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30 agosto 2009

Stamane quando mi sono alzato, alle 05,30, era ancora buio, non come a metà luglio quando tornando dalla Germania, alla stessa ora albeggiava su Roseto Capo Spulico.

Sono bello carico stamattina dopo alcune ore di sonno, finalmente dopo almeno due notti di quasi totale veglia!!!

Chissà che domenica sarà?!

Piena di brividi sicuramente, con Niki nel cuore certamente.

Avevo tolto la tendina che ho davanti stamane, per vedere l’alba, bella, e che ho anche fotografato (ma ora mi scoccio a collegare la macchina fotografica e postarla), bella anche la giornata: non si vede una nuvola nemmeno a pagarla.

Per molti sarà l’ultima giornata al mare, quasi quasi potrei andarci anche io, e poi, in serata, grigliata alla Bella Blu con quelli dell’Us Scandale.
Vedremo…

Quest’anno manco un’alba al mare; ma tanto mica l’estate è finita?!
Mica iniziare a lavorare (finalmente!!!), martedì, significa che non debba più andare al mare…
Soprattutto ora che non ho più la zavorra di quella che non mi ascolta (ma tranquilla Terè che entro domani sera farà le sue solite moine cercando di far pace!!!, anche perchè sennò martedì chi l’accompagna a lavoro?!)
Anche perchè se decidessi di fare l’addetto stampa del concorso "Una Ragazza per il Cinema, Moda e Fotogenia" me ne dovrei andare dall’08 al 13 settembre a   Capo Piccolo dove si terranno le finali nazionali.
Mi era stato chiesto a fine Luglio se volevo ricoprire tale ruolo, ma senza alcun accordo preciso; appena ho provato a chiedere se era prevista una retribuzione, non si è fatto sentire più alcuno .

Il sole che poi alzandosi ha iniziato ad accecarmi costringendomi a rimettere la tendina, non prima di avermi appuntato la seguente frase (chissà!!! potrà sempre essere utile in futuro, anzi io sono sicuro che lo sarà certamente) arrivata così come tante altre: "Mi carico a sole e Rino, come dice Lorenzo: ‘Tutta la droga del mondo non vale un grammo della mia adrenalina’ ".

Vi lascio con un bel articolo da Libero sulle dolci parole da dire al nostro Amore, lo trovate qui.

Ciao, baciate la vita (copyright: http://www.lecalzesopraglistivali.splinder.com/).

Che succede alle bambine di oggi?

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Principesse dannate

Bambine e cubiste. Regine in discoteca ma spinte dal branco a gare di sesso orale nei bagni. Ammaliatrici di ragazzini di cui i genitori sembrano non sapere nulla. Che succede alle bambine di oggi?


Escono di casa vestite come delle brave ragazze. Ai genitori, ammesso che ci siano e stiano a sentirle, dicono semplicemente che vanno al cinema, a fare una giro in centro o a casa di amiche. Invece le amiche le incontrano fuori dalle discoteche aperte "per soli adolescenti" il sabato pomeriggio. E qui le risucchia un buco nero, nel quale ultimamente sono state puntate sempre più luci. E la vista non è stata affatto consolante.

È quella di un mondo sordido e peccaminoso, intriso di sesso, alcol e droga, corpi acerbi e ambizioni fin troppo mature. È la realtà, ignota o ignorata, dei ragazzini di casa nostra. Anzi, delle ragazzine, mediamente dai 13 ai 16 anni, vere regine del gioco. Sono loro il jolly in mano a chi organizza il circo discotecaro: avere quelle più carine è garanzia di code di maschi davanti ai locali, metterle su un cubo costa poco (30/40 euro a pomeriggio) e assicura calca sulla pista e consumazioni a go go, girare la testa dall’altra parte quando esagerano è una proficua distrazione.


Sì, perché come dimostrano i servizi dei tg, le indagini di registi e le inchieste dei giornali, queste poco più che ragazzine, per il branco, la popolarità e qualche spicciolo, sono pronte a tutto. Lo scrive Marida Lombardo Pijola, giornalista del Messaggero, nel suo Ho dodici anni, faccio la cubista. Mi chiamano Principessa, libro choc dell’anno scorso che tolse il velo da un mondo di "principesse del pomeriggio", che "ballano su grandi cubi, mimando le pose oscene della lap dance. Ballano davanti agli occhi di altri coetanei dagli sguardi voraci con in mano cellulari pronti a carpire foto e filmini". "Innocenti" pomeriggi a base di scambi sessuali a pagamento, droga, bullismo violento, bande organizzate in strutture rigidamente piramidali.

Un incubo dai risvolti ancora peggiori. Quelli che mostra il film Albakiara di Stefano Salvati con Raz Degan, muovendosi tra partite di cocaina e gare di sesso orale nei bagni dei locali. Pura fantasia? Niente affatto, conferma tutto il regista Marco Pozzi, che ai ragazzini che vanno in discoteca il sabato ha fatto decine di interviste filmate. Ne emerge un panorama scioccante di sfide tra le ragazze a chi indossa la mise più spinta e provocante (a dispetto di un corpo spesso immaturo), ma soprattutto a pratica più fellatio possibili a sconosciuti nei bagni dei locali all’unico scopo di sentirsi accettate dal gruppo: "È il rovesciamento delle dinamiche di potere sessuale - ha detto il regista in un’intervista al Giornale -: non voglio nemmeno sapere chi sei, ti prendo, ti do quello che il frequentatore delle discoteche cerca dalle ragazze, ma con te non scambierò mai neanche un monosillabo. È un modo di aderire a un sogno maschile, avendo però il completo controllo della situazione". Anche se "è il farsi del male che dà valore alla prova". I genitori? Assenti. Gli adulti? Colpevolmente conniventi. Inevitabile che ragazzini e ragazzine sprofondino in questo baratro.

(Fonte: Libero News)