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Scandale frana ma pare bastino due alberelli per evitare il peggio…

SCANDALE – Vincenzo ci incontra sabato mattina prestissimo, ci ferma e ci racconta della frana dietro casa sua che le recenti piogge hanno aggravato e resa ancora più pericolosa.

Una delle faglie vicino la casa di Vincenzo Orsino di Scandale. Foto Rosario Rizzuto

“Stanotte non ho dormito, ogni minimo rumore morivamo di paura con la mia compagna, non può continuare così” ci dice.

Lui è Vincenzo Orsino ed abita a Scandale in una traversa di fronte il bivio per antonomasia del centro collinare crotonese.

Ci diamo appuntamento al pomeriggio quando andiamo a vedere la situazione e facciamo qualche foto.

Una frana c’è già stata tempo fa e le faglie presenti, che fanno pensare al peggio, distano nemmeno due metri da casa sua ed arrivano fino alla casa di un cugino.

Più sotto, nella valle, qualche anno fa, c’è stata uno smottamento davvero spaventoso che, per fortuna, ha interessato solo zone di campagne.

Nei giorni scorsi Vincenzo ha interessato il sindaco, Carmine Vasovino, che ha mandato sul posto la guardia municipale, Domenico Greco, ed il geometra Domenico Noce.

Questi è stato rassicurante perché ha detto al padrone di casa che nel magazzino, che confina con l’evento franoso, non c’è nemmeno una lesione (viva iddio!!!) ma lo ha rassicurato anche per altri versi.

Infatti, per il geometra del comune, la cosa deve essere di poco conto, infatti ha suggerito al proprietario della casa, al nostro Vincenzo che ci ha raccontato la cosa, di piantare qualche piantina nel burrone!

Vincenzo, forse per non contrarialo, lo ha pure fatto ma, in attesa che le piantine crescano e fortifichino il terreno con le loro radici, è come voler fermare un treno con uno spillo e quindi, onestamente, non sappiamo se piangere o ridere.

Le faglie presenti insistono su un terreno di Vincenzo e più sotto ce n’è un altro sempre privato, il tutto poi si affaccia su una strada comunale che porta in alcune campagne nella cosiddetta Località Destro.

Se il terreno franasse, crediamo che la stradina comunale sarebbe invasa dai detriti con tutte le conseguenze e le spese del caso.

Vincenzo, al di là delle piantine ci dice che, secondo lui, la cosa si potrebbe risolvere realizzando alcuni gradoni in cemento o in pietra proprio come quelli realizzati, in passato, di fronte casa sua (sempre in una proprietà privata) in un altro terreno scosceso ma, ad occhio, meno pericoloso di quello di Vincenzo.

“Perché lì sì e da me no?!” ci chiede.

Dovremmo fare dietrologia per rispondergli ma cerchiamo di capire meglio il problema e Vincenzo, al quale si sono aggiunti altri familiari, ci fa vedere un muretto basso realizzato, attaccato al muro di casa sua che dà sulla frana, dal comune di Scandale e sotto il quale passa un tubo per la raccolta delle acque, un lavoro per lui poco utile e, di certo, insufficiente.

“Questo me lo potevo fare anche da solo, ci vogliono i gradoni, ci vogliono i gradoni, altro che piantine ed io sono disoccupato e non ho i soldi per poterli realizzare. Devo aspettare che frani tutto e mi si danneggi o crolli la mia casa?!”.

Noi speriamo di no!

La frana in pieno centro a Scandale. Foto Rosario RizzutoSe ci fossero le elezioni Vincenzo avrebbe il muro realizzato in 20 giorni: perché non cominciare a cambiare le cose ed intervenire, anche in un periodo non elettorale, per aiutare questo cittadino di Scandale?!

Noi crediamo che, se una cosa si vuole fare e c’è la volontà di farla, essa si fa, nonostante il periodo di ristrettezze economiche e di crisi.

Non aspettiamo, anche questa volta, che le tragedie prima succedano e dopo si interviene!

Anche perché, questa volta, non si potrà poi dire: io non lo sapevo!

ROSARIO RIZZUTO