentemente saltato per una questione di tempi.
Mentre sul maxi schermo va in onda l’emozionante video sui nonni, le mamme si cambiano e poi entrano scena con le loro magliettine verdi e bianchi e, come avevano fatto prima i loro bimbi, emozionano con la loro rappresentazione fatta più di gesti che di parole, per loro tanti applausi e consensi in una serata che volge al termine dopo circa tre ore di manifestazione.
Che dire di più?!
Gallery 1
Gallery 2
Gallery 3.

[Rosario Rizzuto]

Domenica sportiva

Nonostante lo Scandale avesse giocato sabato, nell’ormai storica partita contro l’Altilia, i cui strascichi in e post gara hanno portato all’annuncio delle mie dimissioni, la mia domenica 07 Febbraio è stata lo stesso piena di sport anzi di più del solito.
Alcuni dei bimbi dei Primi Calci della polisportiva Giovanile Scandale il relax dopo le partite. Foto Rosario Rizzuto
Infatti in mattinata mi sono recato con la Polisportiva Giovanile Scandale a San Leonardo di Cutro (dove ho rivisto il mio amico Enrico Pedace di Papanice) dove il mio piccolo Alex e altri bambini hanno partecipato ad un triangolare con Papanice e San Leonardo di Cutro.
Un'azione della squadra dei Pulcini sottoporta. Foto Rosario Rizzuto
E per qualche ora ho dimenticato le polemiche e l’assurda vicenda di Tufolo con i bambini dei Primi Calci e quelli un po’ cresciuti dei Pulcini che si sono fatti valere alla grande conquistando due primi posti anche se i Pulcini a pari merito con il San Leonardo di Cutro.

Qui potete vedere le foto di questo triangolare.

Nel primo pomeriggio ho fatto una scappata al "Luigi Demme" per la gara tra Papanice e Real Cotronei e per tifare Real Cotronei, visto che il Papanice è una diretta avversaria dello Scandale in chiave promozione, ma non c’è stato nulla da fare. Troppo forte il Papanice nonostante ho visto giocare bene il Real Cotronei: il tempo di vedere la prima, delle tre reti, di Roberto Regalino, e sono tornato a casa.

Rita Amoruso appena andata a punto. Foto Rosario Rizzuto
Breve pausa e quindi in macchina, dopo una grande opera di convincimento su quella che non mi ascolta, e siamo andati al PalaKrò dove c’era la gara tra Crotone e Cosenza di Pallavolo.
Mia cugina Rita Amoruso
Una delle poche occasioni, visto che di domenica di solito devo seguire lo Scandale, per vedere giocare la mia futura cugina Rita Amoruso, punto di forza della squadra crotonese che ha battuto il Cosenza 3 a 1.
Non sono riuscito a vedere tutta la gara perchè quella che non mi ascolta sull’1 a 0 del primo set ha iniziato a farmi cenno (io stavo facendo le foto vicino al campo) di andarcene.

Una schiacciata di Romina Pioli. Foto Rosario Rizzuto

Le foto (non sono granchè) delle fasi della gara che ho visto le trovate qui.

Questo, invece, il comunicato stampa sulla gara:

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Poggioverde Crotone: Amoruso R., Capria L., Liviera G., Pesce A., Pioli R., Reale M., Reale S., Stasi R. libero, All. Piero Asteriti

Volley Cosenza: Adamo A., Adamo T., Bruno C., Cinelli F., Crocco A., De Simone R., Di Cirto C., Di Cirto R., Esposito C., Lumare C., Faraga F. libero, All. A. Gradilone  

Arbitro: Piero Sodano di Nicotera  

Crotone – Cosenza 3-1  parziali 25-13  25-27  25-23  25-13

 

Vittoria sofferta quella della Poggioverde Crotone che sfrutta il fattore campo e porta a casa comunque 3 punti fondamentali per mantenere il primato in classifica.

La partita inizia con il Cosenza che soffre le battute del Crotone che appare in grande spolvero, la pausa del campionato non sembra abbia scalfito gli ingranaggi del gioco pitagorico che in poco tempo arriva subito 11-4 e 16-9 dove vengono annullati i time out di mister Gradilone che sembra rinviare la riscossa al 2° set.

Mister Piero Asteriti. Foto Rosario Rizzuto

Il troppo facile del primo set non rassicura mister Asteriti che cerca di metter in guardia le ragazze dalla insidie che potrebbe riservare il nuovo set che vede un Cosenza nettamente cambiato, mentre il Crotone perde la sicurezza, a risentirne è il punteggio che viaggia con equilibrio ma con un piccolo vantaggio per le cosentine capitanate da Adamo, i time out delle 2 squadre sono di riordino delle idee, al Cosenza sul 10-10 risponde il Crotone sul 17-17, fino ad arrivare nella fase calda del set, 22-21 per la Poggioverde, ma è proprio il Cosenza che allunga fino al 24-22 dando l’impressione di chiudere il set, poi la grande reazione del Crotone che annulla i set ball e si riporta in vantaggio 25-24, ma neanche questa è la volta buona, anzi il Cosenza all’ennesimo tentativo di rigiocata trova la soluzione giusta e pareggia il computo dei set.

Un tie break della Pallavolo Crotone. Foto Rosario Rizzuto

Mister Asteriti cerca di svegliare la squadra e riportare la giusta concentrazione, il set riveste un’importanza strategica, il Cosenza crede nelle proprie possibilità e la partita sale di tono, anche il pubblico accorso numeroso si fa sentire, nel Crotone Arianna Pesce entra in una sorta di depressione psicologica, fortunatamente tiene in ricezione consentendo al Crotone di giocare più primi tempi con Laura Capria e soprattutto con Giulia Liviera, alla quasi totale assenza di Arianna Pesce si sopperisce con la vena ancora una volta di Rita Amoruso che si carica la squadra sule spalle e con i suoi attacchi da posto 2 mette in croce la difesa del Cosenza che si vede in svantaggio fino al 22-17, il set sembra saldamente nelle mani del Crotone che sul 24-21 si ferma di blocco, Miriam Reale spesso imprecisa nelle alzate scegli di alzare un primo tempo rischioso a Laura Capria che sbaglia, l’altra palla tocca a Romina Pioli che prende una murata secca e il set torna ad essere in bilico, 24-23, però la giocata è vincente, Reale alza di nuovo per Pioli che questa volta trova la direzione giusta e chiude il set 25-23.

La squadra della Pallavolo Crotone prima di iniziare la gara. Foto Rosario Rizzuto

2-1 per il Crotone, il Cosenza cerca solo nelle prime battute di metter in crisi le giocate del Crotone, il punteggio prende subito la piega giusta fino al 13-7 dove l’allungo definitivo sembra spezzare sul nascere ogni velleità di Adamo e compagne, mister Gradilone effettua 4 cambi ma la sostanza non cambia, il 25-13 finale non fa una grinza, anzi regala il set e la partita al Crotone che continua la sua marcia da capolista solitaria.

Miracolo: il Comune di Crotone sistema via Isola Capo Rizzuto a Papanice!!!


Un tratto di strada riparato.

Solo l’impegno e il sacrificio di una persona che dà tutto sé stesso per Papanice e i suoi abitanti e che risponde al nome di Enrico Pedace, poteva, dopo anni di incuria e di macchine rotte per i cittadini che l’hanno percorsa, far sì che finalmente il Comune di Crotone mettesse mano ed iniziasse a sistemare le buche, anzi i crateri, che si aprivano lungo via Isola Capo Rizzuto nel tratto che dalla periferia di Papanice arriva fino alla discarica di Columbra, il restante tratto, fino alle statale 106, invece, è in buone condizioni.
Lo stesso Pedace ci dice: “Ringrazio l’assessore del Comune di Crotone Antonella Rizzo ed il Sindaco Peppino Vallone, per aver dato inizio ai lavori di ripristino della strada che da Papanice conduce alla S.S. 106 E90, passando per via Isola Capo Rizzuto e per Valcortina.
Una fase dei lavori su via Isola Capo Rizzuto.
Il ringraziamento è dovuto per la sensibilità mostrata a seguito della segnalazione fatta, circa le difficoltà dei cittadini a percorrere quel tratto stradale”.
Un’incuria durata decenni alla quale finalmente è stato posto fine e che consentirà ai cittadini di Papancie e a chi decide di percorerre questa arteria di raggiungere Crotone in minor tempo e con meno rischi.

[Rosario Rizzuto]

Meno 4…

Sono le 04,28 e le luci che illuminano l’Istituto Comprensivo di Papanice,  visibili indistintamente anche da Scandale, sono giustamente ancora accese.

Tra 4 giorni questa sarà solo la mia ex scuola, un luogo dove, di fatto, ho perso 2 anni della mia vita.

Anche se, a pensarci bene, ci sono stati anche dei bei momenti.

L’Amicizia con Lucia Servello, il sorriso e la disponibilità di Rosella, la fede senza limiti di Marisa, l’esserci, ogni volta che gliel’ho chiesto, di Filomena, la presenza di Elisa, i saluti, molte volte a sfottò!!! di Enrico Pedace, un "grazie" e solo quello di chi per pochi attimi ho pensato potesse essere un motivo per resistere e che invece è finito per diventare un motivo per crollare, l’angolo dello sfogo con la collega del piano di sopra (dimenticarsi i nomi dopo un mese non è da tutti).

Certo se fossi stato sempre bene sarebbe stato tutta un’altra cosa ma approfittare del mio star male per fare i propri porci comodi è un peccato che se c’è un Dio non può perdonare!!!

Ma ora basta, tra poco meno di 100 ore avrò la mia nuova scrivania,  il mio nuovo pc (spero vivamente più decente del ferro vecchio – il più vecchio tra i colleghi – di Papanice), i miei nuovi colleghi, la mia nuova capa scrittrice, al Liceo Scientifico "Filolao" di Crotone, e che sia una scuola come si deve basta guardare il loro sito internet: che bello aprirlo e vedere come prima cosa: "Benvenuto al ‘Filolao’"… ed ancora ci devo entrare.

Per me sarà un ritorno avendoci studiato negli anni scolastici 1986/87, (media dell’8 con tre 9) 87/88 (media dell’8) e 88/89 (primo quadrimestre); come studente alla fine, dopo un ottimo biennio, fui costretto a mollare a causa dei miei soliti problemi che in quegli anni stavano facendo la loro comparsa, spero che la mia rivincita, per quantoplatonica e illusoria, arrivi da impiegato.
Per quanto mi riguarda mi basterebbe stare bene e sarebbe già una grande vittoria!!!
Sono le 04.50 e le luci sono ancora accese!!! ed io ancora non mi ricordo il nome della collega del primo piano!!!

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Oggi giornata di scelta; a partire dalle 09,00, oltre 200 collaboratori scolastici della Provincia di Crotone sceglieranno la scuola dove lavoreranno dal 01 settembre 2009 al 31 agosto 2010.
Tra essi c’è anche quella che non mi ascolta: dottor Blandino uno scambio con la Papuasia no eh?!

Gettate le basi per far nascere il Comitato contro la discarica di Giammiglione

L'intervento di Tommaso Squillace durante l'incontro del 17 agosto 2009. Foto Rosario Rizzuto

SCANDALETra il 17 e il 18 agosto, presso i locali della Prociv – Arci “Ausilia” di Scandale, si sono buttate le basi per la nascita di un Comitato contro le paventate ipotesi di realizzare alcune discariche in località Giammiglione.

Sono state due riunioni abbastanza partecipate, in particolare nel primo incontro erano presenti le seguenti associazioni: Comunità di Papanice (rappresentata da Enrico Pedace), Prociv – Arci “Ausilia” (Fabrizio Garofalo, Carmine Galasso e Roberto Sellaro), Polisportiva Giovanile (Antonio Carnevale e Giuseppe Garofalo), Associazione Sviluppo Corazzo (Valentino Castagnino), Gales (Giuseppe Giovinazzi), Giovane Italia (Irma Giovinazzi, Antonello Voce ed Emmanuele Tiano), Partito Democratico (Massimo Franco, Leo Barberio, Tommaso Squillace, Francesco Demme, Antonio Franco, Antonio Sellaro e Carmine Vasovino), Us Scandale (Domenico Marazzita), Musica x Sempre (Gianni Carvelli), Unitalsi (Nicola Mattace), Scandale nel Cuore (Franco Demme) e Federcaccia (Antonio Demme) ed i seguenti cittadini: Teresa De Paola, Lucio De Biase e Rosario Rizzuto.

Teresa De Paola all'incontro. Foto Rosario Rizzuto

Inoltre era presente anche il consigliere provinciale Antonio Barberio mentre l’altro consigliere alla Provincia espresso dal territorio, Giuseppe Frandina, faceva sapere di aderire all’iniziativa ma di non poter partecipare all’incontro per motivi di lavoro.

Quasi tutte le associazioni presenti e Lucio De Biase sono intervenuti per dire la loro e gridare forte il proprio dissenso contro la possibilità di trasformare un territorio fertile in una discarica.

Nella serata del 18 c’è stato il secondo incontro che ha visto l’elaborazione dello statuto del Comitato nel quale si legge tra le altre cose: “Per evitare la costruzione della discarica di Giammiglione si opererà con ogni mezzo legittimo per informare, coinvolgere e mobilitare l’opinione pubblica e si assumeranno iniziative nei confronti di tutti gli Organi Istituzionali, in particolare quelli che sono direttamente preposti”.

L'intervento di Lucio De Biase. Foto Rosario Rizzuto

Per la serata di venerdì 21 agosto 2009 è previsto il terzo e decisivo incontro durante il quale sarà approvato lo statuto e il Comitato “No alla discarica di Giammiglione (questo dovrebbe essere il suo nome) potrà iniziare a lavorare per cercare di impedire l’ennesimo scempio contro il nostro territorio.

ROSARIO RIZZUTO

Il vescovo Graziani vende Giammiglione E NOI alla Maio

Ieri mattina l’edicola di Scandale, dopo aver girato per un’ora nell’attesa che aprisse, ho scoperto che sarebbe rimasta chiusa, causa invito a matrimonio dei titolari, così ho comprato il Crotonese presso il centro commerciale Le Spighe.

La notizia in prima pagina a cura di Francesco Pedace, illustrata con una mia foto a colori della fiaccolata contro la discarica di Giammiglione, è di quelle che ti fanno male: il vescovo di Crotone, Monsignor Domenico Graziani già il 21 aprile 2009 ha firmato un contratto con la "Maio Guglielmo srl" per la vendita,  per oltre 1.800.000 euro (di cui 50.000 già incassati a titolo di caparra), delle terre di Giammiglione appartenenti all’orfanotrofio di Crotone e quindi gestite dal vescovo.

La mia foto apparsa in prima pagina sul Crotonese di venerdì 14 agosto 2009. Foto Rosario Rizzuto

Mi fermo sulla porta delle Spighe per capire meglio, non riesco a crederci: vedo il vescovo che vende le terre e Don Antonio Buccarelli e le suore che partecipano alla fiaccolata (qualcuno ci sta prendendo per il culo senza che ce ne accorgiamo?!), fuori fa caldo e quella che non mi ascolta ed Alessandro sono sotto il sole.

Rimando la lettura all’arrivo a Marinella, e quello che finisco di scoprire una volta giunti a destinazione, è obbrebiante, assurdo, volgare, schifoso, peccaminoso: il vescovo di Crotone si è venduto, CI HA VENDUTO, peggio di Giuda con Gesù; il mio amico Amedeo mi ha sempre detto di fare attenzione alla chiesa cattolica e soprattutto ad alcuni suoi uomini e devo dire che per l’ennesima volta ha avuto ragione.

Rileggo il pezzo di Pedace più volte, il giornalista del crotonese, duro contro la curia senza mostrarlo tanto (ma lui mica può mandare la gente a fanculo come faccio io sul blog), prova a trovare qualche scusante affermando che se non fossero state vendute le terre sarebbero state espropriate con una perdita di soldi ingente da parte dell’orfanotrofio che così ha venduto il terreno agricolo ad oltre 4 euro al metro quadrato contro i 2 euro circa del prezzo di mercato.

Sembra quasi che dovremmo fare i complimenti al nostro vescovo (che quando nel 2007 ci furono le proteste per il raddoppio della discarica di Culumbra si schierò contro, forse perchè quella discarica era troppo vicina ad altri interessi della curia, come il nascente seminario), per le sue capacità economiche: propongo per lui il prossimo Nobel per l’economia!!!

Che botta ragà! Che botta!!!

Tanto forte che anche uno come Gino Pingitore, da sempre vicino alla chiesa, ha scritto, sul suo blog, parole forti contro monsignor, si fa per dire, Graziani.

Monsignor Domenico Graziani ai microfoni di Francesco Latella di Radio Studio 97. Foto archivio Rosario Rizzuto

Gino chiede al vescovo (Toh eccolo ora su Video Calabria 8 dove invece di spiegare questa scellerataggene ha il coraggio di leggere il Vangelo) di ripensarci; Gino, appoggiato da Enrico Pedace, del comitato di Papanice, chiede a tutti noi uno azionarato comune per acquistare quei terreni, che vogliono trasformare nell’inferno di una delle discariche più grandi e più pericolose del mezzogiorno d’Italia, e magari realizzare lì un centro della solidarietà riaprendo Mondo X (la cui chiusura ora, forse, comincia ad avere un senso) e realizzando tante altre opere.

Gino, per arrivare a chiedere qualcosa con toni duri al suo vescovo, l’ha presa davvero a cuore… e voi?!

Lunedì 10 agosto a Scandale fiaccolata contro la discarica di Giammiglione

Se vi chiedessi: "Volete che si realizzi una discarica vicino casa vostra?," penso che che tutti rispondereste di no.

Allo stesso modo credo che tutta Scandale, tutta Papanice siano contrari alla realizzazione della discarica (o delle discariche) che dovrebbero essere realizzate in località Giammiglione che ricade nel territorio del Comune di Crotone.

Da tempo c’è chi si sta battendo perchè in un prossimo futuro giornalmente gli scandalesi non siano costretti a passare in mezzo ai rifiuti per recarsi a Crotone o che le popolazioni vicine alle discariche non abbiano insane conseguenze in un terrtorio che ha già una delle percentuale per morti da tumori più alte d’Italia; penso a Peppe Giovinazzi, presidente del Gales, e alle sue tante battaglie e denunce, al sindaco Fabio Brescia, il cui lavoro silenzioso sono certo che porterà a dei risultati, a Gino Pingitore, presidente dell’associazione "Scandale nel Cuore", che da qualche settimana sta facendo sentire fortemente la sua voce insieme a quella del sindacalista Enrico Pedace e dei cittadini di Papanice, ai militanti del Partito Democratico che stanno portando avanti questa battaglia e ne hanno fatto parlare anche al Consiglio Comunale.

Gino e gli altri vogliono che tutta la Provincia di Crotone, tutta Italia, vengano interessate del problema discarica, e, per sensibilizzare l’opinione pubblica, hanno organizzato a Scandale una fiaccolata per lunedì 10 agosto che partirà da piazza Condoleo per raggiungere piazza Oberdan dove sono previsti alcuni interventi.

Uno dei volanti realizzati da "Scandale nel Cuore"

Credo che parteciparvi sia un dovere di tutti, dalla presenza o meno di questa discarica (ma c’è chi pensa che siano addirittura tre le discariche che si vogliono realizzare a Giammiglione) dipende non tanto il vostro futuro ma quello dei vostri figli e dei vostri nipoti.

Siete proprio sicuri di voler giocare con questo?

Allora lunedì 10 agosto alle 20,30 tutti in piazza Condoleo per far sentire la nostra voce e far capire a chi decide senza interpellare CHE SCANDALE C’E’ E NON STARA’ A GUARDARE!!!

Un manifesto sulla fiaccolata del 10 agosto 2009 a Scandale contro la discarica di Giammiglioni

No alla Discarica di Giammiglione!!!

Qualche giorno fa ho ricevuto da parte di Enrico Pedace il seguente testo in cui difende la sua Papanice e volentieri lo pubblico.

Enrico Pedace. Foto archivio Rosario RizzutoIl triangolo delle Bermude o “Triangolo del diavolo”, è un ampio spazio marino di circa 2.500.000 km quadrati, che delimita una zona, appunto triangolare, tra l’isola di Bermuda, l’isola di Porto Rico, e la città di Miami, negli Stati Uniti.
Questa zona di mare è famosa per una leggenda. Si dice infatti che in questo spazio, navi ed aerei scompaiono senza lasciare messaggi o altro, prima di sparire nel nulla. Ma le leggende sono,  purtroppo per i creduloni,  destinate ad essere sopraffatte dalla realtà. Difatti il numero di incidenti misteriosi nel “Triangolo” non è affatto superiore a quello di una qualsiasi altra regione ad alta densità di traffico aeronavale, come confermato dalla Guardia costiera degli Stati Uniti. L’incidentalità è nella norma per la quantità di traffico e di incidenti avvenuti, che sono derivanti da normali cause fisiche e meccaniche. Detto ciò, e posti i postulati del discorso, vorrei ora parlare di Papanice, piccola frazione del comune di Crotone, del tipo “Paese mio che stai sulla collina …”.
Dovrebbe essere una frazione del comune di Crotone, sembra però essere una frazione al cui denominatore ci siano cifre di tre o quattro zeri, (e al numeratore 1) cioè insignificante. Questa frazione, dicevo,  della città e/o provincia di Crotone si trova, di fatto, ed oggi, al centro di un triangolo particolare. Columbra (discarica),  Centrale Turbogas (probabili gas=fughe=polveri sottili cancerogeni) e Giammiglione (futura discarica).
I polemici diranno che non si tratta di un triangolo equilatero, come quello delle Bermuda, ma è pur sempre un poligono di tre lati. Da citare, inoltre, l’inceneritore di contrada Margherita, che non sarà, con gli altri tre, certamente, l’ultimo della serie. Ora, sentiamo, i nostri, i loro, e degli altri politici, sgolarsi sulle opportunità turistiche del nostro territorio. Il mare,  a un’ora la montagna, la neve, gli sci, e tutto ciò che è cultura millenaria dell’antica Grecia.
Tutto ciò, in realtà, risulta oggi, non altro che un tappeto sotto il quale riporre la polvere, ovvero, l’immondizia raccolta. Qui non si tratta solo di dire un “NO”   incondizionato, piuttosto, potrebbe dire, “Trasformare in opportunità ciò che potrebbe sembrare un danno”. Mi spiego meglio. Non è vergogna, e non scopro l’acqua calda, affermando che da noi il lavoro non c’è. Ormai l’ottica si è completamente ribaltata, lo smaltimento dei rifiuti non è più un costoso obbligo sanitario, è diventato, piuttosto, una lucrosa opportunità economica. “… intanto la centrale TRV Buschhaus di Helmstedt potrebbe accogliere nuova spazzatura napoletana già nel 2008 …” riportava un articolo di Beda Romano del Sole 24 Ore del 2008.
Papanice. Foto dalla reteIl connubio sarebbe semplice, non c’è il lavoro qui? La classe politica trovi un accordo su lavoro vero e duraturo. Se non si tratta di turismo, lontano dalle ville e dalle vallette di Berlusconi, almeno si traduca in opportunità di guadagno per la gente locale. E invece no. Vengono qui, con l’accordo di politici (traditori) del luogo, rubano i soldi e vanno via. Nessuno vorrebbe la discarica, perché di per sé è un danno. Se questo si trasformasse in politica di sviluppo, sarebbe un’altra cosa. Cerchiamo di trovare un accordo su ciò che è “sviluppo sostenibile”, e poi si andrà avanti. Ma questo sembra l’ennesimo tributo che “Papi” sta pagando alla Lega, con il vigliacco accordo dei politici locali.
 
P.S.  Un messaggio a quei pochi che leggeranno questo articolo.
La vostra e la nostra dignità, la vostra e la nostra libertà, non potrà essere difesa da queste quattro righe, o (se è vero quanto dichiarato da personaggi illustri) dal politico che paga in quattrini per un voto. Per cui, chi non ha la coscienza a posto, si faccia da parte, per piacere e cortesemente. Forse bisognerebbe far risorgere i morti, coloro cioè che hanno lottato per riconquistare ciò che si sta logorando, anche nella nostra coscienza. Risvegliamo le nostre coscienze, senza violenza, ma con la lotta delle idee. Non prendiamocela con Dio, se quel tumore è venuto al nostro caro, o a noi.  Qualche colpa è anche dovuta alla nostra indifferenza, alla nostra ignavità. Meditiamo gente… meditiamo!
 
Enrico Pedace

Grazie… grazie… grazie…

Rieccomi, anche la prova del nove è andata bene e scrivo per il secondo giorno di fila, cosa che non accadeva da tempo, se si esclude la veloce parentesi di luglio.

E’ bello ritornare… difficile spiegare.

Grazie a chi imperterrito è entrato sul mio blog (lo dicono i contatti, infatti ora la mia "paura" è che, scrivendo, siano di meno!!!) tutti i giorni, impaziente di trovare un traccia di Rosario.

Di certo ci saranno stati anche quelli che gioivano nel vedere il blog maledettamente fermo, ora, forse, saranno meno contenti per mia fortuna!

Grazie a chi ha cercato a modo suo di spronarmi, a tutti gli amici che si sono fatti vivi nel box messaggi (così a memoria: Amedeo, Giusy, Flaminia, Libera, Agapito, Ca., Franco M., e mi perdonerete se dimentico qualcuno) a chi mi ha contattato per sms (grazie Sara – giusto in tempo, che dici? – grazie Lu, grazie Francesca ).

Grazie alla mia luce: che pazienza!

Grazie alla mia famiglia, a mia mamma (santa donna!), a mio padre coi suoi silenzi  più forti della predica del venerdì santo di Don Renato, fosse per lui mi porterebbe anche in America!; alle mie sorelle: Maria, Tania, Wilma, ai miei bimbi: Antonio, Alessandro… Valentina, a mia moglie (che spesso continua a non ascoltarmi ma ci voglio due coglioni così per stare vicino a me!).

Grazie ai miei colleghi a scuola: a Elisa, Filomena, Lucia, Marisa, Pietro, Rosella, Simona, ai miei superiori Giuseppe, Tonino, Alessandra, al Presidente Enrico.

Grazie a Giuseppe Pipita, c’ero spesso nel suo giro di telefonate per stimolare gli articoli dei collaboratori del Crotonese, nonostante i miei continui "Ora no".

Grazie a Gregorio di Area Locale che nonostante i suoi guai non si è dimenticato di me; grazie a Gino Promenzio che forse avrebbe cambiato specializzazione per potermi aiutare ma questo succede solo nei film invece questa è vita vera.

Grazie a chi non ha dimenticato il mio numero come Amedeo da Bari ma soprattutto GINO PINGITORE: c’era poco da fare con me… ma lui imperterrito!!!

Forse dimentico qualcuno, ma mi ero messo al pc per scrivere due parole e, partendo dal saluto di Agapito nel box [(20 set 08, 15:39 Agapito: Indro sarebbe contento. Bentornato.) mi viene in mente un solo Indro ma non ho capito perchè sarebbe contento!], ringraziare lui per tutti postando il testo della canzone di Rino Gaetano (che trovate sotto) da dove lui ha preso il nome - anche per colmare il vuoto di Rino lasciato dal programma "Ritratti" di Rai 3 che per la terza volta non ha mandato la programmata puntata sul cantante calabrese - ed invece le dita hanno cominciato a muoversi da sole…

GRAZIE A TUTTI!!!

… questa volta non ci credevo proprio…

Agapito Malteni era un ferroviere
viveva a Manfredonia giù nel Tavoliere
buona educazione di spirito cristiano
ed un locomotore sotto mano
Di buona famiglia giovane e sposato
negli occhi si leggeva : molto complessato
faceva quel mestiere forse per l’amore
di viaggiare sul locomotore
Seppure complessato il cuore gli piangeva
quando la sua gente andarsene vedeva
perché la gente scappa ancora non capiva
Dall’alto della sua locomotiva
La gente che abbandona spesso il suo paesello
lasciando la sua falce in cambio di un martello
ricorda nei suoi occhi nel suo cuore errante
il misero guadagno di un bracciante
Una tarda sera partì da torre a mare
doveva andare a Roma e dopo ritornare
pensò di non partire o pure senza fretta
di lasciare il treno a Barletta
Svelò il suo grande piano all’altro macchinista
buono come lui ma meno utopista
parlò delle città di genti emigrate
a Gorgonzola oppure a Vimercate
E l’altro macchinista capì il suo compagno
felice e soddisfatto del proprio guadagno
e con le parole cercava di calmarlo
fu una mano ad addormentarlo

I bambini di Apriglianello tornano a casa: il Presidente Pedace ringrazia Blandino e Mazzeo

In questi mesi senza luce ne sono successe di cose, difficile recuperarle in una notte.

Tra le altre cose è iniziato il nuovo anno sociale e con esso le scuole.

A Papanice, l’Istituto Comprensivo dove lavoro, diretto da Giuseppe Alessio Cavarretta, ha avuto qualche problema per delle aule mancanti per la Scuola Primaria (ospitata provvisoriamente al piano terra della Scuola Media) e per la Scuola dell’Infanzia di Apriglianello per la quale si stava cominciando a parlare di soppressione e i cui alunni avevano iniziato a frequentare la Scuola dell’Infanzia di Papanice affrontando, in questa tenera età, un viaggio di alcuni chilometri con lo scuolabus.

Ma grazie all’intervento del Dirigente del Csa (Centro Servizi Amministrativi), Antonio Blandino, il problema è stato risolto.
Enrico Pedace, Presidente del Consiglio d'Istituto dell'Istituto Comprensivo di Papanice. Foto col cellulare archivio Rosario Rizzuto
Su ciò è intervenuto il Presidente del Consiglio d’Istituto della scuola di Papanice, Enrico Pedace, che ringrazia il Dirigente provinciale Antonio Blandino e la responsabile dello stesso Csa Angela Mazzeo per il grande senso di responsabilità e umanità dimostrato nel risolvere, con grande tempismo, un problema che sembrava di non facile soluzione, permettendo ai bambini della scuola dell’infanzia di Apriglianello di ritornare a frequentare la scuola nel loro borgo.

In un marasma di brutte notizie, di cui avremo (forse) modo di parlare, FINALMENTE UNA BELLA NOTIZIA!!!