Posts Tagged ‘tristezza’
Sep
2012
Sep
2012
Buon Compleanno Valentina Mia…
Buon compleanno Gioia Mia, oggi sarebbero 16 stella, a breve inizieresti il terzo superiore.
Chissà come saresti bella, chissà quante cose faresti e quanto bene mi vorresti.
Di una cosa sono poi certo, con te con noi non saremmo a questo punto con tua madre.
Invece Tu sei sempre lì, in quel gelido loculo ancora senza lapide.
Buon compleanno gioia, ormai non ho più manco voglia di scrivere, ma tutto quello che Ti vorrei dire Tu lo sai già.
Non farmi sbagliare, fammi fare la scelta giusta.
Qualcuna mi ha detto che, forse, ieri la macchina l’hai fermata Tu, di certo c’è stato un intervento divino, senza non sarei qui a scrivere.
Proteggimi, aiutami, soccorrimi, non farmi sbagliare, fammi fare la scelta giusta.
Illumina chi devi, fammi iniziare il mio secondo tempo, me lo merito, ne ho diritto…
Ciao Gioia, salutami Rino…
Sep
2012
Ciao Mariella riposa in pace…
Guardo la sua foto e le lacrime scendono sole, non si può morire così, o deciderlo di farlo, a 35 anni, non è giusto.
La vita è dura per tutti, bisognerebbe sempre lottare.
Mentre scrivo non ho ben chiaro ancora se sia sia trattato di un incidente o di volontà anche se sembra prevalere il fatto che si sia trattato di un gesto volontario.
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno nella notte di sabato, io l’ho appresa domenica mattina da un messaggio su Facebook della giornalista Antonella Marazziti che univa la gioia per la vittoria di Carmine Abate al Premio Campiello alla tristezza per la scomparsa di un ragazza “caduta” dal quinto piano in una via centrale di Crotone.
Mariella Tamborrino era di Rocca di Neto, io non lo conoscevo ma era amica di mia sorella Tania ed amica di alcuni miei amici di Rocca di Neto.
Gianni Mazzei, appresa la notiza, sul proprio profilo Facebook ieri mattina scriveva: “Ricorderò sempre il tuo sorriso Mariella R.I.P”.
Tanti messaggi di condoglianze sono arrivati, invece, sulla pagina Facebook del fratello di Mariella; torna il sorriso di Mariella in un messaggio di Giulio Zizza: “Ho avuto il piacere di conoscerla e mi resterà sempre impresso il suo sorriso splendido…. condoglianze Dome e che Mariella da lassù possa pregare per noi…”, Laura Novello invece scrive: “Con grande tristezza ti porgo le mie condoglianze Domenico… non saprei proprio cosa dire… un forte abbraccio”.
Già, cosa possiamo dire?, c’è poco da dire.
Nella tragedia del fatto oso ancora sperare che si sia tratto “solo” di un incidente perchè fa davvero male pensare che una bella ragazza, giovane, realizzata, possa pensare e mettere in pratica di farla finita.
Oggi se ne saprà di più dai giornali, forse si sa già in rete ma ora non mi va di andare a cercare, continuo a guardare la foto sorridente di Mariella e mi sembra tutto così assurdo.
Anche lei è di Rocca di Neto e di certo conosceva o era amica di Mariella, sto parlando di Francesca Pugliano che sulla propria Timeline di Facebook ieri sera, di certo pensando a Mariella, ha lasciato questo messaggio: “Impariamo ad apprezzare e a vivere intensamente ogni attimo di questa vita… a dire “ti voglio bene” più spesso… ma con il cuore… non tanto per… oggi va tanto di moda “TVB”… tutti ci vogliamo bene… ma poi di vero quanto c’è in queste tre sole parole?… e ricordiamoci soprattutto che spesso va dimostrato… o perlomeno va ricordato… perchè sono le piccole cose che fanno la differenza… Francesca“.
Già i “Tvb” sono ormai diventati come degli intercalari, anche io ne ricevo tanti; in molti, visti poi i fatti, leggo tanta ipocrisia o non realtà… come scrive Francesca “il bene va dimostrato”… invece… .
Mariella non c’è più, è volata in cielo, ora non importa come, anche se sarà importante capire il perchè.
Ciao Mariella abbraccia per me la mia Valentina…
Aug
2012
Chi pagherà per le mie lacrime?!
…a me basta di sapere
che mi pensi anche un minuto…
perché io so accontentarmi anche di un semplice saluto
ci vuole poco…
per sentirsi più vicini…
(‘Scrivimi’, Nino Buonocore)
Quante stronze si possono sopportare nella propria vita contemporaneamente?
Ci avete mai pensato?!
Ci riflettevo stamane mentre scendevo a Crotone, immerso nella mia dolce musica (Il Cile, I New Trolls, Nino Bonocore, Max Gazzè addirittura il Pulcino Pio…) e le lacrime scendevano sole (chi pagherà per le mie lacrime?!, come se non avessi già versate tante!!!)… QUANTE?!
Io, onestamente e con la sincerità che mi riconoscete, sono al limite: STRONZA quella che non mi ascolta (che, per i nuovi, è mia moglie), stronzissima una delle mie migliori amiche e poi, in una scalata che non conosce respiro, stronzi: mia mamma, le mie sorelle e parenti ed amici (che parola grossa!!!) vari…
Sono al limite, non ce la posso fare…
E così questa volta lo frego io il male oscuro, io che dovrei stare nella bambagia ed invece ormai da due anni (da quando decisi, o Qualcuno decise per me, di ritornare a vivere) sono sottoposto a continui stress ed input negativi, ed ho realizzato, ne sono sempre più convinto, che mi riririspegnerò ad ottobre.
Chi mi vuole bene sa che, storicamente, ottobre è il mio mese nero.
Iniziò tutto ad ottobre, tanti ma tanti anni fa, in prima scientifico, ed ancora non è finita anche se, io, lo continuo a sperare che lo sia!
Non ha senso continuare la mia vita circondato da uno strano personaggio cresciuta nelle vicinanza del Fiume Tacina che, ad ottobre 2010 serenamente affermava: “Basta che stai bene, puoi fare tutto quello che vuoi, se ti fa stare meglio MI PUOI ANCHE TRADIRE!!!” e che ora, che da due anni provo a stare bene (per giunta praticamente da solo e senza farmaci) lottando continuamente con incubi inenarrabili, fa liti per la minima sciocchezza e poi si fa inondare dal suo fottusissimo orgoglio del cazzo che la porterà sul 27esimo binario del Stazione Termini…
A nulla serve (perchè le canzoni spesso si cantano ma non si vivono, perchè tantissima gente sente ma non ascolta, guarda ma non vede!!!) che anche Vasco Rossi, il suo cantante preferito, canti: “
ma c’è qualcosa che ti frena si chiama orgoglio quello che ti frega corri e fottitene dell’orgoglio ne ha rovinati più lui che il petrolio ci fosse anche solo una probabilità giocala…giocala…giocala”.
No lei non si vuole giocare alcuna possibilità ed aspetta il mio primo passo…. Ohhhhiiiiii… sono stato settimane senza parlarla (e poi, stanca dei miei silenzi, si faceva sotto con il suo sorrrisino idiota!!!), tanto, anche quando c’è tutti sti discorsi poi…
Sulla mia amica stronzissima potrei scrivere un libro senza fine, il mondo, per fortuna, è bello perchè è vario, per fortuna non siamo tutti uguali, ma quando le cose le ripeti migliaia di volte ti immagini che siano recepite.
Invece mi sento circondato da DONNE sessofobiche, e lei la prima, convinte che un uomo posso avere interesse per una donna solo e soltanto per portarsela a letto, MALEDETTO LETTO!!!
A volte vorrei tagliarmelo il pisello, si riuscirebbe a ragionare meglio, a condividere di più con le donne, sapendo che non punti lì!!!
Ci sono persone convinte di essere buone e giuste, di essere brava gente solo perchè vanno a messa (anche Carlo ci va!!!) o in qualche pellegrinaggio, o magari perchè amano gli animali o fanno l’elemosina, anche Hitler amava gli animali, anche Hitler credeva di essere nel giusto… .
Persone che si fanno un proprio percorso mentale e puoi parlare, smontarglielo, capovolgerlo ma loro, cocciute, tornano sempre lì, d’altraparte: quando il saggio indica la luna l’imbecille guarda il dito…
C’è poco da fare…
Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano di filo spinato.
Io ti ho dato prati di viole e tu cemento armato.
Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano di filo spinato.
(‘Cemento Armato’ Il Cile)
Aug
2012
Al Pdl tremano per l’iniziativa di Sonia Alfano e Giuseppe Lumia di far parlare i boss
Siamo al paradosso, alla soglia della follia.
Quelli del Partito della Libertà se la stanno facendo addosso, e per questo, non vedo altre motivazioni, che se la sono presa tantissimo per l’iniziativa dell’Eurodeputata dell’Italia dei Valori, Sonia Alfano, che ho avuto il piacere di conoscere e sulla cui correttezza morale sarei disposto a giocarmi la mia parte intima, e del senatore del Pd Giuseppe Lumia, di incontrare i boss della mafia per convincerli a collaborare.
Se la fanno addosso e sono incazzati perchè i capi del Pdl sanno che se Provenzano o un altro boss qualsiasi parlassero davvero, per loro, che tutti sappiamo cosa hanno combinato in accordo con chi sta in carcere, sarebbero cazzi amari.
Assurdo contrastare un’iniziativa del genere (Sonia Alfano ha incontrato in carcere anche il mandante dell’omicidio del proprio padre Beppe) accampando scuse puerili e banali; siamo alla pazzia più assoluta.
D’altra parte in giro per il mondo ci ridono dietro da anni per il fatto di avere avuto un plurindagato come silvio berlusconi primo ministro per tantissimi anni.
Questa è l’Italia!!!
Jul
2012
Lettera del figlio a Paolo Borsellino del quale oggi ricorre il ventennale dalla tragica morte terrena…
Le lacrime scendono sole e non è bello piangere qui. Non è giusto morire… figurarsi per mano di altri uomini, figurarsi quando si è una persona buona e giusta.
Trovate 10 minuti del vostro prezioso tempo per leggere questa lettera scritta dal figlio di Paolo Borsellino al Papà, un Papà con la P maiuscola, un grande uomo che avrebbe cambiato l’Italia. Sono passati 20 anni, è arrivato berlusconi (se fossero rimasti in vita Falcone e Borsellino, berlusconi non sarebbe mai arrivato!!! loro non avrebbero permesso che un tale soggetto governasse l’Italia!!) e l’Italia è ancora quel paesacchio di merda che Falcone e Borsellino avrebbero a quest’ora cambiato nonostante tutto e tutti.
Potrei scrivere mesi, ma non servirebbe, per un’emozione vera e da brividi, leggete cosa scrive al Papà il figlio di Paolo Borsellino…
Il primo pomeriggio di quel 23 maggio studiavo a casa dei miei genitori, preparavo l’esame di diritto commerciale, ero esattamente allo “zenit” del mio percorso universitario. Mio padre era andato, da solo e a piedi, eludendo come solo lui sapeva fare i ragazzi della scorta, dal barbiere Paolo Biondo, nella via Zandonai, dove nel bel mezzo del “taglio” fu raggiunto dalla telefonata di un collega che gli comunicava dell’attentato a Giovanni Falcone lungo l’autostrada Palermo-Punta Raisi.
Ricordo bene che mio padre, ancora con tracce di schiuma da barba sul viso, avendo dimenticato le chiavi di casa bussò alla porta mentre io ero già pietrificato innanzi la televisione che in diretta trasmetteva le prime notizie sull’accaduto. Aprii la porta ad un uomo sconvolto, non ebbi il coraggio di chiedergli nulla né lui proferì parola.
Si cambiò e raccomandandomi di non allontanarmi da casa si precipitò, non ricordo se accompagnato da qualcuno o guidando lui stesso la macchina di servizio, nell’ospedale dove prima Giovanni Falcone, poi Francesca Morvillo, gli sarebbero spirati tra le braccia. Quel giorno per me e per tutta la mia famiglia segnò un momento di non ritorno. Era l’inizio della fine di nostro padre che poco a poco, giorno dopo giorno, fino a quel tragico 19 luglio, salvo rari momenti, non sarebbe stato più lo stesso, quell’uomo dissacrante e sempre pronto a non prendersi sul serio che tutti conoscevamo.
Ho iniziato a piangere la morte di mio padre con lui accanto mentre vegliavamo la salma di Falcone nella camera ardente allestita all’interno del Palazzo di Giustizia. Non potrò mai dimenticare che quel giorno piangevo la scomparsa di un collega ed amico fraterno di mio padre ma in realtà è come se con largo anticipo stessi già piangendo la sua.Dal 23 maggio al 19 luglio divennero assai ricorrenti i sogni di attentati e scene di guerra nella mia città ma la mattina rimuovevo tutto, come se questi incubi non mi riguardassero e soprattutto non riguardassero mio padre, che invece nel mio subconscio era la vittima. Dopo la strage di Capaci, eccetto che nei giorni immediatamente successivi, proseguii i miei studi, sostenendo gli esami di diritto commerciale, scienze delle finanze, diritto tributario e diritto privato dell’economia. In mio padre avvertivo un graduale distacco, lo stesso che avrebbero percepito le mie sorelle, ma lo attribuivo (e giustificavo) al carico di lavoro e di preoccupazioni che lo assalivano in quei giorni. Solo dopo la sua morte seppi da padre Cesare Rattoballi che era un distacco voluto, calcolato, perché gradualmente, e quindi senza particolari traumi, noi figli ci abituassimo alla sua assenza e ci trovassimo un giorno in qualche modo “preparati” qualora a lui fosse toccato lo stesso destino dell’amico e collega Giovanni.
La mattina del 19 luglio, complice il fatto che si trattava di una domenica ed ero oramai libero da impegni universitari, mi alzai abbastanza tardi, perlomeno rispetto all’orario in cui solitamente si alzava mio padre che amava dire che si alzava ogni giorno (compresa la domenica) alle 5 del mattino per “fottere” il mondo con due ore di anticipo. In quei giorni di luglio erano nostri ospiti, come d’altra parte ogni estate, dei nostri zii con la loro unica figlia, Silvia, ed era proprio con lei che mio padre di buon mattino ci aveva anticipati nel recarsi a Villagrazia di Carini dove si trova la residenza estiva dei miei nonni materni e dove, nella villa accanto alla nostra, ci aveva invitati a pranzo il professore “Pippo” Tricoli, titolare della cattedra di Storia contemporanea dell’Università di Palermo e storico esponente dell’Msi siciliano, un uomo di grande spessore culturale ed umano con la cui famiglia condividevamo ogni anno spensierate stagioni estive.
Mio padre, in verità, tentò di scuotermi dalla mia “loffia” domenicale tradendo un certo desiderio di “fare strada” insieme, ma non ci riuscì. L’avremmo raggiunto successivamente insieme agli zii ed a mia madre. Mia sorella Lucia sarebbe stata impegnata tutto il giorno a ripassare una materia universitaria di cui avrebbe dovuto sostenere il relativo esame il giorno successivo (cosa che fece!) a casa di una sua collega, mentre Fiammetta, come è noto, era in Thailandia con amici di famiglia e sarebbe rientrata in Italia solo tre giorni dopo la morte di suo padre.Non era la prima estate che, per ragioni di sicurezza, rinunciavamo alle vacanze al mare; ve ne erano state altre come quella dell’85, quando dopo gli assassini di Montana e Cassarà eravamo stati “deportati” all’Asinara, o quella dell’anno precedente, nel corso della quale mio padre era stato destinatario di pesanti minacce di morte da parte di talune famiglie mafiose del trapanese. Ma quella era un’estate particolare, rispetto alle precedenti mio padre ci disse che non era più nelle condizioni di sottrarsi all’apparato di sicurezza cui, soprattutto dolo la morte di Falcone, lo avevano sottoposto, e di riflesso non avrebbe potuto garantire a noi figli ed a mia madre quella libertà di movimento che negli anni precedenti era riuscito ad assicurarci.
Così quell’estate la villa dei nonni materni, nella quale avevamo trascorso sin dalla nostra nascita forse i momenti più belli e spensierati, era rimasta chiusa. Troppo “esposta” per la sua adiacenza all’autostrada per rendere possibile un’adeguata protezione di chi vi dimorava. Ricordo una bellissima giornata, quando arrivai mio padre si era appena allontanato con la barchetta di un suo amico per quello che sarebbe stato l’ultimo bagno nel “suo” mare e non posso dimenticare i ragazzi della sua scorta, gli stessi di via D’Amelio, sulla spiaggia a seguire mio padre con lo sguardo e a godersi quel sole e quel mare.Anche il pranzo in casa Tricoli fu un momento piacevole per tutti, era un tipico pranzo palermitano a base di panelle, crocché, arancine e quanto di più pesante la cucina siciliana possa contemplare, insomma per stomaci forti. Ricordo che in Tv vi erano le immagini del Tour de France ma mio padre, sebbene fosse un grande appassionato di ciclismo, dopo il pranzo, nel corso del quale non si era risparmiato nel “tenere comizio” come suo solito, decise di appisolarsi in una camera della nostra villa. In realtà non dormì nemmeno un minuto, trovammo sul portacenere accanto al letto un cumulo di cicche di sigarette che lasciava poco spazio all’immaginazione.
Dopo quello che fu tutto fuorché un riposo pomeridiano mio padre raccolse i suoi effetti, compreso il costume da bagno (restituitoci ancora bagnato dopo l’eccidio) e l’agenda rossa della quale tanto si sarebbe parlato negli anni successivi, e dopo avere salutato tutti si diresse verso la sua macchina parcheggiata sul piazzale limitrofo le ville insieme a quelle della scorta. Mia madre lo salutò sull’uscio della villa del professore Tricoli, io l’accompagnai portandogli la borsa sino alla macchina, sapevo che aveva l’appuntamento con mia nonna per portarla dal cardiologo per cui non ebbi bisogno di chiedergli nulla. Mi sorrise, gli sorrisi, sicuri entrambi che di lì a poche ore ci saremmo ritrovati a casa a Palermo con gli zii.Ho realizzato che mio padre non c’era più mentre quel pomeriggio giocavo a ping pong e vidi passarmi accanto il volto funereo di mia cugina Silvia, aveva appena appreso dell’attentato dalla radio. Non so perché ma prima di decidere il da farsi io e mia madre ci preoccupammo di chiudere la villa. Quindi, mentre affidavo mia madre ai miei zii ed ai Tricoli, sono salito sulla moto di un amico d’infanzia che villeggia lì vicino ed a grande velocità ci recammo in via D’Amelio.
Non vidi mio padre, o meglio i suoi “resti”, perché quando giunsi in via D’Amelio fui riconosciuto dall’allora presidente della Corte d’Appello, il dottor Carmelo Conti, che volle condurmi presso il centro di Medicina legale dove poco dopo fui raggiunto da mia madre e dalla mia nonna paterna. Seppi successivamente che mia sorella Lucia non solo volle vedere ciò che era rimasto di mio padre, ma lo volle anche ricomporre e vestire all’interno della camera mortuaria. Mia sorella Lucia, la stessa che poche ore dopo la morte del padre avrebbe sostenuto un esame universitario lasciando incredula la commissione, ci riferì che nostro padre è morto sorridendo, sotto i suoi baffi affumicati dalla fuliggine dell’esplosione ha intravisto il suo solito ghigno, il suo sorriso di sempre; a differenza di quello che si può pensare mia sorella ha tratto una grande forza da quell’ultima immagine del padre, è come se si fossero voluti salutare un’ultima volta.
La mia vita, come d’altra parte quella delle mie sorelle e di mia madre, è certamente cambiata dopo quel 19 luglio, siamo cresciuti tutti molto in fretta ed abbiamo capito, da subito, che dovevamo sottrarci senza “se” e senza “ma” a qualsivoglia sollecitazione ci pervenisse dal mondo esterno e da quello mediatico in particolare. Sapevamo che mio padre non avrebbe gradito che noi ci trasformassimo in “familiari superstiti di una vittima della mafia”, che noi vivessimo come figli o moglie di …..desiderava che noi proseguissimo i nostri studi, ci realizzassimo nel lavoro e nella vita, e gli dessimo quei nipoti che lui tanto desiderava. A me in particolare mi chiedeva “Paolino” sin da quando avevo le prime fidanzate, non oso immaginare la sua gioia se fosse stato con noi il 20 dicembre 2007, quando è nato Paolo Borsellino, il suo primo e, per il momento, unico nipote maschio.
Oggi vorrei dire a mio padre che la nostra vita è sì cambiata dopo che ci ha lasciati ma non nel senso che lui temeva: siamo rimasti gli stessi che eravamo e che lui ben conosceva, abbiamo percorso le nostre strade senza “farci largo” con il nostro cognome, divenuto “pesante” in tutti i sensi, abbiamo costruito le nostre famiglie cui sono rivolte la maggior parte delle nostre attenzioni come lui ci ha insegnato, non ci siamo “montati la testa”, rischio purtroppo ricorrente quando si ha la fortuna e l’onore di avere un padre come lui, insomma siamo rimasti con i piedi per terra. E vorrei anche dirgli che la mamma dopo essere stata il suo principale sostegno è stata in questi lunghi anni la nostra forza, senza di lei tutto sarebbe stato più difficile e molto probabilmente nessuno di noi tre ce l’avrebbe fatta.
Mi piace pensare che oggi sono quello che sono, ossia un dirigente di polizia appassionato del suo lavoro che nel suo piccolo serve lo Stato ed i propri concittadini come, in una dimensione ben più grande ed importante, faceva suo padre, indipendentemente dall’evento drammatico che mi sono trovato a vivere.D’altra parte è certo quello che non sarei mai voluto diventare dopo la morte di mio padre, una persona che in un modo o nell’altro avrebbe “sfruttato” questo rapporto di sangue, avrebbe “cavalcato” l’evento traendone vantaggi personali non dovuti, avrebbe ricoperto cariche o assunto incarichi in quanto figlio di …. o perché di cognome fa Borsellino. A tal proposito ho ben presente l’insegnamento di mio padre, per il quale nulla si doveva chiedere che non fosse già dovuto o che non si potesse ottenere con le sole proprie forze. Diceva mio padre che chiedere un favore o una raccomandazione significa mettersi nelle condizioni di dovere essere debitore nei riguardi di chi elargisce il favore o la raccomandazione, quindi non essere più liberi ma condizionati, sotto il ricatto, fino a quando non si restituisce il favore o la raccomandazione ricevuta.
Ai miei figli, ancora troppo piccoli perché possa iniziare a parlargli del nonno, vorrei farglielo conoscere proprio tramite i suoi insegnamenti, raccontandogli piccoli ma significativi episodi tramite i quali trasmettergli i valori portanti della sua vita.
Caro papà, ogni sera prima di addormentarci ti ringraziamo per il dono più grande, il modo in cui ci hai insegnato a vivere…
May
2012
Pena di morte per gli assassini di Melissa Bassi…
Melissa Bassi è stata uccisa stamane a Brindisi da un’esplosione fuori dalla sua scuola.
E’ un qualcosa di assurdo!!!
Melissa, se la mia Valentina non fosse morta alla nascita, sarebbe sua coetanea, la cosa mi fa stare ancora più male e non riesco ad immaginare il dolore dei genitori di questa dolcissima ragazza, dal sorriso felice come appare nelle foto sul suo profilo Facebook.
Le indagini sono partite, si parla di mafia, di troppe coincidenze, la scuola intitolata a Morvillo-Falcone, la manifestazione di Libera di Don Ciotti in programma a Brindisi ecc…, ma non vi è nulla di certo.
Ma una cosa la voglio dire, qualunque sia la natura dalla quale è partito questo atto criminale, pretendo che per questi generi di reati sia ripristina la pena di morte.
Sono sempre stato contrario a tale pratica perchè nessuno può uccidere un’altra persone per fare giustizia, ma non riesco a non pensar a questa condanna per questi delinquenti bastardi.
Riposa in pace Melissa e abbraccia la mia Valentina…
Apr
2012
Torna alla casa del Padre il mio nonnino Adolfo De Miglio ed io non c’ero…
E’ l’incomunicabilità il problema dei nostri giorni!
Cazzo ci voleva tanto per dirmi che non era come le altre volte che questa volta il mio nonnino, Adolfo De Miglio, stava male seriamente e che poteva non farcela.
Vivo una vita forse non mia, eccessivamente distratta, slegata dalle priorità, ho la necessità che mi si precisino alcune cose… invece!
E’ così a quella chiamata di mia madre, trovata appena poco fa ho acceso il cellulare, il mio pensiero è andato subito lì e, fatte le scale veloci, ho avuto la conferma!
Mio nonno, fino a ieri il cittadino più anziano di San Mauro Marchesato, ieri sera, poco prima della mezzanotte, è volato in cielo, ha raggiunto la sua amata nonna Ester.
E poichè nulla succede per caso, accade proprio nella notte della Festa della Liberazione, lui che aveva fatto quattro anni di guerra e due da partigiano!
Perdo il mio ultimo nonno e anche questa volta ero da un’altra parte…
Non ci sono scuse, sono imperdonabile e per fortuna che qualche giorno fa sono andato a trovarlo, lucido, ancora con la voglia di scherzare…
Ero straconvinto che avrebbe superato i 100 anni… invece puff.. non c’è più… in un attimo ed io non c’ero CAZZOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!
L’altro giorno pensavo che avrei dovuto andare a trovarlo più spesso, farci qualche partita a carte come facevo quando ero più piccolo, registrarlo mentre cantava delle canzoni antiche o recitava qualche detto o storiella, ma nella vita non bisogna pensare MA AGIRE e come sempre io non l’ho fatto!!!
Ed ora sono un po’ più solo, avevo un Tesoro vicino ma non l’ho saputo vivere ed ora è pressochè inutile piangere sul latte versato…
Ciao nonnino e, se puoi, perdonami…
Apr
2012
Antonio Rizzuto senior: ‘Ma chi te l’ha data. Vattane da qui!’
Mio padre, tale almeno risulta all’anagrafe, Antonio Rizzuto i mastru Rusaru, ieri sera è stato molto chiaro.
Intervenuto, come sempre fuori luogo, in una discussione con quella che non mi ascolta, al mio invito ad uscire da casa “mia”, ha bofonchiato: “Ca chini ti l’ha data? Vavatindi i ca! (Ma chi te l’ha data. Vattane da qui!)”. Più altre parole impronunciabili mentre, trattenuto da mia madre, cercava di aggredirmi!!!
Potrei dare la colpa al pensionamento ma lui è sempre stato così!
Parole chiare, nitide, che non ammettono repliche. Lucide anche se pronunciate da un folle.
Da quello che voleva andare in America per salvarmi e che, invece, non ha mai capito un cazzo della vita ancor meno di me!
Ieri era tardi, c’erano già almeno altre due discussioni in ballo con quella che non mi ascolta (che ha rispolverato un sms vecchio di 4 anni pensando di aver trovato un tesoro) e con il suo primogenito che è tale e quale la madre e che da ieri non è più mio figlio.
Troppe per una mente pur sempre fragile come la mia, troppe per decidere in fretta il da farsi.
D’altra parte l’invito i Totonnu Rizzutu a lasciare la sua casa non è il primo, lo ha fatto anche in passato con cadenza ciclica…
Così nella notte appena trascorsa, dopo il rifiuto di chi poteva aiutarmi, ospitandomi, e non l’ha fatto, ho dormito, si fa per dire, in macchina, l’unica cosa che posseggo, l’unica cosa mia in un tutto di cui non mi appartiene nulla a 40 anni e nonostante mastru Rusaru!
Cullato dalla musica di Rtl 102,5 e dalle parole di Pierluigi Diaco e Iolanda Granato.
Una notte breve…
Stamane presto avevo già l’obiettivo chiaro: la vetrina di un bar dove tempo fa avevo letto che si affittava, per 300 euro, una casa già arredata: 389…, SEGNATO! Chiamare ore pasti!!!
Dopo tutto il lavoro che sto facendo su me stesso, non può arrivare il solito coglione di turno, a rovinare tutto.
Credo che sia arrivato il momento di fare il grande passo…
Oggi muore Cristo… ed io rinasco!!!
Buon venerdì di passione a tutti…
Feb
2012
San Valentino la festa di ogni cretino…
Non mi va di cercarla quell’agenda, ma su un mio vecchio diario un mio ex cognato mi scrisse più o meno: “San Valentino, la festa di ogni cretino, credi di essere amato e ti ritrovi fregato”!
E già ci siamo arrivati anche quest’anno, qualcuno si è lasciato ieri per evitarsi il regalo, poi domani si rimetterà insieme e ci sono donne che ci credono ALL’AMOREEEEEE!!!!
Aveva ragione quel mio ex cognato, ah se aveva ragione, chi ama è sempre fregato…

L’amore è un sentimento strano, difficile da coltivare senza soffrire…
Ad Rtl 102,5 ricordano Un CUORE DI BACI.
Alle 18,30, in collegamento anche con Verona in Love, ci sarà sulla radio più seguita d’Italia, il bacio in diretta più numeroso della storia: io non posso partecipare ma al posto vostro non mancherei di sintonizzarsi con Valeria Benatti e Fulvio Giuliani.
Mi ero proposto di baciare la mitica Valeria Bennati, sarei andato anche a Verona, ma da Rtl 102,5 non ho ricevuto alcuna risposta!!!
E sarà il solito San Valentino di merda, il 17esimo di fila di merda!!!
Ma d’altra parte chi è causa del proprio male pianga se stesso!!!

Ma poi San Valentino non era il santo dell’Amore?! e l’Amore, mentre Tiziano Ferro canta l’ultima notte al mondo, si può vivere in tante forme, e quindi, se vorranno, darò il mio AMORE ai miei bimbi: sì passerò il mio San Valentino (quello che rimane in una giornata già piena di suo) con Antonio ed Alex, come innamorati, che c’è di più forte dell’Amore verso i propri figli, una donna si manda a fanculo, si lascia, un figlio no, un figlio è parte di te, una donna, qualsiasi donna, alla fine è solo un’estranea!!!
Di bello, si fa per dire, c’è che stasera inizia la 62esima edizione del Festival di SanRemo, la seconda targata Gianni Morandi. Avrei potuto essere là, ho deciso, vista la situazione economica disastrosa, di evitare: ero convinto della scelta ma mi mancherà quell’atmosfera che due anni fa ho vissuto alla grande.
Non vi ricordate? Date un’occhiata alle mie 3.668 foto… (clicca per accedere).
Feb
2012
Splinder è morto! Riposa in pace!
Poco prima di mezzogiorno è stata staccata, logicamente non da me, la spina a Splinder.
www.byros.splinder.com non esiste più.
Nella speranza che, all’ultimo momento, quelli di Splinder potessero cambiare idea non ho provveduto a fare il redirect quindi chi andrà sul vecchio indirizzo non sarà reindirizzato in automatico su questo nuovo blog ma si troverà su una pagina anonima di un aggregatore di blog.
Perciò, cari amici lettori, vi chiedo, se potete, di informare, chi avete conoscenza che mi leggeva ed ancora non lo sa, che Il Blog di By.Ros adesso si legge all’indirizzo www.byros.daonews.com.
Grazie per la collaborazione!
Feb
2012
Sono solo illusioni!!!
La testa Le sbatte sempre là,
inutili farsi illusioni.
‘La lingua batte dove il dente duole’
e gli antichi non hanno mai sbagliato.
C’è ci nasce per volersi bene
e chi si vuole far male a posta.
Inutile ogni parola,
inutile ogni consiglio
inutile, inutile, inutile TUTTO…
“Fuori di qui lui potrebbe essere tuo padre…”
canta Masini, che aggiunge
“non sopporto l’idea del tuo corpo da dea
fra le braccia pelose di un orco”
e sembra parli di Te…
Ma le donne amano gli stronzi
ed a loro piacciono i bastardi
ci hanno scritto pure una canzone
(http://youtu.be/KYxtFBni4zQ),
mentre noi ci intossichiamo il fegato
per stare loro dietro…
Ma è tutto già scritto
che sto a fare?!
Ferradini lo ha già cantato
mentre io sono pure stonato!!!
Jan
2012
Torna in Cielo Claudio De Palo, amico di tutti noi!

Mancherà a molti Claudio, ne sono certo, ma tutti noi sappiamo che lui sarà ancora e sempre vicino a noi nei momenti bui, nei momenti tristi…
NON SI PUO' MORIRE COSI'!!! Non è giusto. Ciao Claudio e GRAZIE DI TUTTO!!!
Vorrei esserci domani per darTi l'ultimo saluto, se riesco stasera parto. Seguici anche da Lassù, ci mancherai!!!
Dec
2011
Fiorella Pingitore torna alla Casa del Padre
Nov
2011
Ultimo avviso… poi faccio i nomi!!!
Due anni, sono passati due anni da quando, come segretario dell'Us Scandale, mi sono impegnato per cercare contributi e sponsor.
Non i quattro sponsor che ci sono quest'anno! Quell'anno, stagione 2009/10, il manifesto dell'Us Scandale aveva oltre 60 sponsor, molti dei quali hanno dato regolarmente il loro contributo.
Poi, però, ci sono stati imprenditori, politici, aziende che hanno fatto la loro promessa di offerta ricevendo in cambio uno spazio pubblicitario o la presenza del loro nome sul manifesto che ogni settimana annunciava le gare dell'Us Scandale, e poi non si sono più visti.
E così a distanza di due anni ci sono ancora persone che non hanno poi formalizzato, dando il contributo, la loro promessa; gente impensabile, anche uomini che incassano anche migliaia di euro al mese che non riescono a saldare un modesto contributo che non supera i 100 euro.
E' VERGOGNOSO!!!
In alcuni casi ho anticipato io e poi speso per l'Us Scandale, a suo tempo, il contributo in questione e loro nulla: NON PAGANO!!!
Che vergogna!!!
Certo tra queste aziende ci sono casi e casi: ad alcuni il contributo l'ho chiesto una sola volta e poi ho aspettato che si facessero vivi loro, ad altri l'ho chiesto una, due, tre, quattro, ed anche 5 volte ma niente da fare.
C'è gente che scialacqua tutto il giorno soldi (certo sono i propri ci mancherebbe) ma non riesce a mettere da parte 50, 100 euro per pagare un debito che ora ha due anni!!!
Ora mi sono proprio scocciato, io sta cosa non me la tengo più e così, se non ci dovessero essere novità nei prossimi giorni, condividerò, con chi mi segue, i nomi di questi geni della finanza che hanno soldi per tutto tranne che per pagare il proprio debito con l'Us Scandale 2009/10 e di conseguenza con me E SOLO CON ME!!!
Chiunque volesse regolarizzare la propria posizione sa dove trovarmi!!!
Nov
2011
Modem LinQ Li-150M acquistato a Crotone: il segnale wireless arriva massimo a 5 metri
Onestamente sono stufo di avere a che fare con persone incompetenti come la signorina della Wind dell'altro ieri per esempio, ma questa è un'altra storia, adesso la rabbia è per altro.
E' un po' che armeggio con il mio modem LinQ acquistato ieri a Crotone ma non c'è nulla da fare: il segnale "eccellente" al pc portatile di Antonio lo dà solo a pochi centimetri dal modem, ora sono a 3 metri è il segnale è già basso, se mi sposto a 5 metri la linea wireless non c'è più!
Praticamente non è un modem wireless visto che tale segnale arriva a mala pena a distanza di cavo ethernet, quindi se le potevano pure risparmiare le "3 antenne interne a doppio modulo wifi".
Figurarsi, quindi, se possa riuscire a collegarmi dalla mansarda dove invece con il precedente modem Digicom il segnale arrivava alla grande: con questo modem LinQ il segnale non arriva manco nella mia cucina a 10 metri!
Che pena!!! Non so se ridere o piangere per la rabbia!!!
Così dopo aver perso 4 giorni di internet perchè un incompetente addetto al call center mi ha detto che c'era un guasto e non che fosse rotto il mio modem, continuo a dannarmi perchè c'è gente che vende ciofeche spacciandole per super modem.
Ma anche le case produttrici si sprecano nell'elogiare i propri prodotti.
Sentite: LinQ Wireless High Power and Long Range ADSL2+ Modem Wireless Router, efficenza 500MW regolabile, 10 gradi disponibili. Pensate: se al grado FULL il segnale wireless arriva al massimo a 5 metri, per collegarsi alla rete al primo grado bisogna entrare dentro il modem!!!?
ASSURDO!!! Vaffanculo a chi ha prodotto questa ciofeca e a chi si permette di metterla in vendita.
E si permettono di prendere in giro anche la gente scrivendo sulla confezione: range massimo in casa 91 metri, range massimo all'aperto 525 metri: praticamente, secondo queste specifiche, se metto il modem fuori casa dovrei riuscire a collegarmi fino al Municipio di Scandale, invece, di fatto, non mi collego manco nella stessa stanza!!! ASSURDO!!!
Ora sono indeciso se andare a restituirlo in versione cittadino civile o in quella "spacco tutto" e provate ad immaginare cosa potrebbe succedere se mi dicessero che non mi ridanno i miei soldi: non vorrei proprio essere nei panni di questa gentaglia che si permette, impunemente, di imbrogliare il prossimo!!!
(Modificato il 16.11.2011)
Nov
2011
07-11-1998 – 07-11-2011: 13 anni senza Pino Coriale
Come oggi, proprio come oggi, 07 novembre, Scandale perdeva un suo figlio.
Era infatti sabato 07 Novembre 1998 quando ci lasciava per sempre Pino Coriale.
Sono passati 13 anni ma il ricordo di quel giorno, di quella tragedia, che ho vissuto indirettamente ma da molto vicino, è ancora molto vivo in me!
Ciao ancora Pino…
Questi l'articolo sull'incidente di Carla Lari e un mio ricordo di Pino pubblicati sul Quotidiano della Calabria all'indomani della tragedia:
Sep
2011
Povertà a Crotone, Peppino Vallone, Stano Zurlo: CHE CAZZO STA SUCCEDENDO?!
"Benvenuti a Crotone: questa è la realtà", un cartellone saluta il mio arrivo in Piazza della Resistenza.
Ne vedo altri a distanza, attaccati alla parete principale del Municipio.
Li avranno lasciati qui, penso tra me.
Poi mi basta entrare in piazza ed essere penetrato da un'altra realtà.
Di fronte, sotto un gazebo, tante sedie ed alcune persone, forse un intero nucleo familiare, anche se, per fortuna, non vedo bambini. Su un lenzuolo bianco la scritta: "QUESTA E' CASA NOSTRA".
Alla mia destra, vicino la fontana, su uno dei marmi che circondano le aiuole, una coperta imbottita ed un uomo dentro.
Dorme o forse fa finta…
Faccio le foto, passo oltre (non sono molto in vena), vorrei parlare con loro, non lo faccio nè loro mi chiamano o mi chiedono il perchè delle mie foto. Mi giro un po' intorno, faccio altre foto poi esco dalla piazza e…
Ciliegina sulla torta: all'angolo del negozio Tiano e Marafioti un ragazzo di colore da una sbirciatina dentro un bidone verde della spazzatura poi prosegue oltre.
Mi guardo attorno, non c'è molta gente, quella che attraversa Via Vittorio Veneto, lo fa in modo frettoloso (cazzo sono solo le 07,00 di mattina!!!) e con poca attenzione.
Ma sono a Crotone?!? Scene così le ho viste solo a Roma.
Peppino Vallone, Stano Zurlo: CHE CAZZO STA SUCCEDENDO?!
E pensare che la mia passeggiata mattutina era, invece, inziata così:
Sep
2011
Bruciata l'automobile al Sindaco di Scandale, Carmine Vasovino
Sono senza parole, fortemente amareggiato.
Poco fa, dopo aver scritto un articolo, ho spento il pc e stavo chiudendo la finestra per tornare a letto quando la mia attenzione è stata catturata da alcune voci provenienti da vicino casa mia e dalla visione di una macchina dei Vigili del Fuoco e da quella dei Carabinieri che stava andando via.
Mi sono preoccupato perchè poco prima avevo sentito dei piccoli scoppi e rumori tanto da girare per casa per capire di cosa si poteva trattare, ma non mi ero accorto di quanto stesse avvenendo a poche decine di metri da casa mia.
Sceso in strada nei pressi del casa del sindaco Carmine Vasovino notavo più persone e l'autobotte dei Vigili del Fuoco ed alcuni di loro tra i quali anche alcuni di Scandale (che ormai avevano finito il proprio lavoro) ma ancora non mi era chiaro cosa potesse essere successo e non credevo alle mie orecchie nemmeno quando la suocera del sindaco mi ha detto cosa era successo.
Mi è bastato, però, girare di poco la testa per trovarmi davanti una carcassa di automobile completamente incendiata.
Questo un mio scarno comunicato:
La natura dolosa dell'incendio mi è stata confermata anche dai Vigili del Fuoco mentre il sindaco Vasovino presente sul luogo del fatto con alcuni familiari e compagni dell'amministrazione, non ha saputo dare alcuna spiegazione sull'accaduto.
D'altra parte in questi pochi mesi di amministrazione a chi ha potuto dare fastidio?!
Sono senza parole, la tranquillità del mio paesello sembra volatizzatasi in due notti se è vero come è vero che la notte precedente all'attentato al sinbaco Vasovino su alcuni muri del paese sono apparse scritte contro i Carabinieri subito rimosse dagli addetti del Comune.
Sep
2011
La maleducazione di alcuni studenti di San Mauro Marchesato nel crotonese
Vergognoso!
Difficile trovare un aggettivo diverso per descrivere il comportamento di alcuni studenti di San Mauro Marchesato nei miei confronti poco fa nel pullman da Crotone a Scandale…
Solitamente viaggio con la macchina ma stamane sono sceso a lavoro in pullman; all'andata tutto è andato nel migliore dei modi ma alle 13,45 nella ancora neo autostazione Romano sono salito con non poche difficoltà vista la calca sul primo pullman sul quale ho letto "Scandale".
Ma per mia sfortuna (o fortuna!!!) non era il pullman dei lavoratori ma quello degli studenti con presenza sia di scolari di Scandale che di San Mauro Marchesato.
Quando sono riusciuto ad entrare i posti erano quasi tutti occupati, mi stavo sedendo con Katia Bitonti che però si è subito ricordata che c'era la cugina e così, visto che altri posti, completamente liberi, sono occupati da borse ed oggetti vari (anche questo non mi sembra molto regolare) sono arrivato fino alla fine del pullman, i famosi cinque posti finali.
Essendo quello centrale libero mi ci sono seduto e non ho badato più di tanto ad uno studente che mi faceva notare che i posti erano occupati.
Dopo pochi secondi arriva un marrapiaddu di San Mauro Marchesato di un metro e tanta voglia di crescere che mi dice che il posto è suo.
Gli faccio notare che sono arrivato prima io e che non mi alzo nemmeno se viene Gesù Cristo; comincia così una discussione finchè lui decide di desistere e si siete davanti a me.
Ma ormai avevo sparagliato alcuni meccanismi e così comincia un'aggressione psicologia e fisica nei miei confronti che ha dell'assurso, del vergognoso da parte di più studenti, tutti di San Mauro Marchesato.
Mentre io, un po' scosso, mi metto a leggere l'Espresso, quelli vicino a me mettono musica ad alto volume nel cellulare, uno si mette a cantare…
Ma la cosa più vergognosa avviene dopo alcuni minuti quando mi arriva addosso una prima pallottola di carta alla quale ne seguiranno altre due lanciate da qualcuno o da più di uno seduto un po' più avanti che però non sono riusciuto ad individuare.
Faccio notare che benchè io mi senta un ragazzino e cerchi di trattare i bambini ed i ragazzi al mio pari, io il 31 dicembre compirò 39 anni questi ragazzi ne avranno avuto al massimno 16/17 ma forse anche meno!!!
Onestamente non so se l'autista, Eugenio Zumpano, si sia accorto di qualcosa, se abbia fatto finta di non accorgersi o magari non ha visto e sentito alcunchè ma questo non mi importa più di tanto, so, però, che questo mio scritto sta per finire nella casella di posta elettronica della Ditta Romano e dei Carabinieri di Crotone (competenti per territorio), Scandale (mio paese di residenza) e San Mauro Marchesato (paese di residenza dei piccoli delinquenti) che verificheranno se sono stati commessi dei reati, io credo proprio di sì!!!
Se la giustizia dipendesse da me darei una bella lezioni a questi pseudo mafiosetti da quattro soldi, una lezione che magari può essere costruttiva e gli potrebbe evitare errori futuri.
In conclusione un'amara considerazione anzi due: se è questa è la generazione futura di San Mauro Marchesato, il piccolo paese del crotonese è messo davvero male.
Per fortuna so già che non è così, anche se non intervenire in una situazione di questo tipo (in molti si sono accorti di quello che stava succedendo e nessuno ha detto una parola o fatto qualcosa) è segno di vigliaccheria e compiacenza verso mediocri ed infimi personaggi di quarto ordine dal futuro già scontato!!!
Per quanto mi riguarda meglio un figlio morto che un figlio come questi teppistacci!!!
Sep
2011
Beh amici pensate questo commento è stato scritto contro di me da Antonella Castagna!

Ogni qual volta una persona di" va contro" tiri in ballo l'incomunicabilità ma esistono per fortuna le spiegazioni caro Rosario almeno per noi che abbiamo il dono della parola e dell'ascolto…
Hai ragione questo è il tuo blog e scrivi quello che vuoi ma attenzone non tutte le offese sono passibili di querela eppure bisogna evitarle per questione di RISPETTO un'altro di quei valori poco stimati nella società moderna e nel tuo blog! (Antonella Castagna).
La suddetta aveva già scritto questo: "Scusa l'ignoranza Rosario ma non riesco a capire il significato di queste tue parole: " si è ritirato dalle mischia Claudio Scalise che pare abbia messo apposto la testa( sic!) e quindi non gioca più,come se le due cose fossero correlate".
Forse vuoi dire che si è fidanzato?! ma sai la testa apposto ce l'aveva già da prima… e poi è come se dicessi che tutti quelli che giocano nello Scandale non abbiano la testa apposto! Scusami Rosario ma questa è proprio una di quelle frasi che non ha un senso! Antonella", e questo: "Sono Antonella Castagna la fidanzata di Claudio ora capirai perchè ho lasciato il commento …. le offese lasciale da parte perchè se ogni persona che ti chiede un chiarimento su cosa scrivi non sapesse leggere saremmo in un Paese di analfabeti… per quanto ne sappia "sic" è una parola latica che significa "così" usata in italiano per dire "proprio così" e quando ho letto le tue parole l'ho vista chiaramente…. ha forse un'altro significato a me sconosciuto??? per finire perchè non intenzione di dilungarmi con questi commenti ti do un consiglio se me lo permetti: non scrivere tutto quello che senti per aria, accertati prima che sia la verità o se non hai avuto tempo nè voglia di informarti per questa sciocchezza ma volevi comunque informare la gente sul tuo blog potevi scrivere: Claudio Scalise si è ritirato dalla mischia (punto). Buona giornata".
Il tutto a commento di questo mio innocuo post.
PER FORTUNA CHI MI CONOSCE SI FARA' DELLE GRANDI, GROSSE E GRASSE RISATE…
C'è poco da fare, LO HA DETTO ANCHE GESU': CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE intenda… GLI ALTRI blaaaaaaaaaaa!!!!
Aug
2011
Quindici anni di matrimonio ma niente auguri please; oggi i funerali di Giovannino Drammis
Quindici anni, sono tracorsi 15 anni da quel lontano-vicino 21 Agosto 1996 (era un mercoledì e ci sposammo di pomeriggio a Roccabernarda con ricevimento in serata presso il Lido La Ronde di Crotone), quando in piena crisi, era stato deciso per me, per noi che ci dovevamo sposare.
Quella che non mi ascolta era in attesa della mia bimba mai nata e, secondo luoghi comuni, non doveva nascere in una coppia non sposata.
Dalle foto del matrimonio è evidente il mio disagio, in una festa che non è del tutto festa, tra parenti, alcuni dei quali manco conosciuti, e nessun amico.
Lei stanca fin da subito causa anche un pancione ormai quasi al termine.
Quindici anni, a pensarli tutti sono tanti, due figli (per fortuna), unico senso ad un'unione che di senso non ne ha.
Come ho avuto modo di scrivere altre volte io, Rosario Rizzuto, e quella che non mi ascolta, Mimma o Domenica Ieriti, non abbiamo nulla in comune, nulla da dividere, niente da condividere.
Una coppia del Nord, ma anche molte del Sud, nelle nostre stesse condizioni, si sarebbe separata da tempo.
Per fortuna esistono le mie agende (quando ancora non c'era il blog) che mi ricordano che già all'inizio le cose andavamo male o come, più o meno, vanno ora. Che coglioni devo aver avuto per resistere così tanto!!!
A nulla sono valsi i miei stimoli, le mie iniziative, le mie battute, NON C'E' NULLA DA FARE, lei è condizionata geneticamente; per lei esiste solo la scopa, la paletta, la pezza, i piatti e poi le sue cose, le sue uscite, la sarta, i capelli, le sigarette, i suoi caffè, il vino, l'abbigliamento, la sua macchina, la sua famiglia: solo e sempre le sue cose!
Chiedete ai miei figli Antonio ed Alessandro Salvatore per conferma, chiedete!!!
Quindici anni, a volte penso che se il 21 agosto 1996 avessi ammazzato qualcuno, a quest'ora, quasi certamente io sarei libero e ci sarebbe un stronzo in meno, o più di uno, sulla terra!!!
Invece io sono ancora in questo carcere dal quale non vedo fine (manco la soddisfazione del carcerato condanno a 30 anni che dopo il primo giorno si è potuto dare coraggio affermando: "Dai devono passare questi 29 anni 11 mesi e 29 giorni!!!" io manco questo posso dire!!!).
Nulla da festeggiare, liti, ieri sera, anche su cosa fare oggi (non per l'anniversario che lei manco ricorda) ma in generale per questa domenica di fine agosto.
Lei propone Sila con l'amica io mare con la mia famiglia, con le mie sorelle che non vedo da un anno e parenti vari: dopo la mia non estate dell'anno scorso (e lei che ride e lei che ride e lei che ride) credo, penso, che avrebbe potuto cedere, invece nulla: lei pensa alla mia famiglia ed ha i tirimi tirimi (alle spalle… poi davanti fa tutta la carina!!!) quando dovrebbe baciare per terra 1.000 volte al giorno!!!
Oppure potrei prendermi i bambini e andarmene al mare in questo momento e quando, tra qualche ora si sveglierà (lei è in ferie, in realtà è disoccupata, e quindi ha diritto a riposarsi!!!) farla trovare sola, come merita!!!
***
Ma oggi è anche e soprattutto un giorno di lutto nel mio cuore, per me, per Scandale.
Alle 16,00 nella chiesa del Condoleo, si terrà l'ultimo saluto al Professore Giovannino Drammis che ci ha lasciati l'altro giorno.
E' tornato alla Casa del Padre una bella persona, il mio primo catechista (con lui ho fatto prima Confessione, Comunione e Cresima), in mezzo a tanta porcheria che c'è, anche in giro per Scandale, non era certo lui che doveva lasciarci.
Il Signore, con il potere che ha, potrebbe fare da solo una bella selezione, chiamare all'altro mondo, possibilmente all'inferno, i delinquenti, i mafiosi, i pressappochisti, le persone inutili e dar vita a chi si impegna per gli altri, a chi ha il cuore buono, a chi vive non per il dio denaro e per fregare gli altri! Invece… alla fine sono sempre i migliori quelli che se ne vanno.
Sulla bella figura di Giovannino Drammis vi lascio con le belle riflessioni di Ippolito e Gino Pingiotre che potete leggere cliccando qui.
Buona domenica a tutti, buona estate e non permettetevi di farmi gli auguri per il mio anniversario: onestamente, ve lo dico col Cuore, c'è poco da festeggiare e varrebbe quasi voglia di chiudere con cifra pari: 15.08.96 – 15.08.2011, quindici anni giusti giusti e The End, ma dove lo trovo un avvocato di domenica?!!!!
Aug
2011
Vola tra gli Angeli Giovannino Drammis
Si era aggravato nelle ultime settimane dopo che alcuni mesi fa (eravamo a dicembre 2010) la sua guarigione aveva fatto gridare al miracolo….
Mi hanno appena comunicato che è tornato alla Casa del Padre Giovannino Drammis.
Questa volta il "Professore" Giovannino non è riuscito a rintuzzare i problemi di salute che lo hanno colpito o, forse, il Signore lo ha voluto con sè.
Alla famiglia Drammis le mie più sentite condoglianze e quelle della mia famiglia!
Aug
2011
Ragazza bionda riccioluta
Eccola lì, carina come sempre,
ma sempre maleducata, con quel senso di superiorità
che le avranno inculcato.
Sono mesi che non la vedo, forse anni
ma, come in altre occasioni, fa finta di non vedermi;
va dritta per la sua strada,
con attenzione evita il mio cercarla.
Ma chisenefrega, non è mica un problema!
Il fatto è che mi sento circondato da persone
che definire strane è a dir poco.
Ma sopravviverò lo stesso, ci mancherebbe!!!
chi cazzo se ne frega del saluto senza senso
di una viziata riccioluta bionda ragazza!
May
2011
Scomparso ieri sera il giornalista di Rai 3 Calabria, Franco Bruno
Giornalista preciso, poco appariscente ma concreto e dalla voce caratteristica, Franco Bruno scompare quando aveva ancora molto da dare ad una redazione, quella della Rai di Cosenza, dove non è sempre il merito a farla da padrona!!!
Ciao Franco!!!
Nel porgere le mie condoglianze alla moglie Franca e alla famiglia tutta ecco il ricordo fatto dal sito giornalisticalabria.it:
REGGIO CALABRIA – Un grave lutto ha colpito il giornalismo calabrese. E’ morto il giornalista Franco Bruno, 58 anni, inviato della sede regionale Rai della Calabria. Un male incurabile l’ha strappato alla vita nel giro di qualche mese. Nato a Reggio Calabria il 25 ottobre 1952, ha cominciato a coltivare la sua passione per il giornalismo sin dai tempi del liceo, il “Campanella” di Reggio Calabria, nel 1967. Significativo il titolo del giornale scolastico: lo “Spione”.
Laureatosi in Scienze Politiche all’Università di Messina, da giornalista-studente segue gli anni della Rivolta per “Reggio Capoluogo”. Nel 1972, grazie ad un giornalista-editore di eccezione, Giuseppe Reale, per lunghi anni deputato nazionale ed europeo, alla guida delle Edizioni “Parallelo 38”, pubblica con Gigi Malafarina “Buio a Reggio”.
Iniziano da quell’esperienza le sue collaborazioni da Reggio con diversi quotidiani nazionali, tra cui “Il Messaggero” e “Il Giorno”. Nel 1974 la prima assunzione, al “Giornale di Calabria” diretto da Piero Ardenti, con caporedattore Paolo Guzzanti. L’8 novembre 1974 è giornalista professionista. L’anno dopo lascia la Calabria per approdare alla redazione di Pesaro del “Corriere Adriatico”, quindi alla redazione centrale di Ancona. Editore è Franco Sensi, direttore Dario Beni e caporedattore Tonino Carino.
Nel 1975 il ritorno in riva allo Stretto, convocato da Franco Cipriani ed Enzo de Luca. In Piemonte, con Telebiella è appena nata la televisione privata; a Reggio Calabria muove, però, i primi passi “Video Fata Morgana”, emittente via cavo che, in breve assumerà la denominazione dell’attuale Telereggio. Assunto il 1° agosto 1976, vi rimane fino al 31 luglio 1977. Nella pausa scrive il suo secondo libro di storia regionale, “Calabria e Calabresi”, uscito nel 1978, e lascia nuovamente Reggio. Approda alla redazione dell’Espresso, a Roma, ma è solo una parentesi.
Nasce la terza rete Rai è Franco Bruno torna definitivamente in Calabria per essere assunto, il 1° dicembre 1979, alla sede regionale di Cosenza. Conduce inchieste sul traffico dei rifiuti tossici, sulla tangentopoli e mafiopoli reggina. Numerose le interviste ai personaggi più importanti del mondo della politica, dello sport, dello spettacolo, della cronaca, della religione, dai cardinali Salvatore Pappalardo di Palermo e Carlo Maria Martini di Milano, ai presidenti della Repubblica Sandro Pertini, Francesco Cossiga, Carlo Azeglio Ciampi.
Profondo cordoglio viene espresso dal segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, e dal presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, che a nome di tutti i giornalisti calabresi si stringono attorno alla moglie, ai due figli, alla famiglia tutta ed ai colleghi della sede regionale calabrese della Rai in un silenzioso abbraccio.
(Fonte: www.giornalisticalabria.it)
May
2011
Elisa da Fondi cerca Passerottino di Scandale: fatti vivo!!!
Dove è andato a finire Passerottino?
Anzi, il Passerottino di Elisa… di Fondi (Latina).
Dietro Passerottino ci sta un ragazzone di Scandale che da un paio di mesi ha conosciuto una dolcissima donna del Lazio e dopo averla "sedotta", l'ha abbandonata nel momento in cui si sarebbero, finite le elezioni, dovuti vedere.
Sedotta, anche se in realtà non si sono mai incontrati, ed abbandonata appunto.
Presa per il culo o cosa?
Internet ormai, si sa, non lascia più scampo, non si può mentire nella rete a meno che non si sia davvero bravi nel conoscerla e soprattutto nel saper mentire. Come si fa a raccontare cazzate con il proprio profilo?
Prima o poi tutto viene a galla.
Elisa vuole solo sapere la verità e quindi, tramite il mio blog, chiede a Passerottino di farsi vivo, di accendere il cellulare o di farsi sentire su Facebook in qualche modo.
E, onestamente, credo che sia dovuto!!!
Apr
2011
Forza Lamberto Sposini non arrenderti mai!!!
Un salto da Attilio al Brigante non ricordo nemmeno perchè, forse senza motivo, o per bere una Brasilena e poi all'improvviso al Giornale Orario di Rtl 102,5, in Radiovisione nel locale, sento due parole che insieme non possono e non devono stare: Sposini e sta male.
Corro d'un fiato vicino alla tv e la notiza è maledettamente vera, ma corre via veloce; chiamo mia madre che mi racconta delle stranezze della programmazione pomeridiana di Rai 1 ma manco lei sa molto.
Sto per andare a Roccabernarda e quando arrivo da mia suocera riesco a sapere qualche dettaglio dalle pagine di Televideo.
Che cosa assurda: Lamberto Sposini praticamente ha rischiato di morire a 59 anni, prima di andare in onda nel suo programma. Non riesco a capacitarmene. Poi in serata scoprirò quanto si può essere cattivi in questo nostro paese con qualcuno che, a tempo di record, ha modificato la pagina di Wikipedia dedicata a Sposini inserendo la sua data di morte, vigliaccata subito corretta dai resposnabili dell'inciclopedia libera universale, mentre su Facebook già da alcuni giorni circolava una pagina su Lamberto Sposini dato per morto per un tumore all'intestino. Sto pezzo di merda che ha creato sta pagina gliel'ha proprio tirata (ma se gli arriva solo una dei malauguri che ora gli utenti di Facebook, schifati, stanno rivolgendo a lui, non se la passerà bene nel prossimo futuro: come si può essere così incivili?!).
Ma solo in parte, perchè spero, ed immagino che lo sperino tutti gli italiani, Sposini non morirà; ne uscirà bene e lo rivedremo presto al suo posto.
Non si può morire così…
Forza Lamberto ce la devi fare…
Apr
2011
Torna alla casa del padre e da Totò Audia lo scrittore scandalese Pasquale Minniti. Ciao Pasquale!!!
Un titolo, una foto, un brivido, lacrime.
Nessuno per sfogarmi, vista l'ora, un dolore solo mio…
Ho appena scoperto, sul Blog Pingitore, della morte dello scrittore e giornalista scandalese Pasquale Minniti.
Avrebbe compiuto solo 65 anni il prossimo 05 ottobre!
L'ho incontrato poche settimane fa e mi aveva parlato del suo libro appena concluso come aveva fatto altre volte.
Ci dovevamo vedere uno di questi giorni, ma Pasquale non era uno che ti veniva a cercare.
Forse avrei dovuto farlo io…
Alla prima occasione, comunque, era riusciuto, in seno alla Giunta Comunale, a far deliberare l'acquisto di un certo numero di copie di questa ultima fatica di Pasquale al quale aveva dato il titolo di "Ritorno alla Terra".
Avevo poi saputo da una mia amica che Pasquale era ricoverato in ospedale ma quando l'ho chiamato stava riposando e sono riusciuto a parlare solo con la figlia Francesca ma non avevo intuito fosse così grave!
Ora Pasquale non c'è più e lo scopro in questa notte che, improvvisamente, diventa rigida e fredda.
Pasquale lo conoscevamo tutti, anche se per molti anni ha vissuto lontano da Scandale; era (o era stato) giornalista per "Cronache Italiane" anche se non si era mai iscritto all'Albo dei Giornalisti".
"Non voglio legali e non devo dar conto ad alcuno" mi disse più o meno una volta quando gli chiesi il perchè.
Lui scriveva e basta…
Famoso un suo testo, pubblicato su Cronache Italiane in cui, con forza e veemenza si scagliava, anche con male parole, contro colui che aveva rubato a Scandale, portandola a San Mauro Marchesato, la centralità delle Poste nonostante fosse evidente anche ad un bambino che il centro dell'aureola postale era logico fosse istituito a Scandale.
Ma Pasquale ha scritto anche molti libri.
Alle 04,11, da due ore che scrivo, e dopo tale notizie non ho la forza nè la voglia di andare ad aggiornarmi o controllare nella mia biblioteca dove ci sono alcune delle opere di Pasquale, ma comunque riporto quello che ha scritto stanotte, anzi poco fa, Gino Pingitore: "Dritti Repressi Scontenti e Accontentati - Slam Città di Castello – 1975 – Romanzo – Storie di mafie paesane;
Non ammazzare - Edizioni Effe Emme – 1978 – Romanzo – La mafia calabrese e le sue collusioni col potere, in un intrecciodal ritmo serrato in cui agiscono personaggi reali e figure dalla personalità e dai connotati immaginari, tutti inseriti in un contestodi umanità, passioni e interessi che oggi è cronaca e domani sarà storia;
Pianeta Rosso e Sole Nero - Stampa Sud – 1985 – È la sintesidi una lunga analisi politica rivolta al nostro secolo e simboleggia l'impossibilità dell'uomo contemporaneo a realizzare il Comunismo mondiale – Una domanda finale: "che senso ha dunque il terrorismo?";
Il tetto - Stampa sud – 1985 – Tenta una rispostaa questa domanda: "La nostra società politica cosa sta facendo di importante per salvarci dal pericolo delle esplosioni atomiche?";
Est Ovest -1988 – stampato in proprio – Romanzo – ispirato e proiettato nella storia della guerra fredda;
L'alto commissario - Santabarbara editore – 1990 – Romanzo su mafia e giustizia;
La Rabbia degli impotenti - Edizioni cronache italiane – 1992 – Romanzo – storie di mafie;
Un prete di campagna (Don Renato Cosentini) – Edizione cronache Italiane (pubblicato in due versioni e con tipi di stampe diverse, nota mia)
L’ultimo è intitolato "Ritorno alla Terra" che ha terminato pochi giorni prima di ammalarsi.
In questo libro racconta il mondo dopo la sconfitta del comunismo che si preparerà alla caduta definitiva del capitalismo e poi il ritorno obbligato dell' uomo alla terra, all’agricoltura locale per combattere la denutrizione di milioni di persone nel mondo Pasquale era convinto che tutto questo sarebbe accaduto nel giro di pochissimo tempo, perché oramai gran parte della popolazione vive già in misere condizioni : quanti bambini muoiono di fame di fronte ad una globalizzazione senza regole, che tutt’ora spopola le campagne, aprendo al latifondo e alla coltura solo per l’esportazione, togliendo fondamentali risorse alla popolazione".
Poi c'è anche Leoni in Gabbia – Prima Parte – Marzo 1997 – Edizioni Marra Salerno nel quale Pasquale introduce la pubblicità sui romanzi.
Lui stesso scrive nelle note dell'autore: "La pubblicità sui romanzi, che io sappia, sinora non è stata mai fatta. Penso di essere il primo a farla… ma non sarò sicuramente l'ultimo. Perchè? Perchè costa poco. Perchè può arrivare e fermarsi dappertutto. Perchè può essere sufficiente farla (e pagarla) una sola volta per tramandarla nel tempo, forse nei secoli. Come sappiamo, i romanzi si conservano, non si buttano".
Pasquale Minniti, poi, ha scritto molte cronache e recensioni sui più sconosciuti paesini della nostra bella italiana nei quali si trasferiva per alcuni giorni raccontandone le più nascoste sfumature.
E chiudo gli occhi e lo rivedo lì, sulla salita della Cittadella dello Sport, o vicino al campo, nella sua macchina, a scrivere, rigorosamente a mano. Pasquale forse non ha mai acceso un computer in vita sua ma c'era chi lo faceva per lui, e con piacere, riportando in forma digitale i suoi scritti a mano.
Il "contributo" stanziato in Giunta non credo possa bastare per la pubblicazione totale del nuovo libro di Pasquale e non credo di avere il tempo, vista la scadenza del mio mandato a breve anzi a brevissimo se deciderò, entro domenica, di dimettermi dopo quello che è successo ieri durante la scelta degli scrutatori per le prossime elezioni comunali che va a sommarsi con tutto quando successo nei giorni precedenti e per tutto il mio mandato sia assessoriale e consigliare, ma le cose si possono fare in tanti modi e quindi, se non ci penserà la famiglia, farò di tutto per dare alle stampe il nuovo libro di Pasquale Minniti.
Mi piace pensare che Pasquale abbia raggiunto il suo amico Totò Audia lì nel cielo ed insieme possano continuare a scrivere per l'eternità come piaceva a loro.
A me, invece, con amarezza e rabbia per quello che poteva essere e non è stato, non mi resta che chiudere così come ho commentato sul Blog Pingitore: "Ciao Pasquale ancora una volta non ho fatto in tempo e te ne chiedo scusa. Spero che in mezzo a chi ti merita avrai la serenità che, forse, ti è mancata sulla terra!
Un forte abbraccio…".
I funerali di Pasquale, che in questo momento (sto aggiornando il post alle 10,14) è ancora in ospedale, quasi sicuramente, si terranno oggi alle 16,00 a Scandale.
Mar
2011
Proteste per il lavoro a Crotone. Sul tetto dell'ospedale San Giovanni di Dio di Crotone due operai manifestano la loro rabbia!
C'è un ragazzo che grida ai microfoni di Tele Diogene, grida tutta la sua rabbia per il lavoro negato.
Sembra l'inizio di una rivoluzione che ieri mattina ha portato due operai interinali dell'Ospedale civile "San Giovanni di Dio" di Crotone, sul tetto dell'ospedale nonostante la pioggia!
C'è rabbia nel capoluogo di provincia per un lavoro che non c'è, per tante promessa fatte e mai mantenute.
In effetti l'altra mattina entrando in ospedale per comprare un giornale avevo visto dei capanelli di persone e dei toni fuori dal comune per quell'ambiente ma non avevo voluto approfondire.
Ieri mattina la mia amica Petya mi aveva segnalato la presenza di alcune persone sul tetto dell'ospedale e anche il fatto che li aveva fotografati.
Spero che la situazione si risolva presto e si mantegngano le promesse fatte a questi 130 lavoratori prima che la situazione degeneri.
Crotone merita tranquillità, Crotone merita rispetto, Crotone merita lavoro per i suoi figli, Crotone merita di vivere, Crotone merita politici seri, Crotone merita verità!!!
Feb
2011
I 18 anni di Valentina Bomparola…
Piccole donne… crescono e così, il 22 Febbraio, Scandale ha avuto una nuova maggiorenne.
Si tratta della bella Valentina Bomparola che con amici e parenti ha festeggiato presso il ristorante Enga.
Un tempo sarebbe stato quasi impossibile solo immaginare la mia partecipazione al compleanno di una ragazza che, anche se io mi sento ancora un ragazzo (nonostante gli acciacchi) di fatto, non essendo io Berlusconi, potrebbe essere mia figlia.
Nell'era di Facebook che avvicina e riduce le distanze, invece, può capitare che un viso angelico una sera ti inviti al suo compleanno, che tu abbia difficoltà a capire chi sia e che siccome l'invito è legato a: "Mi faresti le foto al mio 18esimo?", come si fa al dire di no?!
E così eccomi martedì sera all'Enga con la mia inseparabile Fotocamera Fujifilm Finepix S9000.
Non mi sono mai divertito molto ai compleanni, chissà perchè?
Non credo di essere un musono, nè uno che si isola o che lo fa a posta per attrarre l'attenzione, sono come sono, molto limpido, scherzoso…
Ho inziato a fare foto tra una battuta e l'altra, tra ragazzi che mi chiedevano (per favore; ma se ero lì per questo!) uno scatto e la qualcosa dava un senso alla serata…
Poi l'inimagginabile: quel sorriso senza fine si è urtata per una mia foto, ho visto sguardi e sentito parole che mai avrei voluto sentire e la mia serata spensierata è finita in quel momento.
Così mentre loro ballavano e si divertivano io rimanevo e continuvo a fotografare come un ebete solo per la promessa fatta a Valentina e per mantenere l'impegno preso: mica sono un pagliaccio!
Ogni tanto riuscivo anche a sorridere (soprattutto quando qualche cretino mi toccava la spalla e nascondeva la mano convinto che io non lo vedessi o non sappia chi fosse!!!) e portavo a compimento il mio impegno.
Le mie foto sono su Facebook dalla mattina dopo il compleanno, tanti i tag, i commenti i "Mi piace" ai due album e qualcuno ha usato qualche foto anche per il proprio profilo….
Rimane l'amaro per quell'attimo di ipocrisia di persone che devo imparare a tenere a distanze e alle quali dare l'importanza che meritano ossia praticamente vicino allo zero!!!
Questi gli scatti migliori della serata:
Gallery 1
Gallery 2 .