Posts Tagged ‘roma’

Da 31 anni senza Rino Gaetano. Stamane i fans lo ricordano al Verano di Roma

E sono 31.
Da 31 anni non c’è più Rino Gaetano, andato via dalla terra ma presente nel cuore e nella mente di tantissimi fans che anche oggi, 2 giugno 2012, come avviene ormai da tanti anni, lo ricorderanno a Roma in occasione di questo anniversario e dopo i grandi festeggiamenti dello scorso anno per il trentennale.

Un tatuaggio di una fans. Foto Rosario Rizzuto
Il ricordo di Rino inizierà stamane, sabato 2 giugno, presso il cimitero monumentale del Verano di Roma dove Rino Gaetano riposa.
I fans, provenienti da tutta Italia e che con l’avvento di Facebook stanno ancora più vicini e si “incontrano” su vari gruppi e siti, guidati dal mitico Elio Scarola (calabrese trapiantato a Milano) che non salta un solo appuntamto di Rino, si ritroveranno presso il piano terra del riquadro 119, cappella V loculo 10, davanti alla lapide del loro mito.

L’affetto verso Rino è dimostrato dai tanti messaggi che si leggono in rete e da quelli che giornalmente vengono lasciati sui quaderni che la sorella di Rino, Anna Gaetano, lascia sempre su un tavolino di fronte la tomba.
La gente passa da Rino per salutarlo, ma anche per chiedergli aiuto per un esame o magari va da lui se si sente triste o depressa e che poi queste persone siano andati bene agli esami o magari sono anche “guariti” è storia e lo testimoniano anche i messaggi di ringraziamento.

Qualche giorno fa Mariella su Facebook, su un messaggio in merito alla polemica della parata militare del 2 giugno, ha avuto l’infelice idea di definire l’arte di Rino Gaetano ‘canzonette’.
Apriti cielo: molti fans di Rino si sono scatenati: Ramona ha dimostrato subito la sua disapprovazione, poi, il già citato Elio, ha scritto: “Definire l’arte di Rino Gaetano a “canzonette” siamo alle solite provocazioni”, mentre Claretta, quasi a confermare quello che abbiamo scritto prima, ha aggiunto: “ Rino per me è un grande Artista mi offende nel sentire dire  canzonette. Rino aiuta tantissimo le persone che lo amano”. Giovanna è stata chiara: “Sul grande Rino non si discute”.

Fans davanti la tomba di Rino Gaetano il 02 giugno 2011. Foto Rosario Rizzuto
Già Rino non si discute, poi c’è chi lo ama alla follia e chi (ma anche Gesù diceva: ‘Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti’ e che non a tutti è dato di capire; e si vede che i pochi che non amano Rino non ce l’hanno tali orecchi pr ascoltare e non sono in grado di capire) considera la sua musica ancora alla stregua di canzonette.
Ma a questo punto non si capirebbe perché a distanza di tanti anni, bambini di 10 anni ed anche più piccoli cantano le canzoni di Rino che praticamente è morto quando, in molti casi, i loro genitori erano piccoli.
Miracoli di Rino Gaetano…

Dopo il raduno al Verano nella serata del 2 giugno, a partire dalle 22,00, sempre a Roma (ma altre inizative si svolgeranno in altre città con concerti e manifestazioni in onore di Rino) per ricordare il mitico Rino Gaetano si terrà una mega festa al Lanificio 159 in Via di Pietralata 159/a.
Un grande raduno con la Rino Gaetano Band, la cover band ufficiale di Rino Gaetano portata avanti dalla sorella di Rino, Anna, e nella quale cantano il nipote Alessandro e Marco Morandi figlio di Gianni.

La tomba di Rino Gaetano. Foto Rosario Rizzuto
Oltre a loro due la Rino Gaetano Band è composta da: Yuri Carapacchi, Menotti Minervini, Andrea Ravoni, Federico D’angeli, Giorgio Amendolara, Ivan Almadori.
Insomma un 2 giugno, anniversario della Repubblica, che i fans di Rino non dedicheranno certo ai festeggiamenti e alla parata così criticata in questi giorni – visto che praticamente tutta Italia avrebbe voluto dirottare i soldi che si spendono per realizzarla ai terremotati dell’Emilia Romagn – per loro non c’è parata che tenga (solitamente ogni anno mentre loro cantano e pregano sulla tomba di Rino, sul Verano passano gli aerei militari, per l’esibizione durante la parata che, per fortuna, pare che quest’anno, in questa ottica del risparmio, non ci saranno!), loro saranno lì, davanti la tomba di Rino, con Dario che sicuramente anche quest’anno porterà e suonerà la sua chitarra e gli altri dietro di lui a cantare ed intonare le più belle canzoni di Rino tra lo stupore e la meraviglia di chi si trovasse a passare da lì per la prima volta in questa giornata speciale.

D’altra parte Lui, Rino Gaetano, anche questo aveva previsto: “C’è qualcuno che vuole mettermi il bavaglio! Io non li temo! Non ci riusciranno! Sento che, in futuro, le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni! Che, grazie alla comunicazione di massa, capiranno cosa voglio dire questa sera! Capiranno e apriranno gli occhi, anziché averli pieni di sale! E si chiederanno cosa succedeva sulla spiaggia di Capocotta”.
Ciao Rino…

 


[Rosario Rizzuto]

Poliziotti parcheggiati nelle Forze Armate, in 1.500 aspettano una soluzione mentre intanto si bandiscono altri concorsi

ROMA – La problematica è seria, ne va della nostra sicurezza perché meno poliziotti in giro significa meno sicurezza per le strade e più possibilità di delinquere. Che manchino poliziotti in Italia è un fatto risaputo ma che questi poliziotti ci siano e sono, però, stati parcheggiati altrove senza rispettare i loro diritti di idoneità in alcuni concorsi è alquanto bizzarro e diventa addirittura assurdo se in barba alle priorità di questi agenti, che da alcuni anni aspettano di essere inseriti nei ruoli della polizia, si bandisce un altro concorso!!!

Polizia di Stato. Foto dalla rete

“Ciò che si vuole segnalare e contestare – ci dice una persona molto addentro in questa problematica – ha riferimenti nei tre concorsi per Agente di Polizia banditi dal Ministero dell'Interno, il primo nel 2006 per 1.507 posti, il secondo nel 2008 per 907 e infine nel 2010 per 1.600. A questi concorsi doveva essere applicato  l'art. 16, comma 4, della legge 23 Agosto 2004 n. 226, il quale prevede che "dei concorrenti giudicati idonei e utilmente collocati nella graduatoria, di cui al comma 3, il 55% (prima aliquota) è immesso direttamente nelle carriere iniziali del ruolo degli agenti ed assistenti della Polizia di Stato e che il restante 45% (seconda aliquota) è immesso nel medesimo ruolo, dopo aver prestato servizio nelle Forze Armate in qualità di volontario in ferma prefissata quadriennale".

Proprio la disapplicazione della normativa, o meglio la sua applicazione opportunistica e quindi generatrice di disparità di trattamento, è il motivo di questa memoria che evidenzia la discriminazione del “gruppo” che attualmente è militarmente parcheggiato in quanto appartenente alla seconda aliquota.

Polizia. Foto dalla rete


Infatti, in deroga al citato articolo 16 e in assenza di una giustificazione, non si sono applicate una prima volta le percentuali previste dalla legge in occasione del concorso da 1.600 posti del 2010, applicando il 72% e non il 55 per la prima aliquota, e una seconda volta non lo saranno per quello da 2.800 posti bandito attualmente, in quanto il bando recita: "… valutate le attuali disponibilità finanziarie che consentono di reclutare, per l’anno 2011, 2.564 allievi agenti della Polizia di Stato e 146 volontari in ferma prefissata quadriennale delle Forze armate …", ciò significa che se i 2.564 allievi saranno gli idonei di questo ultimo concorso, oltre il 91%  – e ancora una volta non il 55% -,  sarà immediatamente incorporato nel ruolo come Agente, dimenticando che attualmente, a seguito dei citati concorsi conclusi, ci sono 1.500 uomini di cui alla seconda aliquota idonei e pronti e titolari di una priorità, che vengono lasciati ingiustamente parcheggiati nelle Forze Armate e resi precari perché alla fine di 4 anni verranno congedati-licenziati in attesa della chiamata in Polizia, considerato inoltre, ed è grave, che a futuri tutori dell'ordine e della legge possa passare il messaggio che, per quanto esposto, la legge non sia uguale per tutti”.

Una situazione quantomeno assurda che non tiene conto di diritti acquisiti e lo fa su un comparto così importante per la Nazione.

Ma cerchiamo di capire meglio questa situazione: “Il sistema delle assunzioni in 2 aliquote è implicitamente previsto in tutti i concorsi delle Forze dell'Ordine, ma è inqualificabile che si sia verificata la totale elusione della norma per la Polizia Penitenziaria – a causa di grave carenza organica – così che il 100% degli idonei sono entrati immediatamente nei ruoli di Polizia. Se da una parte si comprende la necessità umana di derogare, dall’altra non si capisce come si possa non rispettare la Legge o perlomeno non si possa renderla equa estendendo questa capacità elastica ascoltando anche le grida di dolore e richieste di rinforzi che giungono da tutti i Commissariati d’Italia.

Inoltre la discriminazione non finisce qui, perché vi è anche una disparità nei tempi di chiamata per l’incorporamento dopo la chiusura del concorso. La seconda aliquota relativa al concorso del 2006 ha dovuto attendere 2 anni, mentre quella relativa al concorso del 2008 si protrae da un anno e non si hanno riscontri che indichino un termine a breve. Si tenga presente che il servizio prestato nei ruoli militari, oltre ad essere molto meno mensilmente remunerato (e senza neppure la tredicesima mensilità), non forma anzianità di servizio quando si transiterà nei ruoli di Polizia, per cui si ha un danno economico/contributivo in capo alla seconda aliquota. Questo danno è stato invece annullato per i Carabinieri mediante un decreto di parificazione che non è invece applicabile a noi per volontà e motivazioni che ci sono sconosciute”. 

Polizia in servizio

Se tutto ciò non fosse abbastanza, i ragazzi che negli anni scorsi sono entrati a far parte della cossidetta seconda aliquota corrono un altro rischio assurdo, infatti la permanenza nei ruoli delle Forze Armate è anche pericoloso, perché pur subendo un incorporamento militare con tutti i doveri che ne conseguono, a fronte di una idoneità che è stata riconosciuta invece per una forza di Polizia, nel caso che ci si produca un danno fisico durante i 4 anni di servizio militare si perde l’idoneità per l’assunzione in Polizia, per cui oltre a ritrovarsi disoccupati alla fine del sevizio militare, si è irrimediabilmente perduta la possibilità di entrare in Polizia.

Ci sarebbe quasi da ridere se la cosa non fosse alquanto seria ma di poco interesse per chi ci governa.

“Infatti – ci dice il nostro interlocutore – c’è una scarsa considerazione nei nostri confronti per l’assenza di un interessamento da parte delle Istituzioni, per le interrogazioni parlamentari sollevate tempo fa dall'Onorevole Paladini (Idv) e le richieste (ben sei!) dell Ugl Polizia di Stato, per le quali da molti mesi attendiamo una risposta”.
E così alla faccia della crisi e della congiuntura epocale, lo Stato continua a stanziare nuovi fondi per nuovi concorsi a causa della cronica carenza di personale, quando ha 1.500 uomini “pronti all’uso”. 

“I fondi per le nostre assunzioni si trovavano nel Dpcm 2010 (una somma che copriva 2.000 assunzioni) e sono invece stati stornati per altre 1.000 assunzioni, di cui 80 commissari e 920 Vfb (Volontari in Ferma Breve – ossia militari – in procinto di passare in servizio permanente ed effettivo) riaprendo la graduatoria di un concorso che era stato chiuso e sottraendo di fatto il diritto e la priorità alla nostra assunzione. 

La “nostra” somma stanziata, per le restanti 1.000 assunzioni, è stata bloccata con una motivazione enunciata dal Ministero della Difesa che ribadiva come non potesse privarsi di risorse (noi poliziotti precari nelle forze armate) che svuoterebbero le caserme;  ma allora devono spiegare perché hanno anacronisticamente accettato il transito in Polizia dei 1.000 militari di cui sopra”.
Non solo parole ma anche soluzioni da parte di chi ci ha sollevato questo probelma: “Basterebbe fare un decreto ad hoc, come hanno fatto per i Carabinieri, per trovarci in meno di un mese alle scuole di Polizia, facendo risparmiare fondi allo Stato e garantendo – o perlomeno contribuendo -  alla sicurezza reale del Paese”.

Invece: “Come ennesimo spreco di denaro, lo Stato effettua un servizio sul Territorio Nazionale chiamato "strade sicure" composto da ronde costituite da militari senza funzioni di Polizia giudiziaria, quindi questi devono limitarsi a segnalare al capo posto (carabiniere o poliziotto) il reato senza poter in alcun modo intervenire; praticamente il doveroso comportamento che dovrebbe assumere qualunque cittadino. Tanto vale remunerare comuni cittadini contribuendo al loro bilancio familiare e lasciare i militari a compiti più consoni e in linea con la figura istituzionale. 

Questo “scherzo” costa più o meno una trasferta di 600 euro al mese in più per ogni singolo militare (un militare impiegato in “strade sicure”, grazie a questo percepisce circa 1.600 euro al mese, mentre un poliziotto, pur con il medesimo incarico, ne percepisce 1.300); aggiungo che in caso di trasferta del personale militare, pernottamento e pasti vengono finanziati dal Ministero dell'Interno e non dalla Difesa.
Sempre a carico del Ministero dell’Interno (che dovrebbe remunerare poliziotti e non miliari) un Vsp (militare Volontario in Servizio Permanente) o un graduato come sergente, che come stipendio di base prende dai 1.300 ai 1.400 euro, con la trasferta “strade sicure” arriva a 2.000. 
Ma non costerebbe meno e non sarebbe un servizio più efficace ed efficiente se fosse impiegato solo personale della Polizia? 
Non ce ne sono abbastanza? Basterebbe riprendersi quelli parcheggiati nell’Esercito, rimpinguando le caserme militari con le migliaia di volontari che ogni anno fanno domanda.

Auto di lusso per la Polizia. Foto di rete

E nell’ottica dei risparmi dovuti alle carenze economiche che ostacolano le nostre assunzioni, dove sta il senso dell’acquisto, un paio di mesi fa, da parte dell’allora ministro Ignazio La Russa delle 19 Maserati blindate per i generali? Certo qui si aprirebbe il doloroso e vergognoso discorso sui costi delle italiche caste, e direi di non di entrare nel merito evitando una spesa farmaceutica per l’acquisto di Malox”.

Un’amarezza che non può che essere condivisa, sperando che per questi 1.500, di fatto, poliziotti sia trovata il più presto possibile una soluzione che, come abbiamo visto, c’è!
ROSARIO RIZZUTO

Da Crotone a Roma per protestare contro le riforme del governo Berlusconi. Davvero incazzati i Collaboratori Scolastici

ROMA - C’era anche Crotone, e non poteva essere diversamente, alla manifestazione nazionale dei lavoratori pubblici e della conoscenza, organizzata dalla Cgil sabato 8 ottobre e che si è tenuta a Roma per gridare forte che “Pubblico è futuro” e contro un governo che da tre anni si accanisce contro il lavoro pubblico, le pubbliche amministrazioni e il sistema della conoscenza, i servizi pubblici e la legalità.

Un fiume di rosso a Roma per la manifestazione della Cgil. Foto Rosario Rizzuto

Da Crotone è partito un pullman intorno alle 05,00 dello stesso sabato coordinato da Mimmo Denaro della Cgil Scuola e da altri sindacalisti.

A partire per la capitale tante categorie di lavoratori ma la parte del leone l’hanno fatta i collaboratori scolastici della scuola, uomini e donne, di Crotone e provincia, agguerriti come non mai che proprio non riescono a mandare giù che dopo anche sette o otto anni di incarichi annuali debbano restare, in questo anno scolastico 2011/12, a casa!

“Io odio Berlusconi, e tu?” si legge sulla maglietta nera di un ragazzo crotonese che durante il corteo non risparmierà la voce pur di gridare la sua rabbia contro questa situazione che, secondo lui, si ha per colpa di Berlusconi e del suo governo.

Il corteo parte da piazza della Repubblica intorno alle 14,00 e quando arriverà in piazza del Popolo ci sono ancora manifestanti che debbono iniziare il loro percorso: migliaia e migliaia di gente con le loro bandiere ed un coloro predominante: il rosso. Un fiume di bandiere rosse senza soluzione di continuità. Intanto, mentre succede questo Berlusconi è ad un sex party dal suo amico Putin in Russia per il complenanno dello zar!

Lo striscione di Crotone con alcuni manifestanti. Foto Rosario Rizzuto

Sulle strade di Roma, invece, si manifesta, la gente è arrivata da tutta Italia ed anche dalla Calabria la presenza è forte e molto colorata con la partecipazione di un gruppo di artisti con delle maschere giganti che attirano la curiosità dei manifestanti, dei turisti e dei fotografi. Poco più in là i manifestanti crotonesi con il loro scriscione dietro al quale ci sono tante storie: la signora che, ormai sicura di lavorare tutti gli anni ha acceso un mutuo ed ora non sa come pagarlo, la signora di una certa età vedova ed ancora precaria rimasta a casa senza reddito, il giovane padre di famiglia che non sa come tirare avanti.

E la Gelmini dove è? Di certo non manca su alcuni cartelloni dei manifestanti sui quali predomina un forte “Sono Stato Io”, con Stato scritto in rosso, coniato in tutte le salse: “Sono Stato io a dare una prospettiva a 628 studenti, Filippo, insegnante di disegno”, “Sono Stato Io a fare contare qualcosa a 12.345 studenti, Ludovica insegnante di matematica”, ” Sono Stato Io a conferire la laurea a 911 studenti, Alessandro ricercatore di Filosofia” e tanti altri.

Esternazione contro il bunga bunga a Roma alla manifestazione della Cgil. Foto Rosario Rizzuto

Alle 14,30 nel corteo entra anche la segretaria della Cgil Susanna Camusso (poi raggiunta anche da Nichi Vendola) che poi griderà la sua rabbia dal palco di piazza del Popolo.

Crotone ed i suoi callaboratori precari c’erano ed hanno fatto la loro parte, ora si attendendo buone nuove o magari solo quella telefonata che dica loro: “C’è una supplenza di 15 giorni, accetta?!”. Che fine dopo quasi 10 anni di precariato, dopo aver mandato avanti la “propria” scuola, tra disagi vari e cercando di fare sempre il proprio dovere.

Sono questi che non ci stanno a questa situazione, consapevoli di aver dato allo Stato una parte della loro vita!

[Rosario Rizzuto]

Rino Gaetano vive nel ricordo di chi nn lo dimenticherà mai: grande commemorazione a Roma il 2 giugno al Verano e P.za Sempione

ROMA - Ed eccoli lì, anche quest’anno, decine di “pazzi” che arrivano, singolarmente o a gruppi, al cimitero del Verano, lì in fondo entrando dallo Scalo San Lorenzo, dove è sepolto il mitico Rino Gaetano. L’appuntamento ufficiale, per i componenti del fanclub, è alle 10,30 davanti al Verano, ma molti sono già davanti la tomba da tempo. C’è chi è arrivato dalla Calabria è sta con Rino già pochi minuti dopo le 07,00, anche quest’anno non è voluto mancare e si è portato dietro i propri bimbi.
 Amici di Rino al Verano. Foto Rosario RizzutoPoco dopo arriva Anna Gaetano, stanca ma allo stesso tempo energica come sempre, sistema la tomba dei fratello con fiori freschi, dà una pulita alla tomba e alla zona circostante, lamentadosi che è sempre lei a pulire quella zona.
Anna non sa nulla di quello che, nello stesso 2 giugno, è stato organizzato dalla rediviva (e per lei illeggittima) fondazione “Una Casa per Rino”, non ne è molto contenta ma è ferma e convinta nell’affermare che Crotone non si è comportata molto bene con lei ed il fratello.
 
“Ho chiesto perdono a mia mamma (alla quale avevo promesso che avrei traslato Rino a Crotone dove riposa lei e mio padre) ma non c’è la faccio, qua ci sono io, i miei figli, il mio nipotino; Rino resterà a Roma dove tu sai e vedi quanta gente viene a trovarlo, cosa succederebbe se la sua tomba fosse a Crotone? non voglio che sia dimenticato per una seconda volta!”.
Non si può non dare ragione ad Anna che tra una parola e l’altra continua a sistemare la tomba, poi legge l’articolo, la pagina intera, che Il Crotonese ha dedicato a questo appuntamento, gli si illuminano gli occhi: lei è sempre contenta quando si parla del fratello. Ci ringrazia e si raccomanda con noi di farla avere anche il successivo articolo in cui sarà raccontata questa giornata.
Intanto cominciano ad arrivare i primi fan.
 
Anna, che sul tavolino di fronte la tomba, sistema ogni volta un quaderno, su cui i fan lasciano delle frasi, i propri pensieri, ha tolto il “vecchio” quaderno, sistemandone uno nuovo con la fatidica data 02 giugno 2011. Ognuno che arriva ha un suo tipo di approccio, c’è ci saluta Anna poi va a baciare la tomba, chi va subito da Rino e si ferma davanti alla sua lapide per una preghiera, quasi tutti poi non possono fare a meno di lasciare un pensieRino. Un ricordo, una preghiera, una richiesta. Durante l’anno c’è anche chi va da Rino per raccomandarsi per un esame. D’altronde che il cantautore crotonese sia un po’ santo e un po’ profeta noi lo abbiamo scritto molti anni fa nella hame page di quello che è stato il sito della cover band Kathmandu.
 Maria Cristina Ciapanna davanti la tomba di Rino Gaetano. Foto Rosario RizzutoAl Verano c’è anche Cinzia, che, in un suo ricordo sul 2 giugno 2011 pubblicato su Facebook, scrive: “A volte nella vita succedono delle cose che noi chiamiamo “il caso”, ma più passa il tempo, più mi rendo conto che niente nella vita accade per caso. Più o meno un anno e mezzo fa, mi sono trovata a pensare di mettermi a letto e fare in modo di non svegliarmi più… e più passava il tempo, più la sofferenza aumentava, più l’idea di mettere davvero in atto ciò che avevo pensato, prendeva pericolosamente piede. E allora proprio in quei giorni: accendo la tv e, nella pubblicità di una banca, tu canti “Ma il cielo è sempre più blu”… accendo la radio e trasmettono “Ma il cielo è sempre più blu”… metto l’mp3 e la prima canzone che trovo è “Ma il cielo è sempre più blu”… .
 
E poi quella voglia irrefrenabile di andare su Youtube a guardarmi tutti i tuoi video e quell’improvvisa sensazione di calma che mi prende vendendo il tuo volto e il tuo sorriso. E poi, tutto in un crescendo: lo special su di te su Rete 4, il 1 Maggio del 2010 e subito dopo, gruppi in tuo nome che spuntano come funghi su Facebook e  l’incontro, un po’ magico (ci siamo chieste l’amicizia quasi in contemporanea!) con Valeria che poi mi ha introdotto nell’ambiente degli “Amici di Rino”, facendomi conoscere Domenico, Elio, Dora e via via tutti gli altri… Non riesco a credere che si tratti sempre di casualità, sono convinta e lo sono veramente, che tu ci sei, in un’altra dimensione ma ci sei, e guidi le mie mosse, come guidi tutte quelle di chi, come me, ti ama con tutto il cuore e l’affetto possibili”.
 Francesco di Giacomo ricorda Rino Gaetano. Foto Rosario RizzutoNon credo ci sia bisogno di aggiungere altro. Rino è anche e soprattutto questo. Rino c’è e regna sovrano, come troviamo scritto su qualche muro in giro per l’Italia.
Rino è li al Verano dove ci si ritrova  tutti assieme almeno due volte all’anno nel giorno che ricorda la sua scomparsa appunto ed in quello della sua nascita (29 ottobre 1950); tanti i volti noti, gli stessi volti visti lo scorso anno o negli anni scorsi come Cinzia, Giulia ed Asia (che quest’anno hanno fatto un po’ tardi perché non hanno trovato mezzi e sono arrivate a piedi!!!), Elio, Maria Cristina, Dionigi di Crotone ma tanti anche quelli che sono al Verano per la prima volta. Poco prima delle 11,00 arrivano i nostri: ecco Dario con la sua chitarra e allora via alla musica: tutti intorno alla tomba di Rino a cantare le sue canzoni.
 
Sempre Cinzia scrive: “Tutti uniti, abbracciati a cantare a squarciagola le tue canzoni, con il cuore traboccante di gioia… un centinaio di amici e un paio di chitarre. E a nessuno è venuto in mente di essere fuori luogo o di mancare di rispetto a qualcuno perché stavamo cantando in un cimitero: eravamo solo pieni di amore per te e di voglia di esternarlo”.
La mattinata continua, tra gli aerei che sorvolano il Verano per la vicina parata della Festa della Repubblica che lì, vicino alla tomba di Rino, non interessa ad alcuno.
Poi un gruppetto va a mangiare assieme: persone che poche ore prima nemmeno si conoscevano che diventano amici nel nome di Rino.
 Sergio Cammariere con alcuni fans. Foto Rosario RizzutoMa la festa per i 30 anni dalla scomparsa di Rino Gaetano è speciale, non può bastare l’incontro del Verano e così in serata è prevista una grande manifestazione in Piazza Sempione, zona Montesacro, più o meno dove si è cresciuto Rino, alla cui organizzazione hanno contribuito Anna ed Alessandro Gaetano, Timisoara Pinto e Fabio Dionisi.
Alle spalle del palco, infatti, c’è il IV Municipio, palazzo dove Rino, a suo tempo, frequentò la scuola media. Sono previste varie partecipazione di cantanti anche famosi e, cavolina, ci sono tutti.
Si esibirà quasi alla fine ma non possiamo non partire dalla partecipazione del nostro Sergio Cammariere che è anche parente di Rino Gaetano. Anna Gaetano se lo coccola, Sergio è molto atteso, nel retropalco non si tira indietro a foto ed autografi insieme con il suo “gemello” (mamma come si somigliano!) Andrea Rivera.
 
Ma sul palco di Piazza Sempione salgono vari personaggi, amici di Rino dell’epoca o nuove proposte. Il filo conduttore è il concerto della Rino Gaetano Band (la cover band ufficiale di Rino Gaetano seguita personalmente da Anna Gaetano e nella quale canta anche il nipote di Rino, Alessandro) con Marco Morandi. Ogni tre/quattro canzoni, sul palco sale un ospite annunciato da una frase proposta su un maxi scherzo.
Quella di Cammariere è la seguente: “Sei nato nella mia terra, hai respirato il mio stesso azzurro, come me un giorno sei partito…, un legame di parentela ci univa anche se non ti ho mai conosciuto. Oggi è la musica che torna a sovrapporre i nostri cuori. La Musica che non ha confini. Grazie Rino”.
 
Ma a rompere il ghiaccio è Ernesto Bassignano (voi lo avete mai sentito?) che scrive “Amarcord”, ricorda alcuni episodi della vita di Rino, spara anche qualche cazzata che infastidisce più di un fan del cantautore crotonese, poi storpia, anche leggendola, una canzone di Rino.
Per fortuna finisce presto ed è la volta della bella Diana Tejera; sul suo messaggio c’è scritto: “L’estate sta arrivando con le nuvole rigonfie di speranza e tu torni a Piazza Sempione”.
Si susseguono le canzoni della Rino Band e dei vari ospiti. Francesco Di Giacomo (con Paolo Sentinelli) lancia un “provocatorio” “Beati i vostri quattro sì”, il riferimento al referendum è chiaro e durante la serata saranno più cantanti a ricordare l’appuntamento referendario chiedendo al numeroso pubblico presente (alcune migliaia di persone) soprattutto di andare a votare ed alcuni anche di votare sì.
Sul palco anche il calabrese Peppe Voltarelli, ex voce del Parto delle Nuvole Pesanti, anche lui ricorda Rino con il suo timbro tipicamente calabrese. Seguono i Babalot, la provocante Roberta Carrieri che, al termine della sua esizione, fa più giri su se stessa lasciando intravedere le calze autoreggenti, e quindi Zibba.
 Anna Gaetano riceve una targa dal IV Municipio di Roma. Foto Rosario RizzutoC’è poi spazio per la consegna, da parte del IV Municipio, di una targa ad Anna Gaetano ed una scultura ad Alessandro Gaetano e a Timisoara Pinto.
Sul palco è la volta dell’acclamatissimo attore Claudio Santamaria protagonista della fiction su Rino tanto criticata perché, così come ha tenuto a sottolineare l’amico di Rino, Bruno Franceschelli, salito anche lui sul palco, quello visto su Rai 1 non era proprio Rino.
 
Spazio anche per un altro nipote di Rino, Danilo, che con l’uculele saluta lo zio “Ciao zio mi manchi tanto” la sua frase! Andrea Rivera (noto per le sue interviste al citofono) afferma che avrebbe citofonato solo a lui e lo ricorda con un testo realizzando mettendo assieme i titoli di alcune canzoni di Rino. C’è spazio anche per Gianni Mauro, che al Festival di Sanremo del 1978 era nel coro che accompagnava Rino, anche lui, commosso, ha parole di elogio per il cantante crotonese.
 
Tra gli ultimi sul palco anche gli impegnati Tetes de Bois, a luglio 2010 visti ad Isola Capo Rizzuto ad una manifestazione contro la ‘ndrangheta.
Tutto molto bello, come quando tutti insieme hanno cantato “Ma il cielo è sempre più blu”; è quasi l’una di notte ma piazza Sempione è ancorea piena di gente.
Rino ha ancora una volta fatto centro, il suo ricordo rimane indelebile, la sua musica dà ancora forti brividi.
 La targa scoperta dove abitò Rino GaetanoIntanto il 7 giugno 2011 in Via Nomentana Nuova 53, all’ingresso della casa che lui abito è stata scoperta una targa, vi si legge: “Qui è vissuto dal 1970 al 1981, Rino Gaetano (1950-1981) grande autore ed interprete della canzone italiana. Ma il cielo è sempre più blu. S.P.Q.R. 2011”.

A seguire i link alle mie foto:
Fans di Rino al Verano,
Festa in Piazza Sempione 1
Festa in Piazza Sempione 2.
 
[Rosario Rizzuto]

29 anni dopo RINO VIVE!

In una Roma tutta presa dalla Festa della Repubblica con la parata che ha attirato tanta gente nella zona del Colosseo, a non molti chilometri, nel cimitero monumentale del Verano, c’è un altro micro mondo, un gruppo di persone, provenienti da ogni parte d’Italia, che canta davanti ad una tomba.

Cantando per Rino Gaetano al Verano. Foto Rosario Rizzuto


Non una tomba qualunque ma quella di uno dei nostri concittadini più famosi, quel Rino Gaetano di cui proprio il 2 giugno si ricorda l’anniversario di morte.
Quella tragica nottata tra l’1 e il 2 giugno 1981 quando un destino atroce, o qualcosa di più (in rete girano varie ipotesi sulla scomparsa di Rino), rubarono al mondo una delle voci più scanzonate ma allo stesso tempo serie ed impegnate d’Italia (in molti se ne stanno accorgendo a distanza di anni), uno del quale Vasco Rossi ha detto: “Io non so se mi sono mai ispirato a lui, ma sento che se lui non fosse morto io non sarei mai nato”.

Sono passati 29 anni da quella tragedia e puntualmente ogni anno decine e decine di fans, provenienti da ogni parte d’Italia, quest’anno aiutati anche dal social network Facebook, sul quale, soprattutto negli ultimi giorni, si è scatenata la Rinomania, si radunano lì al Verano, al riquadro 119 cappella V dopo essere arrivati allo Scalo San Lorenzo.
C’è Chiara, storica fan di Rino, che arriva da Firenze; Lorenza, con la piccola Paoletta, mascotte della mattinata con i suoi tre anni che canta allegra “I Love you Marianna”, con la sorella Vittoria (che su Facebook ha aggiunto il nome Gaetano al suo), accompagnate dalla mamma sono arrivate da Pescara; Asia (che fa parte di una cover band che canta le canzoni di Rino) e Giulia, 19 e 21 anni, arrivano al Verano prestissimo: per essere lì hanno preso il pullman alle 23,00 del giorno prima a Trebisacce, nel cosentino; il calabresissimo Elio Scarola, altro storico fan di Rino, arriva da Milano con alcune amiche; la piccola Rossella, appena 10 anni è venuta da Brindisi col papà e conosce tutte le canzoni di Rino a memoria.

Anna Gaetano con lacuni fans di Rino Gaetano. Foto Rosario  Rizzuto


A fare da chioccia a tutti c’è l’unica erede di Rino, la sorella Anna Gaetano, emozionata come sempre e triste al ricordo del fratello scomparso 29 anni prima.
Anna è al Verano già alle 07,45, sistema la tomba con fiori freschi, lumini e cambia il quaderno sul quale i fans dal 1986 (quando sistemò il primo) scrivono frasi, chiedono aiuto, ringraziano Rino Gaetano.
“Ciao Rino sono tornato, ora sono dottore in legge anche grazie a te. Tornerò avvocato?” ha scritto un ragazzo qualche giorno addietro, ma le frasi, i disegnini sono costanti nel tempo: tutti i giorni c’è qualcuno che passa dal Verano per salutare il suo Rino che non è mai solo, lascia una sigaretta, una frase, un fiore… per Rino!

Poi arriva Dario, il romano, una vaga somiglianza con il cantante crotonese-romano che toglie la chitarra dalla fodera ed accompagnato da Asia, Rossella e tutti gli altri inizia a suonare ed a cantare molte della canzoni di Rino.
Arriva altra gente, di ogni età, con un fiore, si fermano davanti la lapide, baciano la foto, pregano e poi iniziano a cantare anche loro.
Qualche visitatore di altri defunti rimane colpito da quella “baldoria” ma ormai tutti sanno chi riposa lì, nessuno dice niente e la “festa” può continuare.
Arriva anche Nicodemo Iapalucci, l’ultimo, in ordine di tempo, ad aver scritto un libro su Rino Gaetano che sta andando a ruba tra chi veramente ama Rino.

La Rino Gaetano Band tra il tripudio dei fans alla Stazione Birra.  Foto Rosario Rizzuto


I fans di Rino, almeno un centinaio quelli passati dal Verano il 02 giugno (e tanti altri saranno lì nei giorni successivi) accompagnati da Dario (al quale si è aggiunto un altro personaggio, Dionigi Frisenda, vestito alla Rino, che canta anche lui e che arriva da Crotone) vanno avanti con le canzoni di Rino fino a quasi le 13,00, ogni tanto ci si stacca, si fa amicizia, qualcuno racconta qualche aneddoto poco noto di Rino, Anna Gaetano è disponibile con tutti.
Ci si saluta e, con chi può fermarsi per la sera, ci si dà appuntamento alla Stazione Birra, un noto locale alla periferia di Roma nel quale viene anche prodotta la birra, dove in serata Rino Gaetano sarà omaggiato dalla cover band ufficiale, la Rino Gaetano Band, nella quale cantano anche il nipote Alessandro e Marco Morandi, sul palco con una maglietta che farebbe impallidire Bossi, c’è scritto infatti, citando Rino: “Ad esempio a me piace il Sud”.

La sera il locale comincia a riempirsi, la gente prende posto nei tavoli, si rivedono alcune delle faccia della mattina, Chiara è sempre lì in prima fila poi ci sono Nicodemo, Elio e tantissimi altri, un gruppetto di amici arriva da Cotronei.
La band inizia con “La ballata di Renzo”, un brano inedito di Rino, pubblicato nell’ultimo lavoro su Rino (Live & Rarities) uscito qualche mese fa, nel cui testo praticamente Rino racconta la propria morte!
L’emozione è palpabile, la gente canticchia in silenzio, poi l’emozione lascia il posto alla festa, iniziano le canzoni di Rino più movimentate, i ragazzi si accalcano sotto il palco ed iniziano a ballare, ci si spinge a vicenda allegramente.

La Rino Gaetano Band canta Sei Ottavi con una fans. Foto Rosario  Rizzuto


Sul palco, in un angolino, ci sono Rossella, la bimba di 10 anni di Brindisi, che si è liberata dall’abbraccio del papà e che canta e balla con due amichetti; ogni tanto Alessandro Gaetano si avvicina a lei, le porge anche il microfono e lei canta canta canta.
Sorprende come una bambina di questa età, nata 19 anni dopo la morte di Rino, possa avere questa passione per il cantante crotonese e non è l’unica.
La serata trascorre alla grande, dal palco annunciano che a fine concerto i proprietari del locale ed Anna Gaetano offriranno una birra a tutti, la gente continua a cantare, l’emozione in sala è tanta e la band, tra il tripudio generale, ricorda ai fans che il 14 luglio sarà di nuovo lì.

Tre piccoli fans di Rino Gaetano scatenati sul placo con le note  di Rino. Foto Rosario Rizzuto


La band (Alessandro Gaetano, voce, chitarra e percussioni; Federico D'Angeli, voce e chitarra; Yuri Carapacchi, batteria; Menotti Minervini, basso; Andrea Ravoni, chitarra elettrica; Giorgio Amendolara, tastiere e cori; Marco Morandi, voce e chitarra, Ivan Almadori, voce) saluta ma viene richiamata sul palco per i bis.
Alessandro, Marco, Federico ed il jolly del gruppo, Ivan, cantano altri pezzi e salutano con la bellissima “Ma il cielo è sempre più blu”, sotto il palco tutti alzano le mani al cielo quasi a voler toccare Rino che, come qualcuno ha scritto sul quadernino del Verano, vive!, perché, come Laura, anche lei presente sia al Verano che alla Stazione Birra, ricorda sul suo profilo su Facebook: “Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta!”.

[Rosario Rizzuto]

[05 Giugno 2010]

Articoli correlati da Area Locale.com:
* Vent'anni senza Rino Gaetano
* Ricordo di Rino Gaetano

Davanti la tomba di Rino Gaetano

Fa una sensazione strana trovarsi così presto da solo davanti la tomba di Rino Gaetano.
Alle 07,10, nonostante ufficialmente il Verano aprisse alle 07,30, ero davanti al Suo immenso sguardo.
Sono riusciuto a stare una mezzoretta solo con Lui, da qualche minuto è arrivata Anna con due ragazze.
Un attimo prima sono riusciuto a farlo vedere via Skype a mia sorella Maria…
C'è unn cartello che avvisa che ci sarà anche la messa: la giornata di Rino può iniziare!!!

Le foto di Rosario Rizzuto al No Berlusconi Day (NBD) del 05 Dicembre 2009 a Roma

Il sole alla mia destra mi riscalda piacevolmente nella mia mansarda ancora molto calda nonostante manchino solo 19 giorni al Natale.

Sono a mezze maniche con la maglietta viola, e scritte varie contro Berlusconi, regalatami ieri a Roma dagli amici di Italia Dei Valori di Di Pietrodurante il No Berlusconi Day (NBD).

Sono tornato stamane da Roma, alle 06,00 ero al bivio di Rocca Di Neto, poco più in là, da mia zia Laura (grazie), avevo lasciato la macchina.

Ho appena finito di pulire le tante foto scattate ieri.
Ancora non so quante ne ho fatte ma sono tante, il contafoto automatico ha fatto il giro delle 9.999 foto (la numero 1 di questa tornata l’avevo scatta il 06 giugno 2008 [giusto giusto 18 mesi fa] durante la recita di fine anno di Alessandro) e da un calcolo veloce cammino ad una media di circa 18 foto al giorno, nonostante alcuni periodi che non ne ho fatto per nulla!!!

Ieri è statobellissimo seguire un’immensa processione di persone, unitesi, grazie al web e senza strumentalòizzazioni politiche nonostante alcunipartitifosseropresenti), al solo grido di BERLUSCONI DIMISSIONI come citava il grande striscione che apriva il corteo!

Come ha detto Dario Fo durante il suo intervento: "Domani diranno che eravate 25", sono subito iniziate le polemiche sui numeri dei presenti: 90 mila per la Questura, oltre un milione per gli organizzatori.

 Le "25 persone" presenti al No Berlusconi day. Clicca x ingrandire. Foto Rosario Rizzuto
Numeri troppo distanti tra loro per non supporre immediatamente che Berlusconi abbia fatto un paio di telefonate ai poliziotti, anche perchè durante il corteo uno degli organizzatori ha affermato che un poliziotto gli ha detto che eravamo oltre 500.000 ma ancora si era ad inizio manifestazione.

Spero di avere modo di parlare della giornata di ieri presto (ora ho voglia di uscire) ma come sempre, più delle mie parole, parlano le mie 847 foto che trovate cliccando qui.

Buon compleanno Rino Gaetano

Rino Gaetano sorridente. Foto dalla reteQuest’anno niente Roma caro Amico mio, impegni di lavoro, una luce che si affievolita ma è sempre lì in un angolino e una mancanza di predispiosizione mentale, hanno fatto sì che non sia partito per Roma come, invece, ho fatto l’anno scorso.

Ciao Rino, chissà come te la stai ridendo lì in Cielo tra le cazzate di Berlusconi e le sciocchezze di una pseudo sinistra; chissà cosa pensi di noi, chissà che Bibbie di testi avresti potuto scrivere se fossi rimasto tra noi, altro che mancanza d’ispirazione.

Rino sei arrivato a 59, l’anno prossimo proverò a proporre, se sarò tra i vivi, qualcosa di speciale; da circa 28 anni ti sei allontanato da noi solo fisicamente ma sei sempre presente.

BUON COMPLEANNO AMORE MIO… BUON COMPLEANNO… 

"Io scriverò se vuoi perché ho amato tutti i sessi
ma posso garantirvi che io
non ho mai dato troppo peso al sesso mio
ma con chiunque sappia divertirsi mi salverò
che viva la vita senza troppo arrichirsi mi salverò
che sappia amare che conosca Dio come le sue tasche
"

11 settembre di casa a Roma

Avantieri 11 settembre, ero a Roma.
Ma ero a Roma anche l’11 settembre 2001, giornata dopo la quale il mondo non fu più lo stesso.
Anastasia Sole. Foto www.arealocale.com
Mi trovavo a casa della bella Anastasia Sole, stavamo facendo una specie di intervista, telecamera accesa quando ad un tratto sul suo telvisorino in bianco e nero vedo quel "palazzo" fumante.

Ci vollero pochi attimi per capire.

Pochi attimi per cominciare ad avere paura
Per cominciare a rafforzare l’idea che dopo le torri gemelle potesse toccare a Roma; ma nè Anastasia nè le mie sorelle vollero lasciare la capitale ed ebbero ragione.

Quel pomeriggio Anastasia fece il suo ennesimo provino: anche quando succedono le più immani tragedie c’è un mondo che continua a viaggiare peri fatti suoi.
Tutto continua, niente si ferma…

Sono passati 8 anni da quel brutto giorno, la cui verità vera ancora non è stata chiarita e, forse, non lo sarà mai; il mondo ha ancora paura, il   fratello uccide ancora il fratello, la gente muore di fame, c’è gente che crede di avere la giornata rovinata perchè ha bucato uno pneumatico.

C’è gente che ruba e continua a fare la Dsga nelle scuole, ci sono Dirigenti Scolastici che palesemente troverebbero difficoltà anche a dirigere un circolo di tressette che continuano ad essere vilmente autorizzati a governare scuole con centinai di studenti … e studentesse.

Sono passati 8 anni da quando il mondo ha rischiato di finire e ci sono ancora ragazze che se la tirano pensando di averla solo loro, facendo soffrire ragazzi che hanno il solo torto di pensare che solo quella ce l’ha: ci vuole un minuto ad innamorarti scemo, ma mandala affanculo!!!

Mi dicono che succede anche il contrario, a me non è mai successo ma per par condicio devo precisarlo!

11 settembre 2009, sicuramente migliore di quello del 2001 che solo la fine del mondo potrebbe renderne uno peggiore ma poi non starei qui a raccontarlo.

Ero a Roma, come nel 2001 ma pensandoci bene nel 2001 ero meno solo: Anastasia, Marco, i loro amici.
MALEDETTA SOLITUDINE, maledetto orgoglio del cazzo, maledetto me, maledetta lei!!!

Rita…

Rita non chiamerà
anche se è speciale
non chiamerà.

Io continuo a sperare
che il telefono suoni
ma non succederà.

Rita è lì che sorride,
mi giro si gira
e lì… e sorride.

Rita non ha malizia,
Rita è dolce
e pensa al suo micio.

Ti parla, ti sta vicino;
sono 80 minuti
(il tempo di un film iraniano)
che vorrei stringerle la mano
ma, forse, non è il caso.

Rita ha un bel sorriso
e lo usa…

Tutti dovrebbero saperlo usare
e donare un sorriso
tutti dovrebbero sapere Amare…
come Rita…
(Roma, Boscolo Hotel, Stanza 512.
 03 Luglio 07, 01,15)

Il Compleanno di Rino Gaetano

Marco Morandi con la Rino Gaetano Band. Foto Rosario Rizzuto
ROMA
Ci sono due date che i fan, gli amici di Rino Gaetano non si lasciano mai sfuggire ossia il 2 giugno, anniversario della scomparsa del cantautore crotonese e il 29 ottobre, compleanno del mitico autore di “Ma il Cielo è sempre più blu”.

In questi due giorni non c’è tempo atmosferico o impegni che tengono, chi ama Rino è a Roma a portare un fiore al Verano, il cimitero monumentale dove Rino è sepolto, e a cantare tutti insieme con la Rino Gaetano Band, la cover band ufficiale di Rino Gaetano gestita dalla sorella di Rino, Anna Gaetano, unica detentrice dei diritti del nostro.

Anche questo 2008 non è stata un’eccezione.

E nonostante un tempo bliblico con piogge che non si vedevano a Roma da decenni, i fan del cantautore nato a Crotone si sono ritrovati al Big Mama, locale trasteverino.
Gente di Rino. Foto Rosario Rizzuto
E’ siccome una sola data non era sufficiente, per merito delle numerose prenotazioni, ne sono state fatte ben due: oltre al 29 ottobre si è festeggiato anche il 28.

C’è la Rino Gaetano Band e, alla prima serata, quella del 28 ottobre, ci sono anche io, bagnato come un pulcino ma presente per la prima volta al compleanno di Rino dopo essere stato per due volte presente al ritrovo del 2 giugno.

Sono il primo ad arrivare alle 20.40 e nonostante butti acqua a secchi il gentilissimo addetto del Big Mama mi dice che non posso entrare, che l’ingresso è alle 21,00.

Anna Gaetano e la Rino Gaetano Band sono a cena nei pressi ma è difficile spostarsi con quella pioggia; poco dopo arrivano tre ragazze e un ragazzo: quando Rino è morto loro dovevamo ancora nascere ma questa non è una novità.


Alle 20,55 arriva Marco Morandi (il nuovo cocantante della Band già esibitosi a Crotone lo scorso 19 luglio in occasione dell’inaugurazione della statua di Rino Gaetano sul lungomare); anche lui ha difficoltà a convincere il “portiere” a farlo entrare ma dopo pochi minuti la piccola porticina del locale si apre anche per me ed i miei compagni di attesa.

I tavoli sono già tutti prenotati si ci può sistemare in piedi. Rischio e, dopo aver chiesto, sistemo la borsa con la fotocamera al tavolo 5: sarà l’unico a non essere reclamato!

Arrivano anche Anna Gaetano e gli altri della Band.

Tutti con una maglietta con scritto: “30 anni di Gianni 1978 – 2008”
Alessandro Gaetano, nipote di Rino Gaetano e cantante della Rino Gaetano Band. Foto Rosario Rizzuto
Puntuale alle 22,30 iniziano le note delle mitiche canzoni di Rino Gaetano, la Band è al completo (al basso Menotti Minervino, alla batteria Yuri Carapacchi, alla chitarra elettrica Andrea Ravoni, alle tastiere Giorgio Amendolare, alla voce e chitarra acustica Federico D’Angeli, alla voce, chitarra e percussioni varie Alessandro Gaetano, alla voce Marco Morandi) e pure in gran forma nonostante un piccolo inconveniente tecnico alla chitarra di D’Angeli che ci scherza sopra e va avanti come se niente fosse.

Due ore di concerto con qualche ragazza che sulle canzoni più ritmate prova anche a ballare nonostante il locale sia angusto.

Tanti i giovani ma non solo, tutti che cantano a squarciagola le canzoni del folletto crotonese, sempre attuali attualissime quasi profetiche.

Anna emozionata si gusta la serata dedicata al fratello in un angolino con alcuni amici di Marco Morandi, davvero bravo il figlio di Gianni e pure simpatico: scherza con Federico D’Angeli si alternano alla voce insieme con Alessandro Gaetano, figlio di Anna e nipote di Rino anche lui molto bravo e di certo su quel palco non per altri motivi: canta e suona oltre la chitarra, le percussioni più assurde imitando un po’ lo zio.

Ad un certo punto tolgono fuori un foglio: è lo spartito originale di Gianna dicono e aggiungono: “Che ce ne facciamo?” e così, tra la sorpresa di tutti, lo strappano e iniziano a mangiarselo offrendone ai fan dei primi tavolini me compreso… per fortuna è solo ostia!!!

Anche ironici come Rino!

Lo spettacolo va avanti fino a mezz’ora dopo la mezzanotte, da lì a 4 ore, 58 anni prima, sarebbe nato quello che oggi sarebbe il più grande cantautore italiano e che, nonostante siano passati 27 anni dalla morte, rimane vivo come non mai!

Ma ad un compleanno che si rispetti non può mancare la torta che Anna offre a tutti i presenti.

La mattina seguente, anzi poche ore dopo, è prevista una visita al Verano, faccio un po’ tardi e quando arrivo io ci sono solo due ragazze, due adolescenti,Vanesse e Natascia, anche loro nate dopo la sua dipartita.

La tomba di Rino Gaetano al Verano. Foto Rosario Rizzuto

Il quaderno sul tavolino di fronte la tomba e colmo di messaggi lasciati dai suoi fan, ce ne sono di tutti i tipi. Arrivano anche due ragazzi ma la mia attenzione è attratta da un foglio “per Rino”, inserito, quasi nascosto sulla lapide. Lo prendo, è una lettera per Rino, di Vanessa.

Riesco a fotografarla.
La lettera di Vanessa per Rino. RIMOSSA PER VOLONTA' DI VANESSA
Vanessa scrive: “TESTO RIMOSSO IN DATA 09.01.2009 PER VOLONTA’ DI VANESSA”.

Magie di Rino… solo di Rino!!!

ROSARIO RIZZUTO

La gallery sulla manifestazione (sciopero) dei sindacati scuola del 30 ottobre 2008 a Roma

Una manifestante allo sciopero della Scuoila. Già! Forse era davvero meglio se continuavamo a pagare l'Ici!!! Foto Rosario Rizzuto
Non siete stati alla manifestazione dei sindacati della Scuola tenutasi ieri a Roma?

Niente paura con la gallery di By.Ros, che ha seguito il corteo dal raduno in Piazza della Repubblica fino a Piazza del Popolo, vi sembrerà di avervi partecipato.
Un Collaboratore Scolastico alla manifestazione dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals, e Gilda a Roma. Foto Rosario Rizzuto
Ho fatto il viaggio fino a Roma, ho scattato quasi 700 foto, alla fine ne caricherò circa 650, mi piacerebbe ricevere un vostro commento sia sulle foto ma anche cosa ne pensate del momento che sta attraversando la Scuola italiana!
Simpatico cartellone allo sciopero dei sindacati scuola a Roma: Silvio Berlusconi con i fedeli cuccioli Emilio Fede e Vittorio Feltri. Foto Rosario Rizzuto
Le foto, sempre sui professionali server di Area Locale, le trovate cliccando qui.

Rino Gaetano Band

Se hanno sospeso e rinviato la gara della Roma un motivo ci sarà, ed in effetti di acqua, intorno alle 20,30, a Roma ne ha iniziata a buttare tanta e così ho dovuto rinunciare (complice anche il sonno caduto come un macigno sulla mia vita dalle 21,00 fino alle 23,30) ad andare alla seconda serata che la Rino Gaetano Band ha tenuto al Big Mama in occasione del 58esimo compleanno del mitico Rino Gaetano.
E sì! Mi trovo a Roma, sono venuto appositamente per il compleanno di Rino (ero stato due volte ai raduni del 02 giugno e mai a quelli per il compleanno) e per partecipare alla manifestazione contro la Legge Gelmini in programma tra qualche ora con partenza da Piazza della Repubblica.

Ieri (il 28 ottobre) la prima serata tributo è andata magnificamente, serata aggiunta a quella classica del 29 ottobre (data di nascita di Rino) per via delle molte prenotazioni.

La RGB nella nuova versione con Valentino (mi sembra) più Marco Graziosi oltre ad Alessandro Gaetano alla voce mi ha colpito positivamente: davvero bravi.

Appena rientro in Calabria o, se ci riesco, anche pomeriggio da Roma se non riesco a partire, pubblico qualcuna delle tante foto scattate ieri sera o meglio il 28 sera.

Succede! In corso la gara tra San Mauro – Castellese. Il Rocca Calcio sconfitto nell'anticipo

Non posso chiedere 1000 al mio corpo, dopo aver fatto 0 per quattro mesi, e così dopo la messa (e già sono tornato in chiesa stamane!) sono crollato: le tre ore scarse di sonno di stanotte si sono fatte sentire.

Ho preferito rinunciare alla programmata visita allo stadio di San Mauro per assistere alla gara tra San Mauro Marchesato e Castellese dove sarei voluto andare anche per conoscere di persona il grande Carmine.

Avrei voluto fare qualche foto, anche perchè quest’anno il San Mauro è un po’ Scandale, vista la presenza di Lucanto, Scalise e Pingitore, anche se dopo Pingitore (infortunato) stamane ho visto in giro per Scandale anche Tonino Scalise Zidane con il braccio fasciato: e che è!!! una maledizione?!

A quest’ora (16.58) la gara sarà nel vivo ma non conosco il risultato.

Comunque tar poco vi basterà sintonizzarvi su www.tuttosportcalabria.it per conoscere il risultato del San Mauro ma anche di tutte le squadre calabresi.
Dallo stesso sito, anche se me lo aveva detto già Carmine, apprendo che il Rocca Calcio è stato sconfitto per 2 a 0 a Piane Crati: non si può sempre vincere.

Buona domenica pomeriggio…

P.s.: La Roma vince e così Flaminia sarà contenta per stasera; vince anche il Crotone, 1 a 0 contro il Benevento, e quarto posto in classifica…Evvvaaaiii…

Quanto vi voglio bene…

600 visite (864 contatti) diverse oggi sul Blog!!!

Grazie a tutti!!!

Scappo… sennò perdo il pullman…

A domani… da Roma…

Stasera a Roma il Derby della Pace

Mi circondo di persone speciali, certo ad alcuni stanno sulle palle: l’invidia è una brutta bestia!
Ma ho la capacità di sentire quando una persona merita, quando una persona è diversa da tante altre; dal qualunquismo dilagante, dalle banalità.
Oh se potessi parlare!!!

Meglio che sto zitto, inutile parlare male di chi è male di suo, meglio parlare bene di chi merita, come la mia amica Flaminia, che approfittando di un mio invito di alcuni giorni fa, al quale, nonostante qualcuno avesse allora aderito, poi non si è fatto/a più vivo, mi ha inviato il pezzo che segue.

Buona lettura.

Molto spesso mi sono trovata in mezzo a delle discussioni tra tifosi di varie squadre.
Molto spesso mi sono trovata a dover difendere dei colori troppo lontani da noi del Sud e troppo diversi da quelli che solitamente si tifano, per tradizione o perchè tifare una squadra che vince scudetti, coppe e altro è sempre più facile che tifare una che ti fa solo emozionare e battere il cuore, senza però portare a casa nessuno risultato concreto.
Oggi a Roma è un giorno speciale, “stanotte” a Roma si gioca il derby della Capitale numero 130.
Ma non sarà un derby come tutti gli altri, sarà speciale, qualcosa di mai visto finora.
Sarà: IL DERBY DELLA PACE.
Se vi dico Vincenzo Paparelli, derby, 28 ottobre 1979….
Già non vi viene nulla in mente e devo dire che fino a pochi giorni fa non ricordava nulla neanche a me.
Ma se vi dico Gabriele Sandri, Gabbo, domenica, 11 novembre 2007….
Si, qualcosa ricordate, ricordiamo tutti purtroppo!
Vincenzo Paparelli era un tifoso della Lazio che quella domenica (quando ancora le partite si giocavano solo di domenica) del 1979 era allo stadio Olimpico di Roma per seguire la sua squadra.
Poco prima delle 13,30, manca circa un’ora al fischio d’inizio, parte dalla curva opposta un razzo che, dopo un volo di oltre 200 metri, colpisce in pieno volto Vincenzo, causandogli lesioni gravissime.
Morirà di lì a poco lasciando moglie ed un bambino di 8 anni.
Gabriele Sandri era  tifoso anche lui della lazio.
Ama la sua musica, la sua vera passione prima ancora di quella calcistica.
Anche se sabato notte ha lavorato fino all’alba, come fanno spesso tutti i dj, domenica mattina decide lo stesso di andare a seguire la sua squadra in trasferta.

In un autogrill, diventato ormai simbolo di quella tragedia e “santuario” per tutti i tifosi che passano di lì, un poliziotto, Luigi Spaccarotella, ha voluto mettere fine alla vita di un ragazzo che stava riposando sui sedili posteriori della macchina di alcuni amici, colpevole di essere lì in quel momento.
Stasera un padre che ha perso il figlio ed un figlio che ha perso il padre saranno insieme a vedere quella partita maledetta, benedetta, seguita, tifata, accolti dai tifosi avversari.
Non si era mai visto né pensato che due tifosi laziali potessero vedere il derby nella curva romanista, abbracciati da 85 mila tifosi.
E’ motivo per me di grande orgoglio e di grande commozione tifare una squadra, dei colori e dei calciatori che non sono solo questo, sono anche e soprattutto uomini.
Uomini che rispettano il dolore altrui, uomini che vogliono fortissimamente che queste tristi storie non si ripetano.
Uomini che per la festa del papà riuniscono 2 padri e 2 figli, simbolicamente, facendo abbracciare due uomini legati da uno strano destino.
Francesco Totti prima del fischio d’inizio andrà sotto la curva nord e sotto la foto di Gabbo deporrà dei fiori a nome di tutti i romanisti. Sarà applaudito da tutto lo stadio tifosi e non, uno spettacolo unico!
Romanisti e laziali uniti sotto il nome di Gabbo e Vincenzo, per non dimenticare!
Che siate interisti, juventiti, romanisti, laziali, palermitani, reggini, scandalesi… stasera tifate per la pace.
In un mondo calcistico dove non ci sono da tempo gesti così belli, quello di stasera può essere l’inizio per percepire tutto in maniera diversa.
Impariamo da loro: “AVVERSARI SEMPRE, NEMICI MAI!”
NO ALLA VIOLENZA NEGLI STADI!
Flaminia.

Mannaggia a te Flamy, mi hai commosso e mica posso passare la pausa in ufficio a piangere!!!