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'Polvere di Stelle': la cultura scandalese in piazza: successo di pubblico!

SCANDALE - Sta crescendo Scandale o sono le manifestazioni organizzate dalla Pro Loco che sono sempre un successo?
 

Piazza San Francesco col pienone. Era successo poche volte per manifestazioni di tipo culturale. Foto Rosario Rizzuto


Tanta gente in piazza San Francesco per una manifestazione culturale si era vista poche volte; certo la presenza, nel programma di “Polvere di Stelle”, manifestazione inserita nel programma “Scandale sotto le stelle”, della commedia recitata dai ragazzi della terza media ha contribuito ad attirare nella suggestiva piazza, dove furono girate alcune scene del film “Il Brigante”, molti parenti dei giovani attori ma ciò non toglie nulla al fatto che si sia trattato di una bella e riuscita serata.
 
Una serata condita da tanti momenti e che è girata intorno alla rappresentazione della commedia teatrale “A famigghia difittusa” (già proposta dai ragazzi presso la scuola media al termine dell’anno scolastico e riproposta per gli emigrati presenti in paese e non solo), una recita tutta da ridere ma con un significato profondo, quello della disabilità. Speriamo che ai presenti, oltre che le battute, sia rimasta anche qualche altra cosa, che sia penetrata nelle loro ossa la morale che hanno voluto lanciare i nostri ragazzi dal palchetto di piazza San Francesco.
 La poetessa di Scandale Domenica Bomparola dopo la lettura delle sue poesie. Foto Rosario Rizzuto
Ad inizio manifestazione, dopo il classico ritardo (le manifestazioni sono in preogramma alle 21,00 ma non si inzia mai prima delle 21,30!) dovuto al fuso orario degli scandalesi come ci ha spiegato Michele Lettieri (“A Scandale le 09,00 sono le 10,00, 16,00 sono le 17,00 e le 21,00 le 22,00”), la bella presentatrice della serata Valentina Barretta ha dato il via al tutto presentando lo scrittore scandalese Pasquale Minniti scomparso di recente. Sono stati letti due brani tratti dai suoi libri ed è stata consegnata una targa, dalla consigliera comunale Maria Luisa Artese, alla mamma, tra l’emozione di chi ha voluto bene allo sfortunato ed incompreso scrittore di “Dritti, repressi, scontenti ed accontentati”.
 
Quindi spazio alla bella poesia della giovane poetessa locale Domenica Bomparola: Alessia Barretta e Teresa Scalise hanno letto due suoi testi ("Brividi", "Figlio della guerra") e la piazza, chi non la conosceva, si è immersa nel fascino, nella capacità descrittiva di questa dolce ragazza con grande facilità di scrittura, in versi, in prosa, in dialetto; una scena, un’immagine e basta che ci sia un pezzo di carta ed una penna che Domenica mette giù i suoi versi, mai banali, sempre profondi.
 Gli attori scandalesi in una foto di gruppo. Foto Rosario Rizzuto
In scena sono quindi entrati gli attori de “La famigghia difittusa” e sono cominciate le risate a scena aperta della tanta gente presente, tra i commenti, unanimi, sulla bravura dei giovani attori scandalesi. Dopo il primo atto, il palcoscenico si è aperto con la presenza di alcune persone: sono stati letti con il sottofondo della musica di Dario Coriale (che è stata la colonna sonora di tutta la serata), da rappresentanti della Pro Loco o dai parenti dei scrittori scandalesi, alcuni testi di altri scrittori e poeti di Scandale: Dario Coriale, Nicola Paparo, Iginio Carvelli, Luigi Demme, Totò Audia, Antonio Franco e Domenica Assunta Ierardi che ha letto un suo testo dedicato a Luigi Scalise.
 
E’ seguito un altro momento clou della manifestazione ossia la consegna della prima edizione  del Premio Leonia, iniziativa istituita per l’occasione dalla Pro Loco di Scandale che si spera abbia vita lunga. Nessun dubbio che per questa prima volta il premio andasse a Luigi (Gino) Scalise, scrittore e poeta scandalese già sindaco di Scandale per un breve periodo nonché presidente dell’Azione Cattolica tanto che, come ha detto la presidentessa della Pro Loco, Teresa De Paola (che ha ritirato il premio essendo lui impossibilitato), Gino è il presidente per antonomasia di Scandale.
La targa è stata consegnata dal vice sindaco Lucio De Biase.
La mamma dello scrittore Pasquale Minniti stringe la targa ricevuta per il figlio. Foto Rosario Rizzuto 
La scena, dunque, è tornata agli attori locali per il secondo atto della commedia che ha fatto concludere la serata tra le risate generali e, speriamo, tra le riflessioni, se non di tutti, almeno dei più sensibili ed attenti.

Le foto della serata di Rosario Rizzuto cliccando qui.
 

[Rosario Rizzuto]

Addio Pasquale Minniti, scrittore incompreso!!!

Domenica è lì, vicino la bara di Pasquale, e non riesce a trattenere le lacrime.
Piange, come la figlia di Pasquale, Francesca, arrivata dal Molise dove vive, e come la mamma di Pasquale. Un dolore, forse, più forte di quello di alcuni parenti.

Perché, diciamocela tutta, a chi interessava davvero di Pasquale Minniti, lo scrittore e giornalista scandalese morto in ospedale a Crotone nella serata di giovedì 21 aprile, vigilia del Venerdì Santo?
Domenica aveva conosciuto lo scrittore scandalese da poco e per lui aveva scritto al computer la seconda parte del suo ultimo libro da poco terminato, “Ritorno alla Terra”, quasi un presentimento, anche se nel testo di Pasquale il riferimento è ad altre cose.

Abbiamo chiesto a Domenica Bomparola, che si diletta anche lei a scrivere, un ricordo di Pasquale, eccolo: “Ricordo l'ultima volta che ti ho telefonato: eri in ospedale; con la voce affannata mi dicesti di essere felice di sentirmi; eri felice che qualcuno si fosse "ricordato di te"… <<Adesso mi curano e poi finalmente vediamo di pubblicare il libro… una delle prime copie sarà per te…>>. Queste le ultime parole che mi hai detto. Avevi promesso di ritornare… ed io ti avevo creduto. Non ce l'hai fatta. Eri un sognatore, un sognatore con i piedi nel cemento. Così mi piaceva definirti. Adesso ci guardi da lassù… Con la certezza che il cielo ti darà la felicità che questa terra ti ha negato”.

Eh già, una vita piena di sofferenza quella di Pasquale, con una sola gioia oltre i libri, la sua bella figlia Francesca, timida e posata, che si è trattenuta a Scandale qualche giorno forse per conoscere meglio il paese del suo papà, dove, forse, a differenza dello stesso papà o, incosciamente per farsi perdonare qualcosa, è stata accolta da tutti con molto affetto.
Invece rivedo Pasquale, che era nato a Scandale il 5 ottobre del 1946, nei suoi abiti trasandati, lo rivedo in macchina, nella sua macchina sgarrupata, che scrive, vicino al campo sportivo, sotto un ponte a Corazzo (“L'ho conosciuto a Corazzo era fermo sotto il ponte e mi disse: <<Sto scrivendo un libro bellissimo>> hanno scritto su Facebook).
Voleva vivere di scrittura, senza vincoli (non si era mai scritto all’Albo dei giornalisti nonostante la collaborazione per anni con la rivita Cronache Italiane di Salerno e con altri giornali) e fino a 65 anni c’è riusciuto anche se a modo suo.

Lo scrittore scandalese Pasquale Minniti scomparso il 21 Aprile 2011. Foto Iginio Pingitore


Scrivi, non parlare ma scrivi, lascia un segno, un ricordo di te.
Nessuno potrà cancellarti perchè hai lasciato un segno, uno scarabocchio. Non importa se hai scritto bene o male, quel che importa è scrivere, comunicare, trasmettere agli altri il tuo pensiero che, forte, indelebile, farà ricordare a tutti quello che sei stato e magari quello che non sei riuscito a diventare. Preferisco rimanere senza scarpe ma avere in tasca una penna e due fogli; si può camminare anche solo con la penna, anzi, molte volte con questa puoi fare viaggi lunghissimi che ti danno la possibilità di scoprire il mondo e le persone che vivono la vita. Io vivo, io scrivo.
Queste parole le ricordo bene; mi sembra di averle ascoltate ieri, eppure son passati tanti anni. La sua semplicità e il suo sorriso sofferente mi hanno sempre commosso.
Lo ricorderò con affetto e soprattutto volentieri. Cia Pasquale.
A qualche mio compaesano vorrei ricordare che un uomo non si giudica dal vestito, nè dalla macchina che guida!” Lo ricorda così, in uno dei commenti apparsi sui vari blog e siti nei quali si parla della morte di Pasquale, l’avvocato di origini scandalesi Salvatore Coniglio”.

Già scrivi! come faceva lui. Tanto, sempre.
La figlia Francesca, incontrata in questi giorni, ci ha parlato di molti manoscritti ai quali vorrebbe dare vita e che siamo certi vita avranno, a partire dall’ultimo romanzo, quel “Ritorno alla Terra” appena finito di scrivere e per il quale la giunta comunale aveva già deliberato, per contribuire alla pubblicazione, l’acquisto di una certa quantiutà di copie. Sarebbe cosa buona e giusta che, ora, scomparso Pasquale, l’amministrazione Brescia o quella che verrà si prenda in carico il testo di Pasquale e lo pubblichi. Vedremo.
Pasquale solo da alcuni anni stava con più stabilità a Scandale, per anni ha vissuto in Campania, forse anche in Molise e pare abbia avuto una vita molto avventurosa; almeno, così ci racconta il Blog di Gino Santoro (http://storiadiscandale.blogspot.com), altro scrittore con origini nel paese collinare crotonese: “Scandalese impegnato culturalmente, Pasquale è stato per molti anni assente dal paese: ha vissuto per lunghi periodi in Campania dove collaborava con molti Quotidiani. Una vita molto movimentata la sua, anche perché, come tanti altri ragazzi cresciuti negli anni Sessanta, ha avuto un’infanzia non tutta rose e fiori.
Persona molto riservata, ha conosciuto negli anni passati la sofferenza del carcere. Fra le altre cose, molti anni fa mi ha confidato di aver condiviso, per un breve periodo, la cella con il capo storico delle Brigate Rosse, Renato Curcio. Su Pasquale circolavano in passato molti aneddoti. Per esempio si racconta che, probabilmente per uno scherzo, una volta si vestì da ferroviere e si mise a controllare i biglietti sul treno Roma – Reggio Calabria. Comunque, a prescindere dalle molte avventure che ha avuto, io lo ricordo sempre come una persona intelligente e piena di umanità”.

Fa quasi sorridere immaginare Pasquale vestito da ferroviere, ennesima dimostrazione che a Scandale non è stato capito molto oppure ha fatto di tutto per non essere capito per primo dal sottoscritto.
La morte di Pasquale, improvvisa, inaspettata, testimonia, ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che le cose non vanno rimandate perché potrebbe non esserci un domani.
Dicevamo dei vari siti che parlano della sua scomparsa, dopo essergli stati vicini, almeno questi, anche quando era in vita, lo ricorda sul suo blog (
http://scandale.splinder.com) anche Franco Demme, ex presidente della Pro Loco di Scandale: “Non è facile parlare di Pasquale Minniti e della sua vita. Pasquale aveva scelto di vivere come è vissuto: antitetico a tutto ed a tutti, anticonformista, anticapitalista, antiborghese, antipolitico, anticlericale, però amante del suo Sud e del suo paese, portavoce di quei valori e di quegli ideali per la quale ha speso tutta la sua vita .

Nella prefazione di  uno dei suoi libri ha scritto: a partire dagli anni ‘60 a Scandale ci sono stato poco. Ma Scandale è il mio paese. E del mio paese non ho dimenticato niente e nessuno. Ci sono venuto spesso… e ne ho sempre seguito le vicende umane, culturali, sociali politiche e religiose
E’ vissuto così Pasquale con un atteggiamento e uno stile personale di vita che lo ha fatto distinguere dal convenzionale e di conseguenza da ogni possibilità di massificazione, difendendo sempre  il diritto di assomigliare solo a se stesso”.
Pasquale non era uno che le mandava a dire.

Nell’introduzione a due suoi romanzi (“Pianeta Rosso, Sole Nero” e “Il Tetto” pubblicati insieme nel 1985), scrive: “Pubblico questi due romanzi a mie spese e con grossi sacrifici, per mancanza di validi riferimenti editoriali. Da una parte c’è la “piccola editoria” che è decisamente poco affidabile. Dall’altro lato c’è la “grossa editoria” che però non sembra bene inserita nei processi culturali del nostro tempo e che al contrario utilizza le sue immense risorse economiche ed intelletuali per pubblicare i prodotti propinati dai mass-media. In altre parole, per farsi prendere in considerazione, bisognerebbe entrare in certi “giri”, chiedere favori importanti e con ciò perdere ovviamente la libertà di esprimersi. Cosa che io non sono proprio disposto a fare”.
E sembra di vedere Rino Gaetano in questa frase e sarebbe bastato solo questo per fare anche di Pasquale un mito, ma forse ha sbagliato epoca, o magari le sue opere saranno riscoperte ora che non c’è più come, in parte, è successo con Rino Gaetano.

Pasquale Minniti ha pubblicato: “Dritti, repressi, scontenti e accontentati”, Città di Castello, 1975. “Non ammazzare”, Chiaravalle Centrale, 1978. “Pianeta Rosso Sole Nero”; Piedimonte Matese, 1985. “Il Tetto”, Piedimonte Matese, 1985. “Est-Ovest: prima e seconda parte”, Bellona, 1989. “L’alto commissario”, Bellona, 1991. “La rabbia degli impotenti”, Salerno, E.C.I., 1993. “Un prete di campagna” (pubblicato in due versioni e con tipi di stampe diverse, Salerno, Edizioni Cronache Italiane, 1996. “Leoni in gabbia”, Edizioni Marra Salerno, 1997. “Ritorno alla terra. Anno 2015: capolinea del capitalismo” (né è stata pubblicata in proprio dallo scrittore la prima parte tempo fa sotto forma di ciclostilato).
In Leoni in Gabbia Pasquale introduce la pubblicità sui romanzi.
Lui stesso scrive nelle note dell'autore: "La pubblicità sui romanzi, che io sappia, sinora non è stata mai fatta. Penso di essere il primo a farla… ma non sarò sicuramente l'ultimo. Perchè? Perchè costa poco. Perchè può arrivare e fermarsi dappertutto. Perchè può essere sufficiente farla (e pagarla) una sola volta per tramandarla nel tempo, forse nei secoli. Come sappiamo, i romanzi si conservano, non si buttano".

La copertina del ciclostilato del libro "Ritorno alla Terra" di Pasquale Minniti.


Pasquale Minniti, poi, ha scritto molte cronache e recensioni sui più sconosciuti paesini della nostra bella italiana nei quali si trasferiva per alcuni giorni raccontandone le più nascoste sfumature.
E, dopo tutto questo, è bastata una malattia, e in pochi giorni si è portata via per sempre Pasquale, che nella giornata di Venerdì Santo dopo una benedizione in chiesa (in questa giornata non si possono celebrare messe) durante la quale c’è stato un bel ricordo di Don Antonio Buccarelli e un pensiero commosso e pieno di rammarico di Maria Paparo, è stato accompagnato da amici e parenti presso il cimitero di Scandale dove, almeno qui, si spera, possa riposare in pace!
Pasquale non c’è più ma mi piace pensare che egli, la sua anima, abbia raggiunto il suo amico Totò Audia lì nel cielo ed insieme stiano continuado a scrivere, come piaceva a loro, con un occhio vigile su Scandale, la loro Scandale!

[Rosario Rizzuto]

Torna alla casa del padre e da Totò Audia lo scrittore scandalese Pasquale Minniti. Ciao Pasquale!!!

Un titolo, una foto, un brivido, lacrime.
Nessuno per sfogarmi, vista l'ora, un dolore solo mio…
Ho appena scoperto,
sul Blog Pingitore, della morte dello scrittore e giornalista scandalese Pasquale Minniti.
Avrebbe compiuto solo 65 anni il prossimo 05 ottobre!
Lo scrittore Scandalese Pasquale Minniti in una foto tratta dal sito di Musica x sempre

L'ho incontrato poche settimane fa e mi aveva parlato del suo libro appena concluso come aveva fatto altre volte.
Ci dovevamo vedere uno di questi giorni, ma Pasquale non era uno che ti veniva a cercare.
Forse avrei dovuto farlo io…

Alla prima occasione, comunque, era riusciuto, in seno alla Giunta Comunale, a far deliberare l'acquisto di un certo numero di copie di questa ultima fatica di Pasquale al quale aveva dato il titolo di "Ritorno alla Terra".

Avevo poi saputo da una mia amica che Pasquale era ricoverato in ospedale ma quando l'ho chiamato stava riposando e sono riusciuto a parlare solo con la figlia Francesca ma non avevo intuito fosse così grave!

Ora Pasquale non c'è più e lo scopro in questa notte che, improvvisamente, diventa rigida e fredda.

Pasquale lo conoscevamo tutti, anche se per molti anni ha vissuto lontano da Scandale; era (o era stato) giornalista per "Cronache Italiane" anche se non si era mai iscritto all'Albo dei Giornalisti".

"Non voglio legali e non devo dar conto ad alcuno" mi disse più o meno una volta quando gli chiesi il perchè.

Lui scriveva e basta…

Famoso un suo testo, pubblicato su Cronache Italiane in cui, con forza e veemenza si scagliava, anche con male parole, contro colui che aveva rubato a Scandale, portandola a San Mauro Marchesato, la centralità delle Poste nonostante fosse evidente anche ad un bambino che il centro dell'aureola postale era logico fosse istituito a Scandale.

Ma Pasquale ha scritto anche molti libri.

Alle 04,11, da due ore che scrivo, e dopo tale notizie non ho la forza nè la voglia di andare ad aggiornarmi o controllare nella mia biblioteca dove ci sono alcune delle opere di Pasquale, ma comunque riporto quello che ha scritto stanotte, anzi poco fa, Gino Pingitore: "Dritti Repressi Scontenti e Accontentati - Slam Città di Castello – 1975 – Romanzo – Storie di mafie paesane;

Non ammazzare - Edizioni Effe Emme – 1978 – Romanzo – La mafia calabrese e le sue collusioni col potere, in un intrecciodal ritmo serrato in cui agiscono personaggi reali e figure dalla personalità e dai connotati immaginari, tutti inseriti in un contestodi umanità, passioni e interessi che oggi è cronaca e domani sarà storia;
La copertina della versione dattiloscritta di Ritorno alla Terra.
Pianeta Rosso e Sole Nero - Stampa Sud – 1985 – È la sintesidi una lunga analisi politica rivolta al nostro secolo e simboleggia l'impossibilità dell'uomo contemporaneo a realizzare il Comunismo mondiale – Una domanda finale: "che senso ha dunque il terrorismo?";

Il tetto - Stampa sud – 1985 – Tenta una rispostaa questa domanda: "La nostra società politica cosa sta facendo di importante per salvarci dal pericolo delle esplosioni atomiche?";

Est Ovest -1988 – stampato in proprio – Romanzo – ispirato e proiettato nella storia della guerra fredda;

L'alto commissario - Santabarbara editore – 1990 – Romanzo su mafia e giustizia;

La Rabbia degli impotenti - Edizioni cronache italiane – 1992 – Romanzo – storie di mafie;

Un prete di campagna (Don Renato Cosentini) – Edizione cronache Italiane (pubblicato in due versioni e con tipi di stampe diverse, nota mia)

L’ultimo è intitolato "Ritorno alla Terra" che ha terminato pochi giorni prima di ammalarsi.
In questo libro racconta il mondo dopo la sconfitta del comunismo che si preparerà alla caduta definitiva del capitalismo e poi il ritorno obbligato dell' uomo alla terra, all’agricoltura locale per combattere la denutrizione di milioni di persone nel mondo
Pasquale era convinto che tutto questo sarebbe accaduto  nel giro di pochissimo tempo, perché oramai gran parte della popolazione vive già in misere condizioni : quanti  bambini muoiono di  fame di fronte ad una  globalizzazione senza regole, che tutt’ora spopola  le campagne, aprendo al latifondo e alla coltura solo per l’esportazione, togliendo  fondamentali risorse alla popolazione
".

Poi c'è anche Leoni in Gabbia – Prima Parte – Marzo 1997 – Edizioni Marra Salerno nel quale Pasquale introduce la pubblicità sui romanzi.
Lui stesso scrive nelle note dell'autore: "La pubblicità sui romanzi, che io sappia, sinora non è stata mai fatta. Penso di essere il primo a farla… ma non sarò sicuramente l'ultimo. Perchè? Perchè costa poco. Perchè può arrivare e fermarsi dappertutto. Perchè può essere sufficiente farla (e pagarla) una sola volta per tramandarla nel tempo, forse nei secoli. Come sappiamo, i romanzi si conservano, non si buttano".

Pasquale Minniti, poi, ha scritto molte cronache e recensioni sui più sconosciuti paesini della nostra bella italiana nei quali si trasferiva per alcuni giorni raccontandone le più nascoste sfumature.

E chiudo gli occhi e lo rivedo lì, sulla salita della Cittadella dello Sport, o vicino al campo, nella sua macchina, a scrivere, rigorosamente a mano. Pasquale forse non ha mai acceso un computer in vita sua ma c'era chi lo faceva per lui, e con piacere, riportando in forma digitale i suoi scritti a mano.

Il "contributo" stanziato in Giunta non credo possa bastare per la pubblicazione totale del nuovo libro di Pasquale e non credo di avere il tempo, vista la scadenza del mio mandato a breve anzi a brevissimo se deciderò, entro domenica, di dimettermi dopo quello che è successo ieri durante la scelta degli scrutatori per le prossime elezioni comunali che va a sommarsi con tutto quando successo nei giorni precedenti e per tutto il mio mandato sia assessoriale e consigliare, ma le cose si possono fare in tanti modi e quindi, se non ci penserà la famiglia, farò di tutto per dare alle stampe il nuovo libro di Pasquale Minniti.

Mi piace pensare che Pasquale abbia raggiunto il suo amico Totò Audia lì nel cielo ed insieme possano continuare a scrivere per l'eternità come piaceva a loro.

A me, invece, con amarezza e rabbia per quello che poteva essere e non è stato, non mi resta che chiudere così come ho commentato sul Blog Pingitore: "Ciao Pasquale ancora una volta non ho fatto in tempo e te ne chiedo scusa. Spero che in mezzo a chi ti merita avrai la serenità che, forse, ti è mancata sulla terra!
Un forte abbraccio…".

I funerali di Pasquale, che in  questo momento (sto aggiornando il post alle 10,14) è ancora in ospedale, quasi sicuramente, si terranno oggi alle 16,00 a Scandale.