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Elisa Forgianni poetessa di Roccabernarda… S c r i v e r e. . .

Ci sono belle persone in rete, si fanno incontri che ti lasciano senza fiato e ti fanno riflettere; incontri ragazze, quasi bambine, che fanno a gara, in quanto a maturità, anche con 50enni… certo incontri anche il contrario, ma questo ora non ci interessa…

Da qualche giorno ho avuto il piacere di incontrare un’altra folle come me, una che magari, invece di andare in discoteca, preferisce isolarsi, prendere la penna e scrivere, e ce ne vuole a 19 anni di coraggio…

La poetessa di Roccabernarda Elisa Forgianni. Foto da FacebookUna diversa, di quelle che mi piacciono e mi danno i brividi, come brividi ed emozioni forti mi ha dato questo suo testo che segue…

Lei è Elisa Forgianni, scrive poesie e farà molta strada…

Questo è uno dei suoi pochi testi scritto in prosa…

“Tra il silenzio della notte, ed un buio interrotto solo dalla luce di una bajour, la mia penna scivola su questo foglio.

Avverto i brividi percorrermi leggermente la schiena, e la consapevolezza di essere viva mi avvolge completamente.

Scrivere, il solo modo che ho per raccontarmi.

L’unico mezzo per sentirmi bene, che diventa l’unico fine per cui lo faccio.

Sono io, che approfitto del silenzio della notte, mentre tutti dormono, per assaporare interamente sensazioni che nel trambusto del giorno non percepisco.

Per restare da sola col mio ego, e scoprire che qualcosa ancora mi emoziona.

Scrivendo, percorrendo strade infinite nella mia mente, mi spoglio dell’effimero e trattengo in me l’essenza delle cose.

Il resto rimane solo a farmi da sfondo in un momento di pura serenità.

Diventa vano tutto ciò che mi circonda, mi nutro di immaginazione evadendo dalla realtà.

Resto sveglia, eppure riesco a vedere orizzonti lontani, inimmaginabili, esistenti solo nel mio cuore.

Vedo davanti ai miei occhi distese infinite di sogni, contando ogni passo che manca a raggiungerli.

La penna è la mia sola amica, quando le stelle riflettono il mio volto sui vetri di un balcone chiuso. Cresce la mia serenità, un vuoto profondo dentro me si colma di inchiostro.

Le parole scorrono velocemente, sono irraggiungibili, seguono la scia di mille emozioni”. 

ELISA

Lei è lontana…

Quanto è importante un Tvb?

Quanto ti inebria un Ti voglio bene?

Rileggo alcuni messaggi: “Tvb” finale in mezzo ad altre parole che la fanno speciale!

E la mente vola lontano, alle sue mani che, furtive, sfiorano le mie, tanto furtive che, tutt’ora, non sono certo che sia stato vero!

Ma è  bello pensarlo…

E lei non c’è, in questa nuova notte strana, la chiave che non si trovava, Mimma che, come sempre, anche sveglia… dorme: ma chisenefrega!!!

Lei è lontana.

La cerco col pensiero,

mano nella mano…

Tanto sognare non è un peccato

e, per fortuna, Monti ancora non li ha tassati!

Mai più!!! 27 Gennaio, Giorno della Memoria. Ricordare per non dimenticare…

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Primo Levi

Il pensiero di Antonietta Intenza alla madre nel giorno del proprio compleanno!

Ieri è stato il compleanno di Antonietta Intenza, il primo senza l'amata e cara mamma alla quale Antonietta, sul proprio profilo Facebook, ha voluto dedicare queste toccanti parole:

Mamma cara,
cosa hai provato nel mettermi al mondo quarantanove anni fa?
Oggi festeggio il mio compleanno eppure credo che sia tua la festa! Perchè quel giorno che mi hai donato la vita ti sei fatta il regalo più grande che una donna possa desiderare… un figlio.
Cara mamma ti scrivo ancora perchè senza di te oggi non riesco ad essere completamente felice, è il mio primo compleanno, il primo della mia vita senza i tuoi occhi, la tua voce, i tuoi auguri alle sette del mattino e non sai quanto mi mancano!
Quale regalo migliore era quello di averti con me? Di averti come mamma, di avermi fatta nascere e crescere con i tuoi insegnamenti.
Auguri mamma! Auguri a te da me oggi che festeggio il mio triste compleanno.
Auguri per ringraziarti di avermi donato la vita e perchè ti sento ancora viva in me, nella mia anima, nel mio cuore e nella mia mente.
So che ci sei anche in questo momento che stò scrivendo di te.
Il telefono da stamattina continua a suonare e decine di messaggi mi portano i loro auguri… ma l'augurio più bello l'ho sentito appena sveglia, era solo un sussurro che mi diceva: "Buon compleanno gioia…..
come sempre, come ogni anno da quel lontano trentuno ottobre 1961, quel giorno in cui mi regalasti la vita! Ciao mamma…. la tua Tonina….

Un bel pensiero che merita di essere proposto anche sul mio blog.

'E' la mia città' di Edoardo Bennato diventa 'E' la mia metà' nel testo leggermente modificato da Rosario Rizzuto

Edoardo Bennato di certo mi perdonerà e così l'altro giorno mi sono divertito a trasformare la sua bella e super gettonata "E' la mia città" in "E' la mia metà".

La struttura della canzone rimane la stessa, così come molti dei tanti aggettivi usati dal cantante napoletano per descrivere la sua Napoli.

Ecco cosa ne è venuto fuori:

E’ LA MIA META’
(Rosario Rizzuto)

 
Orgogliosa, rassegnata, innocente, fissata
Forte, rilassata, tradita, condannata
Ma è la mia metà
Pulita, distratta, incivile, spensierata
Sempre indaffarata, pilota, ammutinata
Ma è la mia metà
E la nottata non passa mai
Bella, evanescente, invidiata, invadente
Solare, indecente, simpatica, splendente
Ma è la mia metà
Voce incosciente, insidiosa, insolente,
Stanca, ammaliante, rilassata, irriverente
Ma è la mia metà
Ma domani chi lo sa
Vedrai che cambierà
Magari sarà vero
Ma non cambierà mai niente
Non ci credo manco io
Sola, abbandonata, insensibile, spiata
Fiera, disprezzata, feroce, incontrollata
Ma è la mia metà
Ignorante, raffinata, aggredita, infamata
Muta, scanzonata, superstiziosa, spregiudicata
Ma è la mia metà
Ma domani chi lo sa
Vedrai che cambierà
Magari sarà vero
Ma non cambierà mai niente
Non ci credo manco io
Ma domani chi lo sa
Vedrai che cambierà
Magari sarà vero
Ma non cambierà mai niente
Non ci credo manco io
Antica, sfacciata, misteriosa, sconosciuta
Fragile, spietata, assediata, stronza
Ma è la mia metà
è la verità!

E' stata VALIGIA la parola chiave del cantautorato italiano in questa estate 2011

Valigia, senso di libertà, di partenza…
Valigie come quelle di ieri mattina all'aeroporto di Crotone, una coppia con un bimbo piccolo ne avevano un mucchio, forse portavano via tanti ricordi da Crotone…

Fare le valigie, Luca Carboni. Cd in uscita il 13 settembre.
Valigie, quelle cantate da Luca Carboni che finalmente torna con un cd di inediti in uscita il 13 settembre:

Mi piacciono i tuoi occhi rossi col flash
Riascoltare un vecchio disco dei clash
Trovare un paese dentro ad una città
E navigare in questa dura realtà
Mi piace pensare a un secolo fa
A quelli che han creduto nella velocità
Mi piace il domani e le novità
Insomma mi piace che un'altra estate arriverà
Fare le valige sapere che si ripartirà
Insomma mi piace che anche l'estate passerà
Fare le valige sapere che si ripartirà
Perche' mi piace sentire il tempo che va
Sapere che tutto poi cambierà
Mi piaci tu e mi piaccio anch'io
E tutti questi colori luce di Dio
E stare a parlare un po' con mio zio
Mi piaci tu e' un problema mio
Insomma mi piace che un'altra estate arriverà
Fare le valige sapere che si ripartirà
Insomma mi piace che anche l'estate passerà
Fare le valige sapere che si ripartirà.

(Fonte: www.angolotesti.it)


O il peso della valigia di Luciano Ligabue:
 

Hai fatto tutta quella strada per arrivare fin qui
e ti è toccato partire bambina
con una piccola valigia di cartone
che hai cominciato a riempire

due foglie di quella radura che non c'era già più
rossetti finti ed un astuccio di gemme
e la valigia ha cominciato a pesare
dovevi ancora partire

e gli ochhi han preso il colore del cielo
a furia di guardarlo
e con quegli occhi ciò che vedevi
nessuno può saperlo

e sole pioggia neve tempesta
sulla valigia e nella tua testa
e gambe per andare
e bocca per baciare

Hai fatto tutta quella strada per arrivare fin qui
e ad ogni sosta c'era sempre qualcuno
e quasi sempre tu hai provato a parlare
ma nonsentiva nessuno

e ti sei data ti sei presa qualche cosa chissà
ma le parole che ti sono avanzate
sono finite tutte nella valigia
e li ci sono restate

e le tue gambe andavano sempre
sono sempre più adagio
e le tue braccia reggevano a stento
il peso della valigia

e sole pioggia neve tempesta
sulla valigia e nella tua testa
e gambe per andare
e bocca per baciare

sole pioggia neve tempesta
sui tuoi capelli su quello che hai visto
e braccia per tenere e fianchi per ballare

Hai fatto tutta quella strada per arrivare fin qui
ma adesso forse ti puoi riposare
un bagno caldo e qualcosa di fresco
da bere e da mangiare

ti apro io la valigia mentre tu resti li
e piano piano ti faccio vedere
c'erano solo quattro farfalle
un po' più dure a morire

e sole pioggia neve tempesta
sulla valigia e nella tua testa
e gambe per andare
e bocca per baciare

sole pioggia neve tempesta
sui tuoi capelli su quello che hai visto
e braccia per tenere e fianchi per ballare

(Fonte: www.angolotesti.it).

Valigia, come quella che vorrei fare anche io e partire per realizzare i miei sogni; una valigia piccola, manco pesante, con i miei diari, la mia musica (Rino Gaetano, Luca Carboni… ma anche Enrico Ruggeri ed Enzo Jannacci che sto (ri)scoprendo negli ultimi giorni) ed invece sta per iniziare un nuovo anno sociale sempre qui… mentre il mondo è tutto da un'altra parte.

Prima o poi lo raggiungerò, però, ne sono convinto, con la mia piccola valigia, con i miei diari, con la MIA musica…

Ragazza bionda riccioluta

Eccola lì, carina come sempre,
ma sempre maleducata, con quel senso di superiorità
che le avranno inculcato.

Sono mesi che non la vedo, forse anni
ma, come in altre occasioni, fa finta di non vedermi;
va dritta per la sua strada,
con attenzione evita il mio cercarla.

Ma chisenefrega, non è mica un problema!

Il fatto è che mi sento circondato da persone
che definire strane è a dir poco.

Ma sopravviverò lo stesso, ci mancherebbe!!!
chi cazzo se ne frega del saluto senza senso
di una viziata riccioluta bionda ragazza!

Nottambulando… pensieri, emozioni, racconti, notizie, fatti!!!

Una poco più che leggera spolverata di neve su Scandale (ore 02,50); da avantieri che fiocca ma di "neve vera" poche tracce: sulle macchine, negli spigoli, sulla legna, poco di più!
Non ricordo due giorni di "neve continua" a Scandale ma nemmeno che non attecchisse come questa volta, pazienza!

Ieri sera, comunque, togliendola di sopra sopra dalle macchine, di casa sono riusciuto ad assaggiare quella cosa che è una delle cose che mi fa amare la neve, ossia la scirubetta, neve con vinocotto, un sapore subblime.


Come al solito ho esagerato, due tazzoni pieni e, forse, per quello che ora mi fa male la gola!

***

Alla fine ieri, nella pausa tra il turno mattutino e quello pomeridiano in ufficio, sono riusciuto a scrivere qualcosa in mia difesa in vista della discussione del deferimento della Procura Federale della Figc nei miei confronti.

Dopo aver letto, spero, tutte le mie spiegazioni nelle pagine del blog che a decine hanno stampato, questo mio compedio, nemmeno esaustivo, spero possa schiarire ancora di più le idee a chi dovrà giudicarmi a meno che la condonna da infliggermi non è stata già decise.
Spero che per una volta si ragioni sui fatti: io ho scritto alcune cose (in parte esagerate) oltre perchè non stavo benissimo anche perchè sono stato provocato dagli arbitraggi e dai comportamenti dell'arbitro Francesco Palmieri che, per esempio, ha prodotto un referto assolutamente falso come ho ampiamente dimostrato e solo per questo dovrebbe essere sospeso dall'arbitraggio anche di partite dell'oratorio!!!

Ma questo spero di poterlo dimostrare lunedì 20 Dicembre alle 15,30 davanti la Commissione Disciplinare sperando che non vada a finire come quando mi presentai, insieme a Domenico Sgarriglia, dopo i fatti di Torre Melissa, quando fu negata l'evidenza anche di un video!!!

***

Lei è lì ad un passo, il mio cuore fa bum bum come non accadeva da tempo dal vivo, è lì: la voglia di sfiorarLe la mano è tanta, ci provo con la scusa di prendere una carta…
Faccio l'indifferente, non mostro i miei sentimenti, come sono brave a fare le donne per far proprio un uomo, ma io non lo faccio per questo, non credo che Lei si possa mai innamorare di me, certo ci spero, ma X. non sarà mai mia… non si può!!!

***

Ieri mi sono addormentato presto così eccomi prestissimo al pc, ora sono bello carico, a parte il mal di gola, non stanco come ieri sera, ma dopo quasi 12 ore in ufficio ci poteva stare.
A quest'ora il Crotonese sarà già bello e stampato, per i nottambuli credo che già sia possibile trovarlo al bar Ip sotto il cavalciavia Nord; su questo numero ci sarà, ci dovrebbe essere, il programma delle manifestazioni natalizie che trovate anche sul blog e che spero tra poco di riuscire a pubblicare anche sul nuovo sito della Pro Loco.

Con l'uscita sul principale giornale della Provincia in molti sapranno come, quest'anno, sono state brave le Associazioni del paese a mettersi insieme e a preparare un calendario di eventi così bello, variegato e completo che, forse, non si era mai visto a Scandale. In qualità di Assessore alla Cultura, visto anche il modesto contributo che sono riusciuto a dare come Comune (e senza soldi, di solito, messe non se ne cantano!!!), volevo ringraziare tutti per l'impegno già profuso e per quello che metteranno per rendere queste feste indimenticabili!
Permettemi, non riesco proprio a tenermelo dentro, di ringraziare su tutti, l'irrefrenabile presidentessa della Pro Loco, Teresa De Paola: l'indomani e il giorno seguente aveva due esami (Te ma come sono andati? anche se non ho dubbi!!!) e lunedì pomeriggio fino a quasi le 19,00 era in tipografia a far preparare, praticamente sola, il manifesto delle manifestazioni che trovato affiso in giro per Scandale.
Grazie Terry!!! 
Buonanotte, anzi Buongiorno a tutti…

Una bella poesia della nostra conterranea Elena Pavone sicura di una cosa: scrivo…

SCRIVO…

Scrivo perché vivo nel silenzio che non ha parole
e per le note qualche volta stonate che lo cullano.

Scrivo perché ho scavalcato l’orizzonte
per inseguire i riflessi della luna
e per il mio essere eremita in quelle antiche dimore.

 Scrivo perché la bruma ha offuscato il mio sguardo nella stagione del sole
e perché nelle mie notti ho imparato a colorare le ombre.

 Scrivo perché le mie ghirlande profumano di foglie ingiallite
e le mie tele odorano di terra bagnata.  

 Scrivo per te donna, come me, e per i fardelli invisibili che porti.

Scrivo e scriverò sempre
perché ho recintato un pezzo di cielo
dove in eterna danza sentieri indelebili
dell’anima
incroceranno le memorie del cuore,
del mio, del tuo, del nostro immenso bisogno d'amore.

 SEMPRE   DI  ELENA…….

 

Rino Gaetano, la Pertusola e la Montecatini…

Volevo condividere con voi quanto ho appena letto su un forum, denominato Poteri Occulti, in una discussione dedicata Rino Gaetano che mie era stata segnalata l'altro giorno proprio sul blog nei commenti: "Riguardo alla canzone "berta filava"..
è una canzone dedicata a Crotone sua Città d'origine…
era la denuncia contro 2 stabilimenti metallurgici, Pertusola e Montecatini.
hanno avvelenato la città, negli ultimi anni sono nate diverse associazioni per le vittime dello smaltimento "ASSASSINO" delle scorie prodotte da questi stabilimenti.
Furono chiusi negli anni 90, anche se qualche reparto rimase ancora in funzione.
Berta filava è un detto popolare nato da una leggenda …
E' un modo di dire ancora in uso a Crotone e provincia, si usa per indicare chi vive fuori dalla realtà e non si interessa di ciò che accade intorno.
Inserisco i link che riguardano lo scandalo dei 2 stabilimenti di Crotone che facevano parte del gruppo Edison…
Comunque le vittime sono state davvero moltissime, tra i dipendenti e altri cittadini.
Persino le scuole pubbliche sono state costruite con le scorie pericolose.

Tutto questo Rino lo sapeva già nel 1976 e con Berta filava voleva proprio inviare un messaggio a tutti i Crotonesi alla ribellione e aprire gli occchi, era una denuncia!!!!
Per questo usò quell'espressione popolare: e Berta filava…

http://www.youtube.com/watch?v=niy-1AtVJ8E
http://www.youtube.com/watch?v=ArOywavLOKk&fhttp://www.youtube.com/watch?v=z9wnEG5QVTc&feature=relatedeature=related
http://www.youtube.com/watch?v=fUC5kL2aPJw
http://www.youtube.com/watch?v=do_QXbLIjTw&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=dJXt1VUdO3M
"

E la prima volta che sento una simile versione, certo che, se fosse così, c'è ancora molto da scoprire su Rino!!!

Cazzo, il testo di Berta Filava, letto ora, assume tutto un altro aspetto; altro che non sense!!!

Ecco il testo:

Berta filava e filava la lana,
la lana e l'amianto
del vestito del santo che andava sul rogo
e mentre bruciava
urlava e piangeva e la gente diceva:
"Anvedi che santo vestito d'amianto"
E Berta filava e filava con Mario
e filava con Gino
e nasceva il bambino che non era di Mario
che non era di Gino
E Berta filava, filava a dritto,
e filava di lato
e filava, filava e filava la lana
E filava, filava E filava, filava E filava, filava
E filava, filava E filava, filava
E Berta filava, e Berta filava e filava la lana,
filava l'amianto del vestito del santo che andava sul rogo
e mentre bruciava urlava e piangeva e la gente diceva: "Anvedi che santo
vestito d'amianto" E Berta filava, filava con Mario, filava con Gino
e nasceva il bambino che urlava e piangeva
e la gente diceva: "Anvedi che santo"
E filava, filava E filava, filava E filava, filava
E filava, filava E filava, filava
E Berta filava, e Berta filava, filava con Gino,
filava il bambino cullava cullava, filava l'amianto
e Berta filava

 

E questo il video:
 

C'è gente cattiva in giro…

C’è gente cattiva in giro,
gente davvero cattiva,
gente che si atteggia a Cristiano,
a paladino della giustizia
ma che c’ha satana nel cuore,
c’ha satana dentro.

Gente cattiva,
molto cattiva,
che pensa solo ai soldi,
pensa a fare soldi,
ad avere soldi,
a raccogliere soldi
in qualsiasi campo essa si cimenta.

Gente cattiva,
con il cuore nero e cattivo,
che ti fa ostruzionismo,
che fa il simpatico
e fa anche ridere
ma muore d’invidia:
è cattiva.

Una cattiveria subdola
e, perciò, ancora più pericolosa.

Gente cattiva
che si attira le simpatie,
ma che, alle spalle,
appena si allontana,
viene denigrata,
sparlata
dai soliti ipocriti
che non sanno dire le cose in faccia,
che si fanno belli
e fanno gli amici
perchè ci devono vivere assieme
ma che se potessero…

Gente cattiva,
molto cattiva…
che non andrà lontano…


(Rosario Rizzuto, 01.03.2010 dopo l’Assemblea della Pro Loco)

Senza Nuvole, lo stupendo cd di Alessandra Amoroso

Non ho visto quasi mai "Amici", il seguitissimo talent show di Maria De Filippi, quindi il nome Alessandra Amoroso mi diceva poco o niente.

Tempo fa anche la mia Luce mi disse di ascoltare con attenzione una sua canzone, ma io ero troppo preso dalle mie cose per farci caso.

Poi complice Rtl 102,5, che manda alcune sue canzoni in continuazione, complice un brivido che non finisce mai, mi sono entrati dentro i brani "Estranei a partire da ieri"(clicca x leggere il testo) e "Senza Nuvole" (clicca x vedere il video da YouTube, visualizzato quasi un milione di volte, 938.845, per la precisione, ma ci sono altri file simili, fate un po’ voi i i conti!!!; date uno sguardo pure ai commenti).

"Perchè non li scarichi" mi ha detto una mia amica.

Ma il Blog di By.Ros, come potete leggere, da oggi, in alto  ad apertura Blog, preferisce la musica originale e così l’altro giorno presso la discoteca "Discorama" (sono riuscito a vendere al titolare anche un biglietto della riffa della Pro Loco) ho comprato il Cd di Alessandra Amoroso "Senza Nuvole" (prezzo suggerito  euro 15,90) che sto ascoltando anche ora mentre scrivo e devo dire, che anche i pezzi che ancora non sono passati in radio, sono stupendi come l’emozionante e significativa: "Mi sei venuto a cercare tu" (clicca x leggere il testo).
La copertina de Cd "Senza Nuovole" di Alessandra Amoroso. Foto dalla rete
Praticamente 10 singoli, come, mi sembra Tiziano Ferro, ebbe a dire del primo cd di Giusy Ferreri.

Già Giusy, la mia Giusy, all’inizio avevo scambiato i due singoli di Alessandra per i suoi, forse anche per questo mi sono entrati subito dentro.

Il Cd della cantante pugliese è un Opendisc e quindi, nella versione originale, inserendolo in un pc, permette di collegarsi con un sito riservato (quello dell’Amoruso mi sembra un po’ trascurato, ma pazienza!!! prima o poi ci metteranno mano) ed entrare ancora di più in contatto con il mondo della vostra beniamina.
Alessandra Amoroso e Giusy Ferreri. Foto da: www.ilmondodipatty.it

Intanto lei è lanciatissima, apprezzata da Gianni Morandi, che ringrazia nei Credit del Cd (la prima cosa che vado a leggere quando compro un Cd); nessun ringraziamento, a meno di un mio abbaglio, per Maria De Filippi: CHISSA’ PERCHE’?
 

Buon compleanno Rino Gaetano

Rino Gaetano sorridente. Foto dalla reteQuest’anno niente Roma caro Amico mio, impegni di lavoro, una luce che si affievolita ma è sempre lì in un angolino e una mancanza di predispiosizione mentale, hanno fatto sì che non sia partito per Roma come, invece, ho fatto l’anno scorso.

Ciao Rino, chissà come te la stai ridendo lì in Cielo tra le cazzate di Berlusconi e le sciocchezze di una pseudo sinistra; chissà cosa pensi di noi, chissà che Bibbie di testi avresti potuto scrivere se fossi rimasto tra noi, altro che mancanza d’ispirazione.

Rino sei arrivato a 59, l’anno prossimo proverò a proporre, se sarò tra i vivi, qualcosa di speciale; da circa 28 anni ti sei allontanato da noi solo fisicamente ma sei sempre presente.

BUON COMPLEANNO AMORE MIO… BUON COMPLEANNO… 

"Io scriverò se vuoi perché ho amato tutti i sessi
ma posso garantirvi che io
non ho mai dato troppo peso al sesso mio
ma con chiunque sappia divertirsi mi salverò
che viva la vita senza troppo arrichirsi mi salverò
che sappia amare che conosca Dio come le sue tasche
"

Quando io rido… voi piangete

Le cose che abbiamo in comune sono 4.850
le conto da sempre, da quando mi hai detto
"ma dai, pure tu sei degli anni ’60?"
abbiamo due braccia, due mani ,due gambe, due piedi
due orecchie ed un solo cervello
soltanto lo sguardo non è proprio uguale
perché il mio è normale, ma il tuo è troppo bello
Le cose che abbiamo in comune
sono facilissime da individuare
ci piace la musica ad alto volume
fin quanto lo stereo la può sopportare
ci piace Daniele, Battisti, Lorenzo
le urla di Prince, i Police
mettiamo un CD prima di addormentarci
e al nostro risveglio deve essere lì

perché quando io dormo… tu dormi
quando io parlo… tu parli
quando io rido… tu ridi
quando io piango… tu piangi
quando io dormo… tu dormi
quando io parlo… tu parli
quando io rido… tu ridi
quando io piango… tu ridi

Le cose che abbiamo in comune
sono così tante che quasi spaventa
entrambi viviamo da più di vent’anni
ed entrambi, comunque da meno di trenta
ci piace mangiare, dormire, viaggiare, ballare
sorridere e fare l’amore
lo vedi, son tante le cose in comune
che a farne un elenco ci voglio almeno tre ore… ma…

Allora cos’è
cosa ti serve ancora, a me è bastata un’ora…

"Le cose che abbiamo in comune!", ricordi
sei tu che prima l’hai detto
dicevi "ma guarda, lo stesso locale
le stesse patate , lo stesso brachetto!"
e ad ogni domanda una nuova conferma
un identico ritmo di vino e risate
e poi l’emozione di quel primo bacio
le labbra precise, perfette, incollate

Abbracciarti, studiare il tuo corpo
vedere che in viso eri già tutta rossa
e intanto scoprire stupito e commosso
che avevi le mie stesse identiche ossa
e allora ti chiedo, non è sufficiente?
cos’altro ti serve per esserne certa
con tutte le cose che abbiamo in comune
l’unione fra noi non sarebbe perfetta?

Quando io dormo… tu dormi
quando io parlo… tu parli
quando io rido… tu ridi
quando io piango… tu piangi
quando io dormo… tu dormi
quando io parlo… tu parli
quando io rido… tu ridi
quando io piango… tu ridi… ma…

Allora cos’è
cosa ti serve ancora, a me è bastata un’ora…

Le cose che abbiamo in comune sono 4.850
le conto da sempre, da quando mi hai detto
"ma dai, pure tu sei degli anni ’60?"
abbiamo due braccia, due mani ,due gambe, due piedi
due orecchie ed un solo cervello
soltanto lo sguardo non è proprio uguale
perché il mio è normale, ma il tuo, oh: è troppo bello!
troppo bello!

Quando io dormo… tu dormi
quando io parlo… tu parli
quando io rido… tu ridi
e quando io piango… tu ridi…
troppo bello!
(Daniele Silvestri, Le cose in comune)
(Fonte: www.angolotesti.it)

Il niente…

E vai con un po’ di ottimismo…

A me questa canzone di Marco Masini ha sempre dato una grande carica, soprattutto quando la dedicavo, porta chiusa a chiave e altissimo volume, al mio papi, mixando sulle parole chiavi.

Mi alzo ma è meglio se torno a dormire
mi metto a studiare ma senza capire
col vuoto che avanza e ti stritola il viso
un Dio che ti scaccia dal suo Paradiso
non vado neanche a cercarmi un lavoro
a fare i concorsi e poi vincono loro
è tutto veloce violento incosciente
ci provo a capire e mi perdo nel niente.

Il niente il niente il niente.
 

Mi alzo e d’intorno è una tabula rasa
di amici di affetti e mi barrico in casa
invece mio padre da bravo ragazzo
ci crede davvero a una vita del cazzo
ormai non parliamo e non stiamo più insieme
ma lui ci riesce a volermi anche bene
un bene invisibile che sembra assente
è un uomo capace di credere al niente.

Al niente al niente al niente.
 

Mi alzo davvero una volta per tutte
da un letto di cose già viste e già dette
e prendo il passato il futuro il presente
li butto in un buco nel buco del niente…
 

e incontro mia madre che è un anno che è morta
col solito grande sorriso dolente
mi dice ti passa mi dice sopporta
bisogna imparare ad amare anche il niente.
 

Il niente il niente il niente.
 

Mi alzo da questo lenzuolo di sale
sei tu nel deserto la mia cattedrale
e pure da tempo ben poco ci unisce
e i nostri segreti diventano angosce
si annaspa nel letto ma siamo lontani
abbiamo di tutto ci manca il domani
e per la paura si viene si mente
ma il sesso da solo è l’amore del niente.
 

Il niente il niente il niente.
 

Ci aspetta una guerra di fame e macerie
la terra che sputa le nostre miserie
e in mezzo al rumore di feste violente
c’è sempre qualcuno che canta il niente…
 

eppure c’è ancora qualcosa che vale
la voglia di andare incontro alla gente
la vita è un ragazzo che urla il giornale
invece il silenzio è la voce del niente.

Il niente il niente il niente.
Il niente il niente il niente.

Riturnella



Tu rinnina che vai
Tu rinnina che vai
Lu maru maru
Oi riturnella
Tu rinnina che vai lu maru maru

Ferma quanno te dico
Ferma quanno te dico
Dui paroli
Oi riturnella
Ferma quanno te dico dui paroli

Corri a jettari lu
Corri a jettari lu
Suspiro a mari
Oi riturnella
Corri a jettari lu suspiro a mari

E vididi se mi rispunna
E vididi se mi rispunna
Lu mio beni
Oi riturnella
E vididi se mi rispunna lu mio beni

Non mi rispunna – No
Non mi rispunna – No
È troppo lontano –
Oi riturnella
Non mi rispunna – No è troppo lontano

E sotto a na friscura
E sotto a na friscura
Che sta dormendo
Oi riturnella
E sotto a na friscura che sta dormendo

Poi si ripiglia cu
Poi si ripiglia cu
Nu chianto all’occhi
Oi riturnella
Poi si ripiglia cu nu chianto all’occhi

Se struja l’occhi e li
Se struja l’occhi e li
Passa lu chianto
Oi riturnella
Se struja l’occhi e li passa lu chianto

Piglia tu muccaturo
Piglia tu muccaturo
Lu vai a lavu
Oi riturnella
Piglia tu muccaturo lu vai a lavu

Poi ti lu spanno a lu
Poi ti lu spanno a lu
Pero de rosa
Oi riturnella
Poi ti lu spanno a lu pero de rosa

Poi ti lu manno a Na…
Poi ti lu manno a Na…
…poli a stirare
Oi riturnella
Poi ti lu manno a Napoli a stirare

Poi ti lu cogliu a la
Poi ti lu cogliu a la
Napulitana
Oi riturnella
Poi ti lu cogliu a la napulitana

Poi ti lu mannu cu
Poi ti lu mannu cu
Ventu a purtari
Oi riturnella
Poi ti lu mannu cu ventu a purtari

Ventu và portacello
Ventu và portacello
A lu mio beni
Oi riturnella
Ventu và portacello a lu mio beni

Mera che nun ti cada
Mera che nun ti cada
Pé supra mari
Oi riturnella
Mera che nun ti cada pé supra mari

Ca perdo li sigilli
Ca perdo li sigilli
De stu cori
Oi riturnella
Ca perdo li sigilli de stu cori

Futuro…

Devo seguire i miei brividi?
A qualunque costo?
Mandare tutto all’aria?


Le luci della notte mi fanno compagnia
Sto in macchina da solo perché tu sei andata via
E provo a immaginare il mio futuro senza te
Come farò a ricominciare
Un’altra donna con un altro modo di fare
Riabituarmi a mangiare a guardare un film a dormire insieme
A non aver paura dei miei cattivi odori
A sussurrare piano
Gli amori vanno via
Ma il nostro ma il nostro no
Il tempo passa
Mentre aspetti qualcosa di più
Ma non rimette a posto niente
Se non lo fai tu
E intanto ogni cosa se vuoi da sempre mi parli di noi
Stasera sei lontana
Mentre io penso a te
Eppure sei vicina a me
Non chiedermi perché
Sarà che mi hai cambiato la vita
Sembra ieri
Eppure mi hai cambiato la vita
Gli amori vanno via
Ma i sogni ma i sogni no
Alcuni non si avvereranno mai però
Immaginare è l’unica certezza che ho
E questa solitudine che sento sarà
Il prezzo per un po’ di libertà
Stasera sei lontana
Mentre io penso a te
Eppure sei vicina a me
Non chiedermi perché
Sarà che mi hai cambiato la vita
Sembra ieri
Eppure mi hai cambiato la vita
Stasera sei lontana
Mentre io penso a te
Eppure sei vicina a me
Non chiedermi perché
Sarà che mi hai cambiato la vita
Sembra ieri
Eppure mi hai cambiato la vita
(Fabrizio Moro, Eppure mi hai cambiato la vita)
(Fonte: www.testicanzone.com)

Lo devo solo a Te!!! Niki!!!

Lo devo solo a te
se ho ritrovato il posto mio
e a ripensarci su quello non ero proprio io
lo devo solo a te se rido e lei non c’è.
Quando c’era lei tutto mi sembrava più bello
dentro agli occhi suoi
io vedevo un mondo diverso
quando se ne andò e mi arresi come un bambino
io credevo di non poterne più fare a meno.
Oggi insieme a te voglio ritrovare,
qui vicino a te, tutto di un amore
che se ancora c’è, questo io lo devo
solo a te, solo a te.
Oggi insieme a te, proprio come allora,
oggi insieme a te , per essere felici,
ritrovare ancora tutti i vecchi amici.
Lo devo solo a te, a te io non ho dato mai
l’amore vero che da sempre invece tu mi dai
lo devo solo a te che ancora credi in me.
Quando c’era lei tutto mi sembrava più bello
dentro agli occhi suoi
io vedevo un mondo diverso
ora sempre più vedo quel ricordo svanire
ed il tuo profumo quante cose mi fa capire.

Oggi insieme a te voglio ritrovare
qui vicino a te, tutto di un amore
che se ancora c’è, questo io lo devo
solo a te, solo a te.
Oggi insieme a te, proprio come allora,
oggi insieme a te , per essere felici,
ritrovare ancora tutti i vecchi amici.
Oggi insieme a te voglio ritrovare
qui vicino a te, tutto di un amore
che se ancora c’è, questo io lo devo
solo a te, solo a te.
Oggi insieme a te, proprio come allora,
oggi insieme a te, per essere felici,
ritrovare ancora tutti i vecchi amici…
(Pupo, Lo Devo solo a Te!!! Fonte: angolotesti.it)

Dedicata a Te

Ecco due storie
che si incontrano qui
due bimbi di chissà quali cortili
padre e madre di chissà quali figli
figli di chissà quali pensieri
Sai che siamo due estranei, amore mio
non eravamo innamorati tu ed io
fino a
cinque minuti fa

Chissà se qualcuno ha conosciuto già
come accendi gli occhi e addolcisci la voce
se qualcuno si è emozionato già
sentendo di entrare in questa intimità

Mentre dici stupidaggini incredibili
e mi fai ridere con le lacrime agli occhi

Sai che in questo momento, amore mio
ho tutta la forza del mondo
mi sento Dio
ho tutta la forza del mondo
del mondo con te, amore mio

Dentro di noi
il caos
un cuore che non si conosce mai
a fondo

Non nascondiamo le fragilità
senti che forte che è l’amore…

Siamo nelle nostre mani, amore mio
siamo nelle nostra mani, tu ed io

Sai che in questo momento, amore mio
ho tutta la forza del mondo
mi sento Dio
ho tutta la forza del mondo
del mondo con te, amore mio

Sai che in questo momento, amore mio
ho tutta la forza del mondo
mi sento Dio

Sai che in questo momento, amore mio
ho tutta la forza del mondo
mi sento Dio
(Luca Carboni, Estranei)


La Prociv di Scandale chiude la porta in faccia all'Estate Scandalese!!!

E mo che faccio?

E’ stata questa la prima domanda che mi sono posto appena ho letto la lettera inviatami dai bravi ragazzi della Prociv Ausilia di Scandale, con la quale il bravo presidente Vincenzo Petrone, mi informava, nella mia qualità di Assessore alla Cultura del Comune di Scandale, che non poteva farmi utlizzare i locali della Prociv, che sono a ridosso di Piazza Condoleo, come camerini per alcune delle serate di "R…Estate a Scandale 2009", le cui manifestazioni oggi entrano nel clou con il tributo a Mino Reitano di Natino Rappacciolo.

Lo sdegno negli uffici del Comune è stato unanime mentre in me pompava la rabbia.

Inutile chiamare Petrone e Antonio Barberio, sono uomini di sinistra (alla ricerca di cariche!) hanno una sola parola, più o meno,  come Mastella o Marilina Intrieri.

Fa nulla!

Ormai ho il mio calmante naturale, e il suo sorriso che non conosce confini, ho capito che non serve prendersela; i cantanti e le partecipanti ad "Una ragazza per il Cinema, Moda e Fotogenia" useranno casa mia come camerini; la Prociv, invece, dovrà rispondere da qui all’eternità di questo vile gesto!!!

Questa la loro lettera:

La lettera della Prociv di Scandale. Che bastardi!!! Clicca x ingrandire

Agli amici della Prociv avrei voluto dedicare una canzone di Masini ma poi ho preferito questa canzone del compianto Alessandro Bono (certo che è assurdo constatare come sono sempre i migliori quelli che se ne vanno) :

verra’ un giorno
in cui vivro’
in un paese
senza piu’ frontiere
dove non si guardera’
al futuro
come chiuso
sotto ad un bicchiere
verra’ un giorno
e sentiro’
il vento caldo
dei nuovi cambiamenti
in un attimo saranno qui
ma poi saremo
tutti quanti pronti
con fatica ma sapremo
capir davvero
cos’e’ la religione
qualsiasi fede
chiunque avra’
si accettera’
perche’ va bene
ed ha ragione
oppure no
io questo non lo so
oppure no
ed io percio’
mi lascio vivere
e quando credi
che l’amore tuo
e’ solido
come un bel sasso
poi per un’occhiata appena
ti senti un materasso
verra’ il giorno
in cui sarai
col sedere grosso
come una balena
io come adesso ti amero’
che hai un fisico da sirena
oppure no
io questo non lo so
la risposta amore mio
e’ nascosta nel tempo
e ogni giorno che va via
e’ un quadro che appendo
mi piace vivere
e se talvolta pensi che
tu non sei
molto importante
consolati perche’ sul ponte
c’e’ tutto il resto
della gente
e quindi amica mia
tranquilla ci sono anch’io
e questo sporco mondo
questa volta
e’ giunto infine
ad una svolta
oppure no
io questo non lo so
oppure no
la risposta amore mio
la stiamo vivendo
e ogni giorno che va via
e’ un quadro che appendo
e se a volte pensi che tu
tu non sei molto importante
consolati perche’ sul ponte
c’e’ tutto il resto della gente
e quindi amica mia
tranquilla ci sono anch’io
e questo sporco mondo
questa volta
e’ giunto infine ad una svolta
oppure no
la risposta amore mio
la stiamo vivendo
e ogni giorno che va via
e’ un quadro che appendo
oppure no
oppure no
oppure no
oppure no

Babbo Natale non c'è. Tutta per Niki

E’ come scrivere una lettera d’amore
Ma l’indirizzo non c’è
Perché la scrivo a chi mi abita nel cuore
Ma vive senza di me
Meglio non dare troppo peso alle parole
Soltanto il tempo un giorno ti farà capire
Com’è difficile spiegarti la ragione
Se una ragione non è

Fa tanto male fare finta di star bene
Fra tanta gente che c’è
E recitare come fossi un grande attore
È naturale per me
Solo veleno per regalo da scartare
Per cena un piatto d’amarezza da mangiare
Mille giocattoli per farmi perdonare
Babbo natale non c’è

Luca sognami
Dormi cucciolo
Chi ti stringe da lontano
È il tuo papà
Cuore d’angelo
Pezzo d’anima
È un pupazzo a darti la felicità

Luca aspettami
Dai non crescere
Ferma il tempo
Che non passo insieme a te
Accarezzami
Fammi credere
Che Gesù bambino prega anche per me

Vorrei trovarmi dentro il freddo di un gelato
Per darti il caldo di me
E poi avvolgermi di zucchero filato
Per farmi dolce per te
Essere il libro che ogni giorno porti a scuola
Vorrei nascondermi nei tuoi pastelli a cera
Per disegnare insieme quell’arcobaleno
E colorarlo di te

Luca sognami
Dormi cucciolo
Chi ti stringe da lontano
È il tuo papà
Cuore d’angelo
Pezzo d’anima
È un pupazzo a darti la felicità

Ti vorrei sul divano abbracciato con me
Per guardare i cartoni che piacciono a te
E fissare il tuo viso che mi sembra un po’ il mio
Per godermi il regalo che ho avuto da Dio
E lasciarti dormire vicino al mio cuore

Luca pensami
E poi cercami
Con il vento manda un bacio al tuo papà
Non deludermi
Non far scendere
Dai tuoi occhi mai una lacrima per me

Non deludermi
Non far scendere
Dai tuoi occhi mai una lacrima per me
(

Gigi D’Alessio)

L'incapace…

Ascoltando un cd c’è sempre qualche canzone che ti colpisce di più e così vai avanti ed indietro nelle tracce e a vole finisci per ascoltare solo quella.

Ultimamente sto ascoltando il cd, originale, di Povia "Centravanti di mestiere" e mi sono incaponito con la quarta traccia "L’incapace".

L’incapace non fa niente da solo perchè in fondo niente sa fare
proprio per questo che l’unico ruolo che gli riesce bene è comandare
l’incapace non ammette l’errore e da la colpa a te
come si diverte a farti del male tanto poi ti dice lo faccio per te
l’incapace non fa niente per niente ma ti dice che ti ama è solo un figlio di puttana

l’incapace è colui che metterà il mondo sulla croce e continuerà finchè morirà
l’incapace si nasconde bene in mezzo alla gente io non ci divento come te

è incapace ma non è cattivo qualche volta piange anche lui
dice che ascolta capisce perdona ecco perchè sembra uno di noi
ti accarezza e dopo ti pugnala tutto molto all’italiana “sei proprio un figlio di puttana”

l’incapace piano piano spegnerà tutta la tua luce e continuerà finchè morirà
con la voce dice il vero ma con la mente mente
amici e amori non hai e il bello è che non lo sai

la rovina del mondo non sono i cattivi ma gli incapaci

incapace vuoi vedere che scendiamo dalla croce non ti salverai garantiamo noi
incapace non scappare tanto non serve a niente
e continuerà finchè morirà l’incapace si nasconde bene in mezzo alla gente
io non ci divento come te.
(Fonte: angolotesti.it)


L’ascolto e vedo lui, passo passo, parola dopo parola, strofa dopo strofa..

Povia, mitico, vola in finale. Eliminati Dolcenera e I Gemelli Diversi. Arisa vince tra le Proposte.Donna nuda irrompe sul palco

Giuseppe Povia. Foto dalla reteHo fatto notte ieri sera per vedere la quarta puntata del Festival di SanRemo, ho tifato per Povia, seguendo la sua esibizione (davvero fantastica) in contatto costante con il suo Facebook dove alcuni fan lasciavano commenti in presa diretta.
E’ già in ventina il nuoco cd di Povia (da comprare suibito, si intiola "Centravanti di mestiere" e contiene la canzone presentata alla 59^ edizione del Festival: "Luca era gay".
Al termine dell’esibizione dei big sono stati eliminati definitivamente anche Dolcenera (davvero bella la sua canzone) e I Gemelli Diversi.
Arisa ha vinto la sezione Proposte con la sua Sincerità. Foto dalla reteTra una cosa è l’altra sono riusciuto ad aspettare fino all’01,00 quiando è stata proclamata la vincitrice della sezione  Proposte: si tratta di Arisa, al secolo Rosaria (Rosalba o Roberta secondo altre fonti: ASSURDO!!! Si fa confusione anche sulla sua provenienza per alcuni da Potenza, dalla Basilicata per altri da Genova, dalla Liguria: ma da oggi sapremo tutto su di lei!!!) Pippa, con la canzone "Sincerità".
Motivo bello ed orecchiabile cantata da una ragazza un po’ cresciuta che è già un personaggio per via della sua aria stranita e del di certo particolare modo di porsi che però le ha portato fortuna.
Questo il testo della sua canzone:

Sincerità
Adesso è tutto così semplice
Con te che sei l’unico complice
Di questa storia magica
Sincerità
Un elemento imprescindibile
Per una relazione stabile
Che punti all’eternità
Adesso è un rapporto davvero
Ma siamo partiti da zero
All’inizio era poca ragione
Nel vortice della passione
E fare e rifare l’amore
Per ore, per ore, per ore
Aver poche cose da dirsi
Paura ed a volte pentirsi
Ed io coi miei sbalzi d’umore
E tu con le solite storie
Lasciarsi ogni due settimane
Bugie per non farmi soffrire
Ma a volte era meglio morire
Sincerità
Adesso è tutto così semplice
Con te che sei l’unico complice
Di questa storia magica
Sincerità
Un elemento imprescindibile
Per una relazione stabile
Che punti all’eternità
Adesso sembriamo due amici
Adesso noi siamo felici
Si litiga quello è normale
Ma poi si fa sempre l’amore
Parlando di tutto e di tutti
Facciamo duemila progetti
Tu a volte ritorni bambino
Ti stringo e ti tengo vicino
Sincerità
Scoprire tutti i lati deboli
Avere sogni come stimoli
Puntando all’eternità
Adesso tu sei mio
E ti appartengo anch’io
E mano ella mano dove andiamo si vedrà
Il sogno va da se, regina io e tu re
Di questa storia sempre a lieto fine
Sincerità
Adesso è tutto così semplice
Con te che sei l’unico complice
Di questa storia magica
Sincerità
Un elemento imprescindibile
Per una relazione stabile
Che punti all’eternità…
(Fonte: www.musicroom.it)

Tra le cusiosità di questa quarta serata l’irruzione sul palco, mentre Paolo Bonolis stava intervistando il fondatore della rivista Play Boy, di una ragazza quasi nuda con indosso solo gli slip e col corpo dipinto, si tratta di Laura Perego (nome d’arte) e sarebbe una pornostar.
Secondo alcune fonti l’incursore televisivo Gabriele Paolini si è attribuito l’ideazione della messainscena.

La ragazza, Laura Perego, che ha fatto irruzione sul palco del Festival di SanRemo. Foto da www.sanremonews.it

Ecco il testo di Ma ti sei chiesto mai di Mino Reitano

Ma ti sei chiesto mai
Autore: P.Vernola – G.Andreetto
Interpretata da: Mino Reitano

Se vorrai raccontare una storia che vale
firmare la vita con nome e cognome
giocare la sfida del bene e del male
non serve sai
rimanere a contare il tempo che abbiamo
come foglie d’autunno che cadono piano
dentro a tutti quei giorni, che non raccontiamo
indifferenti al mondo e a quello che farai…

Ma ti sei chiesto mai
se tu qualcosa lo puoi fare
se un giorno proverai
la voglia almeno di cambiare
la vita non buttarla mai via
sai c’è sempre chi ti fa compagnia
se non rinunci tu
a vivere di più.
per questi ed altri giorni…

Ma ti sei chiesto mai
se tu qualcosa lo puoi fare
se un giorno troverai
la forza almeno di provare
l’amore certo può andare via
se finisce ma tu lascia che sia
perché è più bello sai
sentirsi male poi
che non provarci mai…

Sono qui io ti ascolto raccontami piano
di quei cieli più azzurri che tutti sognamo
che a parole vorremmo ma in fondo evitiamo
indifferenti al mondo e a quello che sarai…

Ma ti sei chiesto mai
se tu qualcosa lo puoi fare
se un giorno proverai
la voglia almeno di cambiare
la vita non buttarla mai via
sai c’è sempre chi ti fa compagnia
se non rinunci tu
a vivere di più.
per questi ed altri giorni…
L’amore certo può andare via
se finisce ma tu lascia che sia
perché è più bello sai
sentirsi male poi
che non provarci mai…

Ma ti sei chiesto mai
se tu qualcosa lo puoi fare…
ma ti sei chiesto mai…
un giorno forse chiederai…
(Fonte: http://www.sanremo.rai.it)

Un’estate a Marinella di Isola Capo Rizzuto, una cassetta, un vecchio stereo e questa canzone, fatta girare un’infinità di volte…

UOMO DI MERDA!!!

Merda merda merda!!!
C’è un uomo di merda
che mi cammina vicino
puzza, come dice Sabrina,
suda come un porco in cantina…

Merda, merda, merda
che uomo di merda!!!
Peggio del bastardo
di cui è stato allievo,
colluso e ladro: che sollievo!

Bugiardo, falso ed impotente
amante delle gonne corte
e dei culi prorompenti…

Merda, merda, merda
Signore Iddio pensaci tu
a quest’uomo di merda!!

<font face="Comic Sans MS" color="#009900" size="5

Lo devo solo a Te… se rido e lei non c’è…
(Pupo. Lo devo solo a Te)

Io ti cerchero…

Come è strano incontrarti di sera in mezzo alla gente
salutarci come due vecchi amici Ehi ciao come stai
quando un giorno di notte m’hai detto "non ti lascerò mai"
quando un giorno di notte t’ho detto "non ti lascerò mai";

E adesso siamo occhi negli occhi e non serve a niente parlare
ho la mappa di tutti i tuoi nei la potrei disegnare
nei tuoi occhi ritrovo i miei giorni di qualche anno fa
 le domeniche senza far niente e voglia di sincerità,
parliamo un po’
raccontami quello che fai
sei la stessa che un giorno m’ha detto
"non ti lascerò mai"
quando un giorno di notte m’hai detto
"non ti lascerò mai"
quando un giorno di notte t’ho detto
"non ti lascerò mai";
 
Io ti cercherò negli occhi delle donne che nel mondo incontrerò
e dentro quegli sguardi mi ricorderò di noi
chissà se si chiamava amore.

Nei tuoi occhi mi ritrovo nell’attimo prima in cui sto per baciarti
l’universo si ferma un’istante perché vuole ammirarti
tutto il resto mi passa alle mani come la sabbia del mare
resta solo un diamante che brilla e che continua a brillare
ogni volta che mi torni in mente continua a brillare
in un angolo della mia mente ti continuo ad amare.

Io ti cercherò negli occhi delle donne
che nel mondo incontrerò
e dentro quegli sguardi
mi ricorderò di noi
chissà se si chiamava amore.
(Jovanotti)




Quel Natale a Milano, quando Gesù nacque in Stazione

Corriere della Sera.it
MILANO – Nel 1980, e dopo dieci anni di quasi totale assenza dalla scena discografica, Nicola Arigliano si era lasciato convincere a registrare un nuovo disco con canzoni su musiche di sua composizione, e con i testi scritti da un amico giornalista, Claudio Bernieri. Quel disco, intitolato «Nicola Arigliano» e pubblicato su etichetta EdiPan, aveva avuto scarsa fortuna. IL RITORNO – Solo nel Leggi ancora

E questo è il testo della canzone:


Lui, il Bambino Gesù delle piccole cose
dei fioretti ingialliti di corone spinose
il Gesù che ti dice “Papà vai piano”
da un santino stampato di plastica e stagno

Lui Giuseppe perduto di malinconia
la domenica sera là in latteria
lei ragazza d’arancia di passioni proibite
chiusa dentro a uno scialle di rose appassite

E arrivarono un giorno a Milano
un parente di lui li chiamò da lontano
là nella sala d’aspetto in stazione
nacque Gesù in una gran confusione

Guarda la gente segue la stella
che sotto il metrò è ancora più bella
ma nessuno vede la Sacra Famiglia
venuta a Milano dalla Sicilia

E sono andati a mangiare alla mensa dei frati
anche lì c’era Erode che poi li ha scacciati
e per dormire non hanno neanche un letto m
a solo il fiato del nostro disprezzo

Ma dove andrà la Madonna col suo bambino
se il marito Giuseppe morì in un mattino
che cadde giù dal tetto di un grande cantiere
quel giorno a Milano cadeva la neve

E la Via Crucis l’hanno asfaltata
davanti alla casa di Maria, pignorata;
Gesù cresceva tra un bar e l’altro
guardando i clienti giocare a biliardo

e la Madonna spazzava a ore
per regalarsi una vita migliore
ma un giorno il figlio andò via da casa
pollice alzato là in autostrada

E chissà se Gesù trovò un mestiere
lontano dal cielo del suo quartiere
ma dietro di lui la più bella cometa
gliela scrisse cantando un giorno un poeta

(C. Bernieri – N. Arigliano – B. Nicolai)
1980 Edizioni Musicali Edi Pan
Arrangiamenti e direzione d’orchestra di Bruno Nicolai
Tratto dall’album “L’altro Arigliano” in uscita a gennaio
Una produzione Nunflower/Rai Trade/Alfa Music

La cravatta (e quindi la giacca) no no no…

E, se il concetto sul mio modo di vestire, uscito fuori nel box messaggi,  da un commento di ScandaleLibera (Concludo che tra tutte le spese della trasferta potevano sovvenzionarti almeno una giacca… sembri l’ape Maia con quel maglione!!!) non fosse chiaro ecco che mi viene in aiuto Luchino Carboni:


stringi, stringi, stringi my baby…

stringi, stringi di più
A cosa serve
la cravatta
a cosa serve la cravatta non si sa
ma in questo mondo
un po’ formale
qui non entra chi la cravatta non ce l’ha
o forse il mondo
che e’ un po’ bestiale
… non accetta chi il guinzaglio non ce l’ha.

stringi, stringi, stringi my baby…
stringi, stringi di più

ma a cosa serve
la cravatta
chiedi ma non c’è nessuno che lo sa
ma in questo mondo
un po’ artificiale
e’ molto importante l’inutilità
in questo mondo
un po’ volgare
… in fondo la cravatta punta sempre là

stringi, stringi, stringi my baby…
stringi, stringi di più

A cosa serve
la cravatta
a cosa serve la cravatta non si sa
ma in questo mondo
un po’ materiale
… ti nasconde se uno il cuore non ce l’ha

… ma non portarla
sulla luna
nello spazio la cravatta non sta giù

stringi, stringi, stringi my baby…
stringi, stringi di più
(Luca Carboni, La Cravatta)
(Fonte: http://angolotesti.leonardo.it)

Pensando a Valentina…

Posto, scrivo, carico foto…

Ascolto Checco Zalone e rido solo nel letto, mi alzo guardo le foto caricate mentre le foto del salvadesktop mi fanno fare voli pindarici nei miei scatti degli ultimi tre anni: la banda a Praga, il compleanno di zia Laura, il RomaFictionFest, le partite dello Scandale che domani non vedrò!

Sull’mp3 arriva Celentano "E intanto il tempo se ne va"… quando l’ascolto penso alla mia Valentina, al fatto che non gliela potrò mai dedicare!

Perchè mi chiedo, perchè?
12 anni e quasi tre mesi fa, perchè Signore perchè?!
E piango…, solo in questa stanza d’albergo, al caldo, in maglietta e mutande, con la neve che ha rimbiancato le strade e il giorno che non arriva mai.

E intanto il tempo se ne va e domani già si parte.

Anche senza Night è stata una bella esperienza!

Torna Checco e torno a ridere, se c’eri Vale magari eri qui con me e sarei stato meno solo…

Buona giornata Stella!!!

Quel vestito da dove è sbucato che impressione vederlo indossato se ti vede tua madre lo sai questa sera finiamo nei guai è strano ma sei proprio tu quattordici anni o un po’ di più la tua barbie è da un po’ che non l’hai e il tuo passo è da donna ormai al telefono è sempre un segreto quante cose in un filo di fiato e vorrei domandarti chi è ma lo so che hai vergogna di me la porta chiusa male e tu lo specchio il trucco il seno in su’ e tra poco la sera uscirai delle sere non dormirò mai e intanto il tempo se ne va e non ti senti più bambina si cresce in fretta alla tua età non me ne sono accorto prima e intanto il tempo se ne va coi sogni e le preoccupazioni le calze a rete han preso già il posto dei calzettoni farsi donna è più che normale ma una figlia è una cosa speciale il ragazzo magari ce l’hai qualche volta hai già pianto per lui la gonna un po’ più corta e poi malizia in certi gesti tuoi e tra poco la sera uscirai delle sere non dormirò mai e intanto il tempo se ne va e non ti senti più bambina si cresce in fretta alla tua età non me ne sono accorto prima e intanto il tempo se ne va coi sogni e le preoccupazioni le calze a rete han preso già il posto dei calzettoni na na na na na.

E’ una notte di quelle che non riesco a dormire
mi rigiro nel letto e non so
cosa mi può mancare cos’è che mi tiene sveglio
poi tutto d’un tratto avverto che…
Mi manca un brivido un’emozione una sensazione
e vorrei urlare tutti quanti svegliare ma non si può
Poi decido di alzarmi cerco di distrarmi
poi mi affaccio di fuori e vedo che…
Il cielo è pieno di stelle
le comincio a contare
e mi accorgo che una di quelle sei tu
Ed ecco un brivido un’emozione una sensazione
e vorrei chiamarti
ma dovrei svegliarti
e non si può
in certe ore no
è vietato amare
La notte se ne sta andando
con sè ti sta portando
e si sta portando via
anche un brivido un’emozione una sensazione
e dovrei dormire invece di amare
perchè non si può in certe ore no
Ma era solo un brivido un momento magico
una sensazione un’emozione una sensazione un’emozione
(Solo un brivido, Vernice)
(Fonte: Angolotesti.it)