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Nostalgia del corso di scrittura

Foto di gruppo dei partecipanti al Primo corso di scrittura di Laura Lepri a Crotone. Foto del vigilantes
Negli ultimi due anni (2006 e 2007) in questo periodo sono stato impegnato con i due corsi di scrittura organizzati dalla Provincia di Crotone e tenuti dall’editor milanese Laura Lepri.

Ho un po’ di nostalgia di quei giorni, delle lezioni di Laura, degli interventi degli ospiti, dei miei compagni di corso.

E’ proprio vero, le cose si apprezzano di più quando sono lontane, quando non ci sono più!!!
Foto di gruppo partecipanti Secondo corso di scrittura di Laura Lepri a Crotone. Foto: e chi si ricorda?

Un Angelo mi ha salvato…

No no no no no!!!
Ho appena perso il post che avevo scritto con tanta cura.

Ci riprovo!

La signora di attarda da G22 e così con Alex decido di fare un giro, senza dover comprare alcunchè, alla Mondadori.

Sfoglio qualche libro, c’è l’ultimo di Luciano De Crescenzo che è molto simpatico: domani devo vedere se su internet risparmio.

Mentre Alex gioca col suo palloncino azzuro (regalatogli a Crotone da una non meglio precisata signora [e che alcuni minuti più tardi farà scoppiare nel reparto frigo del Quiiper facendo rischiare un colpo ad una vecchietta]) facendosi un giro al reparto ragazzi, io mi avvicino alla casa.

Chiedo alla signorina se hanno il dvd di Marco Travaglio (che ho scoperto l’altro giorno sul sito di Beppe Grillo), controlla sul pc ma non le risulta e non ricordo nemmeno il titolo per effettuare una ricerca più mirata: riscopro ora che si intitola "Ci pisciano addosso e ci dicono che piove" (clicca per acquistare on line) e, mentre sto per andare via, i miei occhi vengono attratti da una bella copertina: un alba sul mare con due mani, quella di un uomo e quella di una donna, una nell’altra con il sole che filtra tra esse.

Si tratta di un libro di Marco Palmisano (mai sentino! Non chè io conosca chissesia scrittore nonostante due corsi di scrittura con l’editor Laura Lepri) dal titolo "Un angelo mi ha salvato",prefazione di Fiorello e contiene una lettera di Maria De Filippi.

Leggo l’ultima di copertina: "Marco Palmisano è un giovane dirigente televisivo di successo, un uomo intelligente e ricco di fascino,affermato nellavoro come nellavita privata,pieno di amcii e interessi. Fino ad un tragico giorno dell’estate 2001, quando decide di farsi operare agli occhi permipia:un intervento banale, che pr lui segna l’inizio di un incubo. [...] Tra la ricercadi una cura efficace e la tentazione di farla finita,gli anni trascorrono in una profonda sofferenza ein una fede che comincia a vacillare. Fino a quando … non incontra Giovanna Bardellini…"

Decido che deve essere mio,10 euro (nonostante la giornata spendacciona) si possono anche investire in culturae brividi anche se poi mi costerà solo 7,50 euro per uno sconto del 25% sugli Oscar Mondadori.

Lo legicchio e spero oggi di cominciarlo a leggerlo…

Intanto le conturbanti forme di Roberta Gemma (Myspace vietato ai minori) hanno lasciato il posto al telegiornale di Video Calabria 8 letto dalla mia "amica" Rosanna Caccavo (conosciuta al primo corso [clicca per la gallery] di scrittura di Laura Lepri) mentre dal pc ascolto Marco Travaglio che parla, con amarezza, dell’immunità che si è concesso Berlusconi per le alte cariche dello Stato.

Stamane devo acquistare il dvd!

Fatto, sono le 06,11 e sono riusciuto a rifare il post anche se il primo mi era venuto, credo, più scorrevole: fa nulla, quello che volevo dire l’ho detto!

La Morte di Gina, il mio ultimo racconto per Laura Lepri

Ultimo mio racconto del Corso di Laura Lepri, sempre in versione originale e senza correzioni; in realtà durante la scorsa settimana ce n’è stato dato un’altro ma non sono riuscito a farlo.

In questo, che sto per postare, bisognava raccontare una situazione di pericolo e farlo sia al passato che al presente.

Aspetto commenti…

 La Morte di Gina (al passato)

di Rosario Rizzuto

“Taglia taglia”, disse Alberto a Gina intenta a preparare due piste di cocaina, “Fai presto che non resisto più”.
Gina divise le due dosi su due banconote da 100 euro e ne porse una al suo magnaccio.
Alberto inalò con gusto dopodichè si recò in bagno.
Pisciò, si lavò e tornò in camera dove intanto Gina, spogliatasi, si era distesa in tutto il suo splendore sul letto tondo.
“Staserà sei più bella del solito”, le disse, “ma mi sei già costata un casino perciò rivestiti e vai a lavorare, zoccola”.
Gina era la preferita di Alberto, che controllava un giro di almeno 25 donne, ma gli affari venivano prima.
Ci restò male ma Gina fu costretta ad ubbidire: Alberto già era pazzo in condizioni normali figurarsi dopo una pista di coca!
Così, mentre lui rimase a fumarsi una sigaretta, lei raggiunge il suo solito tratto di marciapiede ai semafori tra via Rocca e via Aldo Moro.
Il suo primo cliente non tardò ad arrivare: Gina era una gran bella donna, sui 40 anni portati benissimo e aveva un suo giro consolidato.
Lei lo conosceva: era l’autista dell’onorevole Ignazio in una Mercedes coi vetri oscurati; così senza esitazione si accomodò sui sedili posteriori.
Ma con grande sorpresa non c’era l’onorevole ma Sandrino, il boss del porto, che lei conosceva di vista.
“Stasera ti diverti con me” le disse mentre l’autista ripartì sgommando.
Sandrino cominciò a toccare le grazie di Gina che lo assecondava con gemiti di piacere ma ad un tratto l’autista fu costretto ad una brusca sterzata a causa di una macchina che voleva spingerli fuori strada.
La Mercedes fu costretta a fermarsi.
Gina, che aveva sbattuto con forza contro il finestrino, cercò di ricomporsi; Sandrino intuì che non poteva essere un incidente casuale e cercò di prendere la pistola che aveva sistemato nella tasca del sedile.
Tutto inutile, un gruppo di fuoco sceso da altre due macchine si avventò sulla Mercedes, bersagliandola con decine di colpi.
Gina non fece in tempo nemmeno a dire le sue ultime preghiere: morì in un lago di sangue.

La Morte di Gina (al presente)

di Rosario Rizzuto

Come spesso avviene, anche stasera Gina, prosperosa puttana calabrese, e Alberto, il suo magnaccio, si incontrano nella stanza di lui.
Gina sta preparando due piste di coca: Alberto aspetta la sua con trepidazione e la inala avidamente.
Gina dopo aver fatto lo stesso si spoglia e si sistema sul letto circolare.
“Dai vini qui con me” dice ad Alberto appena uscito dal bagno.
Lui si avvicina, la guarda, lei è la sua preferita tra le 25 donne che lavorano per lui, ma gli affari sono affari così, complice anche la droga, l’apostrofa in malo modo e la manda sul marciapiede.
Con tristezza Gina raggiunge il suo angolino, ai semafori tra via Aldo Moro e via Rocca, dove ogni sera vende il suo corpo.
Poco dopo arriva una Mercedes e lei riconosce subito l’autista dell’onorevole Ignazio così senza esitazione entra in macchina.
Ma ad aspettarla c’è invece Sandrino un capomafia che le fa capire che stasera dovrà spegnere i suoi di bollori.
“Quanto sei bona” le dice il boss toccandola dappertutto mentre lei lo asseconda con gemiti e tanta passione.
Finchè l’autista non è costretto ad una brusca manovra a causa di un’altra macchina che tenta di mandarli fuori strada.
Gina sbatte contro il vetro e terrorizzata dalla paura chiede: “Che succede, che succede?”, Sandrino intuisce di essere in pericolo e tenta di prendere la pistola che aveva sistemato nella tasca del sedile ma non fa in tempo perchè da altre due macchine scendono almeno in cinque che fanno fuoco sulla Mercedes da tutte le angolazioni.
Gina si rannicchia nella macchina ma sotto tutto questo fuoco c’è davvero poco da fare.
Muoiono tutti e tre.
Intanto sul letto tondo Alberto guarda la tv, si accende la ventesima sigaretta e sogna il suo prossimo incontro con Gina.
Ma Gina non c’è più!

Finisce, con la lezione di Ottavio Cappelani, il corso di scrittura di Laura Lepri, più libero ma con malinconia

Foto di gruppo finale degli allievi del corso di scrittura di Laura Lepri con lo scrittore Ottavio Cappellani. Foto Luigi Monaco. Non mi sopportate? Cliccate per vedere la foto ingrandita senza di me.
Finalmente domenica, pausaaaa direbbe Nino Frassica (se non sbaglio), ieri sera è terminata () la seconda edizione del Corso di Scrittura organizzato dalla Provincia di Crotone e dal suo presidente Sergio Iritale e tenuto dall’editor milanese, di adozione, Laura Lepri.

L’idea che la prossima settimana sarò più libero mi tranquillizza ma allo stesso tempo già so che mi mancherà tanto il corso in sè, Laura e i colleghi di corso.

Forse qualcuno avrò modo di riverdelo a Crotone, più difficile beccare Francesca che è arrivata da Catania per seguire le lezioni di Laura Lepri.

Ieri sera è stata una lezione simpatica, rallegrata dalla presente del bravo Ottavio Cappellani che ci ha fatto ridere con la sua simpatia e colpiti per la sua bravura e competenza.

Non sono riuscito a godermi appieno la lezione perchè ero stanchissimo ma l’importante era esserci e so che prima o poi mi tornerà utile, del tipo, come mi diceva sempre mia madre da ragazzo, "impara l’arte e mettila da parte".
Laura Lepri con lo scrittore Ottavio Cappellani. Foto Rosario Rizzuto
Ottavio Cappellani è uno scrittore siciliano che non ha ancora 40 anni, il suo primo libro, per Neri Pozza, Chi è Lou Scortino, è stato tradotto in 22 lingue; il suo secondo romanzo, Sicilian Tragedi, è stato pubblicato dalla Mondadori. Insomma due romanzi di successo!

Ieri sera si è riso tanto nella sala Azzurra della Provincia di Crotone, un bell’arrivederci, perchè sono in tanti che vorrebbero che l’anno prossimo il corso di scrittura si ripetesse, lo decideranno nei prossimi mesi Laura Lepri e il presidente Iritale.

Dopo la lezione insieme ad un collega e tre colleghe sono andato a cena in un tipico ristorante dal nome strano (non lo ricordo), nel centro storico di Crotone.
Io con Francesca Di Gangi. Foto Maria Teresa Galea
Ricavato da un ex stalla della quale rimagono le caratteristiche mangitoie "dei cavalli buoni, quelli bianchi per le carrozze" (citazione di Luigi Monaco), il mangiare è stato buono, un po’ caruccio e pazienza, ma c’è voluto più di mezza partita tra Milan -Juve per poter gustare il mio maccherroni con sugo e salsiccia.

Ma la serata è stata bella per la compagnia; certo fa "rabbia" scoprire che Francesca legge 50 libri all’anno e che in questa settimana che è stata a Crotone, invece di farsi un giro a Capo Colonna o sotto i portici, ne ha letti tre (o quattro?) ma mica è colpa sua se io sono ‘gnorante e 50 libri non li leggerò nemmeno in tutta la mia vita a meno che non succeda qualcosa che la cambi!

E poi la simpatia di Maria Teresa Galea e le riflessioni di Cristina Conti: quale migliore modo per iniziare il mese che nel suo finale mi porterà al compimento del mio 35esimo anno?!
I magnifici 4, da sx: Maria Teresa Galea, Cristina Conti, Luigi Monaco e Francesca Di Ganci, subito dopo cena. Foto Rosario Rizzuto
Un’idea dell’ultima lezione del corso di scrittura e dell’ultima cena in alcuni scatti fatti ieri che trovate su Area Locale.

Amarcord, se volete, con le foto della prima edizione del corso fatte lo scorso anno cliccando qui.

Tra impegni vari ecco un mio racconto per il corso di scrittura

Sono davvero imperdonabile ma credetemi in questi giorni non ho proprio avuto la forza di collegarmi, con tempo, al blog; stasera finisce il corso di scrittura di Laura Lepri, e chiudiamo col botto visto che sarà con noi lo scrittore siciliano Ottavio Cappellani, quindi la prossima settimana, fino alla partenza per la Germania (poi vi dirò), dovrei essere più libero.

Nell’attesa vi lascio, nella versione originale e quindi senza le correzioni di Laura Lepri (non ho tempo per farle), il primo dei racconti che ho fatto nei giorni scorsi come compito per casa.

Laura Lepri lo ha giudicato buono, spero piaccia anche a voi…

 Adolfo e i partigiani

di Rosario Rizzuto

Adolfo – mi disse mio fratello, il maresciallo Enzo De Miglio – chiama i tuoi compagni Nicola, Massimo, Giuseppe e venite a rapporto da me”.

Preparatevi – ci disse una volta arrivati – bisogna scendere a Pordenone, in località Vallenoncello, ci è arrivata notizia che nella casa vicino la chiesa ci sono armi: devono essere nostre!”.

Da qualche mese io ed un gruppo di partigiani eravamo accampati su Monte Cavallo per sfuggire ai fascisti e ai nazisti.

Ci preparammo con cura e all’imbrunire ci avviammo.

Ci aspettava un tratto a piedi, poi avremmo percorso alcune decine di chilometri in un camion per poi entrare nel paese sempre a piedi.

La paura di incontrare i militari tedeschi, che ancora spadroneggiavano in questa regione, era tanta. Riuscimmo a trovare la casa, ma le armi presenti non erano tante.

Mettemmo quelle che c’erano in un sacco e ci avviamo all’appuntamento con il nostro compagno rimasto sul camion.

Ma, all’improvviso, da dietro una casa, spuntarono otto tedeschi con il mitra puntato.

Nicola, coperto dalle tenebre, fece in tempo a buttare il sacco con le armi nel fiume sottostante mentre i nazisti avvicinatisi ci dissero parole a noi incomprensibili e cominciarono a perquisirci.

Nemmeno loro erano molto tranquilli perchè era abitudine che i partigiani girassero a gruppi e quindi ebbero paura che alle nostre spalle ci fossero altri compagni e quindi ci lasciarono andare.

La missione era fallita ma almeno avevamo salvata la pelle.

Alcuni giorni dopo mentre stavamo per mangiare, cominciammo a sentire degli spari; prendemmo tutti le nostre armi e ci sistemammo ai lati della trincea.

Un gruppo di tedeschi era riuscito a localizzarci e stavano cercando di arrivare al campo; la nostra reazione fu veemente e riuscimmo a respingerli ma ci furono alcune perdite tra i nostri soldati.

Grande fu la nostra sorpresa quando, calmatesi le acque, scendemmo nella postazione dove erano stati i tedeschi: c’era tanto sangue ma nessun corpo. Non era possibile.

Solo dopo alcune ore un nostro compagno, attirato da una maglietta, scoprì, nascoste da foglie, rami e terra, una profonda buca all’interno della quale trovammo ben 35 soldati tedeschi morti.

Di certo una buca preparata prima per non mostrare la vergogna delle eventuali perdite!

[...] Alcune settimane dopo mio fratello Enzo si trovava in una casa che aveva preso in fitto e nella quale abitava la moglie quando all’improvviso entrarono i tedeschi.

In queste loro spedizioni punitive loro uccidevano uno degli uomini presenti, portavano via gli altri uomini e, dopo aver rubato il rubabile, davano fuoco alla casa.

Nel giro di pochi minuti un nipote della proprietaria della casa era stato ucciso, mio fratello insieme con altri familiari era già su un camion per essere portato in un campo di concentramento e mia cognata e gli altri erano rimasti senza nulla e senza casa.

Per mesi non avemmo notizie del nostro maresciallo, di mio fratello, che sapevamo essere stato portato nel campo di lavoro di Mauthausen, in Austria.

La preoccupazione per la sua sorte era tanta ma noi dovevamo continuare la nostra battaglia contro i tedeschi e i fascisti.

Finchè una notte fui svegliato dal flebile richiamo di una voce, pensavo di star sognando ma aprendogli occhi vidi il corpo martoriato, il viso tumefatto di mio fratello Enzo, tornato, insieme a poche altre, persone dall’Austria.

Il suo primo pensiero, dopo esserci abbracciati forte, fu la moglie Vanda, dalla quale lo accompagnai nonostante fosse notte fonda e lei dormiva da alcuni contadini della zona.

Chiamala tu”, mi disse.

Entrai in casa, mi feci riconoscere ma non ci fu nemmeno bisogno di parlare, lei capì subito e pronunciò una sola parola: “Enzo!!!”

Muori bastardo!!!

L’ultimo racconto scritto per il corso di scrittura di Laura Lepri: bisognava descrivere un personaggio e poi scriverne un racconto…

 Il trasferimento di Marco

di Rosario Rizzuto

Il mio personaggio si chiama Marco Rizzo ha 32 anni e vive a Crotone in Calabria.

E’ alto 1 metro e 78 centimetri, longilineo, capelli scuri (ma comincia a farli bianchi) non molto numerosi, stempiato.

E’ sposato da 13 anni con Daniela, donna paziente e dedita alla casa.

Hanno due figli: Alessia signorinella di 12 anni che frequenta la seconda media e il piccolo Luigi, 4 anni, al secondo anno della Scuola dell’Infanzia.

Daniela ha lasciato il lavoro di cassiera in un supermercato all’arrivo del secondogenito che aveva bisogno di maggiori attenzioni.

Dopo questa scelta in famiglia si è dovuta tirare un po’ la cinghia ma non si sono mai pentiti della scelta fatta e ora che Luigi sta meglio…

Marco è una persona con un carattere altalenante, capace di passare da fasi di profonda solitudine e silenzio a fasi di accesa euforia, periodo in cui diventa loquace, irresistibile, amicone, desideroso di cambiare il mondo.

Amante della giustizia, desideroso di aiutare le persone deboli ed in difficoltà; odia i furbi, le persone cattive e coloro che usano la propria posizione per sottomettere il prossimo.

Ama il mare più della montagna, nonostante sia nato a Crotone non è che sappia nuotare proprio benissimo ma di contro gli sci non li saprebbe nemmeno indossare.

Marco lavora come Collaboratore Scolastico presso una delle più grandi scuole superiori di Crotone, a tempo perso, e dopo che la moglie si è dedicata alla famiglia, quando è libero dalla scuola o la domenica si dedica a piccoli lavori di giardinaggio o aiuta un cugino nella consegna e nel montaggio di mobili.

A scuola e benvoluto quasi da tutti, certo le sue manie di giustizia, uguaglianza non sono ben accette da chi considera la scuola una proprietà privata e con questi tipi spesso ha avuto violenti alterchi.

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“Marco, Marco, hai letto l’ultima circolare del Preside” disse Vincenzo vedendo entrare il proprio collega.

“Fammi prima firmare” rise Vincenzo all’amico dandogli un buffetto sulla spalla.

Marco e Vincenzo lavoravano insieme, come collaboratori, presso la segreteria del Liceo Pedagogico.

Ma appena Vincenzo ebbe tra le mani quel foglio il suo riso divenne amaro: il Preside o meglio il Dirigente Scolastico, Dott. Alberto De Tursi, aveva disposto che Vincenzo, dopo 5 anni di servizio presso la sede principale dove c’erano i locali della segreteria, doveva spostarsi nel plesso distaccato di località San Francesco.

“Ma come, ma perché?”, si cominciò a chiedere Vincenzo, “che ho fatto di male?”.

Il rapporto tra Vincenzo e il Dirigente Scolastico l’anno prima, quando De Tursi era arrivato al Liceo, era stato buono ma l’inizio di questo nuovo anno scolastico, forse a causa dell’arrivo della nuova segretaria, era stato drammatico.

Lei, la nuova segretaria, Michela Bastone, era una donna cattiva, senza scrupoli e proprio non riusciva a sopportare l’umanità e la bontà di Marco e aveva cercato ogni scusa, ogni modo per farlo alterare e farlo cadere nelle sue trappole provocandolo per avere, poi, un motivo per farlo spostare.

Ma considerato che Marco era stato più bravo di lei e non era caduto nei suoi tranelli, Michela aveva chiesto al Dirigente di spostarlo e basta.

E Alberto, che aveva bisogno dell’appoggio di lei per mettere in atto le truffe che da anni perpetrava nelle scuole da lui dirette, aveva predisposta quella circolare.

Ma Marco, dopo aver subito e resistito tanto non poteva accettare questo ennesimo affronto e solo, come sempre, visto che i colleghi davanti gli davano ragione e poi facevano le spie coi capi, decise che ora di dire basta, che tutto ciò non aveva senso.

Così senza pensare alla moglie e ai figli si procurò una pistola…

Nicola se ne va: racconto del corso di scrittura

Un altro dei miei racconti per il corso di scrittura di Laura Lepri…

 NICOLA SE NE VA


“Non ci credi? – disse Nicola a sua moglie Elisa, infilando frettolosamente in valigia i primi vestiti che gli erano capitati per mano – questa volta me ne vado davvero. E’ impossibile vivere con te”.

Elisa stava lì vicino, immobile, seguiva con gli occhi i movimenti nervosi ed arrabbiati del marito ma non riusciva a pronunciare parola.

La storia tra i due, sposati da 11 anni, aveva cominciato a mostrare segni di debolezza fin da subito.

Elisa, dopo la torta nuziale, era cambiata di molto: non era più la fidanzatina premurosa ed attenta al suo ragazzo ma di colpo era diventa una donna con un ossessione maniacale per la casa e poco spazio per sentimenti ed amore.

Passavano mesi interi senza che tra loro ci si scambiasse un bacio, una tenerezza e anche a letto si correva il rischio che a lui si atrofizzasse e a lei spuntassero le ragnatele!

E dire che da fidanzati Elisa era una bomba d’Amore e poi era cambiata di colpo.

Tutta presa dalle sua casa (non solo pulizie oltre modo ma soprattutto paranoie assurde: spostamento mobili, quadri, pitturazioni!) e dai due bambini che intanto erano arrivati; ma per Nicola queste cose non potevano e non dovevano essere attenuanti: c’era anche lui in famiglia, anche lui aveva bisogno delle attenzioni della sua compagna.

Chiusa con rabbia la valigia, si diresse verso la porta, baciò sulla fronte Nicholas e Federico e scese con fretta le scale.

Fermati – gli gridò Elisa come svegliatasi dal suo torpore, e, nel tentativo di giocare un’ultima carta, gli disse – se esci dalla porta non vi entrerai più!”.

Ma Nicola era preso da un impeto di rabbia, era in un mondo tutto suo, lei avrebbe potuto dire qualsiasi cosa ma lui era esasperato, non ce la faceva più.

Le disse un ultimo ciao e si lasciò la sua casa alle spalle.

Forse non se ne stava andando davvero per sempre ma in quel momento, dopo averle provate tutte, era l’unica reazione possibile…

Rosario Rizzuto

Al traguardo la seconda settimana del Corso di Scittura di Laura Lepri

E’ finita ieri sera intorno alle 21,00 la seconda settimana del Corso di Scrittura tenuto dall’editor milanese (fiorentina di nascita) Laura Lepri e organizzato dalla Provincia di Crotone per volontà soprattutto del presidente Sergio Iritale che proprio oggi è impegnato con le primarie del nascente Partito Democratico, ma questo è un altro discorso.

Ieri sera abbiamo sforato il consueto orario delle 20,30, nonostante fosse sabato e che quindi in molti avevano una serata già programmata (vero Stefania?), perchè proprio non volevamo far andare via il bravo Marco Ferrante giornalista del Foglio, collaboratore di Matrix e autore del libro, che ha avuto un grande successo questa estate, Casa Agnelli.

Una lezione molto utile ed interessante durante la quale abbiamo assistito anche alla proiezione di uno spezzone del servizio realizzato dallo stesso Ferrante per Matrix in una puntata dedicata alla dinastia Agnelli.

E, a fine lezione, la foto divenuta ormai un rito, con i soliti frettolosi, troppo impegnati per poter aspettare ma come si dice: chi c’è c’è chi non c’è… si frega!

Laura Lepri e Marco Ferrante con alcuni degli allievi del Corso di Scrittura di Crotone. Clicca per ingrandire. Foto Rosario Rizzuto

L’appuntamento per la terza e ultima settimana () del Corso è per il 26 novembre, intanto in queste settimane c’è da fare i compitini per casa.

A margine, ma sono di frettissima, volevo aggiungere che è stata una bella settimana, che è sempre emozionante conoscere persone nuove anche se i ritmi del corso non danno molta possibilità per fare amicizia, ma gioco forza con qualcuno si riesce sempre a scambiare qualche parola e anche quest’anno, come fu nella scorsa edizione, si sta creando un bel gruppo.

Grazie a tutti!!! 

A parte il blog io sono un fallito…

A parte il rap io sono un fallito
stacchi questa musica e son bello che finito
a volte mi sembra davvero di essere impazzito…
(Fabri Fibra – Idee Stupide)

Succede che torno a casa alle 22,00 e non riesco nemmeno ad accendere il pc, invece stasera, tornato quasi a mezzanotte, dopo la pizza con Laura Lepri e alcuni dei colleghi del corso di scrittura, ho avuto voglia di dirmi qualcosa.

Dopo tante sere buie un po’ di luce; perchè scrivere, soprattutto sul blog, così come viene, è luce, è adrenalina pura.

Non so quale sia stata la molla o forse sì.

Forse i suoi occhi o le parole di lei legate al ricordo dell’altra… chissà.

Sta di fatto che di colpo la mia serata è cambiata, il pensiero del letto è svanito ed eccomi qui al pc.

Non so perchè… o forse sì… mi risuona in testa Idee Stupide di Fibra eppure è un po’ che non lo sento.

Scarico la posta vecchia di alcuni giorni, scarico le foto di domenica a Roccabernarda e di stasera, guardo il breve video durante la telefonata di Laura Lepri al giornalista Goffredo Buccini; lo guardo e rido ma sembra quasi che non sono io quello che ride: in me c’è una tristezza di fondo da stamattina, da ieri, forse da martedì.

Ma non me ne preoccupo, ho la scusa pronta: SARA’ OTTOBRE MI TRANQUILLIZZO, forza e coraggio Rosario, 12 giorni sono già andati via.

Ma dopo ottobre c’è novembre e poi anche dicembre, non è una semplice elencazione di mesi, voglio dire che non c’è mese che tenga e in ogni mese tutto e il contrario di tutto sono possibili…

E ripenso alle sue parole, dette a mo’ di battute e dopo una birra ma non per questo meno pungenti.

Parole… SOLO PAROLE… Forse…

Vado…

Vado al corso di scrittura…

Quello che mi pesa di più è il viaggio a Crotone.

La graziosa scrittrice Daniela Padoan al corso di scrittura di Laura Lepri a Crotone

Buongiorno, buon mercoledì, come state?

Il mio orologio biologico si è un po’ spostato e negli ultimi giorni non solo sono aumentati gli impegni, avendo iniziato a fequentare il secondo modulo del corso di scrittura di Laura Lepri, ma non riesco più ad alzarmi presto come prima; speriamo sia solo una cosa temporanea.
Laura Lepri con il presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale. Foto Rosario Rizzuto col Sony Ericsson
Questi sbalzi ad ottobre mi spaventano parecchio.

Sono di fretta perchè devo scendere a scuola ma non potevo non raccontarvi della bella esperienza di ieri proprio al concorso di scrittura dove abbiamo avuto ospite la dolcissima Daniela Padoan, giornalista del Manifesto e scrittrice.

La bella Daniela Padoan a Crotone durante il corso di scrittura di Laura Lepri. Foto Rosario Rizzuto col Sony Ericsson

Ma questo ora non c’entra.

La lezione della Padoan è stata molto interessante e commomente, anche Laura Lepri si è commossa, e ce ne vuole!, leggendo un brano del libro sulle madri argentine.

Poi ci è stato mostrato un pezzo del reportage andato in nda sulla Rai, tratto dallo stesso libro ed intotolato "Le Madri di Plaza de Mayo".

Una lezione un po’ diversa dalle solite ma ugulmente molto istruttiva ed interessante e durante la quale abbiamo avuto anche la frettolosa visita del presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale che potrebbe dedicare un po’ più di tempo ai "ragazzi" sui quali ha investito in cultura.
Sergio Iritale saluta la scrittrice Daniela Padoan. Foto Rosario Rizzuto col Sony Ericsson (tutte le foto sono state fatte senza flash)
Mi ha colpito molto la bravura, nello spiegare le cose e parlare dei suoi lavori, e la modestia di Daniela Padoan che rivolgendosi a Laura Lepri durante la lezione le ha detto che stava dando una lezione di scrittura anche a lei.

Ce ne fossero…
Laura Lepri con la scrittrice Daniela Padoan. Foto Rosario Rizzuto col cellulare Sony Ericsson

Ha pubblicato nel 2005 il libro "Le pazze. Un incontro con le Madri di Plaza de Mayo". Suo anche: "Come una rana d’inverno" , un incontro con tre donne sopravvisute ad Auschwitz ed altre opere.
Daniela Padoan in una foto dalla rete
In Le pazze… invece si parla di ma soprattutto con alcune mamme che hanno avuti i propri figli rapiti e fatti scomparire (desaparecidos) dalla dittatura argentina dopo il 1976.
Daniela Padoan intervistata da Angela De Lorenzo. Clicca x vedere un'altra inquadratura. Foto Rosario Rizzuto col Sony Ericsson
Prima della lezione è stata tenuta una conferenza stampa, nella quale, finalmente, ho avuto il piacere di conoscere la graziosa redattrice del Crotonese (e già!?) Angela De Lorenzo che ogni tanto si diverte a tagliare i miei pezzi magari mettendomi nei casini.
E io che pensavo fosse una attempata donna di mezza età!!!

Marco e Berto, il mio secondo racconto del corso di scrittura di Laura Lepri

Diamine sono già passati 5 giorni dala fine del primo modulo del corso di scrittura di Laura Lepri, devo mettermi a fare i racconti che ci ha dato "per casa" sennò poi non faccio in tempo.

Intanto sabato scorso ci ha riconsegnati corretti i lavori datici giovedì e che prevedevano un racconto inventato da noi ma che andava scritto prima in terza persona e poi in prima persona.

Io ho scritto i due racconti che seguono…. nei quali ogni riferimento a personaggi e luoghi esistenti è vivamente ricercato!

Marco e Berto

L’aveva fatta davvero grossa quel gran figlio di puttana questa volta. Prendersela con quel povero Cristo.

Mortificarlo, maltrattarlo, ucciderlo dentro.

“Non hai fatto un cazzo quest’anno” gli aveva detto quello strano 20 dicembre nel quale per Marco si era fermato tutto.

Non per lui, invece!

Per Berto, questo il nome del carnefice, la vita continuava alla grande tra viaggi per la scuola, diceva lui, ma lo sapevano tutti che andava a donne, e truffe in combutta con la sua segretaria, una che in materia era molto ferrata.

La chiamavano tutti “la befana” non perché fosse brutta, anzi, ma per quella onnipresente borsa che aveva sempre con sé.

Insieme erano una coppia invincibile… a delinquere.

Ma non mancava il basista, un paesanello, Pino, che per 33 denari avrebbe venduto anche la sorella; sempre pronto ad eseguire i comandi, a controllare il restante personale e a riferire.

Marco invece era un ragazzo onesto, forse un po’ chiacchierone, uno che non sopportava le ingiustizie, sempre pronto a farsi in quattro per gli altri ma che nel momento del bisogno si era reso conto di quanto vigliacchi e compiacenti possano essere anche le persone che ritenevi amici.

Una mattina Marco si presentò a scuola…

 

Berto e Marco

Non potevo fare diversamente, fondamentalmente non sono cattivo ma quel Marco stava davvero rompendo i coglioni.

Dovevo fermarlo.

Non potevo permettergli di rovinare il mio rapporto con la segretaria ricostruito, dopo i dissapori di alcuni anni fa, con tanti sacrifici, tante promesse e menzogne.

Lei, qui, mi è indispensabile: altrimenti non posso fare quello che ho in mente.

Invece, dopo che lo scorso anno era stato buono, quest’anno aveva cominciato a parlare troppo.

In questa cazzo di scuola tutti devono sapere che comando io, che sono io il padrone, che io posso “far piovere e scampare”, che tutti devono ubbidire a me, che sono io a dettare le regole che gli altri, non io, devono seguire.

Sono stato costretto.

Pensavo che bastasse il primo rimprovero per fermarlo, ma lui ha continuato a raccontare tutto a tutti.

Ma che si era messo in testa?

Ma lui lo sa chi sono io?

Ma lui lo sa chi è mio zio?

Il cardinale.

Quello che sa sempre a chi chiamare!

Con lui sono in una botte di ferro come quella volta che, nonostante decine di chiamate dei genitori, le forze dell’ordine non arrivarono mai.

“Sì pronto, sono il dirigente Berto. Chi è? Il Vaticano? Oddio! Che è successo? E’ morto lo zio?”…

Che ci sarà oggi sul Crotonese tra i miei articoli?

Mentre scrivo il Crotonese di oggi, il numero 71, è in fase di stampa.

Diciamo che domenica mi sono dato molto da fare e ho inviato in redazione più di una notizia o articolo.

Come una nota sulla sistemazione della discesa per Crotone che mi è stato anticipato uscirà nella pagina a colori; poi un articolo di ringraziamento da parte di Irene Magistro e del meetup di Beppe Grillo dopo le 1.430 firme raccolte (finale).

Un comunicato sulla finale del concorso Una Ragazza per il Cinema ma questo so già che non uscirà nel numero tra poco in edicola. C’è poi l’intervista a Franco Demme sul grande successo ottenuto dalla Pro Loco con la Sagra del Fico d’India.

Per finire un articolo sulla conclusione della prima settima del Corso di Scrittura organizzato dalla Provincia di Crotone e tenuto dall’editor milanese Laura Lepri.

Beh mica male eh?!

Anche se non credo usciranno tutti questi articoli !

Va in archivio il primo modulo del corso di scrittura di Laura Lepri. Arrivederci ad ottobre

Alcuni dei corsisti del corso di scrittura di Laura Lepri, con Laura Lepri e Mario Baudino. Foto Rosario Rizzuto
E’ terminata sabato la prima settimana del corso di scrittura creativa organizzato dalla Provincia di Crotone e tenuto, nella Sala Azzurra dell’ente intermedio, dall’editor milanese Laura Lepri.

Sei giorni intensi iniziati lunedì 10 settembre, giornata nella quale considerato il numero degli iscritti e verificato che gli allievi, che avevano frequentato lo scorso anno la prima edizione del corso, erano meno di dieci, si è deciso di fare seguire sia ad essi che ai nuovi iscritti la medesima lezione.

D’altra parte l’argomento di quest’anno ha come filo conduttore il rapporto tra scrittura e giornalismo ed è quindi diverso da quello trattato nella precedente edizione, ed infatti anche per i “vecchi” allievi le lezioni appaiono interessanti e nuove.
Laura Lepri (con la maglia rossa) con una corsista. Foto Rosario Rizzuto.
Laura Lepri è sempre molta attenta alle esigenze dei corsisti e precisa nelle spiegazioni. Interessanti anche i lavori preparati dagli allievi in base alle indicazione dell’editor milanese capace anche di dare “i compiti per le vacanze”, infatti nelle prossime due settimane, entro fine settembre, in vista del nuovo ciclo di lezioni che inizierà l’8 ottobre, gli allevi dovranno preparare due lavori. Tanti quanti ne sono stati realizzati e corretti in questi 6 giorni di corso: il primo sulla creazione di un personaggio con un nome, un destino e l’altro da sviluppare in proprio sia in prima che in terza persona.

Ma questa settimana è stata caratterizzata anche dalla presenza di due illustri ospiti; mercoledì è stata la volta del caporedattore del Corriere della Sera, Goffredo Buccino, apprezzato anche come scrittore visto che ha già pubblicato due libri e il prossimo uscirà ad inizio 2008 da Mondadori.
L'inviato culturale della Stampa di Torino Mario Baudino al corso di scrittura di Crotone. Foto Rosario Rizzuto
Sabato invece a chiudere la settimana è stato Mario Baudino, inviato culturale della Stampa di Torino anche lui scrittore ma anche poeta.

Entrambi hanno tenuto interessanti lezioni e sono stati poi bersagliati dalle domande dei corsisti, curiosi di sapere più cose possibili sull’affascinante mestiere di colui che scrive.

Appuntamento quindi ad ottobre per la seconda settimana del corso che si concluderà, con un altro ciclo di lezioni, a fine novembre.

Ci piace segnalare una cosa, tra i corsisti anche una signora che arriva da Catania, come dire c’è chi si è sobbarcato un viaggio, il pagamento dell’albergo e del corso (solo 200 euro contro gli oltre 1000 euro di quanto pagano i corsisti milanesi per le stesse ore anche se diluite in più tempo) mentre nella nostra Provincia non tutti hanno saputo apprezzare.

ROSARIO RIZZUTO

Ancora sul V-Day. Oggi ci si incontra per fare il punto della situazione

C’è voluta una settimana ma come si dice meglio tardi che mai; ecco il pezzo per Area Locale, sempre che "l’editore" lo accetti ancora, sul V-Day.
Alcune cose le avevo già postate sul blog ma, come dice Laura Lepri citando Totò, "Repetita Juventus" e quindi…

Vi comunico inoltre che ho inserito le ultime foto (siamo arrivati a 150 immagini) nella gallery del V-Day, tutte le foto le che trovate qui.

Da segnalare inoltre che oggi pomeriggio dalle 17,00 il meetup di Beppe Grillo di Crotone si riunirà nella sala multimediale del Kinderland presso il centro commericiale Le Spighe, per fare il punto della situazione e decidere su cosa lavorare… Se vi trovate da quelle parti sarete i benvenuti…

E’ trascorsa giusto una settimana dall’8 settembre, una data che rimarrà nella storia, nella quale Beppe Grillo, senza l’appoggio di tv e stampa nazionale, è riuscito a portare in piazza quasi un milione di persone, e di queste oltre 300.000 (ma solo perchè dopo sono i finiti i moduli) hanno firmato la proposta di legge che prevede l’espulsione dal Parlamento dei politici condannati, un massimo di due legislature e la scelta del candidato da parte del cittadino e non del partito come avviene per colpa dell’ultima legge elettorale.

Anche a Crotone, grazie al meetup “Tutti con Beppe”, è stato allestito un punto di raccolta delle firme nei pressi del Columbus Innovative Bar dove dalle 18,00 in poi è stato un afflusso continuo di persone desiderose di partecipare, di firmare.

Il tutto si è svolto in modo tranquillo e pacifico con la supervisione dei cancellieri che hanno autenticato le firme.

Poco prima dell’01,00 (l’orario stabilito di chiusura era la mezzanotte) l’organizer del gruppo crotonese ha detto stop.

E fa sensazione vedere arrivare dopo l’01,00 ragazzi che volevano firmare e che si sono anche “arrabbiati” di non poterlo fare.

Alla fine sono state contate solo con la raccolta di sabato (in altre città la raccolta è iniziata dalla mattina e si è protratta anche alla domenica) 1430 firme, di più di tante altre città come per esempio Agrigento, Aosta, Catanzaro, Belluno, Benevento, Bolzano, Reggio Calabria.

Insomma i “grillini” crotonesi hanno fatto un ottimo lavoro.

A tal proposito Irene Magistro, organizer del gruppo crotonese, interviene per ringraziare i “suoi” ragazzi:1400 volte grazie a tutti voi… è stata una grande manifestazione di democrazia partita dal basso: da quel popolo che consente ad uno stato di essere una nazione.

Riporto il messaggio di Beppe Grillo che sintetizza al meglio il senso ed il valore che questo 8 settembre ha avuto per tutti noi: <<La V-generation è nata in Rete. Una mail alla volta, un commento, un link, un trackback, un post, un forum, una chat.

Migliaia di persone hanno potuto conoscersi, riconoscersi, incontrarsi.

Discutere di politica vera, legata al lavoro, alla scuola, alla sanità, alla sicurezza, alla famiglia, all’acqua, all’energia.

La Rete è il nuovo luogo della politica.

Sabato la V-generation è scesa in piazza per firmare una legge di iniziativa popolare. Si è materializzata, ma solo per chi la ignorava. Un momento di democrazia: una proposta di legge popolare. Cittadini hanno fatto la fila volontariamente, per ore.

Sono state raccolte SOLO 300.000 firme perchè sono finiti i moduli. Nelle piazze c’era almeno un milione di persone.

La V-generation è stata definita “Italia di merda” e “anti politica”. Il popolo della V-generation è un’offesa vivente per i professionisti della politica. Un delitto di lesa maestà per molti giornalisti e intellettuali. Tutta gente (non precaria) che ha vissuto bene, molto bene in questi anni alle spalle del Paese.
Il milione di persone che è sceso in piazza, in modo composto,
senza bandiere, senza il più piccolo incidente, dovrebbe essere ringraziato.

E’ la valvola di sfogo di una pentola a pressione che potrebbe scoppiare.

Un momento di tregua per riflettere sul futuro di questo Paese.

La V-generation è aria pura, condivisione, futuro.

Gaber direbbe: “la libertà è partecipazione”>>.

Io concludo che dopo quest’otto settembre crotonese sono piena, ripiena di speranza di voglia di "partecipare" di essere coinvolta e di coinvolgere.

Faccio parte del "gruppo" di coloro che vogliono cambiare l’Anima del Mondo che è la nostra Italia…ed oggi so che c’è gente, ci sono "grilli parlanti" anche a Crotone pronti ad alzare la loro voce come un coro così forte da fare tremare anche i nostri Palazzi.

La battaglia è cominciata…non gli daremo tregua”.

Irene Magistro. Group Organizer "Grilli Crotonesi" http://beppegrillo.meetup.com/203/.

E intanto il gruppo crotonese si sta organizzando per nuove iniziative per cercare di dare il proprio contributo per migliorare questa Italia che va male.

[Rosario Rizzuto]

Pro memoria…

Cosa devo scrivere?

Beh avrei tante cose da raccontare ma proprio non ce la faccio stasera a fare articoli.

Sono così in ritardo: devo ancora scrivere del V-Day per Area Locale; Gregorio quando gli viene in mente di certo me ne manda più di una.

E poi l’articolo sulla finale di Una Ragazza per il Cinema, dove le ragazze crotonesi si sono comportate egregiamente portando in continente alcune fasce legate agli sponsors.

Vorrei poi fare un articolo sulla conclusione della prima settimana del corso di scrittura di Laura Lepri, finita poco fa. Ho fatto anche la foto.
Lo farò per il crotonese perchè per Area Locale ci penserà la piccola Angela Bubba, giovane collaboratrice da Mesoraca, capace
di conquistare la finale del premio Campiello Giovani.

Anche lei sta seguendo il corso di Laura Lepri, e dopo tutti i premi già conquistati, nonostante la giovane età, non tocca a me dire quanto sia brava.

E poi devo scrivere della ProItalia: Teresa e Giovanna me lo hanno pure ricordato nei commenti: devo parlare del libro su Scandale di Santoro.

Insomma tanta carne al fuoco che visti gli impegni degli ultimi tempi (ennesima dimostrazione che è stato sufficiente riprendere una vita normale dopo gli 8 mesi di sofferenze dettoriane e mazziane) non mi è stato possibile cucinare ma domani è domenica ed io non vado al mare!

Secondo corso di scrittura: ecco il mio primo racconto

Come già detto sto frequentanto il secondo corso di scrittura organizzato dalla Provincia di Crotone e tenuto da Laura Lepri.

Il primo racconto da scrivere era incentrato su un personaggio che aveva un nome strano, che aveva a che fare con il suo destino.

Io ho scritto quello che segue già correttomi da Laura Lepri.

Ieri alle 18,50 all’improvviso se n’è uscita con un: "Dopo leggiamo il testo di Rosario che è proprio centrato ed eccellente".

Lo stesso giudizio ha lasciato scritto sul testo che poi in chiusura di lezione ha letto in aula.

I miei colleghi di corso hanno riso spero che qualche risata la facciate anche voi!

Ora scappo al corso che è tardi.

 Ecco il racconto:

VERGINE MARIA ASSUNTA IN CIELO

Ve lo posso assicurare io, non è stata facile per me la vita considerato il nome che mi ritrovo.
Certo non dovevo avere nemmeno due geni di genitori.Ma come si fa a chiamare Maria Assunta una bimba che di cognome fa Vergine!? E così, tralasciando asilo e scuole elementari, vi lascio immaginare gli sfottò dei mie compagni alle medie.
“Maria assunta ma sei vergine?”, “Vergine Maria Assunta alla lavagna” quando mi andava bene.
Qualcuno osava anche un “Ma Gesù Bambino dove lo hai lasciato?” o un più triste: “Ma San Giuseppe che fine ha fatto?”.
Ma a volte la natura si diverte con le persone, infatti essendo nata il 31 agosto, sono vergine anche come segno zodiacale.
Sì lo so già a cosa state pensando. Tipo quella volta che conobbi Giuseppe (e non ridete!!!) in discoteca (certo Vergine Maria Assunta va anche in discoteca che vi pensate) a Fatima (dite che me la vado a cercare?!) dopo un veloce approccio ci siamo appartati e sono iniziate le domande di rito ma con una doppia vergine proprio non se l’è sentita!
Ah quante ne ho passate: avevo anche pensato di cambiare cognome ma non è facile; avevo deciso per un anonimo Pedretti… Maria Assunta Pedretti, di certo con un cognome così avrei aperto una cartolibreria, ma sarebbero finiti i giochi di parole, gli scherzi, le risatine.
E poi io non c’entro niente con la Vergine Assunta; dicono che nel nome di una persona sta scritto il suo destino ma io non ho niente in comune con la mamma di Gesù!
Ma quale Assunta! Ma quale vergine!
Ma il destino può essere più atroce di quanto possiate immaginare: occhi azzurri, alto, bello… fu amore a prima vista, lì sulla terrazza a mare.
Non potrò mai dimenticare il suo sguardo, che mi diceva: “Vieni, vieni vieni” ed io in effetti sono andata incontro a lui che mi ha porto la mano dicendomi: “Piacere Santo Cielo!”

L'incontro con il giornalista Goffredo Buccini al corso di scrittura di Laura Lepri

Mercoledì 12 settembre 2007, al corso di scrittura di Laura Lepri organizzato dalla Provincia di Crotone, è venuto il giornalista caporedattore del Corriere della Sera, Goffredo Buccini.
Laura Lepri e Goffredo Buccini nella Sala Azzurra della Provincia di Crotone dove si tiene il corso di scrittura. Foto Rosario Rizzuto da cellulare
Incontrandolo la prima riflessione che ho fatto è stata: "E la barba dove è?"

Non so perchè ma lo avevo immaginato barbuto… invece!

La mia riflessione diventa una domanda e lui mi dice che non sono il primo a dirglirlo.

Giovanile, simpatico, l’autore per Frasinelli di "Orapronò" e "Canone a tre voci" ci entisiama a noi del corso coi suoi racconti, ripsondendo a tutte le nostre curiosità e domande. Ha già pronto un nuovo libro editato da Laura Lepri e che è stato accettato dalla Mondadori; uscirà con l’anno nuovo, impossibile farsi dire qualcosa in più di quanto permesso dalla casa editrice e cioè praticamnete nulla.

Le due ore abbondonti corrono veloci e sono già le 20,40, saluto Buccini che mi fa gli auguri…

Ricomincia il Corso di Scrittura. Laura Lepri a Crotone

Laura Lepri, la famosa editor milanese, è di nuovo a Crotone.
Laura Lepri a Crotone. Foto archivio Rosario Rizzuto da Area Locale
Infatti la Provincia ha riconfermato l’esperimento fatto lo scorso anno e dato vita ad un nuovo corso di Scrittura Creativa.

Il nuovo corso è iniziato lunedì e anche quest’anno io sono in prima fila, anche se avrei voluto che si tenesse un po’ più avanti questa prima settimana, ma va bene così.

Dei corsisti dello scorso anno non siamo rimasti in molti, il primo giorno eravamo 8, a noi si sono aggiunti un’altra quindicina di new entry.

Sono già iniziate anche le stesure dei racconti, ieri ho scritto il primo mentre oggi ci sarà la presenza del primo ospite, lo scrittore nonchè caporedattore del Corriere della Sera, Goffredo Buccino.

Ma una visione ad ampio raggio sulla nuova edizione del corso di scrittura creativa della Provincia di Crotone la dà Angela Bubba su Area Locale.
Un articolo che vi consiglio di leggere se siete interessati all’argomento. 

Scandale in festa: al via in piazza San Francesco

Piazza San Francesco durante la serata di Cesare Candy del 30 luglio 2007. Foto Rosario Rizzuto
E’ iniziata il 28 luglio l’estate scandalese quest’anno ribattezzata Scandale in festa.

Qualche maligno mi ha detto che è stato cambiato nome perchè il precedente lo aveva scelto l’ex Assessore Pingitore: ma certo che è davvero cattiva la gente!!!

Sabato 28 quindi dovrebbe essersi svolta una serata karaoke, balli di gruppo, discoteca a cura di Tommaso Brescia, dico dovrebbe perchè io non c’ero quindi non so se si è realmente svolta, anzi arrivando in paese ieri mattina più che delle serate mi hanno parlato di altre cose non proprio belle.

Infatti giovedì ci sarebbe stata una lite tra alcuni scandalesi con i carabinieri mentre proprio sabato ci sarebbe stata una lite tra due ragazzi a causa di una ragazza finita col ferimento di uno dei due, finito in ospedale, pare con una chiave di un auto.
Cesare Candy durante la sua esibizione a Scandale. Foto Rosario Rizzuto.
Tornando all’estate scandalese, invece, ieri si è svolta la seconda serata che ha visto in piazza San Francesco esibirsi Cesare Candy con il suo repertorio che ieri sera prevedeva le più belle canzoni degli anni 60.
Da segnalare la fattiva partecipazione di più ragazzi della ProItalia con tanto di cartelline il che mi ha portato alla mente la scorsa estate in cui io sono stato lasciato solo nelle serate che erano state organizzate.
Se penso alla mia corsa al bar Condoleo (nonostante dovessi fare da moderatore) per comprare l’acqua, logicamente a mie spese, per il convegno su Rino Gaetano, sudo ancora adesso.
Il pubblico della fase inziale della serata. Foto Rosario Rizzuto
Fermo restando, inoltre, che gli scandalesi alla fine preferiscono sempre la solita passeggiata su via Nazionale e che quindi almeno ad inizio serata (poi sono andato via) c’era poca gente nonostante si sia iniziati dopo le 21,30 e non è alle 21,00 come da programma.

Ci vorrebbe, infatti, Laura Lepri a Scandale per far rispettare gli orari perchè essendo io una persona puntuale sono andato in piazza alle 20,45 quindi ho dovuto aspettare quasi un’ora per ascoltare la prima canzone.

E mentre su Rai 1 cantano i Ricchi e Poveri, lo scorso anni graditi ospiti in Piazza Condoleo per la Festa della Madonna della Difesa, chiudo il post con la speranza che la serata di domani 1 agosto, sempre in piazza San Francesco, inizi puntualmente ma ho i miei dubbi!!!
La Chiesa dell'Addolorata fa da sfondo al concerto di Cesare Candy. Foto Rosario Rizzuto

P.s.:Tempo fa qualcuno, che non è potuto scendere a Scandale per le vacanze, nel box dei messaggi mi aveva chiesto qualche foto dell’Estate di Scandale, non so se potrò essere presente alle prossime serate, ma ieri sono andato a questa serata solo per quella richiesta…

Aspettando la domenica sfogliando l´agenda…

Ed eccoci di nuovo a sabato, l´ultimo di marzo che ci lascia oggi.

Domani é giá aprile e il pesce arriverá di domenica.

Domani lo Scandale giocherá nuovamente, si fa per dire visto che la gara di domenica scorsa é stata sospesa, in trasferta a Castelsilano.
Una formazione dell´Us Scandale in questa stagione. Foto Archivio Rizzuto.
Garofalo e compagni devono dare l´anima se vogliono nutrire ancra una, seppur infinitesimale speranza di promozione. 

Non ho passato una gran bella nottata, ho dormito poco e con l´Mp3 nelle orecchie e poi quel sogno stamattina dopo essermi svegliato la prima volta: certo che la testa fa percorsi strani ma a volte trasforma in sogni i tuoi incubi giornalieri.

Comunque poco fa ho sfogliato la mia preziosa agenda – della quale non ho mai riportato alcunché sul blog – e mi piaceva scrivere anche qui di una storiella che mi é venuta cosí domenica 20 giugno 2004 alle 07.30 mentre mi trovavo in vacanza a Marinella di Isola Capo Rizzuto.

"Sono in una stanza Francesca e Leone, una stanza d´albergo, una stanza come tante, ma loro no vedono nulla. Sono troppo presi: c´é la tv… ma non l´accendono; c´é il frigobar… ma non lo aprono. Sono lí per altre altre cose: é tanto che aspettano!
Leone fa il primo passo, Francesca fa la riluttante: ´Ma non, no, non voglio!´
Ma in realtá vuole piú di lui: é un lago ma fa la sua parte di donna non consumata. Leone lo sa, il loro Amore é speciale e insiste finché i due saranno un corpo solo, perché: l´Amore é grande, perché l´Amore é immenso, perché l´Amore non si ferma, perché l´Amore non avrá mai fine.
Sono sfiniti, sul letto sfatto, ma felici, hanno voglia di fumare ma mancano le sigarette.
Leone bacia il suo Amore, lei, distesa in tutta la sua nuditá, é bellissima; lui la osserva attento mentre lei tocca il suo corpo.
Amore. (Foto: www.barenakedgallery.com)

Vorrebbero ricominciare ma i tempi stringono: il loro Amore é grande ma la loro é una storia clandestina. Ci sono altri che li aspettano, che pretendono il loro amore… che loro vorrebbero tutto per se stessi… ma non é cosí.
Perché non c´é libertá d´Amare, nessuna libertá; siamo schiavi di convenzioni, asserviti ad un padrone, legati ad un pezzo di metallo.
Ed é cosí che Leone e Francesca non sono liberi d´Amarsi quando vogliono, di camminare mano nella mano, di scherzare per strada.

Per loro solo un letto, un letto d´albergo, una volta al mese.
Il loro Amore é grande: ma durerá?!!
Francesca pretende di piú.
Leone non riesce e non puo´ darglielo…

Solo il tempo dirá che fine fará l´Amore tra questi giovani legati ad altri per dei tempi sbagliati!!!".

Be´ per averla scritta quasi tre anni fa e prima del corso di scrittura di Laura Lepri non c´é male… (cazzo ora mi faccio i complimenti da solo, é preoccupante la cosa!!!). Che ne dite?
Ma tanto parlare con voi e come parlare al muro…

Stasera la consegna del Premio Crotone a Dacia Maraini. Saranno resi noti i racconti + belli del corso di scrittura della Lepri

Giunge al termine nella serata di oggi, l’impegno intrapeso a Settembre con il Corso di Scrittura organizzato dalla Provincia di Crotone e tenuto da Laura Lepri.

Infatti stasera alle 19,00 presso il Teatro Apollo di Crotone, nell’ambito del Premio Letterario "Provincia di Crotone" 2006 assegnato alla scrittrice Dacia Maraini, saranno anche segnalati i due migliori racconti scritti da tutti noi che abbiamo partecipato al Corso di Scrittura.
Laura Lepri con i ragazzi del primo corso di scrittura della Provincia di Crotone
La serata sarà presentata dall stessa Laura Lepri e sono alquanto curioso di vedere la famosa editor in questa veste.

Sono sicuro che il mio racconto non è stato selezionato e potrei azzardare tra i due vincenti il mio amico Giacinto Carvelli e poi una donna.

A stasera l’ardua sentenza!!!

E' domenica…

Stamattina me la sono presa comodo, ma non nel letto infatti sono in piedi dalle 5,00 e sto sdoppiando alcune cassette.

Avevo promesso ad un paio di persone quella dei Ricchi e Poveri che sono stati a Scandale il 6 agosto 2006 e finalmente sto finendole di fare e poi mi son fatto prestare il Dvd della finale nazionale di Miss e Mister Belli d’Italia che si è tenuta ad Ascoli e l’ho passato su Vhs.
Come dire invece di nadare avanti vado indietro, ma debbo restituirlo e non aavendo ancora i mezzi per duplicare i Dvd, a mali estremi, estremi rimedi.

Ieri ho fatto il vagabondo e mi sono fatto convincere da quella che non mi ascolta a restare a Roccabernarda e a non andare al Cineforum della Sinistra Giovanile così ora ho appuntamneto coi ragazzi della Sg alle 10 sia per un intervista che per un avolta loro fannno a me, sia per parlare di ieri sera.

Loro, a ragione, sono arrabiati pechè, dicono, quando propongono qualcosa di culturale non si fa vedere nessuno; e si capisce che ce l’hanno con la parte dell’amministrazione comunale che governa il paese, tutti a parte me, perchè io ho telefonato per giustifcarmi .

Comunque il giorno scelto, l’Epifania, non è stato dei più felici ma, credo, qualcuno della Giunta Comunale aveva il dovere di partecipare. Vedremo cosa mi diranno e io riporterò senza alcun problema.

***

Intanto oggi riparte il campionato di Terza Categoria.
L’Us Scandale, dopo la sconfitta na Torre Melissa, nell’ultima gara del 2006, ripoarte dal Luighi Demme dove sarà ospite il Camellino (frazione di Petilia Policastro) che non naviga in ottime acque.
Riusciranno Garofalo e i suoi ragazzi a far valere il fattore campo e ricominciare a correre oppure l’appesantimento delle vacanze giochgerà un brutto scherzo?

Per quanto ne so venerdì sera, intorno alle 19,30, agli allenamenti, sul campo, c’era quattro gatti a meno che gli altri non erano a scaldarsi (nel senso di "a ripararsi dal freddo") negli spogliatoi.

Inoltre da oggi, se non sono subentrate novità che non mi sono state comunicate, lo Scandale dovrà fare a meno dei bravi Scalise e Malfarà, partiti per i corsi di formazione legati al loro futuro lavoro alla Centrale Endesa ed Eurosviluppo. E quando si tratta di lavoro tanto di cappello; ma lo Scandale non è mai stato uomo-dipendente quindi siamo certi che a breve, magari già oggi, ci sarà in campo chi non farà rimpiagere i bravi ragazzi partiti.

In bocca a lupo e non fatemi scherzi, le feste ormai sono solo un ricordo… SI RICOMINCIA!!!

***

E’ domenica, vorrei portare in giro Alex (e lo farò) mentre Antonio se la spassa a Roma con le zie (chissà se se lo vogliono tenere per un paio di mesi!) ma se guardo sula scrivania ho segnato degli appunti di quello che devos crivere e mi prende la paura.

Oltre all’articolo sulla partita dello Scandale che ancora non posso fare perchè logicamente la devo prima vedere, debbo scrivere sul bel calendario fatto fare dall’Amministrazione Comunale e distribuito in paese dai ragazzi della Pro Italia; poi, per Area Locale, su quello (bellissimo) realizzato a Petilia Policastro dal mio amico Franco Mascaro che mischia con astuzia e bravura belissime ragazze ai monumenti del suo paese.

Debbo sentire i ragazzi della Sg e quindi poi scrivere sul cineforum di ieri, copiare e proporvi il volantino di Irma Giovinazzi,  fare un riepilogo sulle festività natalizie a Scandale, tutto questo senza considerare che dovrei assolutamente iniziare a scrivere il racconto per il Premio Crotone.

Ma pazienza, come sapete io scrivo SOLO quando a voglia e al momento per quanto riguarda gli articoli impostati, è davvero poca.

Buona domenica e mi raccomando tutti al campo a tifare Scandale dalle 14,30.

Domenica bestiale

No tranquilli, non sono morto. O meglio mentre scrivo (ore 18.00) sono mezzo morto, praticamente in coma ma mettetevi nei miei panni: la giornata è stata davvero pesante.

Ma iniziamo con due buone notizie; la prima, che immagino interessi un po’ tutti quelli che fremono per il nostro paese a tutti i livelli, è che l’Us Scandale espugna Casabona dove va a vincere per 2  a 1; l’altra, che di sicuro interessa due persone, è che siccome sto scrivendo vuol dire che sono ancora vivo e che sono riuscito a tornare indenne da Casabona.

Non era facile. Ieri a nanna alle due dopo la cena con le colleghe del Corso di scrittura che per fortuna è terminato, almeno per quanto riguarda le lezioni. Stamane sveglia alle 07,00 e di corsa alla guardia medica per la giornata Avis. Dopo 5 ore e più di volontariato mischiato alla ricerca di notizie e al fare foto e alla donazione di mezzo litro di sangue, torno a casa pieno di progetti.

Siccome il broncio di quella che non mi ascolta non era abbastanza si ci mette anche mia mamma a farmi la morale e pretendere di sapere come debbo crescere i miei figli. Robba da mandare in bestia anche Gesù Cristo come al tempio. Ma io non me lo posso permettere così mi riprendo: marsupio, fotocamera, agenda e me ne riesco senza mangiare e per me lasciare sul tavolo un piatto fumante di pasta e sugo con carne, soprattutto dopo aver fatto una donazione di sangue, vi assicuro che è un bel sacrificio.

Cambio la scaletta dela mia giornata e decido di andarmi a vedere lo Scandale a Casabona.
Certo ne è valsa la pena, una partita stupenda, una vittoria ineccepibile; 11 leoni in campo e 7 leoncini pronti ad entrare in caso di bisogno (ma ne parlerò a parte), quasi quasi debbo ringraziare lei e mia madre, se tornavo a casa dopo l’Avis ed era tutto a posto finiva che andavamo a Roccabernarda per il solito pomeriggio domenicale di merda.

Partita, appunti (e non devo nemmeno fare il pezzo per il Crotonese) e foto tra mal di testa (ne avrò avuti tre o quattro in tutti la mia vita) e sensazione di vuoto così dopo aver fatto i complimenti alla squadra mi metto in viaggio e mi ritrovo sotto casa dopo una mezzoretta, non chiedetemi che strada ho fatto.. non lo ricordo!!!

E voi che mi dite?

Parlo sempre io… tra l’altro stasera potrei dire qualsiasi cazzata, tanto non sarebbe difficile dimostrare che, in questo momento e fino ad una salutare dormite di almeno 8 ore, sono incapace di intendere e volere.

Per esempio potrei dare della Puttana, con la P maiuscola, a quella Stronza, con la S maiscuola, che mi sta rovinando le giornate e che ha cambiato registro (come direbbe Laura Lepri) al mio dicembre, ma sorvoliamo.

Potrei dirgliene di tutti i colori a quella che non mi ascolta ma a che servirebbe? tanto lei non lo legge il mio blog.

Potrei parlare della mia scuola… o della Banca di Credito Cooperativo, del Comune, dell’Amministrazione Comunale, del Sindaco, del Vice, degli Assessori, del gruppo di maggioranza "Scandale, il mio paese".

Vi piacerebbe eh?

Ma mica son scemo!! Incapace di intendere e di volere ma non scemo.

Buona domenica.

Peggio di così… si muore.

Altra giornata piena oggi, tutti questi impegni forse non potrei permetterli.

Stamattina a scuola (dalla quale sono dovuto andar via alle 12,00 perchè stavo male), adesso sono al corso di informatica all’Ipsia Barlacchi, oggi si studia Inglese tecnico.

Alle 18,00 ritorno, dopo l’assenza di ieri al Corso di Scrittura con Laura Lepri presso la Sala Azzurra della Provincia dal quale devo andar via un po’ prima perchè a Scandale mi aspetta la riunione col gruppo di maggioranza "Scandale, il mio paese".

09 novembre 2006

Ci sono delle volte che ti girano, oppure che alle 20,00 sei già distrutto così mandi affanculo tutti e ti butti a letto; magari ti porti il cd per ascoltare Fabri Fibra e alcuni articoli su di lui stampati da qualche giorno.

Così ti metti nel letto ma nn fai nemmeno in tempo ad accendere la tv per aspettare Striscia la Notizia che già cadi tra le braccia di Morfeo.

Inutile voler provare a stare a letto fino alle 05,30 così alle 3,00 sono (passaggio brusco dalla seconda alla prima persona, se mi legge Laura Lepri me lo segna in rosso) già in piedi davanti al pc, davanti alla tv, davanti a decine di carte.

Dopo la fine della replica di Striscia, becco un bel film su Rete 4 "Fughe da fermo", con quell’attore fiorentino, mi sembra, capelli rasta, che non so il nome ma che ha fatto anche la pubblicità del Nescafè, il film mi sembra datato (si parla di lire) ma non lo avevo mai visto. E uno di quei film che magari di giorno non ti dice nulla ma visto alle 4 di mattina dà tutta un’altra sensazione. Non so se mi capite!

Beh comunque ora sono di fretta, devo scrivere una cosa che spero di riuscire a postare tra poco ma è un po’ difficile e non ho molto tempo anche perchè appena fa giorno devo andare ad aprire le galline .

Prima di chiudere volevo mandare un abbraccio forte ad una persona speciale che è entrata come un treno nella mia vita e dirle che le voglio un casino di bene.

Buon giovedì a tutti…

Finalmente il quinto racconto per il corso di scrittura

Finalmente il mio quinto racconto per il Corso di Scrittura di Laura Lepri, organizzato dalla Provincia di Crotone, l’ho anche rivisto e spedito così un pensiero in meno, anche perchè il 12 novembre, termine ultimo per poterlo riavere corretto, ormai è abbastanza vicino.

Spero vi piaccia, logicamente, come si usa dire di solito, ogni riferimento a persone o fatti veramente accaduti è puramente casuale!

VINCENZO E NICOLA

Vincenzo è in anticipo; è già al ristorante Bella Blu ad aspettare il compaesano Nicola; devono chiarire un qualcosa tra di loro ma Vincenzo, sebbene sia andato prima per meditare, per preparasi il discorso, non ha voglia di pensarci: “Troverò le parole ‘in diretta’, appena lui sarà qua, inutile scervellarsi prima”.

Vincenzo, tipico ragazzo calabrese cresciuto un po’ in fretta: dimostra, infatti, qualche anno in più delle sue 34 primavere, forse anche a causa del suo lavoro in campagna; 1,68 in altezza per circa 80 chili di peso, capelli normali, occhi normali, capacità di dialogo normale benché diplomato. Insomma niente di eccezionale!

Il Bella Blu è un locale tranquillo, ben curato, discreto; si trova ad una trentina di chilometri dal suo paese, alla periferia della città capoluogo. Ha un bel parco giochi e Vincenzo c’era venuto qualche volta, ma negli anni passati, con la sua bella moglie Concetta, 28 anni, e i piccoli Giovanni, 7 anni, e Angela Maria, 5 anni.

Da qualche tempo però le cose tra lui e Concetta non andavano granchè bene.

Mentre era immerso nei suoi pensieri, Cenzo, come lo chiamano gli amici, torna alla realtà, grazie (o per colpa) all’intervento del cameriere: “Signore, prende qualcosa?”.

Il tempo di capire dov’era e risponde: “Non ancora grazie, aspetto un amico”.

“Possiamo permetterci di offrirle uno stuzzichino della casa a base di sardella?” insiste il ragazzo in camice bianco.

“Giovane – taglia corto Vincenzo – non riuscirei a mandar giù nemmeno acqua, grazie comunque”.

A questo punto il cameriere si arrende e continua il suo giro tra i pochi tavoli occupati.

Intanto sono già le 20,30 e manca poco perché arrivi Nicola.

Cenzo avrebbe voluto addirittura scriversi tutto il discorso da fare all’amico, battuta per battuta, magari già immaginando le risposte dell’altro…

Si mise così ad osservare gli altri ospiti del locale; in un angolino in fondo alla sala, notò una coppia: lui almeno cinquantenne e lei una ragazzina: “Avrà al massimo 20 anni” pensò tra sé.

Erano allungati sul tavolo uno vicino all’altra, con le mani nelle mani. Lui gliele accarezzava e lei rideva di gusto. Non sembrava una poco di buono ma di certo, era convinto Vincenzo, non poteva essere la compagna di quel “vecchio”. Camicia scollata e mini gonna di ordinanza. Ad un certo punto lei si alza e si siede nel posto alla destra dell’uomo, girata verso di lui; iniziano a baciarsi con discrezione ma dal suo punto di vista Vincenzo non può non notare che lui cerca con la mano di penetrare nell’intimità di lei che non fa una piega ma si ritrae tornando al posto frontale.

Vincendo cambia “quadro”: proprio vicino l’ingresso c’è una famiglia, praticamente come la sua, marito, moglie e due figli, un maschietto ed una femminuccia, forse un po’ più grandi dei suoi, ma la tipologia è simile.

Sembrano felici: in attesa delle prime pietanze stanno gustando lo stuzzichino offerto anche a lui; lei però imbocca il marito e la scena e un misto di tristezza e di gioia nell’animo di Vincenzo che ha un moto di rabbia susseguito da un accelerato battito di cuore e crampi nello stomaco.

Ma che succede a Vincenzo? Quali le cause di queste stranezze di sentimento?

Presto detto: lui si è innamorato, ricambiato, di Vittoria, procace moglie di Nicola. L’incontro, rimandato per troppo tempo, è stato organizzato per cercare di chiarire le cose con il suo migliore amico.

Ma fuori dal ristorante, in una macchina nascosta a chi arriva dal cancello principale, c’è già Nicola che sta lì da tempo, forse ancor prima che arrivasse Vincenzo.

Anche lui deve dire una cosa a Vincenzo e non sa proprio da dove iniziare ma si decide ad entrare.

Nicola, 30 anni, è un geometra molto stimato nel suo paese e in provincia, la moglie Vittoria, 33 anni, lavora alla scuola dell’infanzia di un paesino non molto distante dal loro; hanno un figlio, Marco, che frequenta la quinta elementare.

Vincenzo vede subito l’amico spingere la porta a vetro della Bella Blu e dirigersi verso il cameriere ma alzandosi lo chiama con discrezione.

“Ciao Ce’”, fa Nicola avvicinandosi all’amico in attesa.

“Ben venuto Nico’” risponde Vincenzo, cominciando ad assumere quella atteggiamento da colpevole per aver messo le corna all’amico.

Ma tra loro c’era un patto fin da piccoli, quello di raccontarsi tutto, nel bene e nel male, senza remore; questo, forse, andava un po’ oltre ma la situazione che si era creata non poteva continuare.

“Vince’” provò ad aprire il dialogo Nicola, per cercare di togliersi il suo di peso ed anticipare l’amico; certo Nicola non immaginava nulla della storia di sua moglie con il suo amicone Vincenzo e quindi si sentiva in colpa lui perché, strano ma vero, Nicola amava, anche lui ricambiato, Concetta, la giovane e bella moglie di Vincenzo!

Che confusione!

Ad un tavolo in un metro quadrato c’erano seduti due cornuti vicendevoli, amici per la pelle, nessuno dei quali si era accorto di nulla.

“No Nico’ aspetta, ho chiesto io di incontrarci, tocca a me parlare per primo, non so cosa tu abbia da dirmi, ma quello che serbo in petto ormai da 2 anni è troppo pesante. Tu sei il mio migliore amico, ne abbiamo passate tante insieme, ci siamo sempre raccontati tutto. Ma io ti ho nascosto una cosa che di certo non ti farà piacere ma ti prego, siamo in un locale pubblico, non avere reazioni azzardate, tutto si può chiarire da persone civili”.

Vincenzo tirò un sospiro, era riuscito a sbloccarsi. Di contro a Nicola  sembrò di cadere dalle nuvole:  “Ma di cosa starà parlando?” pensò.

Poi ritornando in sé: “Va bene Ce’ non farla tanto lunga, cosa cavolo mi devi dire? Mi hai rigato la macchina e non me ne sono accorto?”

Vincenzo non ride e credendo che forse il dente è meglio tirarlo subito: “Io e Vittoria ci amiamo”.

Nicola rimane di gelo ma non tanto per la notizia, lui la moglie non l’amava più da tempo, ma perché proprio non se l’aspettava e soprattutto non si era accorto di nulla.

Inoltre cominciò a pensare: “E ora che faccio? Se gli dico che anche io e sua moglie ci amiamo penserà che sto scherzando, ma d’altra parte è la verità; oddio che situazione assurda, sembra di essere a Beautiful!”

Un umorismo niente male per uno, per giunta calabrese, che ha appena scoperto di essere cornuto; ma il suo unico scopo ora, che in un certo senso si sente anche più libero, è poter gridare al mondo intero che ama Concetta.

Vincenzo notando che il suo amico non ha nessun tipo di reazione ma un leggero sorriso beffardo, quasi volendosi prostrare a lui, scusarsi chissà in quale modo riesce a dire: “Nicola non dici nulla?”

“Caro Vincenzo – quasi lo interruppe l’amico – tu, a questo punto, non mi crederai, ma non è difficile provarlo, ma la situazione che a breve sarà limpida anche a te ha dell’assurdo”.

Vincenzo non capisce muove la testa assumendo il ghigno di chi sta per dire: “Ma che cazzo dici?”

“Ebbene Ce’ anche io amo tua moglie e lei ama me!”.

Vincenzo si mette a ridere: “Ma a chi la vuoi dare a bere; ho capito, pensi che ti ho scherzato e vuoi ricambiare con la stessa moneta ma io non scherzavo, caro Nicola, io e Vittoria ci amiamo da 2 anni e su questo non ci piove”.

“Nessuna voglia di scherzare,  non mi sembra l’argomento adatto, io e Concetta ci amiamo ormai da quasi tre anni; si sentiva trascurata, tu sempre in quella maledetta terra (sentendosi per un attimo dalla parte dell’amico n.d.a.), così una mattina, venendo a casa tua per cercarti, abbiamo iniziato a parlare e sai come succede?”

Vincenzo rimane di sasso, la situazione da tragica rischia di sfiorare il ridicolo… nessuno dei due ha voglia di dire altro.

Rimangono seduti lì, in silenzio, mentre il cameriere avvicinandosi chiede: “Ristorante, pizzeria o un drink?”

ROSARIO RIZZUTO 

Tanti auguri e Racconto

Oggi è la giornata di Ogni Santi, per chi ci crede quindi tecnicamente, è l’onomastico di tutti. E allora tanti auguri a tutti e godetemi questa che, almeno qui a Scandale è una bellissima giornata.

Io stamattina mi sono alzato ptresto per scrivere il quinto racconto del Corso di Scrittura di Laura Lepri che tra l’altro, via mail, ieri mi ha sollecitato linvio dello stesso, che doveva avvenire entro ieri, per massimo entro domenica 12 novembre; sono risuiuto a completarlo anche se lo devo rileggere, spero di mandarlo entro domattina che sono di nuovo a casa: così avrò un pensiero in meno.

Intanto continua il mio buon momento mentale (fisicamente ci sono momenti che mi sento a terra come ieri a scuola che non sono proprio riuscito a rimane per il pomeriggio) così alla faccia di chi mi vuole male, il mio mese nero, grazie ad una Stella, è diventato il mio mese bianco e ormai ho superato anche i 15 metri sopra il cielo e continuo a salire.

Buona festa a tutti…

Ciao "bimbi" dove siete?

Cavolo, mi sono fregato tutto il tempo per il post precedente. Ma comunque volevo dire, fin da domenica,  ai miei colleghi del Corso di Scrittura tenuto da Laura Lepri nei giorni scorsi, CHE MI MANCATE TUTTI.

Fatevi vivi…

Avete comprato "Il Rosso e il Nero" di Stendhal?

Lo state leggendo?

Chi mi fa il riassunto ?

Un abbraccio forte a tutti e usate anche l’indirizzo di posta elettronica comune… per tenerci in contatto.

Conclusa la prima fase del corso di scrittura di Laura Lepri a Crotone. Arrivederci a fine novembre

Il gruppo di allievi del corso di scrittura creativa della Provincia di Crotone con Laura Lepri ed Ena Marchi presenti alla lezione di sabato 30 settembre 2006. (Foto fatta dall'agente di sorveglianza)

Tra un po’ di commmozione, saluti e abbracci e scambio di numeri ed E-mail, è finita ieri sera alle 21,00 circa nella sala Azzurra della Provincia di Crotone, la prima fase del Corso di Scrittura creativa organizzato dalla Provincia di Crotone è tenuto dalla bravissima Editor Laura Lepri.

Ieri seconda lezione con Ena Marchi della casa editrice Adelphi sullo scrittore francese Simenon autore, tra le altre cose, dei libri sull’ispettore Maigret, conclusioni tirate da Laura Lepri e appuntamento dato (senza prima dimenticare di assegnare i compiti per casa!) per fine novembre per la settimana conclusiva del corso.

Per fine ottobre bisognerà preparare un testo di circa 5.400 carattere in cui ci sono due persone, tra le quali il primo aspetta l’altro che però non può arrivare prima di 2.700 battute e cioè deve arrivare a metà racconto. Visti i 4 testi preparati in due settimane, in un mese speriamo di riuscire a fare questo nuovo testo.

Poi dalla fervida mente della Professoressa Roberta Vuozzo è partita l’idea di non perdere questo “patrimonio” creatosi in queste due settimane e di continuare a vederci almeno una volta al mese per discutere su di un libro letto precedentemente; così sono stati raccolti i dati di tutti i presenti nella serata di ieri ed è stato proposto il libro “Il rosso e il nero” di Stendhal.

Speriamo che l’iniziativa vada in porto.

Da parte mia un grazie a tutti per l’amicizia vera (salvo rarissime eccezioni) dimostratami dai miei colleghi, ai sorrisi stupendi, oltre che di Laura Lepri, di Consuelo Ruggiero, di Raffaella Proietto, di Ginetta Rotundo, della dolcissima Emanuela Scicchitano, di Roberta Vuozzo, di Katia Ciliberto e Terry Rechici, di Rachele Via, di Silvana Marra, di R. C. (modificato in data 01.10.2012 perchè la suddetta si vede brutta nella foto), della mammina Candida De Marco e di Caterina Librandi, di Michele d’Ignazio, di Salvatore Ventura e di tutti gli altri che per mancanza di tempo e di momenti di pausa non c’è stato il tempo di conoscere bene e di apprezzarne le qualità.

Un grazie infinito alla stupenda (salvo rare eccezioni) Laura Lepri, e ai docenti ospiti: Frederick Whyte, Nicola Merola ed Ena Marchi e anche (nonostante mia stia leggermente sulle palle) al Presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale, che ha avuto l’idea, la volontà e l’ostinazione di organizzare questo corso che pare avrà un seguito anche il prossimo anno, sia per nuovi iscritti che per noi che abbiamo frequentato questa prima edizione.

Questo l’elenco (forse leggermente incompleto perchè non sono riuscito a  capire quanti siano stati gli iscritti effettivi) degli allievi che hanno seguito questa prima fase del corso di scrittura: Rosario Aiello, Rossana Caccavo, Carmela Calabretta, Giacinto (Massimo) Carvelli, Liliana Casciaro, Katia Cilberto, Michele D’Ignazio, Candida De Marco, Francesco De Sole, Natalia Ferrara, Caterina Librandi, Silvana Marra,   Luigi Monaco, Alexis Paparo, Raffaella Proietto, Teresa Cristina Rechici,    Rosario Rizzuto,  Ginetta Rotondo,  Consuelo Ruggiero,  Emanuela Scicchitano, Salvatore Ventura, Rachele Via, Giovanna Vinci, Anna Violante, Roberta Vuozzo, Ornella Zito.

GRAZIE A TUTTI E FATEVI SENTIRE, non dimenticatevi del vostro capoclasse…

I Ragazzi della Laura Lepri... (Foto Rosario Rizzuto)