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Elisa Forgianni poetessa di Roccabernarda… S c r i v e r e. . .

Ci sono belle persone in rete, si fanno incontri che ti lasciano senza fiato e ti fanno riflettere; incontri ragazze, quasi bambine, che fanno a gara, in quanto a maturità, anche con 50enni… certo incontri anche il contrario, ma questo ora non ci interessa…

Da qualche giorno ho avuto il piacere di incontrare un’altra folle come me, una che magari, invece di andare in discoteca, preferisce isolarsi, prendere la penna e scrivere, e ce ne vuole a 19 anni di coraggio…

La poetessa di Roccabernarda Elisa Forgianni. Foto da FacebookUna diversa, di quelle che mi piacciono e mi danno i brividi, come brividi ed emozioni forti mi ha dato questo suo testo che segue…

Lei è Elisa Forgianni, scrive poesie e farà molta strada…

Questo è uno dei suoi pochi testi scritto in prosa…

“Tra il silenzio della notte, ed un buio interrotto solo dalla luce di una bajour, la mia penna scivola su questo foglio.

Avverto i brividi percorrermi leggermente la schiena, e la consapevolezza di essere viva mi avvolge completamente.

Scrivere, il solo modo che ho per raccontarmi.

L’unico mezzo per sentirmi bene, che diventa l’unico fine per cui lo faccio.

Sono io, che approfitto del silenzio della notte, mentre tutti dormono, per assaporare interamente sensazioni che nel trambusto del giorno non percepisco.

Per restare da sola col mio ego, e scoprire che qualcosa ancora mi emoziona.

Scrivendo, percorrendo strade infinite nella mia mente, mi spoglio dell’effimero e trattengo in me l’essenza delle cose.

Il resto rimane solo a farmi da sfondo in un momento di pura serenità.

Diventa vano tutto ciò che mi circonda, mi nutro di immaginazione evadendo dalla realtà.

Resto sveglia, eppure riesco a vedere orizzonti lontani, inimmaginabili, esistenti solo nel mio cuore.

Vedo davanti ai miei occhi distese infinite di sogni, contando ogni passo che manca a raggiungerli.

La penna è la mia sola amica, quando le stelle riflettono il mio volto sui vetri di un balcone chiuso. Cresce la mia serenità, un vuoto profondo dentro me si colma di inchiostro.

Le parole scorrono velocemente, sono irraggiungibili, seguono la scia di mille emozioni”. 

ELISA

Pagherai per le sue lacrime…

Pagherai le sue lacrime
ah se le pagherai…
tu che pretendi e non dai
tu che comandi e non fai…
pagherai… pagherai…

Dio guarda l'umile
ed ascolta la Sua voce,
Dio protegge il represso
e manda l'oppressore nella fossa…

Pagherai, ah se pagherai…
quando pretendi il lavoro
e non paghi…
quando fai firmare una busta
e dai un'altra paga…
ah se pagherai…
quando schiavizzi
e non dai i diritti…
quando maltratti e colpevolizzi
quando non rispetti le persone..
quando fai lavorare senza protezioni…

Dio guarda l'umile
ed ascolta la Sua voce,
Dio protegge il represso
e manda l'oppressore nella fossa…

Pagherai… quando non paghi per Natale
ma non ti risparmi nel fare i regali
alle tue donne, alle tue puttane…
ai tuoi uomini, ai tuoi puttani…
pagherai quando non dai il giusto
quando non rispetti, quando sfrutti!!!
Pagherai, ah se pagherai…
Dio ascolta la voce dell'oppresso
Dio vede e sente… SEMPRE!!!
Dio è sempre lo stesso…

La poetessa Domenica Bomparola e le sue poesie

Qualche giorno fa sul suo profilo Facebook, citando il giornalista e scrittore Tiziano Terzani, ha scritto: “Finirai per trovarla la via… se prima hai il coraggio di perderti”.

La poetessa di Scandale, Domenica Bomparola in un suo autoscatto

Già perdersi come fa lei quando, foglio e penna alla mano, inizia a scrivere qualche verso su qualcosa che l’ha colpita. Domenica 23 ottobre sera, sempre su Facebook, ha salutato Marco Simoncelli, lo sfortunato motociclista morto in gara la mattina, a modo suo: “Chi muore giovane è più caro a Dio. Ciao Sic :( ”. Con l’emoticon triste che fa tanta tenerezza! E crediamo che a lei gli abbia poco importato se un amico le ha risposto: “Chi muore giovane è solo sfigato”.
 
Stiamo parlando della poetessa di Scandale, come ormai da qualche mese (anche se lei scrive da sempre) è stata riconosciuta da molti, Domenica Bomparola.
E siamo certi che la bella scrittrice scandalese troverà la sua via visti gli svariati interessi e le numerose cose che fa o cerca di fare.
Ha compiuto 30 anni lo scorso 4 settembre ma per lei gli esami non finiscono mai, non finisce mai di studiare, di imparare, spinta da un innato istinto a migliorarsi!
 
L’avevamo lasciata ad agosto in piazza San Francesco quando, durante la manifestazione della Pro Loco di Scandale “Polvere di Stelle”, le è stato dedicato uno spazio.
In quella occasione avevamo scritto: “Quindi spazio alla bella poesia della giovane poetessa locale Domenica Bomparola: Alessia Barretta e Teresa Scalise hanno letto due suoi testi (Brividi, Figlio della guerra) e la piazza, chi non la conosceva, si è immersa nel fascino, nella capacità descrittiva di questa dolce ragazza con grande facilità di scrittura, in versi, in prosa, in dialetto; una scena, un’immagine e basta che ci sia un pezzo di carta ed una penna che Domenica mette giù i suoi versi, mai banali, sempre profondi”.
 

Domenica Bomparola con la figlia Rosy


Già profondi e mai banali i suoi versi in una realtà poetica difficile, praticamente inesistente ad alti livelli finanche in Italia figurarsi a Scandale.
Ma la nostra è una che non si scoraggia e così alcuni mesi fa ha realizzato in proprio una piccola raccolta, con 13 sue poesie, dal titolo “Felicità apparenti”, nella quale si spazia dalla poesia che dà il titolo alla raccolta a “Continuo a camminare”, da “Luce ai miei Occhi” a “Brividi”, da “No… Io non ci sto!” a “In Campagna”.
 
Benchè non sia facile capire la personalità di Domenica Bomparola da queste 13 perle viene fuori uno spaccato del suo modo di essere. Ambientalista e legata alla terra quando nella sua “In Campagna” scrive: “Sdraiata sul prato intriso di fresca rugiada ammiro il cielo sconfinato e taciturno. Chiudo gli occhi e annuso il mite odore della terra”, e in “No… Io non ci sto!” propone: “U ru sapiti ca a Santa Marina a genti fatiga i di sia i da matina? L’agricoltura, l’allevamentu… cacciamu tuttu e mintimu l’amiantu! Nua sa discarica u ra vulimu e ni ribbellamu finchè putimu!”, ma anche nei fatti visto che è stata sempre in prima linea nelle battaglie contro le varie discariche che si sarebbero volute realizzare nel territorio della sua Scandale o giù di lì.
 
Sentimentale e romatica in “Brividi”: “Ti lascerò suonare le corde del mio cuore, abbandonandomi all’incanto dei tuoi occhi. (…) Prenditi cura del mio respiro, baciami il viso, confondimi la fantasia con la realtà. Sognami. E dimmi che non v’è giorno che tutto questo finirà…”.
Legata alla famiglia ed ai ricordi in “I Nonni” (“Esseri speciali con gli occhi colmi di luce e di mille ricordi…”) e “Madre” (“Rifugio caldo e sicuro, nel tuo cuore regna sempre Primavera. Gracile come una farfalla, forte come una quercia, di sol gentilezza è piena la tua vita. Sul viso Candido e giulivo, poche rughe posate con grazia non intaccano la tua divin bellezza! Scintille d’argento s’adagiano sulla folta chioma nera. Ed io t’osservo, regalando un istante di gioia al mio cuore, mentre distrattamente carezzi un fiore con le dita”).
 
Domenica Bomparola in un suo autoscattoPoesia pura, Domenica non ha bisogno di rime per raccontare e raccontarsi: c’è, nei suoi testi, il mondo che la circonda ma anche molto di se stessa come in “Continuo a Camminare: “Su queste spiagge spente e desolate il mare è giusto un rumore senza senso, soltanto il tuo sorriso ridona vita ai sogni ormai perduti. Resto qui, con un pugno di sabbia tra le dita che scappa via… come le mie certezze e le mie illusioni. Nel mio sguardo ormai assente, la luna è un sasso spento e solitario. Ma continuo a camminare. Non mi aspetto nulla da questa vita. Voglio arrivar da sola a toccare l’alba del mio domani”. E con il rumore del mare e della natura, che sembra sentirli leggendo questi versi, sembra, aggiungendo un ritornello, poterla già cantare, sembra scritta come testo per una canzone! Chissà!!!
 
In questo paese, Scandale, dove tutto si fa fine a se stesso, dove nessuno crede e sogna, dove la massima aspirazione per uno che sa giocare benissimo a pallone è la Prima Categoria quando in serie B ci sono dei brocchi assurdi, dove si canta, si suona ma non si spicca mai il volo, forse, solamente, perché non ci si crede, noi vogliamo sognare con le poesie, i testi di Domenica Bomparola che, chissà, magari un giorno, vicino non lontano, saranno declamati e/o cantati su importanti palcoscenici.
Che i suoi testi meritano è evidente ma nelle cose bisogna crederci e non arrendersi mai.
 

La poetessa di Scandale Domenica Bomparola con il piccolo Giovanni. Foto Rosario Rizzuto

E Domenica è una tosta, una donna forte che mai si arrende e lotta, combatte e così ci piace immaginare, sognare, che un giorno tutti conosceranno la bella e brava poetessa scandalese alla quale basta un pezzo di carta, magari trovato per terra, una penna e l’improvvisa ispirazione per raccontarti, per esempio, di alcune donne lavoratrici di Scandale non pagate da mesi (il testo è inedito e non le abbiamo chiesto se potevamo renderlo pubblico), magari facendolo anche in chiave ironica, riuscendo a strappare un sorriso anche a chi, invece, vorrebbe spaccare il mondo vedendosi da mesi negato un diritto essenziale.
 La poetessa Domenica Bomparola con l'amica Francesca Taverna. Foto Rosario RizzutoNon perde occasione Domenica per scrivere, sprazzi di genialità che non conoscono ostacoli, mentre attorno continua la sua vita: tra studi e corsi che non finiscono mai, lavori e lavoretti vari in attesa della grande occasione che arriverà ne siamo certi, i suoi gioielli Rosy (anche lei con la vena poetica: è la vincitrice, nella sua categoria, della prima edizione del concorso di poesie dedicato a Don Renato Cosentini) e Giovanni che crescono e danno soddisfazioni ad una mamma sempre presente, la sua amica Francesca sempre al suo fianco perché come lei stessa scrive in “Luce ai miei occhi!”: “Voglio correre il rischio di essere felice. Comincio a sorridere. E intanto l’oscurità diviene ormai luce ai miei occhi”.
 
Felicità Domenica, tanta felicità… non apparente! te la meriti!

 
[Rosario Rizzuto]

Stupenda serata con l'Ottava Sagra del Fico d'India organizzata dalla Pro Loco di Scandale.Gente in piazza da tutta la Provincia

SCANDALE – Wonderful, meravigliosa! Difficile usare un altro aggettivo per definire la stupenda manifestazione della Sagra del Fico d’India, organizzata dalla Pro Loco di Scandale e tenutasi sabato 27 agosto nella caratteristica piazza San Francesco del centro collinare crotonese.
Sagra del fico d'India a Scandale. Foto Rosario RizzutoDietro, però, ci sta un lavoro di almeno due settimane, per quanto riguarda quest’ultima fase, fatto dai volontari della Pro Loco di Scandale guidati da Teresa De Paola e l’aiuto, oltre che dell’amministrazione comunale che ha patrocinato l’iniziativa inserendola, inoltre, nel programma dell’Estate Scandalese, anche di altre persone come, per esempio, i cittadini che si sono prestati per raccogliere gratuitamente il frutto, i fichi d’India appunto, cosa non tanto facile visto che a volte si trovano su terreni impervi e considerato le spine, raccogliendone, per tutti i vari processi che sono stati necessari per portare a compimento la sagra, circa una tonnellata.
 

La presidentessa della Pro Loco di Scandale, Teresa De Paola, con il volontario Maurizio Tiano. Foto Rosario Rizzuto

La piazza era strapiena di gente, come ha dichiarato la presidentessa De Paola ai microfoni dell’emittente locale CalabriaUno-Tva: “Questa sera rischiamo di avere problemi di sicurezza per la miriade di persone che sono accorse da tutta la provincia per visitare la nostra la sagra resa ancora più preziosa dalla partecipazione del cantastorie calabrese Danilo Montenegro”.
Entusiasta Teresa: “Noi, come organizzazione, siamo felicissimi. Vorrei ringraziare l’amministrazione comunale per averci dato questa possibilità ma soprattutto, oltre a chi ha raccolto il frutto, i tanti volontari Pro Loco: i signori e le signore che da più di dieci giorni sono impegnati per far in modo che questa serata riesca nei migliori dei modi e che ora (sabato 27 agosto per chi legge n.d.a) sono negli stand a servire la gente e non hanno nemmeno la possibilità di vedere quello che succede e godersi questo loro successo”.

Fichi d'India da sbucciare alla Sagra del fico d'India di Scandale. Foto Rosario Rizzuto


 
Tanta gente proveniente da molti paesi della provincia ma anche oltre grazie soprattutto al passa parola che ha avuto i suoi risultati, infatti, a parte gli articoli sui i giornali e su qualche sito internet e qualche manifesto affisso in alcuni paesi della provincia, la Pro Loco non ha investito soldi in pubblicità e meno male altrimenti le persone dove si sarebbero messe?!
La gente che è arrivata a Scandale ha iniziato a gustare il profumo di festa già in piazza De Cardona dove ad accoglierli oltre allo stand del ristorante ‘U Briganti, c’era un stand ed un camper organizzati dalla provincia di Crotone e che stanno promuovendo la nostra provincia nei vari paesi in occasioni di manifestazioni importanti.
Piazza San Francesco piena di gente per l'Ottava Sagra del Fico d'India di Scandale. Foto Rosario RizzutoScendendo per Corso Umberto I si incontravano altri stand di artigianato locale tra i quali quello della pittrice Luciana Paglia di San Mauro Marchesato e del pittore Bomparola di Scandale, presente anche uno stand dell’apicoltore locale  De Biase con i suoi mieli ma anche con carinissime piccole candele in cera d’api dalle svariate forme.
Spazio quindi all’aperitivo, gratuito per tutti e poi lo stand della cassa (dove è stato promosso anche il primo cd, “Strade”, del cantautore locale Dario Coriale patrocinato anche dalla Pro Loco e dove è avvenuta l’unica nota stonata della serata ossia il furto proprio di un cd di Coriale): 2,50 euro per salato, dolce, gelato e liquore ed 1 euro per crêpes o bomboloni: una miseria secondo il giudizio di alcuni ospiti arrivati da altri paesi abituati a ben più alte cifre in altre sagre, mentre sempre qualcosa di dire per qualche scandalese alla ricerca del biglietto gratuito.
Un gruppo di ragazzi all'Ottava Sagra del fico d'India di Scandale. Foto Rosario RizzutoIntorno alle 21,20 piazza San Francesco era già strapiena, allo stand della pasta e del riso era davvero difficile tenere la fila con i soliti furboni che si inventavano di tutto per essere serviti prima: di certo la pazienza non abita a Scandale!
Intorno alla piazza gli altri stand con le altre gustosissime pietanze tutte contenenti il fico d’India; davvero ottimo il gelato preparato dalla pasticceria “Martina” di Scandale.
A sagra inoltrata la piazza si è ancora di più animata ed impreziosita grazie ai suoi e alle parole del cantastorie calabrese (lui è originario di Rombiolo, in provincia di Vibo Valentia, ma abita a San Giovanni in Fiore) Danilo Montenegro e della sua band (il santaseverinese Enzo Ziparo alla chitarra, lo scandalese Fedele Pingitore alla batteria e percussioni e la bella e brava Ilaria Montenegro, degna erede del padre, al flauto traverso e tamburello).
La band di Danilo Montenegro in concerto a Scandale durante l'Ottava Sagra del Fico d'Indfia di Scandale. Foto Rosario Rizzuto“Stasera – ha detto Danilo Montenegro – in virtù anche di questo frutto che mi sembra abbastanza singolare ho voluto fare una scaletta tutta dedicata all’amore. Ho visto come i volontari della Pro Loco dal fico d’India riescano a fare tante cose: dolci, liquore, gelato; secondo me è importante sostenere, in tutti i sensi, questa manifestazione”.
La gente ha gradito la musica di Danilo mentre la serata andava scemando e gli ultimi arrivati sono riusciti ad assaggiare solo i fichi d’India al naturale, offerti gratuitamente a tutti e sbucciati con molta pazienza e volontà da alcuni volontari, e la torta finale che è stata distribuita a fine serata.
Lo stand del gelato all'Ottava Sagra del Ficod 'India di Scandale. Foto Rosario RizzutoWonderful, appunto!
Due ospiti del'Ottava Sagra del Fico d'India di Scandale con la bottiglia di indiano, liquore al fico d'India, prodotto dalla Caffo. Foto Rosario RizzutoInfatti c’è qualcuno che si è già scritto il promemoria per l’anno prossimo: sabato 25 agosto 2012 si va a Scandale, alla Nona Sagra del Fico d’India!
 
Le foto di Rosario Rizzuto sull'Ottava Sagra del Fico d'India di Scandale in tre gallery:

Gallery 1,

Gallery 2,

Gallery 3.

Un video sulla manifestazione:


[Rosario Rizzuto]

E per finire due poesie:

La prima pubblicata in modo anonimo nei commenti di un precedente post:

A sagra da ficundiana

cum'è bella a ficundiana,sapurita e spiritusa
è cchina  i spini puncenti e vistuta i tanti culuri
s'abbronzanu a ru sulu pi ridiri a ri genti
si cogghianu ad agustu
u misi i du cavudu e di ferii
A Scandali c i fanu puru a festa 
l'urtima duminica prima i vutari a fatigari
ci fana a pasta e puru u licuori,
a marmellata e  ri durci cu na mpurnata
tanta genti a Scandali ed arrivata
pi si fari na bella manciata
e vistu ca ci simu
na bella baddrata puru na facimu
ci su i mastri scorciaturi
chi ti fanu mangiari i ficundiani senza duluri
manciandi quantu ndi vù
e nu tindi ncarricari
l'unicu periculu e ca dumani si  ti mpittanu
e nu pù c.c.ri,ci vò ra pompetta pi sanari.
ricurdativillu sempre ca ficundiana
era ru cumpani i di poviri
e sulu curi ficu crisciva ri figghi,
 benidica.
Mo è sulu nu fruttu prelibatu
chi fa ricriari l'uocchi e ru palatu
menu mali ca ci su i scandalisi
ca cu ri ficundiani priparanu a festa intra nu misi ,
pi fari scialari a nua e all'atri paisi,
E' na festa paisana,
a cucina è chira nostrana
si rimina sempre curu cucchiarunu 
pi fari na sarza russa e ficundianuta
quandu u sucu si spusa cu ra pasta
s'abbrazzanu intru cucumu
cuomi si fussaru
ziti all'ammucciunu
quandu scinda d'intra a vucca
cala,cala daru cannaruozzu,
quandu pua a finitu cu ra panza china ti sinti ricriari
cuomi i privieviti subba l'atari.

La seconda scritta dal poeta Loto:


Il fico d’India

Verde, bianco, o rosso,
colori della purezza,
della speranza e dell’amore.
Sinonimo di “sorgente” di vita,
e di candore.
Pellegrino nativo messicano
“pittore” colora valli e pendii,
e scalda il cuore.
E’ bandiera pugliese, calabra e siciliana,
bandiera della nostra “Sagra”,
d’incontri, di gente allegra,
di tradizioni, di gente fiera,
nobile, di passioni.
Loto

'Polvere di Stelle': la cultura scandalese in piazza: successo di pubblico!

SCANDALE - Sta crescendo Scandale o sono le manifestazioni organizzate dalla Pro Loco che sono sempre un successo?
 

Piazza San Francesco col pienone. Era successo poche volte per manifestazioni di tipo culturale. Foto Rosario Rizzuto


Tanta gente in piazza San Francesco per una manifestazione culturale si era vista poche volte; certo la presenza, nel programma di “Polvere di Stelle”, manifestazione inserita nel programma “Scandale sotto le stelle”, della commedia recitata dai ragazzi della terza media ha contribuito ad attirare nella suggestiva piazza, dove furono girate alcune scene del film “Il Brigante”, molti parenti dei giovani attori ma ciò non toglie nulla al fatto che si sia trattato di una bella e riuscita serata.
 
Una serata condita da tanti momenti e che è girata intorno alla rappresentazione della commedia teatrale “A famigghia difittusa” (già proposta dai ragazzi presso la scuola media al termine dell’anno scolastico e riproposta per gli emigrati presenti in paese e non solo), una recita tutta da ridere ma con un significato profondo, quello della disabilità. Speriamo che ai presenti, oltre che le battute, sia rimasta anche qualche altra cosa, che sia penetrata nelle loro ossa la morale che hanno voluto lanciare i nostri ragazzi dal palchetto di piazza San Francesco.
 La poetessa di Scandale Domenica Bomparola dopo la lettura delle sue poesie. Foto Rosario Rizzuto
Ad inizio manifestazione, dopo il classico ritardo (le manifestazioni sono in preogramma alle 21,00 ma non si inzia mai prima delle 21,30!) dovuto al fuso orario degli scandalesi come ci ha spiegato Michele Lettieri (“A Scandale le 09,00 sono le 10,00, 16,00 sono le 17,00 e le 21,00 le 22,00”), la bella presentatrice della serata Valentina Barretta ha dato il via al tutto presentando lo scrittore scandalese Pasquale Minniti scomparso di recente. Sono stati letti due brani tratti dai suoi libri ed è stata consegnata una targa, dalla consigliera comunale Maria Luisa Artese, alla mamma, tra l’emozione di chi ha voluto bene allo sfortunato ed incompreso scrittore di “Dritti, repressi, scontenti ed accontentati”.
 
Quindi spazio alla bella poesia della giovane poetessa locale Domenica Bomparola: Alessia Barretta e Teresa Scalise hanno letto due suoi testi ("Brividi", "Figlio della guerra") e la piazza, chi non la conosceva, si è immersa nel fascino, nella capacità descrittiva di questa dolce ragazza con grande facilità di scrittura, in versi, in prosa, in dialetto; una scena, un’immagine e basta che ci sia un pezzo di carta ed una penna che Domenica mette giù i suoi versi, mai banali, sempre profondi.
 Gli attori scandalesi in una foto di gruppo. Foto Rosario Rizzuto
In scena sono quindi entrati gli attori de “La famigghia difittusa” e sono cominciate le risate a scena aperta della tanta gente presente, tra i commenti, unanimi, sulla bravura dei giovani attori scandalesi. Dopo il primo atto, il palcoscenico si è aperto con la presenza di alcune persone: sono stati letti con il sottofondo della musica di Dario Coriale (che è stata la colonna sonora di tutta la serata), da rappresentanti della Pro Loco o dai parenti dei scrittori scandalesi, alcuni testi di altri scrittori e poeti di Scandale: Dario Coriale, Nicola Paparo, Iginio Carvelli, Luigi Demme, Totò Audia, Antonio Franco e Domenica Assunta Ierardi che ha letto un suo testo dedicato a Luigi Scalise.
 
E’ seguito un altro momento clou della manifestazione ossia la consegna della prima edizione  del Premio Leonia, iniziativa istituita per l’occasione dalla Pro Loco di Scandale che si spera abbia vita lunga. Nessun dubbio che per questa prima volta il premio andasse a Luigi (Gino) Scalise, scrittore e poeta scandalese già sindaco di Scandale per un breve periodo nonché presidente dell’Azione Cattolica tanto che, come ha detto la presidentessa della Pro Loco, Teresa De Paola (che ha ritirato il premio essendo lui impossibilitato), Gino è il presidente per antonomasia di Scandale.
La targa è stata consegnata dal vice sindaco Lucio De Biase.
La mamma dello scrittore Pasquale Minniti stringe la targa ricevuta per il figlio. Foto Rosario Rizzuto 
La scena, dunque, è tornata agli attori locali per il secondo atto della commedia che ha fatto concludere la serata tra le risate generali e, speriamo, tra le riflessioni, se non di tutti, almeno dei più sensibili ed attenti.

Le foto della serata di Rosario Rizzuto cliccando qui.
 

[Rosario Rizzuto]

Merita la Home questa poesia su Berlusconi scrittami dal solito anonimo/a nei commenti

#1 
 
30 Maggio 2011 – 23:07
 

BERLUSCA CI STA PENSANDO
IL MANDATO STA ABBANDONANDO
E' STATO UN PRESIDENTE
CON LA MAGISTARTURA SEMPRE  ATTACCATA AL DENTE
HA DATO DA MANGIARE A GIORNALISTI
E A TANTI MORALISTI
HA SCIORINATO BARZELLETTE 
CHE HA FATTO SOLLEVAR PERFINO LE TETTE
DA QUANDO LUI E' AL GOVERNO
SI PERDONO PIU' POSTI DI LAVORO CHE ANIME ALL'INFERNO
I SINDACATI LI HA COMPRATI TUTTI
NON SCIOPERANO PER NON SEMBRARE  BRUTTI
PER ALLARGARE LA MAGGIORANZA 
HA SFORNATO SOTTOSEGRETARI IN ABBONDANZA
HA RIDOTTO IL CONSIGLIERE COMUNALE
PER RISPARMIARE POCHI SPICCIOLI E FACENDO MALE
I GIUDICI LI HA MASSACRATI
MA TUTTI SONO RIMASTI IMMUTATI
ANCHE COL PAPA CI HA PROVATO
MA LE SUE PAROLE NON L'HANNO ACCALAPPIATO
C'HA PROVATO CON TUTTI
PROPRIO OGGI HA RACCOLTO I POCHI FRUTTI

U Comiziu

 
 
 
 
 
 

U COMIZIU

aieri sira s'ha cchiusu a campagna eletturali,
tuttu u paisi a  ra gghiazza pi tifari,
s'indanu dittu i tutti i culuri,
cazzotti,scaffi e vaffanculi,
u de' ca sonu minotu veramenti,
si fa pi diri ,u ci su stati sacramenti,
unu si cridia d'essiri u capu e repitiava, 
comi si fussa a nu funeralu i genti brava,
n'atru liiva e nu sapiva chi dicia,
a genti ncazzunita guardava e nu parrava,
tutti vuonu vutati,
uomini fimmini e maritati,
subba a banca anu missu fumu,
l'arrustu su vu vidiri cù ru lumu,
scandalisi u ti prioccupari,
si vo campari a fatigari,
e vua, mo chi iati a vvutari scigghiti buonu,
u vi faciti fricari,
i parenti chi si vidanu sulu ari lezioni,
u ri vutati, su parenti mascalzoni,
qundu cè bisuognu manca si vidanu,
e mo s'indi venanu ca simu niputi e ziu,
vutati cu cuscienza 
nu vuotu datimillu puru a mia ca sugnu senza.

(Poesia di Anonimo, pubblicata nei commenti il 14 Maggio 2011 alle 12,04)

Solo un sorriso: chiedo troppo?!

Solo un Tuo sorriso: chiedo molto?!
Voglio vederti felice… e sentirlo forte…

Non voltarmi le spalle, che Ti costa
Guardami, parlami, lascia stare la penna…
Per scrivere c'è tempo…

Solo un Tuo sorriso, non voglio di più,
le Tua labbra che si aprono ed i Tuoi occhi che mi guardano;
dai non Ti distrarre… resisti!!!

Lascia stare il giornale, che ti fotte,
io son qui oggi, domani chissà cosa mi riserva il destino…
non dire cazzate: non voglio farTi sentire in colpa…

Ti ho chiesto solo un sorriso: apri sta bocca!!!

'Continuo a camminare', una poesia di Domenica Bomparola

Artisti scandalesi ce ne sono tanti.

C'è chi scrive, chi suona, chi compone, chi dipinge, chi disegna e potrei continuare ancora.

La poetessa Domenica Bomparola di Scandale. Foto Rosario RizzutoC'è chi rende pubbliche le sue opere e chi, invece, opera nel silenzio o quasi.

Domenica Bomparola (a sx in un suo affascinante autoscatto) è una di questi.

I tuoi testi sono molto belli e toccanti e qui vi propongo "Continuo a camminare"; a me è piaciuta molto, voi che ne pensate?!

 

Su queste spiagge spente e desolate
il mare è giusto un rumore senza senso
soltanto il tuo sorriso ridona vita ai sogni ormai perduti.
Resto qui,
con un pugno di sabbia tra le dita
che scappa via,
come le mie certezze e le mie illusioni.
Nel mio sguardo ormai assente,
la luna è un sasso spento e solitario.
Ma continuo a camminare….
Non mi aspetto nulla da questa vita.
Voglio arrivar da sola a toccare
l'alba del mio domani.

Una bella poesia della nostra conterranea Elena Pavone sicura di una cosa: scrivo…

SCRIVO…

Scrivo perché vivo nel silenzio che non ha parole
e per le note qualche volta stonate che lo cullano.

Scrivo perché ho scavalcato l’orizzonte
per inseguire i riflessi della luna
e per il mio essere eremita in quelle antiche dimore.

 Scrivo perché la bruma ha offuscato il mio sguardo nella stagione del sole
e perché nelle mie notti ho imparato a colorare le ombre.

 Scrivo perché le mie ghirlande profumano di foglie ingiallite
e le mie tele odorano di terra bagnata.  

 Scrivo per te donna, come me, e per i fardelli invisibili che porti.

Scrivo e scriverò sempre
perché ho recintato un pezzo di cielo
dove in eterna danza sentieri indelebili
dell’anima
incroceranno le memorie del cuore,
del mio, del tuo, del nostro immenso bisogno d'amore.

 SEMPRE   DI  ELENA…….

 

C'è gente cattiva in giro…

C’è gente cattiva in giro,
gente davvero cattiva,
gente che si atteggia a Cristiano,
a paladino della giustizia
ma che c’ha satana nel cuore,
c’ha satana dentro.

Gente cattiva,
molto cattiva,
che pensa solo ai soldi,
pensa a fare soldi,
ad avere soldi,
a raccogliere soldi
in qualsiasi campo essa si cimenta.

Gente cattiva,
con il cuore nero e cattivo,
che ti fa ostruzionismo,
che fa il simpatico
e fa anche ridere
ma muore d’invidia:
è cattiva.

Una cattiveria subdola
e, perciò, ancora più pericolosa.

Gente cattiva
che si attira le simpatie,
ma che, alle spalle,
appena si allontana,
viene denigrata,
sparlata
dai soliti ipocriti
che non sanno dire le cose in faccia,
che si fanno belli
e fanno gli amici
perchè ci devono vivere assieme
ma che se potessero…

Gente cattiva,
molto cattiva…
che non andrà lontano…


(Rosario Rizzuto, 01.03.2010 dopo l’Assemblea della Pro Loco)

Serata magica al Concorso di Poesia 'Don Renato Cosentini'. Premiati i vincitori

Alcuni bambini vicino la gigantografia di Don Renato Cosentini. Foto Rosario Rizzuto

SCANDALE Don Renato continua ad attirare a sé i bambini anche ora che non c’è più, così, anche se non era previsto, visto l’enorme afflusso di persone intervenute alla premiazione per il Primo Concorso di Poesia Don Renato Cosentini, molti dei bambini presenti sono stati sistemati sotto il palco vicino, appunto, alle due gigantografie del parroco per antonomasia del Comune di Scandale.

E’ stato un successo la manifestazione svoltasi domenica 20 dicembre nell’auditorium della Scuola Primaria di Scandale.

Il concorso, ideato dall’Assessore alla Cultura Rosario Rizzuto e realizzato dallo stesso assessorato in collaborazione con la Pro Loco di Scandale e con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Scandale, è stato inserito nell’ambito del programma del “Natale a Scandale 2009”  proposto dall’Amministrazione Comunale di Scandale insieme alla Pro Loco ed in collaborazione, per quanto riguarda il CantaScandale, in programma sabato 26 dicembre,  con l’Associazione “Musica x Sempre” presieduta da Gianni Carvelli.

La presidentessa della Pro Loco nonchè peresentatrice della serata, Teresa De Paola. Foto Rosario Rizzuto

La manifestazione è stata magistralmente presentata dalla stessa presidentessa della Pro Loco, Teresa De Paola, sempre più a suo agio in questo ruolo dopo le tante esperienze maturate, che ci ha tenuto a ringraziare l’Amministrazione Comunale guidata da Fabio Brescia e la Banca di Credito Cooperativo di Scandale per la collaborazione data.

La giuria era composta da: Iginio Carvelli (presidente), Ida Ceraudo, Cataldo Nigro, Francesca Nocera e Nicola Paparo (non presente alla serata per problemi di salute).

La giuria con la presentatrice. Foto Rosario Rizzuto

La manifestazione, spente le luci in sala, si è aperta con un bellissimo video, realizzato da Claudio Scalise, Teresa Scalise  e Teresa De Paola, con foto storiche di Don Renato intervallate da alcune frasi estrapolate dalle poesie del concorso dedicate a Don Renato e come sottofondo due brani dei “No Face”, gruppo musicale di Scandale.

Durante la serata ci sono stati gli interventi del parroco di Scandale, Don Antonio Buccarelli, dell’Assessore alla Cultura Rosario Rizzuto, del Consigliere Provinciale, Antonio Barberio, del presidente di giuria, Iginio Carvelli (che ha sottolineato le bontà di Don Renato e la memoria corta degli scandalesi), del Dirigente Scolastico delle scuole di Villa Condoleo, Enzo Franco, della Vice Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Scandale, Lucia Polito, delle “figlie” di Don Renato, Caterina Gallo (che non è riuscita a trattenere le lacrime nel ricordare il suo “papà” e che ha commosso tutta la sala) e Maria Rosa Salerno.

Il mio intervento. Foto  Claudio Scalise

Durante la manifestazione è stata letta (da Adriana Scaramuzzino) una poesia (“Va’ anziano Prete”) scritta qualche tempo fa dallo scrittore di Scandale e grande amico di Don Renato, Gino Scalise, e una mail (letta da Valentina Barretta) inviata dal sacerdote di Scandale Simone Scaramuzzino  (frutto del ministero sacerdotale di Don Renato) trattenuto a Roma dai suoi impegni sacerdotali.

Inoltre proprio mentre la serata era in corso è arrivata agli organizzatori un poesia anonima molto bella che è stata esposta al pubblico da Teresa Scalise.

Teresa De Paola, infine, ha proposto un’intervista fatta a Don Renato da Iginio Carvelli pubblicata nel libro di quest’ultimo “Scende la Sera”.

Prima di proclamare i vincitori, è stato dato un attestato a tutti i 63 partecipanti: 27 per la categoria  A, 29 per la B e 7 per la C.

Antonio Rizzuto dopo aver ritirato l'attestato di partecipazione. Foto Rosario Rizzuto

Ai vincitori sono state consegnati una targa e il libro, di Dario Coriale e Simone Arminio, “Nè Santi né Eroi”.

Inoltre ai primi classificati delle tre categorie e al secondo della categoria C è stato consegnato anche un premio in denaro.

La vincitrice della Sezione A. Rosy Pavone. Foto Rosario Rizzuto

Questi i vincitori: Sezione A: Rosy Pavone  (che ha proposto l’unica poesia in vernacolo scrivendo un testo molto divertente che ha fatto ridere tutta la sala), Badar Mourchid e Alessio Scalise;

Il vincitore della Sezione B: Akhere Uwaghale. Foto Rosario Rizzuto

Sezione B: Akhere Uwaghale (un ragazzo di colore ospite a Villa Condoleo che ha scritto una poesia davvero commovente), Maria Sofia Squillace (premi ritirati dalla mamma) e Stella Orsino; Sezione C: Antonio Franco, Roberta Tassi e Francesca Barberio.

Il vincitore della Sezione C, Antonio Franco. Foto Rosario Rizzuto

Non ho mai immaginato – ci dice l’Assessore alla Cultura di Scandale, Rosario Rizzuto - anche nelle più rosee aspettative, una manifestazione così riuscita.

Non posso che ringraziare la qualificata giuria per il grande lavoro svolto che ho portato alla ribalta 9 splendide poesie.

Ringrazio tutta la Pro Loco (Teresa De Paola, Adriana Scaramuzzino, Tommaso De Paola, la famiglia Scalise (Gianni, Rosa, Teresa, Claudio, Emilio [riesce a collaborare più Emilio dall'estero che tanta gente che è qui a Scandale], la famiglia Bitonti [Teresa, Rosetta,  Tonino e Sandro Ritelli], Enzo Marino e la moglie Anna Maria che hanno realizzato tutta la parte tipografica, Franchino Clemeno, Franco Mollura, le sorelle Barretta (Valentina e Alessia), Salvatore Castagna, Antonio Marino.

Un grazie anche ai collaboratori scolastici che hanno collaborato: Domenico Bruno e Mariano Drammis e soprattutto a tutti i 63 partecipanti che hanno dato vita a questo concorso.

Don Renato merita questo ed altro e sono contento e soddisfatto di aver ideato questo concorso per ricordare il parroco per antonomasia di Scandale. Nonostante tanta cattiveria ed invidia scopro, ma non avevo dubbi, che Don Renato è stato ed è tanto amato. Lui ha dato tutto per Scandale e per i suoi bambini, credo che Scandale abbia un debito grande con il prete del Condoleo e ora abbiamo cominciato a pagarlo. Ma questo è solo l’inizio!”.

Questi tutti i partecipanti: Sezione A: Luisa De Pasquale, Maria Chiara Toscano, Alessio Scalise, Luca Ruggiero, Simona Lettieri, Badar Mourchid. Ilaria Castagna, Andrea Gallello, Marta Vasovino, Matteo Scalise, Maria Teresa Ester Brescia, Rossana Rizzuto, Leonardo Rizzuto, Daniele Rizzuto, Mario Riolo, Nicolas Lucanto, Serena Rullo, Marco Giovinazzi, Laura Bennici, Domenico Bitonti, Rosy Pavone, Luigi Nigro, Rosario Carvelli, Carla Assunta Brescia, Alessandro Salvatore Rizzuto, Cosmin Marasac, Marco Lettieri; Sezione B: Irene Augenti, Akhere Uwaghale, Stella Orsino, Tommaso Garofalo, Antonio Lonetto, Teresa Caprella, Lusia Cirillo, Giuseppe Raimondo, Kamila Kalinowska, Maria Raimondo, Alessia Simbari, Roberta Barberio, Maria Sofia Squillace, Katia Bitonti, Andrea Pascuzzi, Lodovico Ratta, Antonella Garieri, Francesco Vona, Rosa Vona, Debora Corabi, Amedeo Marazzita, Anna Carvelli, Antonio Rizzuto, Valentina Galasso, Valeria Rizzuto, Silvia Tahiri, Esmeralda Tahiri, Elena Paletta, Morchid Fouzia; Sezione C: Domenica Assunta Ierardi, Luigi De Biase, Roberta Tassi, Antonio Franco, Domenica Bomparola, Francesca Barberio, Renata Maria Rizzuto.

  • Le foto di Rosario Rizzuto sulla manifestazione le trovate cliccando qui.

Qui di seguito, invece, alcuni brevi video della serata:

Borsa di Studio Dino Vitale a San Mauro Marchesato. Premiati i vincitori

Il tavolo dei lavori della Borsa di Studio Dino Vitale. Clicca x accedere alla gallery.  Foto Rosario Rizzuto

Difficile trattenere l’emozione quando Antonella Giglio legge i versi di Dino Vitale, quando si parla di Dino in generale.

Difficile non rimanere stupiti dai bei tempi dei ragazzi della Quinta A della ScuolaPrimaria delpaese dimiamadre e dalle poesie dei bimbi della Terza B.

La locandina della manifestazione Borsa di Studio Dino Vitale

Ieri, in quella che è stata un’altra delle giornate più belle della mia vita (sarà stata la bella e lunga telefonata mattutina con la mia super Amica Isabella Aprigliano dalla Germania) ha contribuito molto assistere alla Seconda Edizione della Borsa di Studio "Dino Vitale", appuntamento che è stato ideato nel 2008 dal sindaco Carmine Barbuto in collaborazione con Silvana Vitale che mette a disposizone materialmente le borse di studio per 6 ragazzi, per un importo totale di 600 euro, e che quest’anno è stato riproposto dal nuovo sindaco Levino Rajani.

In attesa di un mio articolo più approfondito queste le mie foto realizzate ieri (Clicca x accedere alla gallery su Area Locale).

Per visualizzare tre brevi video (lettura tema e poesia vincente da parte della presentatrice Antonella Gioglio e parte iniziale intervento sindaco Levino Rajani) accedere al mio account YouTube dai Link sulla barra sinistra del Blog oppure cliccare qui.

Concorso di Poesia 'Don Renato Cosentini'. Grazie Terry ed Adry!!!

Sono scaduti stanotte alle 00.00 i termini per presentare le poesie per il "Primo Concorso Don Renato Cosentini". Chi ha dato ha dato, chi no ci potrà provare il prossimo anno.

Ora tocca ai giurati che giudicheranno poesie anonime.

Domenica 20 Dicembre 2009, dalle 17,00, premiazione nell’Auditorium della Scuola Primaria di Scandale.
Da sx Adriana Scaramuzzino e Teresa De Paola. Foto archivio Rosario Rizzuto

GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO COLLABORATO PER LA RIUSCITA DEL CONCORSO, ANCHE IN PICCOLE COSE.

MA IN PARTICOLARE, COME ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI SCANDALE MA SOPRATTUTTO COME IDEATORE DEL CONCORSO, VORREI RINGRAZIARE PARTICOLARMENTE LA PRESIDENTESSA DELLA PRO LOCO, TERESA DE PAOLA, E LA SEGRETARIA DELLA PRO LOCO, ADRIANA SCARAMUZZINO: senza di loro la mia idea, forse, non avrebbe mai visto la luce! GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!

La poesia dedicata al fico d'India da Carmelo Ferrazzo di San Mauro Marchesato

A Ficundiana

(Il fico d’india)


A Ficundiana

ara guardari para strana attaccata ara paletta

e vistuta i spini .. si senta d’essiri protetta

Ma quandu u’ contadinu decida i da’ cujyri

u tena scelta, ca l’inchyri u panaru e puru a cascetta


A Ficundiana

Tena nu sapuru, cà assà tindi vuliarri manciari,

ma uru pua fari

picchì ti po’ m’pittari


I quontu si pregiata vinivi scambiata

cù ri fagioli e ri patati


Cara Ficundiana

ca si i tanti coluri

janca, virdi o sanguigna ,

e quandu ti manciamu

ci n’sapuri a vucca e puru a lingua


Dicivanu l’antichi:

“ca na ficundiana à parratu

e su messaggiu a lassatu”

(“AI! AI!.. u mi tuccari!

Ma si rjiasci a mi spujyari

ia, i tia mi fozzu manciari

cù nu gustu cu u tù pua chjù scurdari”).


Carmelo Ferrazzo

Rita…

Rita non chiamerà
anche se è speciale
non chiamerà.

Io continuo a sperare
che il telefono suoni
ma non succederà.

Rita è lì che sorride,
mi giro si gira
e lì… e sorride.

Rita non ha malizia,
Rita è dolce
e pensa al suo micio.

Ti parla, ti sta vicino;
sono 80 minuti
(il tempo di un film iraniano)
che vorrei stringerle la mano
ma, forse, non è il caso.

Rita ha un bel sorriso
e lo usa…

Tutti dovrebbero saperlo usare
e donare un sorriso
tutti dovrebbero sapere Amare…
come Rita…
(Roma, Boscolo Hotel, Stanza 512.
 03 Luglio 07, 01,15)

No comment…

S’ i’ fosse foco, arderei ‘l mondo;
s’ i’ fosse vento, lo tempesterei;
s’ i’ fosse acqua, i’ l’annegherei,
s’ i’ fosse Dio, mandereil’ en profondo;
s’ i’ fosse papa, sare’ allor giocondo,
ché tutt’ i cristiani imbrigherei;
s’ i’ fosse ‘mperator, sa’ che farei?
a tutti mozzerei lo capo a tondo.
S’ i’ fosse morte, andarei da mio padre;
s’ i’ fosse vita, fuggirei da lui:
similmente farìa da mi’ madre.
S’ i’ fosse Cecco, com’ i’ sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre,
e vecchie e laide lasserei altrui.
(Cecco Angiolieri)

Una poesia di Laura Simbari

A MIA FIGLIA ERIKA

A te che dandoti la vita mi hai regalato il mio primo vero respiro.
A te che mi hai resa diversa e forse migliore.
A te che con quel primo tuo innocentissimo sguardo mi facesti sentire per
la prima volta importante e mai più sola.
A te che mi regali sorrisi ed emozioni grandi tutti i giorni della mia vita,
GRAZIE D’ESISTERE.
La mamma ti ama più di qualunque altra cosa.
GRAZIE A TE IO ESISTO E VIVO.

Un figlio e’ la parte migliore di noi che magari il piu’ delle volte
pensiamo non ci sia.
E quando arriva nella tua vita capisci davvero cosa vuol dire vivere
e tutto diventa colorato e pieno d’allegria.
Come e’ posibile che un esserino cosi’ piccolo ed infinitamente dolce
e completamente indifeso possa darti cosi’ tanto che tutte le parole del mondo
non basterebbero mai per poter raccontare?…
Solo i bimbi lo sanno…..
(Laura Simbari)

Laura Simbari.

UOMO DI MERDA!!!

Merda merda merda!!!
C’è un uomo di merda
che mi cammina vicino
puzza, come dice Sabrina,
suda come un porco in cantina…

Merda, merda, merda
che uomo di merda!!!
Peggio del bastardo
di cui è stato allievo,
colluso e ladro: che sollievo!

Bugiardo, falso ed impotente
amante delle gonne corte
e dei culi prorompenti…

Merda, merda, merda
Signore Iddio pensaci tu
a quest’uomo di merda!!

Vittoria

Eri piccola, piccola così, poi all’improvviso sei diventata Tu!

Una strofa sull’agenda che non ricordo bene più e poi l’altra mattina all’improvviso…



Vittoria

Ti ritrovo già grande
mentre eri bambina
sulla foto che guardo
mentre sono in cucina.

Eri bella, eri dolce
ed andavi già forte…
sugli skate e non solo
eri fuori dal gruppo.

Ed ora (sei) ancora più bella
un sogno impossibile
mentre sola ti senti
in questo mondo insensibile.

Vittoria, grandi occhi,
Vittoria sguardi languidi
Vittoria solo un’ora
Vittoria voglio passare con te!

In giro per il mondo
trascorri ora il tuo tempo
felice del tuo lavoro
ma anche scontenta

I tuoi amici, la tua famiglia
nel week-end ritrovi,
ma è breve il tempo
da passare con loro

E ti ripenso bambina
mentre sugli skate tu voli
sono passati 10 anni
ed io sono sempre più solo!

Vittoria, grandi occhi,
Vittoria sguardi languidi
Vittoria solo un’ora
Vittoria voglio passare con te!

Intervenite tutti…

La locandina del workshop su Borges che si terrà sabato 22 novembre presso il Liceo Classico di Crotone

Ricordi…

13 aprile 1994,17,40

Ti ricordavo bambina, invece, ora, sei quasi donna…

Alta, bella, i seni stai dolcemente formando.

Cammini, già, coi giovanotti… parli con loro sotto casa – tua madre dolcemente preoccupata dalla finestra osserva.

A te non importa di cosa dice la gente: "Con quei capelli alla naziskin sarà uno scapestrato!".

Ma che importa: tu lo ami e vai avanti… ma è tardi, devi salire, il tuo diario ti aspetta… anche oggi scriverai: "SONO FELICE!". 

Quanto è bella!!!

Quanto è bella!
Troppo bella.
Il suo sguardo mi fulmina
ed è un sobbalzo continuo… del cuore.
Lei non lo sa… per fortuna,
ma potrebbe chiedermi qualsiasi cosa,
con quel suo sorrisino,

ed io la farei.
Quanto è bella!
Ieri mi ha pure parlato,
era tanto che non lo faceva,

mi ha detto anche una cosa carina
che mi ha fatto molto bene;

certo un po’ mi ha illuso ma chi se ne frega.
Pagherei per momenti così!
Mi domando cosa sia questa attrazione,
perchè lei e solo lei…

Quanto è bella:
coi suoi modi gentile,
il suo sorriso infantile,
il suo sguardo misterioso
il suo "non ti guardo ma ti vedo",
i suoi pensieri incazzati,
la sua voglia di vita.
Mi sfuggi, mi rifiuti,
perchè?

non ti ho mai cercato la luna:
è così caro un tuo SORRISO!!!?

Le poesie di Mena Scalise: ecco la prima

Dopo Flaminia anche Mena Scalise entra nel novero dei miei lettori che collaborano con By.Ros.

Mena Scalise dalla Germania mi ha inviato una bella poesia scritta molti anni fa e che vi propongo.

 Pensieri

E sgusciano via
come carte in mano ad un abile giocatore
gli anni dell adolescenza.
E il tempo passa
cosí, come se niente fosse,
e noi invecchiamo ci guardiamo allo specchio
e scopriamo un’altra ruga,
un nuovo dolore, un’altra delusione.
Pensiamo allora
ai tempi passati
giorni senza gioia né sorrisi
colmi di nebbia, privi di sole.
Ci accorgiamo della vita languida e macabra vissuta.
Sentiamo il desiderio di tornare indietro…
Solo allora ci accorgiamo che ormai é troppo tardi.

Se fossi…

S’i’ fosse fuoco, arderei ‘l mondo;

s’i’ fosse vento, lo tempestarei,

s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;

s’i’ fosse Dio, mandereil’ en profondo;

s’i’ fosse papa, allor serei giocondo,

che tutti cristiani imbrigarei;

s’i’ fosse ‘mperator, ben lo farei;

a tutti taglierei lo capo a tondo.

S’i’ fosse morte, andarei a mi’ padre;

s’i’ fosse vita, non starei con lui;

similmente faria da mi’ madre.

S’i’ fosse Cecco com’i’ sono e fui,

torrei le donne giovani e leggiadre:

le zoppe e vecchie lasserei altrui.

  

Se fossi fuoco, brucerei il mondo;

se fossi vento, lo sconvolgerei con tempeste;

se fossi acqua, lo annegherei;

se fossi Dio, lo farei sprofondare.

Se fossi papa, allora sarei allegro,

perché potrei mettere nei guai tutti i cristiani;

se fossi imperatore, lo saprei fare proprio bene;

taglierei la testa di netto a tutti quanti.

Se fossi morte, andrei da mio padre;

se fossi vita, non rimarrei con lui;

lo stesso farei con mia madre.

Se fossi Cecco, come sono e sono sempre stato,

terrei le donne giovani e belle,

e lascerei quelle zoppe e vecchie agli altri.

(Fonte: www.learnitaly.com)

b U i O

E’ buio su Scandale… è buio nel cuore della gente!

Due gambe: a volte basta rigurdare una foto e…

Due gambe: è tutto lì!!!

e tutto è più facile.

Attiri l’attenzione, fai voltare i "guagliuni"

il bus in partenza ti apre le porte…

mentre la vecchietta arranca e rimane sotto.

Due gambe e niente più:

il cervello sfasato, la voce paperina,

sì, il viso carino, ma niente di che!

Due gambe è l’uomo è già cotto,

viscido diventa, ti si incolla al tacco,

ti tiene il cappotto, ti prende il bicchiere

anche se vorrebbe solo toglierti il reggiseno.

Due gambe: è tutto lì!

e non è manco Zambrotta!

(By.Ros, 26.12.07 10.25)

Reading di lettura delle Madie.Vince Erica Bianco del Liceo Classico Pitagora di Crotone

Il tavolo dei lavori del Reading di lettura. Foto Rosario Rizzuto
Si è tenuto lunedì scorso presso il Bastione Toledo di Crotone, nell’ambito della Settimana delle Biblioteche, un Reading di Lettura, terzo appuntamento della manifestazione "Incontro col Poeta" organizzata dall’associazione "Le Madie" della presidentessa Angela Caccia.

La serata, alla presenza del poeta Davide Rondoni, del professor Giuseppe Autiero dell’Università di Cosenza e dell’Assessore comunale Giovanni Capocasale, è stata magistralmente condotta da Maria Pia Genduso e ha visto la partecipazione di alcuni studenti delle scuole crotonese che hanno recitato una loro poesia: Giuseppe Capparelli dell’Istituto Pertini (con la poesia "Ode alla Fiat 500"), Giusi Corrado del Liceo Classico Pitagora ("Gli Angeli della Strada"), Maria Assunta Tallarico del Liceo Scientifico Filolao ("Pensieri di un bambino"), Erica Bianco del Liceo Classico Pitagora ("Anima Gemella"), Carla D’Alessandro ("L’Isola di Giannutri"), Francesca Antonia Ammirati ("Parte dell’Infinito") e Matteo Sacco del Liceo Scientifico Filolao ("Labirinto"), Alessandra Raffaele dell’Istituto D’Istruzione Superiore Gravina ("La Favola della Vita"), Maria Assunta Barberio dell’Istituto Donegani ("Quanta Strada"), Elisabetta Galasso ("Ascoltare") e Valentina Vono del Liceo Classico di Santa Severina ("Ti Amo… Ti sembra troppo?").  
Il gruppo dei poeti che hanno partecipato al reading e si sono presentati alla foto finale. Ne manca uno. Foto Rosario Rizzuto
Nel corso della serata si sono esibiti anche alcuni musicisti e cantanti come Pierluigi Virelli, che frequenta l’ultimo anno dell’Accademia Saint Louis Jazz di Roma, che ha anche accompagnato il poeta Davide Rondoni nella recita della poesia "Blues stasera del vento"; Mario Nunziante, invece, del gruppo cuterse "Artristi per Passione" ha cantato il brano "Mio fratello è figlio unico" di Rino Gaetano mentre Salvatore Lorenzano si è esibito proponendo "Tutto quello che un uomo" di Sergio Cammariere.

Alla fine della serata sono stati premiati i tre poeti vincitori.

Il primo posto è stato ottenuto da Erica Bianco del Liceo Classico Pitagora mentre al secondo posto si è classificato Matteo Sacco del Liceo Scientifico Filolao, terza piazza per Giusi Corrado sempre del Liceo Classico Pitagora di Crotone.
I tre vincitori, da sx: Matteo Sacco, Erica Bianco e Giusi Corrado. Foto Rosario Rizzuto
Grande soddisfazione è stata espressa dalla presidentessa delle Madie, Angela Caccia, soddisfatta del grande successo riscontrato nelle tre serate organizzate dalla loro associazione.
Un'affascinante Angella Caccia, presidentessa della Madie. Foto Rosario Rizzuto

Post articolo, volevo dirvi, non so se ve ne sieti accorti, che due delle poetesse in gara erano di Scandale e cioè Maria Ausilia Barberio e Elisabetta Galasso alle quali volevofare i complimenti per le belle poesie recitate.
Maria Ausilia Barberio di Scandale al Reading di Poesia delle Madie. Foto Rosario Rizzuto

Elisabetta Galasso di Scandale al Reading di poesia delle Madie a Crotone. Foto Rosario Rizzuto

Una gallery fotografica sulla manifestazione, comprese alcune foto della cena che ne è seguita, le trovate su Area Locale.

Le Madie e gli incontri coi poeti

Il tavolo dei lavori della manifestazione Incontro col Poeta durante l'esibizione del soprano Bianca Sarcone. Clicca x ingrandire. Foto Rosario Rizzuto
Ieri sera, prima dell’ultima lezione del corso di scrittura, ho fatto anche una capatina alla manifestazione "Incontro col Poeta" organizzata dall’associazione "Le Madie" di Angela Caccia ed inserita nell’ambito della Settimana delle Biblioteche.
Il manifesto della manifestazione Incontro col Poeta. Clicca x ingrandire
Manifestazione che, come potete leggere nel manifesto, continuerà oggi, sempre alle 17,00 presso il Bastione Toledo a Crotone, e domani col il Reading di Poesia con la partecipazione degli studenti delle scuole superiori di Crotone.

Ieri sera tra gli altri erano presenti, oltre ad Angela Caccia, l’assessore comunale Capocasale e il docente dell’Università di Cosenza, Giuseppe Autiero, che ha parlato di Montale (ma intanto io ero già andato via).

La manifestazione è stata aperta da una canzone interpreta stupendamente dalla soprano Bianca Sarcone.
La sala del Bastione Toledo durante l'Incontro col Poeta. Clicca per ingrandire. Foto Rosario Rizzuto

Compagni di merenda, una poesia della maestra Mimma De Miglio

Negli ultimi tempi ho scoperto la vena poetica di mia mamma, una vena poetica iniziata nel periodo adolescenziale (proprio nei giorni scorsi mia sorella Wilma ha trovato un’agenda di mia madre con poesie fin dal 1963) poi interotta a causa del lavoro e della famiglia e ripresa adesso che è in pensione.

Ci ha tenuto tanto che io stamattina pubblicassi la poesia che segue, scritta appunto dalla maestra Mimma De Miglio in una notte insonne di qualche tempo fa.

Logicamente ogni rifrimento a persone e cose realmente esistenti, è voluto con tutto il cuore!!!

Compagni di merenda

Dice lui a lei:

“Cara, ricordi quanti imbrogli

insieme abbiamo fatto,

per riempire i nostri portafogli?”

Risponde lei a lui:

“Oh! Oh! Ne abbiamo fatti tanti

perchè nel Paradiso

avevamo i nostri santi,

ma anche sulla terra

angeli e serafini,

sotto le spoglie di miseri tapini”.

E ancora lui a lei:

“Sento il rumore di infinite attrezzature

e vedo in lontananza

una celere paranza

e mi sovviene il verso di un poeta:

<<Era una barca che andava a vapore

e portava la bandiera tricolore>>”.

Lei rinsavisce e dice:
“La nostra, ahimè,

non porta quel colore

ma il rosso della rabbia e del dolore

che, insieme, abbiamo dato

a tanti cuori”.

Una mamma esasperata